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Autore: Melabanana_    19/05/2012    2 recensioni
UsUk onesided ~by Roby~
[…] Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana… […]

-Ispirata al mito greco del filo di Arianna.-
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[…] Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana… […]

Arianna.

“Si può sapere dove sei?! Il meeting è iniziato da più di mezz’ora, razza di yankee!
Era irritato, lo sentiva dalla voce.
Era in momenti come quelli –e specialmente con lui- che l’invincibile gentleman inglese mandava al diavolo le buone maniere e iniziava ad urlare insulti decisamente poco eleganti.
“Come sei pesante! E’ solo che questo Buckingham Palace c’ha troppe stanze, mi sono perso.“
Dopo un attimo di silenzio, dominato dal masticare delle sue mandibole, l’inglese fece un sospiro.
“Di nuovo? Aspettami, vengo a prenderti.” Chiuse il telefono.
America rimase a fissare il display, su cui lampeggiava ancora il mittente dell’ultima chiamata.
Avrebbe davvero lasciato così chissà quanti lord inglesi, solo per cercarlo?
Era proprio da lui.
 
-
 
Gli correva incontro ogni volta che lo intravedeva.
La prateria sembrava così vasta, quando non c’era.
Inghilterra si chinava e tendeva le braccia, e poi lo sollevava in aria e giravano insieme finché il mondo non iniziava a girare troppo veloce e allora si lasciavano cadere nell’erba sfiniti, ma che ridevano ancora.
Il ragazzino riprendeva fiato, mentre osservava il cielo azzurro, lo stesso azzurro che colorava i suoi occhi attenti ad ogni piccolo gesto dell’inglese.
Poteva percepire il suo respiro vicino al suo, i loro corpi si sfioravano appena.
Avrebbe voluto chiedergli quanto restava, ma tacque.
Nell’istante in cui la domanda gli era sulla punta della lingua, la gola gli si seccava, e non aveva più voce per dirlo. E se gli veniva chiesto se stava bene, rispondeva solo con un flebile sì.
E così Inghilterra se ne andava ogni volta lasciandolo indietro…
 

Muri insormontabili s'innalzano fra noi due, del filo rosso legato al mio dito non vedo l'altro capo...
Prendi la mia mano, il vuoto tra le mie dita è
insopportabile.

 
Lo sguardo di Inghilterra era cupo, pieno di un dolore incomprensibile.
Lui non avrebbe mai compreso, no.
Perché il dolore che provava lui era ben diverso, non era il figlio che perde il padre, non era la perdita di amico, era qualcosa di più affilato e agghiacciante.
Più duro dei muri di un labirinto, più freddo della pioggia.
Ti chiedeva perché, ma non potevi rispondere.
Mi odi, Inghilterra?
Ma io…
Io ti amo, Inghilterra.
Dove sei?
La strada è così buia, così tortuosa.
Stringi ancora in mano il capo del filo rosso, ma dov’è la fine?
Si è persa nel buio, l’altra parte del tuo filo.
Io ti sto ancora cercando, Inghilterra…
 
-
 
“Alfred!”
Si girò e vide Inghilterra corrergli incontro, con il respiro affannato.
Meno male che l’aveva trovato, si stava annoiando e poi l’hamburger che aveva appena ingurgitato era l’ultimo rimastogli –doveva assolutamente farne di nuovo scorta.
Inghilterra si fermò davanti a lui, chino, con le mani sulle ginocchia.
America si abbassò alla sua altezza.
“Hai corso fin qui?” chiese, curioso. “Certo che sei proprio scemo!”
Inghilterra alzò di scatto il capo: il rossore sul volto e la vena pulsante sulla tempia facevano capire che si stava velocemente incazzando.
“Senti un po’ tu…! Sei tu che ti sei perso come un idiota…!”
“Beh, ma io non mi muovevo da qui. Non c’era mica bisogno di correre! E poi avevo gli hamburger!”
Inghilterra divenne tutto rosso, come sul punto di esplodere.
Fuck you, yankee! ” disse, si girò e iniziò ad andarsene per dove era venuto.
Al diavolo le buone maniere da gentleman inglese.
America rimase ad osservarlo, fermo sul posto. Dopo un po’ anche Inghilterra si fermò.
“Che fai? Non vieni?” borbottò imbronciato.
America strinse i pugni, per annullare il vuoto fra le dita.
“Sei proprio scemo, Inghilterra.” disse, con un piccolo sorriso di autocompassione.
 

Dove sei, Inghilterra?
Io ti sto ancora cercando…
in questo
Labirinto.

 
 
 
 

xxx

-Angolo dell’Autrice-
Ciao a tutti!
Questa è la primissima UsUk che scrivo.
In realtà quando ho iniziato a vedere Hetalia, la mia OTP era la FrUk, poi però vedendo doujinshi UsUk su youtube mi sono semiconvertita x’3
La UsUk mi attira molto perché è terribilmente Angst e Fluff allo stesso tempo.
 
Questa shot è ispirata al mito greco del filo di Arianna; tuttavia i versi che trovate prima del titolo sono tratti da una poesia di Eugenio Montale.
 
Kisses,
roby
   
 
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