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Autore: Love_Ade    19/05/2012    2 recensioni
Una nuova missione per Chuck, e se questa fosse anche l'ultima?
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, io sono una grandissima fan di Chuck! e amo Zachary Levi, credo che sia davvero un ottimo attore e che sia anche niente male...questa è la mia seconda ff su Chuck e spero che vi piaccia!
Buova lettura =)



Chuck vs. la fine?
 
Sarah è li, splendida come sempre.
Quando dorme pare quasi un angelo, un angelo con una pistola sotto al letto.
Oggi è stata una giornata molto dura e pericolosa, come sempre, siamo riusciti a terminare una missione che proseguiva da quasi un mese.
Purtroppo per me non è ancora finita.
 
La Backman mi ha chiamato circa mezzora fa tramite il mio cellulare, a quanto pare un pericolosissimo terrorista si sta dirigendo a Woshington Dc., è seguito da un 100 di uomini kamikaze, la mia missione ovviamente è quella di fermare il terrorista e i kamikaze prima che arrivino a Woshington.
 
Ho un pessimo presentimento, ho eseguito con successo missioni ben più pericolose, ma ho la sensazione che questa missione, sarà l’ultima per me.
E per questo ho deciso di non coinvolgere Sarah, la mia Sarah.
Lo so, è alquanto stupido, lei è un’ottima spia e non dovrei avere paura, mi dovrei fidare, ma l’idea che lei possa morire è decisamente più terrificante della mia morte stessa.
 
Io la amo, e la proteggerò, in questa missione c’è qualcosa di strano, me lo sento e se qualcuno se ne deve andare, quello sarò io.
Alla Backman ho detto che Sarah è stata ferita nella missione precedente, e che non ha detto niente per non perdere delle missioni, il generale stranamente ci ha creduto.
Casey è in Indonesia con Morgan per una missione, per ciò, sono da solo.
Senza far rumore mi vesto, e preparo un borsone per la missione che da quel che ho capito, se va tutto bene, durerà al massimo un giorno.
 
Finito di preparare tutto, mi stendo un momento nel letto, a fianco si Sarah, le bacio la fronte, con più amore che ho nel cuore, e dolcemente le sussurro ti amo.
Lentamente scendo dal letto, prendo la borsa e mi dirigo verso la macchina.
Ho lasciato una lettera sul comodino di Sarah, dice “Ciao, se leggi questa lettera è perché la mia supposizione era vera, e sono morto…oppure se sono vivo ti sei svegliata prima del mio ritorno, comunque volevo solo dire che ti amo Sarah Wolker, e che mi dispiace davvero molto che sia finito tutto così, e ovviamente mi dispiace moltissimo di aver lasciato la mia dolcissima sorella, sempre pronta ad ascoltarmi, la sua splendida figlia e il suo fenomenale marito, voglio dire addio a il mio straordinario amico Morgan e al mio altro amico Casey, addio. Chuck”.
Spero che questa lettera non venga mai letta ma non si sa mai.
 
Prendo la macchina, il tragitto da casa mia al Buy More, e quindi al castello è davvero breve, ma in questo momento mi sembra troppo lungo.
Arrivo al castello, e quasi subito appare nello schermo la Backman, praticamente mi dice che c’è un elicottero che mi aspetta e che in poche ore sarò giunto a destinazione dove inizierà la mia vera missione.
Prendo il borsone che si fa sempre più pesante, esco dal castello e salgo sull’elicottero.
 
Guardo fuori dal finestrino, ma l’unica cosa che vedo è il riflesso di un volto totalmente terrorizzato, perché? Chi me l’ha detto che sto per morire? È solo una stupida sensazione, e se continuo a tremare va a finire che ci rimetto le penne per davvero.
Il viaggio è durato circa 2 ore, nelle quali non ho fatto altro che pensare a quelle parole che mi sono frullare nella testa, io oggi non morirò!
 
Scendo dall’elicottero, è ora di fermare dei terroristi.
Degli informatori hanno chiamato il generale Backman per dirle che il terrorista più i kamikaze si trovano in un albergo a pochi chilometri dalla capitale.
Non ci sono coperture, feste in cui infiltrarsi, no, c’è solo un albergo con un terrorista pronto a far saltare anche se stesso con una bomba atomica, e ci sono io, Chuck Bartowski, o meglio Churs Carmicael.
Mi apposto all’esterno dell’albergo per aspettare che escano i terroristi, non posso rischiare che facciano saltare in aria un albergo colmo di gente innocente.
 
È passata già un’ora e ancora nessuno si è deciso ad uscire, ho deciso, entro io.
Appena entrato ha già avuto una decina di flash, tutti di terroristi kamikaze.
Ora non c’è spazio per la paura!
A quanto pare qui sono tutti terroristi, è una cosa positiva perché non ci sono civili, ma negativa perché sono circondato da bombe pronte ad esplodere con una mia mossa falsa.
 
Cosa faccio? Come faccio per uscirne vivo?
Decido di fingermi un terrorista, lentamente, per non mostrare il mio panico, mi avvicino ad un gruppetto di apparentemente tranquilli vecchietti, che in realtà non sono altro che kamikaze.
Ho un altro flash, il capo di queste centinai di persone è la, a pochi metri da me.
Il flash “mi dice” anche che il loro capo, è anche l’unico a non avere delle bombe nascoste.
 
Ho un piano.
Mi avvicino al capo e con una mossa velocissima tiro fuori la pistola, a tranquillanti, e inizio, grazie all’intersect, ad atterrare decine di uomini, un terrorista con un calcio mi disarma e inizia ad urlare qualcosa, uno ad uno, tutti i presenti tirano fuori dalla tasca interna delle rispettive giacche il detonatore delle bombe.
 
Merda.
Non so cosa fare, e sinceramente non lo sapevo neanche prima, ho sperato fino all’ultimo che mi venisse un’illuminazione, ma nulla.
Credo di stare per morire davvero.
Tutti si stanno accingendo a premere l’interruttore, e io ormai rassegnato chiudo gli occhi, sperando che la cosa sia veloce.
 
È quasi un minuto che ho gli occhi chiusi e sono rannicchiato in un angolo, ma niente, credo di essere ancora vivo.
Sento degli spari, sono troppo deboli per essere bombe, apro gli occhi e con mia grandissima sorpresa vedo Sarah, Casey e Morgan in piedi trionfanti e tutti i terroristi stesi al suolo probabilmente morti.
Il mio viso si illumina e non riesco a non sospirare di sollievo.
 
“Amico, ma cosa pensavi di fare qua da solo?” esordisce Morgan dopo minuti di silenzio
“Già Bartowski, volevi per caso una missione suicida?” continua Casey, Sarah è ancora in silenzio, la che mi fissa con un sorriso, mi si avvicina e mi tira un ceffone.
“Non provare mai più a lasciarmi una lettera del genere ed andare senza di me, credevi davvero di riuscire da solo a fermare centinaia di terroristi kamikaze?”.
Resto un attimo immobile, a fissare Sarah, la bacio e la abbraccio, lei sorride e la stringo a me ancora più forte.
 
“Io…io non volevo una missione da solo! Avevo una bruttissima sensazione, e non volevo che ti succedesse nulla di male” Sarah ha uno sguardo meravigliato “dopo 6 anni hai ancora paura che mi succeda qualcosa di male? È da molto più tempo di te che sono una spia, e in circa dieci anni non mi è successo niente di grave”…la guardo rammaricato “lo so, ma è che ti amo troppo, e non posso pensare che…” Sarah mi blocca baciandomi, “anche io ti amo, e ti prometto che non mi succederà mai niente di male”.
Sento Casey alle mia spalle che fa versi disgustati mischiai a ringhi, mentre Morgan mi si butta addosso abbracciandomi.
“Vi voglio bene ragazzi”…“anche io, Morgan”.
 
Arrivati a casa, andiamo dalla Backman che come sempre ci fa i complimenti.
Ci dirigiamo tutti e quattro nelle nostre rispettive case.
Sono ormai le quattro del pomeriggio, ma ci dirigiamo ugualmente in camera da letto.
“Ti amo Sarah Wolker”.
“Anche io ti amo Chuck Bartowski, ma prova di nuovo a fare una cosa del genere e giuro che morirai per davvero”.

Fine!...spero che vi sia piaciuta e spero anche che siate così gentili da recensire questa mia ff, grazie =)


 

  
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