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Autore: jellyfishprincess    19/05/2012    6 recensioni
C'è una casa grande e buia, nella quale tutti i genitori dicono di non entrare. Ma Abbie, curiosa e testarda, e decide di infrangere il divieto e scoprire chi è la terribile abitante della casa misteriosa...
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We all carry these things inside
that no one else can see.

Ad Abbie avevano sempre detto di non avvicinarsi a quella casa buia. 

Eppure sentiva sempre quella bella voce che canticchiava, che proveniva da uno dei piani più alti. Ogni tanto intravedeva anche una bambina della sua età, dalla pelle diafana ed i capelli scuri, che stava in piedi davanti alla finestra tenendo in mano una bambola e osservava l'esterno, con lo sguardo vacuo. 

Aveva sentito gli adulti che definivano quella bambina una «psicopatica» e, nonostante avesse chiesto tante volte ai suoi genitori di giocare con lei, non gliel'avevano mai permesso.

«É pericoloso.» le rispondevano. 

E lei ribatteva che non stava chiedendo di andare a giocare nei boschi o andare a nuotare nel lago da sola e che quelle sì che erano cose pericolose. A quel punto sua madre, l'orgogliosa e vanitosa signora Charleston smetteva di risponderle, oppure suo padre Thomas, le proponeva di andare con lui a leggere un libro. E Abbie, "volente o nolente", come diceva sua madre ogni volta, era costretta a rinunciare. Era stata tentata di andarci da sola durante una sera, quando i suoi genitori erano andati ad uno di quei noiosi balli. 

Alla fine un giorno ce l'aveva fatta. 

Aveva trovato il coraggio ed era entrata. 

La bambina dai capelli neri era lì, all'ingresso. 

«Chi sei?» le aveva chiesto.

«Mi chiamo Mary Ann.» aveva risposto, con una voce sottile ed acuta.

«Io sono Abbie.»

«Ti va di giocare con me, Abbie?» le aveva proposto Mary Ann, con un sorriso.

Avevano preso le bambole e si erano sedute sul pavimento, e avevano parlato tanto insieme come se si conoscessero da tanto tempo.

«Quanti anni hai tu, Mary Ann?» 

«Non lo so. »

«Come fai a non saperlo? Non festeggi il compleanno?»

«No. Io rimango sempre chiusa qui. »

« E… non hai altri amici? »

Aveva scosso la testa. « Nessuno vuole bene a Mary Ann. Ho solo Khara. » e aveva indicato la bambola che teneva sempre vicino alla finestra.

Abbie lo aveva notato solo in quel momento. Quella bambola era uguale a lei. Stessi capelli rossi e ricci, stesso colorito pallido, stessi occhi verde scuro, stesse lentiggini, perfino lo stesso abito, con tutti i dettagli riprodotti minuziosamente.

« Perchè nessuno ti vuole bene? Neanche i tuoi genitori? »

Non aveva risposto. 

Lo sguardo di Mary Ann si era fatto vuoto, aveva abbassato la testa e ripreso in mano la bambola. 

Poi l'orologio aveva suonato le sette.

« Tornerai a giocare con me, vero Abbie? Sarà il nostro segreto. »

Lei aveva annuito ed era corsa via, verso la porta.

 

 

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Abbie cammina verso la casa di Mary Ann.

I suoi passi sono silenziosi, non vuole che nessuno la veda. 

Le altre bambine lo racconterebbero ai loro genitori e lei non potrebbe più vedere la sua amica. 

Anche se ormai si conoscono da tanto tempo, quello è il loro segreto.

Si sono date appuntamento per quel giorno. 

I genitori di Abbie non lo sanno, ma non importa. 

Lei dirà semplicemente di aver fatto una passeggiata.

Indossa un abito celeste ed ha i capelli legati.

Entra nella grande casa, buia come al solito, ma ormai lei ci ha fatto l'abitudine.

É l'unica amica di Mary Ann, insieme a Khara. 

La bambina dai capelli neri la aspetta sulla porta.

Indossa il solito abito bianco, ma il suo colorito è più grigio, come se fosse malata, e sotto i grandi occhi grigi ci sono delle occhiaie profonde. 

Guarda in basso, ha la sua bambola in mano, vestita un'altra volta con gli stessi abiti di Abbie, come se avesse saputo già quali avrebbe indossato.

« Sai, Khara mi ha raccontato che una volta hai detto che sono pazza. »

Quell'istante di pochi giorni prima passa nella mente di Abbie, colpendola e spezzandola, come un fulmine. 

«Khara mi dice tutto quello che fai. »

Abbie indietreggia, mentre lo sguardo di Mary Ann si fa più nervoso, e il suo tono di voce più rabbioso.

« Khara me l'ha detto. » dice, con una voce sottile.

« Khara me l'ha detto. » ripete, stavolta quasi urlando. 

Abbie cerca di aprire la porta, ma è chiusa. 

« Khara ti conosce meglio di quanto tu conosca te stessa. Khara mi può dire quello che pensi. Non è un caso che sia uguale a te. »

Abbie urla, chiede aiuto, ma nessuno può sentirla.

Mary Ann inizia a cantare, e intanto sembra che pianga. 

La canzone è quella che Abbie sentiva da fuori, la voce è tanto bella che potrebbe tranquillizzare chiunque l'ascolti.

In quel momento, però, non è più dolce e calma. 

É una melodia inquietante.

« Tu sei pazza. » urla Abbie. « Completamente pazza! »

Sul viso di Mary Ann compare un sorriso diabolico. 

Lascia cadere a terra la sua bambola e la calpesta. 

Anche Abbie cade.

Nel buio, vede lo scintillio di una lama, stretta tra le mani della bambina.

Sente un dolore lancinante al collo.

Non riesce a respirare, come se avesse un peso addosso. 

Un altro colpo. 

Mary Ann continua a cantare e a sorridere.

« Ti ho voluto bene, amica mia. Addio. »

Un ultimo colpo, e Abbie smette di muoversi e di urlare. 

Mary Ann ha le mani coperte di sangue. 

Anche il suo bel vestito bianco è sporco di rosso.

Prende Khara dal pavimento e sale le scale verso la sua camera. 

Adesso anche la bambola ha gli occhi chiusi, il vestitino azzurro macchiato di rosso ed il collo dilaniato dai tagli.

La appoggia su una mensola, insieme a tante altre bambole di bambine, tutte con gli occhi chiusi, sporche di sangue e lacerate dai tagli. 

Si avvicina alla finestra ed incomincia a cantare.

La sua canzone è di nuovo dolce.

Vede una bambina dai lunghi capelli biondi che guarda incuriosita la sua casa.

Incrocia il suo sguardo, e sorride.

  
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