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Autore: Rohain    09/12/2006    2 recensioni
A volte è meglio ricordare cosa ci è successo in passato, invece di dimenticare il dolore.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok so che una richiesta un po' così... ma vorrei che leggeste questa ff con più o meno lo stesso stato d'animo della protagonista! Buona lettura! Recensite!


Ricordo…
Ricordo lei…
Era la mia vita… ma…
ora non c’è più.
Si è spenta…
e io con lei.
Anni fa io fui abbandonata, la pioggia cadeva a dirotto… proprio come oggi.
Goccia dopo goccia… incessantemente.
Fitta come le mie lacrime…
di dolore, di paura… disperatamente io piangevo.
Senza fermarmi… tanto che non riuscivo a respirare.
Io piangevo perché mi ero accorta, per quanto fossi piccola, della realtà…
quella realtà dura e crudele di un sogno infranto.
Non so come feci a sopravvivere…
ero totalmente sola, esposta, fragile…
Come un fiore cresciuto in mezzo al cemento…
che prima o poi… sicuramente… verrà calpestato e distrutto
senza che quel qualcuno se ne accorga.
Debole.
Ma ci sono riuscita… sono sopravvissuta.
Stranamente è stato facile, molto facile…
perché è semplice.
Vivevo alla giornata senza sapere se domani ci sarei stata ancora…
Senza aiuto, senza sostegno.
Poi un giorno, mentre vagavo per la città, la vidi…
lei era come me… sola e spaventata.
Rividi in lei… me stessa, in quel giorno di pioggia.
Anche lei mi vide e smise subito di piangere…
mi corse incontro, con le braccia aperte e mi abbracciò.
Non lo so il perché, forse aveva capito che anch’io come lei ero sola.
Abbiamo trascorso insieme giorni felici, disperati, semplici e difficili.
Ma eravamo insieme e questo ci confortava.
Lei era la mia bambina, la mia stella…
senza di lei mi sentivo persa.
Io feci di tutto per lei, lavorai giorno e notte senza un attimo di riposo.
Solo per lei.
Con l’aiuto di molti, mossi da pietà verso di noi, riuscì ad assicurarle un tetto sopra la testa…
una casa dove poter tornare, anche se piccola…
noi eravamo felici, finalmente dopo tanto tempo, siamo state bene.
Ma come nei sogni o nelle favole dopo un po’ tutto finisce, ma non sempre con la frase “e vissero felici e contenti” a volte, il finale, è tragico, triste e senza speranza.
Così io mi sentivo, senza speranza, perché tutto accadde… non in un attimo, ma fu lungo e doloroso sia per me, sia per lei…
la nostra favola è finita.
Ancora lo vedo quel giorno…
lei cadde a terra, priva di sensi, la potai in ospedale e…
non so quanto tempo passò prima che un dottore mi disse che per la mia bambina non c’era speranza… che tra qualche mese, lei, sarebbe morta.
Anche quel giorno piansi, inesorabilmente, io piansi lacrime amare, perché, per quanto io sapessi che non era vero, mi detti la colpa… di non aver saputo proteggere ciò che amavo di più.
Lei.
Giorno dopo giorno, io andavo in ospedale a trovarla.
Per il mio profondo rammarico io non potevo starle sempre accanto…
la vedevo sempre più debole, sempre più magra, sempre più…
vicina alla fine.
E’ stato… non lo nemmeno io com’è stato… non esistono parole per descrivere ciò che provavo.
Poi è arriva quel giorno… io le ero accanto, ogni minuto ogni secondo che passava, lo sentivo scorrere sul mio corpo… aspettando la fine.
Le tenevo la mano, per rassicurarla, ma era lei a rassicurare me…
l’ultima parola che mi disse fu -Arrivederci-.
Non ho ricordi precisi su che cosa accadde dopo, so soltanto che… vagai persa per le strade, a malapena mi reggevo in piedi…
forse tornai a casa, ma non ne sono sicura.
Sono passati molti anni da quel giorno e…
ho incontrato una persona, lui ha portato la luce in me, mi è stato vicino, sempre.
Ma mi sento in colpa… ho diritto io di vivere?
Lo so che non è stata colpa mia, ma che è stato una fatalità…
ma allora perché io non riesco a perdonarmelo?
Lui mi ha detto che mi aspetterà, perché io sono stata per lui l’inizio di una nuova esistenza.
E io oggi mi sono lasciata andare ai ricordi, forse è l’ora che io ricominci a sognare una vita insieme a lui, forse è la cosa migliore…
Perché non posso tornare indietro nel tempo e anche se lo farei, credo che non cambierei niente.
  
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