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Autore: Dafhner    20/05/2012    1 recensioni
Cosa succedere se una ragazza rivoluzionaria incontra una ragazzo famoso?
Riuscirà lui a far spegnere la sua voglia di cambiamento e a farla innamorare?
E lei rinuncerà alla sua "amata" Patria per seguire quel semisconosciuto?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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LIBERTE' EGALITE' FRATERNITE'


Ciao =D!
Questa è la mia prima Fan Fiction e sinceramente
non mi convince molto quindi per favore fatemi sapere cosa ne pensate.
Naturalmete accetto sia consigli che critiche.
Con Affetto
Dafhner
PS: Mi scuso per la brevità del capitolo



“Il mondo non funziona, l’Italia non funziona, nessuno pensa al bene collettivo, sono tutti troppo presi da sé stessi per poter ascoltare i problemi di noi adolescenti, ed è per questo che oggi andremo a protestare. Mi chiamo Greta, ho 18 anni e sono una delle organizzatrici di questo corteo studentesco” il mio discorso aveva riscosso molto successo, così insieme a quell’enorme folla di ragazzi iniziai a dirigermi verso il Duomo, dove ci saremo incontrati con gli altri tre cortei.
Stare lì era bellissimo, c’era un’atmosfera piena di colore, di voglia di cambiare. Nell’aria si potevano percepire le speranze di ognuno di quei ragazzi che mi seguivano, ero fiera di me, ero fiera di loro.
Stavamo per raggiungere il punto d’incontro, quando la mia attenzione fu prima rapita da un’enorme folla di ragazze urlanti, e poi da un gruppo di poliziotti che ci venivano incontro. “Merda!” Pensai. Gli sbirri non erano molti ma ci avrebbero comunque impedito di arrivare in piazza. Mi guardai intorno, i ragazzi alle mie spalle non sembravano volersi arrendere, erano lì per un buon motivo e nulla gli avrebbe ostacolati.
I poliziotti si avvicinarono e si schierarono a muro davanti a noi, poi uno di loro parlò con tono di sfida  “cosa credete di fare? Di qui non si passa”
Senza parlare feci un passo avanti, guardai i miei amici che si trovavano ai miei lati e seguita da loro e da tutta la folla alle nostre spalle ci buttammo contro gli sbirri. Ci fu il caos più totale. Ero a terra. Sentivo delle urla, non ritrovavo nessuno dei miei compagni, e qualcosa mi colava dalla fronte. Poi ad un tratto una mano mi tirò su per il braccio e mi portò via correndo. Corsi molto velocemente, mano nella mano con una ragazzo. Non avevo idea di chi fosse, ma gli ero molto grata, mi aveva salvato dalla galera.
Dopo un po’ si fermò e mi guardò spaurito, poi mi toccò la fronte ed infine si decise a parlare… in inglese?
“ma cos’è successo? Perché quei poliziotti vi stavano picchiando?” era spaventato, disorientato… glielo si leggeva negli occhi
“era un corteo, stavamo protestando, ma loro non ci volevano far passare, ci privano della nostra libertà”
Il ragazzo mi guardò scioccato, poi scosse la testa e mi chiese “come stai?”
Io ancora eccitata dalla rissa di poco prima risposi con un “benissimo perché?”
Lui ancora più confuso, replicò “ma non ti fa male la testa?”
“la testa?”
“si… ti ci hanno colpito e sei caduta a terra, io stavo mangiando un gelato con i miei amici, prima di andare al meeting con le fan, ti ho vista e sono corso ad aiutarti”
“fan? Oh… Bhe cmq non dovevi, capitano spesso questi scontri, sono abituata alle manganellate” dissi sorridendo. Lui sembrava quasi scioccato dalle mie parole, così decisi di invitarlo a prendere un caffè per poterli spiegare per bene la situazione, naturalmente accettò.

 
“Due macchiati per favore” dissi alla cameriera, mi presi la libertà di ordinare anche per lui perché era inglese, e quindi non avrebbe mai potuto ordinare un buon caffè da solo. Mentre aspettavamo mi decisi a parlare…
“Allora, innanzi tutto mi chiamo Greta” dissi sorridendogli e porgendogli la mia mano “Harry” rispose lui
“bene… ora se mi permetti vorrei spiegarti la situazione… “ lui annuì “Non sono una pazza che si diverte a litigare con gli sbirri, sono semplicemente una persona che crede nel futuro e nella libertà e che lotta per ottenerli. Oggi, insieme a degli amici, avevo organizzato quattro cortei che si sarebbero dovuti incontrare davanti al Duomo. Ma è intervenuta la polizia che voleva impedire al mio gruppo di raggiungere il punto d’incontro e quindi di protestare, così ci siamo scontrati. E non sono sconvolta dalla ferita alla testa perché non è la prima volta che mi succede, qui i poliziotti, quando si arrabbiano, non fanno distinzioni né di età ne di sesso.
E comunque grazie mille, mi hai aiutata anche se non mi conoscevi. E poi cosa stavi dicendo prima a proposito di un meeting con le fan???” Chiesi curiosa
Lui mi sorrise, scosse la testa e mi rispose “Non devi ringraziarmi è stato un “piacere”…  Comunque ti ammiro molto, combatti per quello in cui credi, devi essere molto coraggiosa”
Poi abbassò la testa, sorrise, arrossì e proseguì “Davvero non sai chi sono???”
Lo guardai meglio, non mi sembrava di conoscerlo, un ragazzo così bello me lo sarei ricordato… Quindi scossi la testa “Bene… Io sono Harry Styles, dei One Direction, una Band inglese, ero qui per un incontro con le fan, che grazie a te è saltato… ora sarai odiata da molte ragazze” concluse sorridendomi.
Nell’udire quelle parole, il mio cervello, in pochi secondi, collegò tutto, e fu come se una lampadina mi si fosse accesa…  “Oh Mio Dio! Tu sei quel Harry Styles? Io adoro il tuo gruppo e le tue canzoni”  dissi gridando… Lui mi guardò scioccato e io sentendomi molto stupida, scoppiai a ridere seguita a ruota da lui.

  
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