Dopo un bel po' di tempo mi sono decisa a scrivere qualcosa di serio, erano settimane che provavo a scrivere qualcosa, quando sono stata colpita dall'ispirazione e mi sono messa a scrivere il primo capitolo di questa raccolta.
Si tratta della prima volta che scrivo qualcosa di serio, che abbia un qualcosa di reale, perciò sono sicura che non sarà venuta perfetta, che qualche errore grammaticale, nonostante abbia riguardato e che mi sia fatta aiutare con word, ci sia e vi chiedo solo di non accanirvi troppo su di me.
Questa fanfiction tratta temi sull' omosessualità, ovvero amore tra due individui dello stesso sesso, perciò chi non apprezza non commenti negativamente solo per questo, grazie.

La vita di coppia ha delle regole, noi le distruggiamo tutte

Prendersi cura della coppia

Aveva preteso che il minore rimanesse chiuso in casa, che non lavorasse più e che tutta la sua vita sociale venisse distrutta, inizialmente non sembrava un problema ma successivamente si era caricato di lavoro per sostenere il costo che la sua ricca vita gli pesava.
Questa storia ormai andava avanti da mesi e ogni volta che vedeva Alles, poteva essere sicuro di veder traccia di ferite in quello sguardo esclusivamente suo, che aveva obbligato ad esser suo.
Sospirò, aprendo con lentezza la porta, sperando di non trovare ancora sveglio il compagno, non amava discutere con li, soprattutto su quell’argomento ed era sicuro che avrebbero discusso se l’avesse trovato ad aspettarlo.
Le luci erano spente, con passo felpato attraversò il corridoio che l’avrebbe portato nella camera da letto, per poi allungare la mano verso la maniglia, fece una leggera pressione per abbassarla e aprì la porta, fissando il letto di fronte all’entrata.
Nonostante le luci spente, era sicuro che il compagno fosse sveglio, era un impressione, e che in quel momento, in quel buio, lo stesse osservando.
Accese le luci della stanza e lo guardò portarsi una mano sugli occhi, infastidito da quel chiarore così improvviso, per poi socchiuderli guardandolo, sentì il proprio stomaco contorcersi di fronte a quello sguardo così pacato.
Si avvicinò al letto, sedendosi di fianco al compagno e guardando quei capelli rossi e lunghi, che non poteva toccare da tempo a causa di quel continuo lavorare, percepì una magra mano posarsi sul suo petto lasciandogli una breve e dolce carezza.
Gli occhi assonnati del più giovane si ritrovarono contro i suoi, senza lasciargli alcuna possibilità di scappare da quella trappola che da tempo l’aveva attratto.
- Lascia che possa lavorare anche io -
Ascoltò i suoi sussurri, deglutendo a vuoto, non voleva nemmeno pensare che il bellissimo corpo del suo ragazzo avrebbe fatto bella mostra davanti agli sguardi lussuriosi di ragazze e ragazzi pronti a tutto pur di portarlo via da lui.
Si ritrovò disteso, con addosso il corpo del minore che si piegava su di lui, baciandolo come nessuna donna, prima di lui, avesse mai potuto fare, togliendo dalla sua mente ogni minima preoccupazione e facendogli sorgere solamente un idea, quella di spogliarlo da quella maglietta e da quei boxer e farselo in quel momento stesso.
- Fidati di me, Ray -
Quel nome sussurrato in quel modo risultò terribilmente erotico, quel maledetto sapeva bene dove colpirlo, sfruttando tutte le sue capacità maledettamente tentatrici, che lo portarono soltanto ad annuire in silenzio dedicandosi al collo del minore e a qualcosa di ben più nascosto.