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Autore: DumbledoreFan    20/05/2012    11 recensioni
Raccolta di one-shot per l'Hummelberry Week indetta da Tumblr.
May 20th: Broadway
May 21th: AUs
May 22th: Firsts
May 23th: Wedding/Proposal
May 24th: Kids!Hummelberry
May 25th: Genderbent
May 26th: Angst
{Kurt/Rachel} La maggior parte di queste OS saranno intrise di romance e il raiting si alzerà presto al rosso. In ognuna di queste shot cercherò di mettere tutto l'amore che provo per questa coppia e spero di toccare almeno una corda del vostro cuore...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Kurt/Rachel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona sera a tutti i miei amati lettori! Eccomi, come promesso, ad inaugurare l'Hummelberry Week indetta da Tumbrl <3 Chi poteva aprirla, se non me? xD Che tra l'altro, al 99% sarò anche l'unica a farla visto che sono una delle mosche bianche che shippa Hummelberry, ma va beh, dettagli u.u xD Sono felicissima di cominciare e ho un sacco di idee, spero di riuscire a rimanere in pari considerando che questa settimana a scuola ho tipo 50mila compiti/interrogazioni...o al diavolo, IT'S THE HUMMELBERRY WEEK, BITCHES! 
Ora baste chiacchiere e vi lascio alla prima one shot!
Enjoy!





Day 1, prompt: Broadway









I'll be your Elpheba, if you're my Fiyero









 

Rachel mosse qualche passo sicuro sul palco quasi completamente buio, andando a sedersi senza fretta sul bordo e lasciando penzolare le gambe, mentre il suo sguardo di nocciola scivolava lungo gli spalti vuoti, sulle poltroncine scure e abbandonate che rendevano il teatro così diverso da come Rachel lo aveva sempre avuto in mente, attribuendogli una nota d’inquietudine che non gli apparteneva. Per Rachel quel teatro era sempre stato qualcosa di magico e luminoso, gremito di persone dagli occhi luccicanti d’ammirazione.

Ma così in ombra il Gershwin Theatre gli faceva ancor più paura, cosa che fino a qualche ora prima avrebbe trovato del tutto inconcepibile: non poteva essere spaventata dal posto che amava di più al mondo, dal posto per il quale aveva lottato e sofferto e mangiato polvere, facendo qualunque cosa in suo possesso per poterci mettere piede senza rischiare di essere arrestata. Eppure, in quel momento, lì da sola nel buio del teatro, Rachel aveva paura; pensare che aveva deciso di sgattaiolare lì dopo le prove per tentare di tranquillizzarsi.

Missione fallita.

“Stavo cominciando a preoccuparmi.”

Quella voce così conosciuta spezzò improvvisamente il silenzio che regnava tutto intorno a lei, però non la fece sobbalzare o impaurire; era talmente abituata ad udire il timbro cristallino di Kurt che la cosa non poté scuoterla, ma solo rincuorarla.

Rachel allora si girò verso il punto da cui era arrivata la voce ed intravide la figura del ragazzo uscire dalla penombra del backstage, avvicinandosi lentamente a lei con le mani infilate placidamente nelle tasche dei jeans chiari e un leggero sorriso bonario tra le labbra che tradiva la sua dichiarata preoccupazione. Kurt non si era preoccupato, ovviamente, quando Rachel aveva ritardato nel tornare a casa ne aveva capito benissimo il motivo, la conosceva troppo bene per non sapere immediatamente che cosa si fosse fermata a fare, e soprattutto dove; per questo si era diretto senza esitazione al teatro dove la ragazza ormai provava da giorni, sicuro di trovarla lì.

“Scusami Kurt…” borbottò Rachel di rimando abbassando sia le spalle che lo sguardo con aria dispiaciuta, mentre l’altro si sedeva di fianco a lei e la osservava attentamente, riconoscendo ogni piccolo sintomo del suo turbamento.

“E’ solo che…mi sento come se non capissi più nulla.” confessò poco dopo con un sospiro, portandosi una mano fra i capelli e socchiudendo gli occhi.

“Sei nervosa.” replicò Kurt con tono affatto interrogativo. Non aveva bisogno di chiedere, sapeva leggere Rachel come il più banale degli spartiti.

“Sono terrorizzata, Kurt.” ribatté la mora con voce appena incrinata, sbalordita di riuscire a pronunciare una cosa del genere ad alta voce.

“Questo è… Questo è…” continuò senza essere in grado di terminare la frase, finendo per puntare gli occhi sulle mani che intrecciate in grembo si torturavano senza pietà.

“Broadway. Questo è Broadway.” finì per lei Kurt.

“L’unico posto al mondo in cui è giusto che tu sia.” continuò con convinzione, portando due dita sotto il suo mento per farle sollevare leggermente il volto ed incrociare i suoi occhi. Quando i loro sguardi si trovarono, Kurt si tuffò nelle pozze dei suoi occhi scuri con una facilità disarmante, guardandola con tanta sicurezza ed intensità che Rachel si sentì completamente nuda di fronte all’altro.

Non sapeva ancora come, ma Kurt con una semplice occhiata era capace di raschiare il fondo della sua anima.

“Non può andare male, e non solo perché tu sei Rachel Berry… Ma perché tu appartieni a questo posto.” disse il ragazzo con voce appena più bassa del normale e il tono di chi sta dicendo la più grande ovvietà della storia. Una volta pronunciata quella frase, le sue labbra si stirarono in un sorriso dolce, che la ragazza ricambiò appena, con una nota incerta.

“Ti sbagli.” mormorò Rachel scuotendo leggermente il capo. A quel punto fu il turno di Kurt di sospirare, girando del tutto il busto per fronteggiare la ragazza e poggiarle una mano sulla spalla.

“No Rach, non mi sbaglio. Io ti ho visto mettere piede qui dentro per la prima volta, e ti giuro, tutto è sembrato illuminarsi. Da quel momento non riesco ad immaginarti da nessun’altra parte se non qui.” replicò Kurt ancora più deciso, ripercorrendo in pochi secondi i ricordi di quella volta in cui, adolescenti, avevano letteralmente fatto irruzione nel teatro del loro musical preferito, simbolo e portavoce più alto di tutti i loro sogni e le loro speranze, sentendo un brivido non appena erano saliti sul palco, su quello stesso palco, e avevano cantato la canzone finale di uno dei più grandi musical della storia. 

Kurt aveva portato lì Rachel non solo per provare l’emozione di trovarsi sul palco di Broadway, ma per mostrarle che non doveva sfiorarla nemmeno il minimo dubbio: quello era il suo amore, quello era il suo destino. Da quell’istante, molte cose erano cambiate nella loro vita, ma quella certezza in Kurt non si era mai scalfita, era sempre ben chiara nella sua testa, e non poteva accettare che non fosse lo stesso per Rachel.

Quest’ultima però, invece di rivolgergli un’occhiata affranta, come si era immaginato, si aprì in un sorriso luminoso.

“Appunto. Tu mi hai portato qui per la prima volta, tu eri qui con me in quel momento e lo sei sempre stato…” ripeté la ragazza, aspettando un attimo prima di continuare.

“Io appartengo a Broadway solo se ci sei anche tu.” disse afferrando la mano di Kurt e stringendola caldamente, mentre si scambiavano uno sguardo complice intriso di tenerezza.

“E’ per questo che ho paura…perché tu non ci sarai, quando invece ci sei sempre per me. Sei l’unica certezza della mia vita, Kurt” continuò la ragazza con gli occhi che si facevano appena più lucidi, mentre stringeva più forte la mano dell’altro, il quale si sporse automaticamente verso di lei.

“Ma io ci sarò Rachel. Sarò in prima fila a guardarti, non mi perderei la tua prima per niente al mondo” ribatté Kurt cercando di tranquillizzarla, ma riuscendo solo a farla sospirare.

“Sarà stupido, ma se tu fosse qui con me, sul palco, tutto sarebbe semplice.” rispose Rachel con un fil di voce, distogliendo lo sguardo da quello di Kurt, obbligando il ragazzo a farla voltare di nuovo per poter incatenare ancora i loro occhi.

“Un giorno. Presto.” replicò Kurt con tono di promessa, per poi avvicinarsi quanto bastava per annullare la distanza tra loro e posarle un bacio languido sulle labbra.

“Sarò il tuo Fiyero.” le sussurrò sulla bocca, facendo sorridere Rachel.

“Ed io sarò la tua Elphaba.” rispose anche lei in un sussurro, poggiando la fronte su quella del ragazzo che si aprì in un sorriso raggiante.

“Perché aspettare?” chiese quest’ultimo tirandosi velocemente su e tendendo una mano a Rachel per aiutarla ad alzarsi. Quando lei l’afferrò e si rimise in piedi, Kurt la trascinò al centro del palco e le prese
anche altra mano, avvicinandosi a lei finché i loro corpi quasi non si sfiorarono.

Maybe I’m brainless, maybe I’m wise, but you’ve got me seeing through differente yes…somehow I’ve fallen under your spell, and somehow I’m feeling, it’s “up” that I felt…
Il ragazzo cominciò a cantare senza esitazione e senza smettere di sorridere, riconoscendo negli occhi di Rachel una scintilla di pura gioia non appena udì la sua voce intonare il duetto storico di Elphaba e Fiyero, al quale si unì con sentimento.

Every moment, as long as your mine, I'll wake up my body and make up for lost time…say there's no future for us as a pair…and though I may know, I don't care
Kurt e Rachel iniziarono a girarsi intorno senza smettere di guardarsi dritti negli occhi, le mani intrecciate e sempre più vicine, finché con un passo veloce non arrivarono ad essere petto a petto. Kurt cinse la vita di Rachel con un braccio stringendola a lui il più possibile, mentre lei si metteva in punta di piedi per sfiorare il naso del ragazzo con il proprio.

Just for this moment, as long as you're mine, come be how you want to…and see how bright we shine!
Cantarono quella strofa ad un soffio l’uno dell’altro, rendendosi conto che nessun’altra frase al mondo sarebbe stata perfetta per loro quanto quella, e non riuscirono ad aspettare di finire la canzone per scambiarsi un altro bacio, questa volta più lungo e profondo. Quando si staccarono, entrambi sorrisero con tenerezza, e Kurt sentì Rachel tremare appena fra le sue braccia.

“Che c’è?” le chiese dolcemente, facendola sorridere ancor di più.

“E’ solo che… Per la prima volta… Mi sento…” rispose fintamente esitante, mentre Kurt, accortosi di cosa aveva inconsciamente fatto, ridacchiava felice, e lei tornava a sfiorargli le labbra per sussurrare quell’ultima parola con una nota di vera emozione.

“Magica” 











 

Spazio dell'Autrice.




 

*L'ultimo dialogo è il dialogo finale della canzone che cantano Kurt e Rachel, ovvero: "What is it?" - "It's just that...for the first time...I feel...wicked"


Ok xD Allooora...da dove cominciare?
Ovviamente appena ho letto che il primo prompt era Broadway non ho potuto che pensare a Wicked, che non solo è il mio musical preferito ed il primo che abbia mai visto...ma praticamente l'unico musical che mi piace xD Sì, sono tipo una fan di Glee a cui non piacciono i musical, lo so che è praticamente un controsenso ma...boh, lo sapete che io sono tutta strana xD

Infatti quando Rachel e Kurt cantarono Defying Gravity ai tempi dei tempi mi prese tipo un collasso xD E da quel momento li ho sempre immaginati molto Elpheba e Fiyero, però...diciamo che non li vedo come trasposizioni, semplicemente mi sono sempre immaginata che un giorno Rachel e Kurt a Broadway li avrebbero interpretati.

In questa one-shot abbiamo Rachel il giorno prima del suo debutto sul Gershwin Theatre, e sente questa paura, che io catalogo assolutamente come positiva, ed impossibile da non provare la tua prima volta su un palco di Broadway.

Se volete una piccola curiosità, non ho trovato l'occasione di specificarlo nella shot, ma mi sono immaginata subito che, naturalmente, Rachel non dovesse interpretare Elpheba, ma la sorella, perchè mi sembrava più realistico ed io ho questo pallino xD

Il duetto che Rachel canta con Kurt è "As long as you're mine", che se non conoscete, vi consiglio di fiondarvi ad ascoltarlo qui -> http://www.youtube.com/watch?v=z4tWBetHvsA


Perchè è tipo uno dei duetti più belli della storia *O* 

Se vi state chiedendo come sia il rapporto tra Rachel e Kurt in questa storia, vi do un consiglio...non chiedetevelo, perchè nemmeno io ho la risposta. Ho semplicemente...scritto quello che sentivo, senza specificare se stavano insieme o se erano migliori amici, perchè in realtà avevo quest'idea molto confusa di un rapporto molto inconsueto tra loro due dove...semplicemente sono tutto l'uno per l'altro, senza bisogno di etichette ecco.
Direi che questo sarà un po' il motto delle mie Hummelberry: SCREW THE LABELS, LOVE IS LOVE!

Detto questo, prima di lasciarvi ci tengo a ringraziare mooolto calorosamente la mia eccezionale e bellissima beta Jessika, alias Chemical Lady, che ha dimostrato nei miei confronti un amore tale che gente tipo Romeo e Giulietta o Jake e Rose potrebbe impallidire per quanto si sentirebbero insignificanti in confronto <3 Thanks Honey, I really love you...and don't forget, I'm nothing without you <3 

Grazie anche a tutti quelli che mi leggeranno e mi seguiranno in questi giorni!

Vi adoro **

Buona notte!

   
 
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