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Autore: SonrakyUchiha    21/05/2012    1 recensioni
Possono due persone, lontane, che non hanno assolutamente niente in comune, essere incatenate ad un comune passato, dal filo rosso del destino?
Amicizia e amore che si sovvrastano tra passato e presente, ma che andranno a cambiare irrimedialbilmente il loro futuro.
CIT.
"...Ora che ti ho ritrovato, non lascarmi più..."
Un ghigno si dipinse sul volto diafano, mentre era immerso tra quella pazza testa bionda.
"Sarva me. Sarvabo te, ora e per sempre..." disse il moro
"Parla la mia lingua Uchiha!"
"Dobe! un giorno capirai..."
E si strinsero ancor più in quell'abbraccio, finalmente godendosi quel calore che per anni era mancato a entrambi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 “ NARUTO UZUMAKI!!!” strillò il professore
“Mmmh?” mugolò il ragazzo in direzione dell’insegnante
“ORA BASTA!!!! È L’ULTIMA VOLTA CHE DORMIRAI DURANTE LE MIE LEZIONI!!! FILA IN DIREZIONE!!!!!!”
 
Scocciato, il ragazzo biondo dalla pelle abbronzata si alzò e sbuffando si diresse dalla preside Tsunade.
Non si era da molto trasferito in quella tranquilla cittadina chiamata Konoha, il problema era che tutto era stato fatto contro la sua volontà.
A Tokio aveva la sua compagnia, un fidanzato e tutto gli era stato portato via, per colpa delle difficoltà economiche di suo padre che aveva trovato un’impiego decente solo in quel posto  desolato.
Non che la cittadella non avesse svaghi, ma lì tutti si conoscevano dalla nascita e un nuovo arrivato, oltre ad essere una fonte infinita di pettegolezzi, era anche una specie di… incomodo.
E quindi, trovandosi praticamente il mondo contro, Naruto, da bravo diciasettenne, aveva addottato un comportamento… un tantino… ribelle.
Dopo aver allagato la scuola, aver completamente invaso di rane il laboratorio di biologia, aver scatenato varie risse ed aver quasi massacrato di botte un suo compagno per un’involontaria spinta; le sue visite alla preside erano ormai una routine.
 
Era appena entrato nell’edificio est, quando si ritrovò davanti la familiare porta della direzione.
Entrò senza bussare.
Una donna dagl’occhi color nocciola lo fissò da dietro la sua scrivania:” Cos’hai combinato questa volta Uzumaki??” chiese severa
“Pisolino durante matematica…” disse il ragazzo, mostrando un grande sorriso e portandosi una mano dietro la testa a grattarsi la nuca.
La donna crollò con la testa tra le mani:”Io… non so più cosa fare con te Naruto, se continuerai così sarò veramente costretta ad espellerti…” disse rassegnata.
Un ghigno si dipinse sul volto del biondo.
Sarebbe stata veramente una manna dal cielo.
Un’espulsione.
Niente più scuola, niente più persone che ti giudicano senza neanche conoscerti ed intere giornate libere da trascorrere a Tokio.
“Però… forse un altro modo c’è…”  la donna interruppe i suoi pensieri sognanti.
Il ragazzo la guardò accigliato.
“Potrei affidarti un toutor, un qualcuno che ti faccia stare tranquillo, qualcuno che sappia tenerti testa…”
“Non credo che esista…” la dissuase il biondo.
“Questo lo vedremo Uzumaki… lo vedremo…”
Quando voleva sapeva essere davvero perfida.
“Comunque preparati…” continuò la preside “… per questo percorso… emh… orientativo, ti trasferirai per un po nel dormitorio scolastico, da domani più precisamente..”
“E se io non volessi venirci?!?” disse il ragazzo inarcando un sopracciglio e portandosi le mani sui fianchi.
“Naruto… non credevo fossi così codardo… da quando ti tiri indietro di fronte a una sfida???” lo provocò Tsunade.
Il ragazzo pervaso dalla rabbia, gonfiò le guance:”EHHHH VA BENE… VEDREMO QUANTO DURERETE!!!” urlò il biondo puntando un dito accusatorio contro la donna, per poi andarsene chiassosamente.
“Che casinista…” soffiò Tsunade, per poi voltarsi verso il cassetto della sua scrivania, e tirarne fuori un’elenco.
TOUTOR-VOLONTARI
C’era un solo nome.
“Mmm… Sasuke Uchiha eh?”
 
***********
 
Non poteva crederci.
Perché quella vecchiaccia doveva andarsi a complicare la vita???
Non poteva lasciarlo a casa e punto???
“ACCIDENTI A LEI!!!” sbraitò Naruto, mentre camminava in direzione di casa sua.
“Cos’hai da urlare stupido?” una voce seccata spuntò alle sue spalle.
“S-STUPIDO?!?” urlò nuovamente il ragazzo, voltandosi per sferrare un cazzotto in pieno viso al suo interlocutore.
Ma si bloccò.
“Testa ad ananas…” disse incredulo di ritrovarsi davanti il suo compagno di banco.
Il così detto  – Testa ad ananas- era un ragazzo alto, dagl’occhi scuri che portava sempre i capelli ribelli raccolti in una coda alta, nonché l’unica persona in quella scuola che gli parlava senza il timore di essere ucciso e senza giudicarlo. Era un’amico, se così si poteva definire.
 
“Shi-ka-maru, prego… odio quel nomignolo…”
“Cosa vuoi??” chiese il biondo
“Tò, hai dimenticato questi…” gli rispose l’altro, porgendogli dei libri.
Il biondo li guardò un’attimo:”Tanto non dovrò più portarli a casa…” sbuffò “ … comunque grazie…” concluse , afferrando i libri.
“Perché?? Anche i tuoi non ti sopporano più e ti hanno sfrattato??”
“ Ahahah spiritoso… comunque no, la vecchiaccia mi ha affidato un toutor…” disse Naruto imbronciandosi.
“Oh!!! la preside vuole addomesticarti, eh volpacchiotto??” disse Shikamaru ghignando.
“Vedrai che non ci riusciranno!!” il ragazzo sorrise per poi salutare il compagno e infine correre verso casa.
Era vero, non avrebbe permesso a nessun stupido toutor di mettergli i piedi in testa.
Entrò in casa, l’abitazione era deserta, dato che suo padre aveva da poco cominciato il turno serale in ufficio; decise di riscaldarsi un piatto di ramen, unica sua gioia in quel mondo che non avrebbe mai sentito suo, alle volte, sembrava proprio che gli mancasse qualcosa, che un pezzo di lui fosse emigrato chissà in quale posto, ma probabilmente era solo un effetto dovuto alla rabbia del trasferimento.
Impostato il micronde, si spostò sul tavolo e tirò fuori il suo vecchio NOKIA scassato:
<< Papà, starò via per un po, la preside vuole affidarmi qualcuno che mi faccia rigare dritto al tuo posto…
Non sei contento??XD
Era sarcasmo ovviamente, comunque starò nel dormitorio scolastico, quando vuoi chiamami.>>
INVIO MESSAGGIO
Non aveva voglia di chiamarlo, in realtà non aveva voglia di sentire la sua voce, la quale, non sopportava più da mesi ormai…
Più precisamente da quando lo aveva strappato via dai suoi amici e dalla sua città; non capiva, non riusciva a comprendere il motivo del perché l’avesse fatto, avrebbe potuto accettare un lavoro con un reddito più basso, tanto da quando sua madre se ne era andata ed erano rimasti in due avrebbero potuto benissimo campare con quello che guadagnava prima, ma no, lui doveva realizzarsi, fregandosene completamente della vita del figlio e poi, oltretutto, da quando si erano trasferiti, suo padre era diventato un mollaccione isterico, che non sapeva più dove sbattere la testa per farsi perdonare.
Patetico, ben gli stava.
DLIN!
Il suono del micronde lo ricatapultò al presente e dopo aver trangugiato il suo piatto preferito, decise di prepararsi i bagagli per poi addormentarsi esausto su essi.
 
Un continuo rumore lo destò quel sabato mattina, di malavoglia, allungò la mano e spense l’assordante sveglia:
“mmledetta baa-chan…” mugolò con la bocca ancora impastata dal sonno.
Alla fine decise di alzarsi e andare in bagno per farsi una doccia, una volta uscito si vestì e dopo aver fatto un’abbondante colazione,sempre a base di ramen, partì per la sua destinazione accompagnato da due trolley.
 
“… Che palle…” pensò, trovandosi di fronte all’edificio scolastico, era già una noia stare chiuso lì dentro 5 giorni su 7, figuriamoci 7 su 7.
“Oh, eccoti Naruto!!” Tsunade richiamò l’attenzione del ragazzo su di lei.
Il biondo la notò subito, anche perché al suo fianco c’era un ragazzo, leggermente più alto di lui, capelli neri incorniciavano il viso bianchissimo, accompagnato da due grandi occhi color pece, erano bui e profondi; lo colpirono subito.
“… Ecco Naruto, questo è il tuo toutor, Sasuke Uchiha!”
Ancora incantato Naruto allungò la mano in direzione del moro:
“Naruto Uzumaki”
  
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