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Autore: LadyHarry_98    21/05/2012    6 recensioni
Ciaooo^^ non voglio anticiparvi nulla sulla storia perciò se il titolo vi attizza entrate...non aspetto altro :*
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai di soprassalto con ancora quel pensiero fisso in mente. Erano ormai tre giorni che non facevo altro che pensare ad un ragazzo. Si chiama Zayn Malik e da quando è arrivato alla mia scuola mi gira sempre per la testa. E’ un ragazzo normalissimo solo che da subito, quando l’ho visto, ho provato una strana sensazione nello stomaco. Come si dice…ah si! Le farfalle nello stomaco. E’ stato un colpo di fulmine, almeno per me!  Di solito lo incontro sempre lungo i corridoi dato che ha l’armadietto accanto al mio. La prima volta che l’ho incontrato a momenti non gli rompevo il naso!
Che bel modo di stringere amicizia… gli avevo tirato lo sportello dell’armadietto proprio nel bel mezzo della faccia. Aveva subito iniziato a sanguinare così l’ho accompagnato in infermeria dato che era nuovo e non sapeva dove si trovasse. Fortunatamente non gliel’ ho rotto, però si dovette tenere il ghiaccio sul naso per un’oretta piena. Da lì ci scambiammo i numeri di telefono e ogni tanto passavamo qualche oretta insieme. Diciamo che siamo diventati buoni amici e con lui mi ci trovo veramente bene.
La vibrazione del mio telefono mi riportò alla realtà. Qualcuno mi stava chiamando. Vidi l’orario dalla sveglia che segnava le tre di notte, più che altro di mattino. Non riconobbi il numero sul display forse perché ancora assonnata, ma risposi comunque: “Pronto?” dissi con una voce rauca e abbastanza impastata mentre una voce dolce  mi rispose sussurrando: “Scusa ti ho svegliato?” quella voce mi era famigliare ma il mio cervello ancora non si metteva in moto. Allora risposi prontamente: “ No no ma che disturbi! Stavo passando l’aspirapolvere mentre suonavo la chitarra elettrica perché chi dorme alla tre del mattino?!” la persona dall’altra parte del telefono scoppiò a ridere e poi riprendendo fiato disse: “Sempre spiritosa la ragazza eh?”.
Io risposi cercando di non far capire che non sapevo chi fosse: “Beh si! Io sto in funzione ventiquattro ore su ventiquattro!”.
Lui riprendendo un tono serio disse: “comunque se non l’avessi ancora capito sono Zayn! E ti ho chiamata perché ti devo fare vedere una cosa”.
A momenti non mi cadeva il telefono di mano. Come’era possibile che chiamasse proprio me??? Lui, il mio pensiero fisso, mi chiama per farmi vedere una cosa? E alla tre del mattino??? Mah…Rimasi immobile senza riuscire a spiccicare parola.
Dall’altra parte del telefono Zayn stava parlando: “Ehi Martha sei ancora in linea? Martha ci sei?” ripresi subito conoscenza e mi affrettai a rispondere: “ Si, scusa, ci sono. Ma intendi adesso?”.
“ E quando se no?” rispose con fare ironico.
Io risposi acidamente: “Scusami ma gli orologi funzionano a casa tua? No perché a me segnano le tre passate e non so te ma io muoio di sonno!”.
Lui quasi implorando rispose: “ E dai se non fosse una cosa seria non ti chiamerei e poi non posso aspettare domani è una cosa che adesso devi vedere!”. Dopo un minuto di riflessioni gli risposi: “Ok! Davanti al parco tra 10 minuti.”
Come potevo dire di no a lui? Zayn quasi urlando disse: “ Evvai! Grazie mille. Ti aspetto lì.”
Appena chiusa la telefonata indossai una felpa e un paio di jeans presi sul momento, un cappellino e una sciarpa blu e scesi di sotto cercando di non svegliare nessuno. Presi il mio giubbino e uscii di casa. Tirava un leggero venticello che alzava le foglie cadute sull’asfalto. Il loro fruscio  era l’unico rumore in quella notte senza luna. Il cielo era blu scuro con qualche sfumatura di celeste più chiaro. Era ancora buio e non si vedeva un anima viva in giro.
Dopo cinque minuti arrivai al parco ma non c’era ancora nessuno. Aspettai almeno una mezz’oretta prima che decisi di girare i tacchi e tornare a casa. Tutto questo mi portò alla mente il ricordo di quando Louis, il mio migliore amico, si scordò di me.

 

-FLASHBACK-
 

“Ehi Lou! Stasera devo andare ad una festa che mi vieni a riprendere tu? I miei non ci sono e tu sei il solo che può!” dissi cercando di fare gli occhi da cucciolo. Lui come sempre mi fece uno dei suoi sorrisi meravigliosi: “Ovvio! Dimmi a che ora e sarò là” disse schioccandomi un bel bacio sulla guancia.
“Sei sempre il migliore!”dissi abbracciandolo.
Lui ricambio dicendo: “Lo so!modestamente stiamo parlando di me”  
“A scusami! Mi ero scordata con chi stavo parlando altezza.”
Dissi ridendo sotto i baffi.  
“Per questa volta la perdono signorina, ma la prossima volta sarò impassibile” disse ridendo.

“Si altezza. La prossima volta starò più attenta. Mi scusi ancora” dissi ridendo.
Poi gli tesi il braccio e gli chiesi: “Mi farebbe l’onore di andare insieme a lei a mangiare qualcosa degno del nostro palato?”          
“Certo signorina, venga con me.” Mi prese per mano e andammo a mensa [...]                

Erano le due passate e Louis sarebbe dovuto arrivare a momenti. Aspettai 10, 15,25,45 minuti ma di Louis manco l’ombra. Ormai ero l’unica rimasta insieme a Pite,il festeggiato. Alle tre e mezza lui se ne dovette andare e mi lasciò lì da sola. Provai a chiamare Louis più volte ma aveva il telefono spento. Così iniziai a tornare a casa a piedi, ma me ne pentii subito perché svoltato l’angolo c’era un gruppo di ragazzi ubriachi fradici.   Uno di loro cercò di toccarmi il sedere, così io iniziai a corre piangendo. Arrivata ad un parco mi accasciai su una panchina e piansi per molto tempo  finché una mano  mi cinse i fianchi, mentre un’ altra mi abbracciava da dietro. Mi girai e vidi  Harry e Niall, due miei carissimi amici. Non dissero nulla ma restarono così ad abbracciarmi per un bel po’ di tempo finché non mi addormentai. 

 

-FINE FLASHBACK-
 

Sulle note di Don’t you remenber   stavo tornando a casa. Me lo sarei dovuta aspettare che era uno dei suoi soliti scherzetti, ma stavolta non la passerà  liscia. Gliela farò pagare. Ma cosa mi aspettavo? Che mi riempiva la strada di rose? Che mi avrebbe fatto una serenata?  Sono proprio ingenua e anche abbastanza illusa. Uffa… ormai mancavano pochi isolati e sarei tornata nel mio letto anche se di sonno non ne avevo più.
Il telefono vibrò all’improvviso facendomi prendere un grande spavento. Era Zayn.
Aprii il messaggio che diceva “Martha scusami ma che ti potresti girare?” istintivamente mi voltai e mi trovai di fronte due occhi da cerbiatto color cioccolato che mi fissavano.  Quelli erano i suoi inconfondibili occhi, quello era Zayn! Aveva un sorriso a trentadue denti stampato in faccia che avrebbe fatto scogliere anche una pietra!!!

  
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