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Autore: niki_    21/05/2012    3 recensioni
A Maria Giulia, perché il SasuNaru non ti piace, ma ti convertirò, lo giuro!
Quando poi il moro si chinò all'orecchio di Naruto sussurrandogli qualcosa che lo fece fremere e avvampare - per quanto tremava ed era diventato scarlatto Kakashi aveva temuto che stava per liberare un'altra coda del Kyuubi -, si decise ad intervenire palesando il suo arrivo così che i due si separassero.
Si sarebbe aspettato che Naruto rendesse pan per focaccia con scherzi pressoché innocui, ma alla lunga fastidiosi, e invece il jinchuuriki se ne stette buono buono per tutto il giorno: non si lamentò quando dovette lanciarsi all'inseguimento del solito gatto fuggiasco di qualche ricca signora, né quando - dopo essere inciampato sui suoi stessi piedi - l'Uchiha lo apostrofò con il solito nomignolo, né perfino quando rovesciò per sbaglio la sua porzione di ramen istantaneo tascabile.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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La vendetta non ha preveggenza
Oscenità Genin e SasuNaru.
Ecco, erano queste le due parole chiave che mi frullavano per la testa da un po'. Ho sempre desiderato scrivere delle oscenità Genin, ma non ci riesco né credo ci riuscirò mai. *si sparge cenere sul capo* Non sono portata per scrivere le porcate che Sasuke e Naruto facevano quand'ancora stavano entrambi a Konoha. Perché le hanno fatte le porcate, non dubitate di ciò, solo che Kishimoto le ha censurate. Cattivo Kishi!
SasuNaru perché è SasuNaru. Capitan Ovvio.
No, questa è la mia prima SasuNaru - spero di non averli resi OOC - nata dall'immagine che trovate in fondo alla storia e riuscita ad elaborare solo dopo che sono riuscita a formulare correttamente la mia idea per il finale di Naruto. Se mai lo vedremo, ovvio, ma secondo me potrebbe finire in due modi: o con Naruto infilzato dalla katana di Sasuke o con Naruto infilzato dalla katana di Sasuke. 
La dedico a Maria Giulia, colei che ascolta pazientemente le mie orazioni pro SasuNaru. Ti voglio bene, razza di usuratonkachi, anche se vedi i doppi sensi sull'abbigliamento di Sasuke anche quando non voglio farli!

Ah, il titolo non l'ho inventato io, ma è una citazione di Napoleone Bonaparte.


Disclaimer - I personaggi e le immagini non mi appartengono: i primi sono frutti della fantasia sconfinata di Kishimoto-sama.
Se Naruto mi appartenesse sarebbe Sakura ad essere infilzata dalla katana di Sasuke, ma non nel senso lato. Senza offesa, Sakura-chan!

La vendetta non ha preveggenza

"Ma dov'è finito?", sbuffò spazientito Naruto "Quel uomo sarà in ritardo anche al suo funerale!".
Sakura incrociò le braccia dietro la schiena e si dondolò un po' sui talloni "E' in ritardo di sole due ore, ne avrà ancora per molto", poi si voltò verso Sasuke, ammiccando "Vado a prendere da mangiare, mi accompagni, Sas'ke-kun?".
L'Uchiha non si degnò neanche di risponderle, mentre il biondo si sbracciò urlando "Ti aiuto io, Sakura-chan!", ma inarcò un sopracciglio e "No, usuratonkachi, tu farai un combattimento con me", disse.
"Eh?", l'interpellato batté le ciglia, stupito "Ma non avevi detto 'Combatterò con te solo se il sole sorgerà da ovest'?".
"Non fraintendermi: non voglio combattere con te perché ti reputo degno, ma solo perché mi sto annoiando", si avviò verso il campo "Muoviti prima che cambi idea!".
Naruto guardò interdetto Sasuke, poi Sakura, poi Sasuke e poi di nuovo Sakura, infine si affrettò a seguire l'Uchiha gridando "Aspettami, teme!".
Quando Kakashi arrivò vide Sasuke, seduto comodamente sulla schiena dell'Uzumaki, mentre torceva il braccio al compagno steso per terra che cercava inutilmente di dimenarsi. Quando poi il moro si chinò all'orecchio di Naruto sussurrandogli qualcosa che lo fece fremere e avvampare - per quanto tremava ed era diventato scarlatto Kakashi aveva temuto che stava per liberare un'altra coda del Kyuubi -, si decise ad intervenire palesando il suo arrivo così che i due si separassero.
Si sarebbe aspettato che Naruto rendesse pan per focaccia con scherzi pressoché innocui, ma alla lunga fastidiosi, e invece il jinchuuriki se ne stette buono buono per tutto il giorno: non si lamentò quando dovette lanciarsi all'inseguimento del solito gatto fuggiasco di qualche ricca signora, né quando - dopo essere inciampato sui suoi stessi piedi - l'Uchiha lo apostrofò con il solito nomignolo, né perfino quando rovesciò per sbaglio la sua porzione di ramen istantaneo tascabile.
Era ormai il tramonto e il sole colorava di rosso i tetti di Konoha e i volti degli Hokage, Kakashi distolse lo sguardo dal viso di Minato inciso nella roccia della montagna e lo rivolse verso Sasuke che stava componendo i sigilli per il Katon Goukakyuu no Jutsu mentre gli altri due scioglievano i muscoli all'ombra di un albero. Il moro stava iniziando ad eseguire la tecnica quando Naruto si alzò con una strana luce negli occhi e si slanciò verso l'Uchiha, che stava aspirando l'aria troppo concentrato per accorgersi dei passi veloci dell'Uzumaki, saltò e gli premette le mani sulle guance facendogli esplodere la Palla di Fuoco in bocca.
"Così impari a dire che mi eccito solo a stare sotto di te", avrebbe giurato Kakashi di sentir sussurrare Naruto all'orecchio di Sasuke.
Quello se lo scrollò di dosso e gli sibilò minaccioso ad un soffio dal suo naso "Adesso facciamo i conti, usuratonkachi", e senza dire una parola di più si avviò verso casa sua trascinandosi dietro il biondo che stava iniziando lentamente a sbiancare.
"Vedi di non strapazzarlo troppo!", si raccomandò Kakashi.
"Nessun problema, sensei, non ci andrò giù pesante", Sasuke si fermò un secondo alzando un braccio per salutare "Però non ti potrai sedere per un mese, te lo giuro", aggiunse pianissimo rivolgendosi sogghignando al compagno.
E mentre Naruto invocava l'aiuto di Sakura, del sensei, del vecchio Sarutobi, di Iruka e di tutta Konoha, Kakashi si era voltato nuovamente verso la montagna. Sai, sensei?, pensò guardando il viso di Minato Credo che Naruto stia giocando un po' troppo col fuoco. Si sa, gli Uchiha mantengono sempre la parola data.
"Sakura", richiamò poi l'allieva che si stava incamminando verso casa "Ricordati domani di portare dei cuscini".
L'importante è che sia felice, no, Minato?

  
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