21/05/2012
3 recensioni
Note:Ennesima Japril.
Questa volta è una what if?, o meglio, è come avrei voluto che quel famoso dialogo nella 824 andasse e si concludesse.
Perché, insomma, April odia non essere vergine per il suo futuro marito, e va bene, è comprensibile. Quello che dico io è che tutto si risolverebbe se sposasse Jackson.
Come sempre, lasciatemi commenti, sulla fic e sul pairing.
Un bacione,
Ceci.
Carpe diem
Le parole lasciano la sua bocca prima che possa rimangiarsele.
April, dall’altra parte della stanza, lo guarda attraverso lo specchio per un lungo momento.
«Bene. Sono contenta per te.» dice, sorridendo leggermente.
Jackson sente come se uno schiaffo l’abbia appena colpito in pieno viso, o – ancora peggio – come se qualcuno l’avesse pugnalato in pieno petto. Davvero lei è contenta che lui se ne vada dall’altra parte del Paese?
«Sì … » mormora solo lui, voltandole le spalle e dirigendosi verso l’uscita dello spogliatoio. A metà strada però si blocca.
«Ci sto male comunque.» dice Jackson in tono arrabbiato, risentito. «Ci sto male all’idea di lasciare questo posto. Di lasciare te.» aggiunge poi, la voce più bassa. «Ma sono contento che tu ne sia così felice.» dice infine, in tono quasi sarcastico, guardando April.
«Non lo sono. Non sono felice per niente!» dice April, con il viso pallido e le lacrime agli occhi. Probabilmente gli urla addosso, ma Jackson non l’ascolta. Non può, quando tutto ciò che riesce a percepire è quanto lei sia bella. Tutto ciò a cui riesce a pensare è a quanto desideri il suo tocco, le sue labbra, il suo sapore; a quanto desideri tutto di lei.
«Mi è piaciuto fare sesso con te, mi hai fatto provare cose … » continua lei, per poi bloccarsi, come colpita da un’improvvisa realizzazione. «Tu mi hai cambiata, Jackson. E mi è piaciuto. Ma,» continua, e le lacrime sono ben chiare nei suoi occhi «odio il fatto che non sarò vergine per l’uomo che sposerò …»
April continua a parlare, ma ancora una volta Jackson non l’ascolta, troppo impegnato a guardarla.
Le sue labbra sono così rosse e invitanti … lui deglutisce, riportando l’attenzione sulle parole di April.
« … perciò per stanotte cercherò di dimenticarmi tutto questo. E proverò ad essere felice. Sono felice stanotte. Sono felice, Jackson, perché questo è un momento felice e noi dovremmo festeggiare. Ok? Perciò, puoi toglierti quell’espressione dalla faccia ed essere felice con me?»
Jackson l’ha sentita benissimo stavolta.
Essere felice con lei?
Tutto ciò a cui riesce a pensare è April.
April, così bella di fronte a lui.
April, che non rimpiange la loro notte, ma solo il fatto di non essere vergine per il suo futuro marito.
April, l’unica persona che non vorrebbe mai perdere nemmeno per tutto l’oro del mondo.
C’è una sola frase che gli lampeggia in mente, e prima ancora che possa rendersene conto una parola scivola fuori dalle sue labbra.
E mentre quella parola riempie la stanza, veleggiando verso April, Jackson sa che quello è tutto ciò che vuole.
«Sposami.»