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Autore: LastHope    21/05/2012    9 recensioni
- Radish, a quanto si dice tuo fratello è tornato sulla Terra!- lo informò Nappa.
Il guerriero spalancò gli occhi distruggendo la posa e la maschera rilassata che aveva avuto fino a quel momento.
- Com’è possibile? Kakaroth è morto dopo l’esplosione di Cell -
- A quanto pare qualcuno gli ha dato la possibilità di tornare un giorno sul suo pianeta e ritornerà in onore di uno stupido torneo al quale parteciperà insieme a Vegeta -
Gli occhi neri come la pece da sempre impassibili ora trasmettevano odio. Puro odio.
- Anche. Io. Devo. Andarci. -
Sarebbe tornato sulla Terra; doveva impedire a Kakaroth di avvicinarsi nuovamente a Vegeta.
Lo avrebbe fatto anche a costo della propria vita.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Goku, Radish, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                             A Helly
Dedico questa piccola long a Helly.
Non la ringrazierò mai abbastanza per tutto l’aiuto che mi ha dato. ^^  <3
Avverto che non sarà molto lunga; all’incirca 4-5 capitoli che, spero, gradirete. (:
Ecco a voi il primo capitolo.
Le recensioni di qualunque tipo sono sempre ben accette, grazie in anticipo.
Buona lettura.


- la vostra Hope.



                                                                                                                                                      Black Sunset

Il ricordo è l’unica cosa che resta per sempre.

- Radish! – una voce profonda echeggiò nel profondo vuoto degli inferi.
- Che vuoi Nappa? -
La terza classe da quando era uscito sconfitto dallo scontro con Goku aveva perso la sua indole combattiva. Si allenava ancora ma lo faceva più per difesa dai diversi guerrieri che abitavano quel mostruoso inferno e per liberare la mente che correva ancora in un mondo in cui la sua anima era tutt’uno col suo corpo e il suo cuore batteva ancora.
Sperare che il tempo avesse potuto cancellare i legami e i ricordi di un tempo ormai perduto era l’unica cosa a cui si aggrappava per non sprofondare nel vuoto della propria anima buia.
- Radish, a quanto si dice tuo fratello è tornato sulla Terra!-
Il guerriero spalancò gli occhi distruggendo la posa e la maschera rilassata che aveva avuto fino a quel momento.
- Com’è possibile? Kakaroth è morto dopo l’esplosione di Cell -
- A quanto pare qualcuno gli ha dato la possibilità di tornare un giorno sulla Terra e ritornerà in onore di uno stupido torneo al quale parteciperà insieme a Vegeta -
Un secondo.
Tempo un secondo prima che tutte le parole dette dal compagno arrivassero fluidamente al cervello per poi essere comprese alla perfezione: Kakaroth e Vegeta, insieme.
- Come ha fatto a tornare sulla Terra? Chi gli ha dato la possibilità di farlo? – ringhiò a denti stretti. I muscoli erano tesi per la rabbia e la frustrazione che stavano prendendo possesso di lui.
Gli occhi neri come la pece da sempre impassibili ora trasmettevano odio. Puro odio.
Fece un passo verso Nappa; ormai la lucidità era persa.
- Rispondi, chi è stato? -
- Non lo so, girano queste notizie. L’inferno è piccolo e le voci girano in fretta – rise.
Una mano fermò la roca risata ancora prima che giungesse alle labbra.
- Anche. Io. Devo. Andarci. -
Nappa schiaffeggiò la mano di Radish tornando a respirare normalmente – Ma che ti prende moccioso? Se vuoi sapere di più chiedilo al Re, suppongo che lui sappia tutto – Lo sollevò dal suolo con solo una mano – non ti azzardare più a fare un gesto del genere o non mi tratterrò come questa volta -
Lo lasciò cadere mentre nell’altra mano un ki-blast di medie dimensioni stava già iniziando a formarsi.
La terza classe non fece in tempo a spostarsi che il fascio di energia lo colpì al fianco sbattendolo contro una roccia, dopo di che solo il buio.

Si accasciò al suolo, la roccia sulla quale si era schiantato era andata in frantumi come probabilmente una sua costola destra.
Fece un respiro profondo constatando che almeno il polmone non era stato perforato.
Il dolore non era insopportabile, avendo fatto parte della scorta di Vegeta aveva passato cose ben peggiori e nel giro di qualche ora la costola sarebbe tornata a posto.
Un pensiero più importante e urgente stava bruciando le sue membra, doveva trovare il Re.
Trovò il sovrano intento a scontrarsi con suo padre, probabilmente per allenamento oppure Bardak aveva esagerato anche questa volta minacciando o invitando Freezer a uno scontro senza averne l’ammissione.
Si permise di disturbarli solo perché quella di cui aveva bisogno era un informazione importante.
I movimenti dei due guerrieri erano repentini e fulminei, nessun occhio poco allenato avrebbe mai potuto scorgere nei minimi dettagli un combattimento come quello.
- Padre -
Bardak voltò lo sguardo nella direzione dalla quale proveniva la voce scorgendo la sagoma familiare del figlio. Un pugno lo colpì al petto nella guardi lasciata scoperta.
Cadde a terra imprecando coloritamente.
- Che vuoi Radish? Non vedi che siamo impegnati? -
Ignorò il padre inginocchiandosi ai piedi del Re pregando mentalmente che lo scontro interrotto non l’avesse messo di cattivo umore – Sire, vorrei chiederle una cosa -
Vegeta annuì con il capo
- Nappa mi ha riferito che Kakaroth è tornato sulla Terra per un giorno.  Vorrei chiederle chi è stato colui che gli ha dato il permesso e, se me lo permetterà, vorrei tornare anch’io... -
- Mi sembra che a dirmelo sia stato Re Yammer, se vuoi tornare per un giorno rivolgiti a lui ma dubito che acconsentirà. – detto ciò ritorno ad attaccare il suo fedele braccio destro che si era appena rialzato dopo il colpo precedentemente subito.


Radish raggiunse il posto nel quale parecchi anni prima era stata decisa la sua sorte tra paradiso e inferno. Dopo aver fatto un genocidio di popoli interi la scelta dell’inferno da parte di Re Yammer non l’aveva sorpreso più di tanto.
L’enorme figura stava seduta dietro la solita imponente scrivania a leggere indisturbato rotoli di carta.
Per la prima volta Radish si sentì piccolo.
Lui parecchie volte aveva rotto il sottile filo che teneva attaccati alla vita milioni di popoli e si sentiva potente, potente come mai una persona normale si sarebbe sentita.
Ma ora vedeva che il potere che si sentiva di avere non era nulla confronto a quello che aveva il Re.
Milioni di anime venivano spedite nei diversi luoghi per l’eternità come se fossero semplici oggetti. Probabilmente molte di loro non avevano né passato né futuro e alcune di loro nemmeno un presente.
Scrollò la testa tentando di ritornare a essere il Saiyan deciso e composto di sempre.
- Ehi, dico a te! -
Re Yammer lo guardò dall’alto riconoscendolo immediatamente.
- Qualche problema Radish? -
- Sì, ho saputo che mio fratello è tornato sulla Terra, voglio andarci anche io, ora! -
Il colosso sospirò.  I modi dei Saiyan erano sempre stati così irritanti
- Tuo fratello è tornato perché Re Kaio e Baba mi hanno convinto. Anche tu devi darmi una buona ragione per persuadermi a farti tornare – spiegò brevemente
- Io… - si bloccò. Come doveva rispondere? Dirgli che doveva andare per impedire a Kakaroth di avvicinarsi nuovamente a Vegeta era una cosa ridicola. – voglio vedere il torneo –
- Cosa? – chiese Re Yammer sorpreso.
- Ma sei sordo per caso? Hai capito benissimo quindi ora mi faccia tornare -
Il sovrano chiuse gli occhi per brevi secondi e dopo una flebile folata di vento una signora apparì al suo cospetto
- E questa nonnetta chi è? – sbottò Radish
- Lei è Baba. – sospirò con gli occhi chiusi per poi tornare a fissarlo - Radish, ho deciso di concederti questa opportunità perché vedo che le tue intenzioni non sono malvagie ma un solo passo falso e ti ritroverai catapultato negli inferi e questa volta per sempre. Hai solo 24 ore per restare sulla Terra, non farmi pentire di averti dato fiducia – dichiarò il Re tornando a leggere pensieroso la lunga lista.
Radish sorrise, aveva ottenuto quello che voleva. Non restavano altro che pochi secondi e avrebbe rincontrato il suo Vegeta.

Pochi attimi e il buio totale del teletrasporto venne sostituito da una luce chiara e abbagliante.
Aprì gli occhi lentamente mentre metteva a fuoco l’ambiente in cui si trovava.
Alzò la testa riconoscendo quel cielo limpido privo di peccati.
Era circondato da persone che camminavano sorridenti ma di Vegeta nessuna traccia.
Lo doveva trovare e in fretta.
- Radish, hai solo 24 ore -
Si era quasi dimenticato della vecchietta che l’aveva portato fin lì ma con un gesto del capo la liquidò immergendosi nella massa di gente che era presente per assistere al torneo.
Tornare sulla Terra era una cosa strana, gli inferi erano una cosa tutta diversa.
Sentiva il vento sfiorargli i capelli; una sensazione che non ricordava più da tempo e della quale ne aveva sentita una profonda mancanza.
Camminava velocemente indeciso su cosa fare per trovare Vegeta tra quella massa infinita di persone.
Pensò velocemente. Kakaroth amava la giustizia e difendeva sempre i deboli, avrebbe affrontato qualsiasi pericolo pur di proteggere l’umanità. C’era solo una cosa da fare.


Goku, Vegeta e la loro squadra camminavano pigramente mentre imboccavano la strada per andare a vedere l’incontro dei piccoli Trunks e Goten.
Goku non era mai stato più felice. Aveva appena scoperto di avere avuto un altro figlio e aveva rivisto Vegeta dopo sei anni di lunga distanza e  di profondi silenzi.
Non sapeva neanche come rapportarsi con lui. Era morto per salvare la terra, non certo per sua volontà.
Dopo il suo arrivo sulla Terra si sono scambiati solo un sorriso e un occhiata fugace. Questo non  ricompensava gli anni in cui ognuno aveva sentito la costante mancanza dell’altro.
Non aveva mai dimenticato niente e sebbene il desiderio di rivederlo superasse ogni immaginazione la consapevolezza di essere lui stesso la causa di tutte le disgrazie del pianeta lo trattenevano la, lontano dal proprio uomo, lontano dal suo cuore.
Un aura spaventosa agitò l’aria.
Polvere e terra portate da un vento mostruoso rendevano difficile la visuale.
- Ma che succede? – gridò Crilin coprendosi gli occhi col palmo della mano.
- è un aura familiare, mi sembra di averla già sentita – rispose Goku preoccupato.
Vegeta sbarrò gli occhi incurante del bruciore dovuto alle polveri. Conosceva quell’aura, non poteva sbagliarsi, per quanto ciò non fosse possibile era vero. Lui era lì, vivo.


Radish finì di incrementare l’aura facendo cessare quel disarmante vento.
Le persone erano state sbattute contro i muri e alberi, c’erano alcuni feriti ma non aveva fatto ciò per uccidere, voleva solo attirare l’attenzione.
Si accorse solo dopo aver ripreso fiato che il suo piano era andato a buon fine. Kakaroth era lì e lo stava fissando incuriosito e alla sua destra c’era la figura familiare di Vegeta.
Un violento bruciore al petto iniziò a nascere quando, finalmente dopo tanti anni, rivide quelle iridi che in passato avevano tanto animato le sue notti.
Sorrise quando gli lesse lo stupore negli occhi.
- Urca ma quello è Radish! – esclamò sorpreso Goku.
Nessuno aggiunse altro.  La terza classe e il principe dopo anni erano li nuovo uno di fronte a l’altro a squadrarsi come per aggrapparsi ai ricordi e trascinarli nel presente per colmare le distanze che li dividevano.
Gli occhi incollati a suoi come se volessero rubare la luce che li stava illuminando.
Non riusciva a capacitarsi del calore che stava invadendo il suo petto, un Saiyan anche se era di terza classe non poteva provare certe cose ma, per quanto provasse a cancellarlo, il dolce calore non spariva.
Lui era sempre stato lontano, era vissuto tanti anni negli inferi più remoti e abbandonati ma ora, riguardando i suoi occhi, capì che non se n’era mai andato.
Era sempre stato con lui.

 

  
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