Tu Vincerai   

                                                                                                                         {Per Vì.}


 

 

La porta si apre violentemente e prendo un bel respiro voltandomi.

Finnick.

Abbiamo solo pochi minuti.

Mi abbraccia, mi stritola tra le sue braccia, come aveva sempre fatto quando avevo bisogno di lui.

Mi allontana leggermente da se', portandomi un ciuffo di capelli neri dietro l'orecchio.

-Vincerai.- mi dice.

So che non ci crede nemmeno lui.

-Finnick...

-Annie, tu vincerai. Tu devi vincere. 

Io scuoto la testa, pregando con tutto il cuore che non si accorga che sto trattenendo le lacrime.

-È tutta colpa mia!- inveisce prendendomi il viso tra le sue mani.

Anche in quel momento, il mio cuore fa una capriola nel petto.

Avevo solo 12 anni quando mi ero accorta che mi faceva quell'effetto.

Tutte le volte che incrociavo il suo sguardo.

-Non dire stupidaggini, Finnick.

-È colpa mia, invece! Mi sono rifiutato... Mi sono rifiutato di assecondarli e lui mi ha punito. Ha preso te!

-Molto probabilmente sai stata sorteggiata ugualmente, Finn...

Lui geme mentre poggia le sue labbra sulle mie, non facendomi finire la frase.

È solo uno stupido contatto ma mi sento sciogliere.

Quante volte avevo sognato quel momento?

Quante volte mi ero illusa che lo facesse?

Ma no.

Noi siamo solo migliori amici.

-Ann, tu devi tornare. Ti prego. 

-Lo sappiamo tutti e due che le mie probabilità di sopravvivere sono infinitesimali... Io non...

-Fallo per me. Ti prego.

Mi lascio sfuggire una lacrima mentre invoco il suo nome.

Lui appoggia le sua bocca perfetta sulla mia fronte.

-Tu vincerai.

-Io...

-È colpa mia se sei finita lì dentro. Io ti aiuterò. Sarò il tuo mentore.

Scuoto la testa, ancora una volta.

-Non voglio che mi guardi morire.

-Tu non morirai.

-Sì invece! Non so fare niente!

-Sai nuotare!

-Certo! Costruiranno un'Arena apposta per farmi nuotare!

-Annie...

-Smettila di dire che è colpa tua! È stato il caso!

-No!- urla prendendomi per le braccia. -No! Io mi sono rifiutato di assecondare il Capitol! Il Presidente! Mi sono tirato indietro e lui mi ha punito! Prendendo te! 

-È un'assurdità...

-No, invece! Sai cosa sono costretto a fare...

Abbasso lo sguardo.

-Già. Lo so...

-Annie, non abbiamo più tempo. Tu vincerai.

Un'altra lacrima mi cade sulla guancia.

Lui la asciuga con il suo pollice.

-Tu vincerai. Te lo prometto.

Cerco di sorridere, consapevole di ottenere solo una banale smorfia.

-Io...

Finnick si avvicina ancora e mi bacia.

Questa volta per davvero.

Lo lascio schiudere le mie labbra, assaporando ogni momento come se fosse l'ultimo, cosa molto probabilmente vera.

Mi avvicina a se' con forza, prendendomi per la vita, facendo combaciare i nostri corpi.

Ci separano brutalmente una coppia di Pacificatori, prendendoci ciascuno da dietro.

Sono consapevole di piangere quando lo trascinano fuori, tenendomi immobile.

Lui si dimena, per girarsi verso di me.

Lo sento appena quando urla -Tu vincerai!- perchè ho le orecchie tappate dalla paura, dall'emozione e dal ricordo del suo bacio.

Tuttavia, quando la porta si chiude violenta dietro di lui, sento benissimo il suo -Ti amo!

Ma non sono altrettanto sicura che lui senta il mio -Anche io.







Angolo dell'Autrice:
Ok, ecco un'altra sclerata-schizofrenica della vostra autrice.
Io amo semplicemente questa coppia che ne ha dovute passare troppe per i miei gusti.
La Collins è stata troppo crudele. :')
Comunque, ecco qui.
Me ne vado, che mio fratello mi trincia per il computer se no.
Spero vi sia piaciuta.
Fatemi sapere!
Un bacione e grazie di tutto.
A presto!
Alice