21/05/2012
3 recensioniHere Today
Si siede alla scrivania,
fedelmente seguito dal tuo sguardo. E' la prima volta che siete
insieme, a partire dal suo ritorno da Amburgo, sette giorni fa, eppure
nelle ultime ore non ti sei staccato un secondo da lui, osservando ogni
minuscolo cambiamento d'espressione nel suo volto. Lo conosci bene,
ormai, come un fratello. Quasi come lo conosce Stuart. Quasi come lo conosceva
Stuart. Un brivido coglie anche te nel formulare involontariamente
questo pensiero. Lo leggi chiaramente, negli occhi di John, come
reprime il dolore. Come vorrebbe restare solo, ma senti di non poterlo,
di non doverlo lasciare adesso. Cerca di comportarsi come se
nulla fosse, con la solita rabbia, la solita arroganza, la solita sua
strafottenza, in qualche modo, e chissà come, così
carismatica. Ma non sarai tu a credergli. Dopo alcuni minuti di
silenzio -non che ci sia mai stato davvero un gran bisogno di parole,
fra di voi- qualcosa, forse l'intensità del tuo sguardo, lo
costringe a voltarsi, la solita maschera in viso. E' una lotta di
sguardi, per un po', ma sostieni il suo con una forza che è solo
tua, senza cambiare espressione, fra il preoccupato e il goffamente
gentile. Ed è lui, è sempre lui, a rompere il silenzio;
ma non con la solita foga o impazienza o come chiamarla. E' disperazione. Autentica disperazione, quella che incrina la sua voce malcelatamente malferma sulle ultime sillabe:-Cosa posso fare?-.
Se sei rimasto lì, Paul, pensi, dovresti essere tu a trovare una soluzione. Ma non c'è una soluzione. Solo, non dovresti lasciarlo da solo in quel momento, in quello stato. Dovresti consolarlo, dovresti essere tu chi lo aiuta, ora che sei il suo migliore amico. Il migliore amico che non ha mai scelto. Il migliore amico che gli resta. Ma a cosa serve riflettere su questo, se sei tu ad essere lì? Lo guardi e ti scappa un sorriso leggero all'unica risposta che ti viene in mente, una cosa vecchia e dimenticata, una tua abitudine di quando, poco più che bambino, avevi perso la madre. Un qualcosa che non gli si addice, per cui normalmente ti riderebbe in faccia. Ma sei disposto a correre il rischio, ti assicuri gettando distogliendo per un attimo lo sguardo da lui e spostandolo sulle pile di fogli scritti a macchina. E finalmente, gli occhi fissi nei suoi, gli parli:-Scrivigli, John; scrivigli di come sarebbe se fosse qui, oggi. Scrivigli tutto, quello che farebbe, le risposte che ti darebbe, immaginalo, e vai avanti con lui. E' qui, in questa stanza-. Lo guardi giocare con la penna evitando il tuo sguardo, e capisci che è ora di andarsene, lasciando che le sue lacrime solitarie sbaffino in silenzio l'inchiostro come quelle che tu hai pianto.
In black: Vi aspettavate la reazione di Paul alla morte di John, sbaglio? In effetti questa fanfiction è nata ascoltando un video di Paul, bellissimo, in cui la sua voce si rompe cantando Here Today, dedicata appunto a John. Poi il contesto e i personaggi sono cambiati, forse a causa del mio debole per Stu? In ogni caso, gustatelo: http://www.youtube.com/watch?v=o2wMp0ZBPGE.
Se sei rimasto lì, Paul, pensi, dovresti essere tu a trovare una soluzione. Ma non c'è una soluzione. Solo, non dovresti lasciarlo da solo in quel momento, in quello stato. Dovresti consolarlo, dovresti essere tu chi lo aiuta, ora che sei il suo migliore amico. Il migliore amico che non ha mai scelto. Il migliore amico che gli resta. Ma a cosa serve riflettere su questo, se sei tu ad essere lì? Lo guardi e ti scappa un sorriso leggero all'unica risposta che ti viene in mente, una cosa vecchia e dimenticata, una tua abitudine di quando, poco più che bambino, avevi perso la madre. Un qualcosa che non gli si addice, per cui normalmente ti riderebbe in faccia. Ma sei disposto a correre il rischio, ti assicuri gettando distogliendo per un attimo lo sguardo da lui e spostandolo sulle pile di fogli scritti a macchina. E finalmente, gli occhi fissi nei suoi, gli parli:-Scrivigli, John; scrivigli di come sarebbe se fosse qui, oggi. Scrivigli tutto, quello che farebbe, le risposte che ti darebbe, immaginalo, e vai avanti con lui. E' qui, in questa stanza-. Lo guardi giocare con la penna evitando il tuo sguardo, e capisci che è ora di andarsene, lasciando che le sue lacrime solitarie sbaffino in silenzio l'inchiostro come quelle che tu hai pianto.
In black: Vi aspettavate la reazione di Paul alla morte di John, sbaglio? In effetti questa fanfiction è nata ascoltando un video di Paul, bellissimo, in cui la sua voce si rompe cantando Here Today, dedicata appunto a John. Poi il contesto e i personaggi sono cambiati, forse a causa del mio debole per Stu? In ogni caso, gustatelo: http://www.youtube.com/watch?v=o2wMp0ZBPGE.