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Autore: alicew in wonderland    21/05/2012    7 recensioni
Il ritorno è breve! Mi ha ispirato rivedere le puntate vecchie con Metz a letto. Ho riflettuto su ciò che secondo me è obiettivamente probabile che accada dopo la sconfitta della spirale. Avverto che non è un happy ending a chiunque di voi anime pie si accinga a leggere questa one shot/delirio.
Genere: Avventura, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Trenta anni dopo la sconfitta della spirale
Dante fissa il suo riflesso nello specchio ha compiuto i cinquantacinque anni da tempo e stenta a credere che da quel fatidico giorno sono passati così tanti anni.
Si ricorda della sua squadra, del suo amore per Zhalia, di come avesse lasciato il compito a Lok di guidare la sua squadra dopo che il traditore era stato sconfitto e lui di come lui fosse passato a ricoprire il ruolo di Metz, si ricorda di come Sophie gli aveva detto di farsi forza e che lei non sarebbe mai tornata indietro.
Quell’incidente però era avvenuto per colpa di Dante!  Zhalia si stava occupando di soccorrere Dan e Harrison, affidatigli da Dante, durante un attacco dei fanatici della spirale ma il Traditore la aveva immobilizzata e le aveva cavato il cuore dal petto con una mano costringendo Dante, bloccato dal titano del Traditore, a guardare la scena. La vita di Zhalia si era spenta un urlo straziante: il suo nome, quel “Dante” che la ragazza aveva pronunciato con tutto il fiato che aveva nei polmoni gli aveva dato la forza di liberarsi e di annientare il nemico.
Mentre Dante teneva tra le braccia il corpo senza vita di Zhalia piangeva, aveva perso tutto con lei, compreso il figlio che lei portava in grembo e che lui attendeva con gioia, avevano fissato anche la data del matrimonio, doveva svolgersi dopo “quella piccola faccenda” come la chiamava lei nella quale, però, aveva perso la vita, un fuori programma del tutto inaspettato.
Lok, dopo l’accaduto, era diventato un membro del consiglio e Sophie lo aveva sposato, avevano avuto due figli, Eleanor e Rufus, mentre Dante non riusciva più a innamorarsi, Zhalia era stato il suo vero e unico grande amore e l’averlo perso era per lui un peso enorme da portare.
Un giorno Dante era in missione da solo per recuperare un titano antico che si credeva perduto in Russia, aveva quarant’anni, e incontrò per caso una studente di lingue straniere di origine italiana, Firenze per essere precisi, che non sapeva nulla del mondo dei titani di nome Sara Montale, era giovane, aveva ventitré anni da poco compiuti.  Sara si trovò coinvolta nel recupero del titano, in quanto venne presa in ostaggio dai membri della Confraternita Piramidale, nuovi pericolosi nemici che si erano staccati dalla Fondazione Huntik all’epoca della battaglia contro il Traditore. Dante salvò Sara e recuperò il titano, dovette però spiegarle un mucchio di cose mentre tornava a New York.
I due non persero tempo e si sposarono con Lok e Sophie come testimoni, l’anno dopo Sara era incinta, Dante annunciò all’assemblea che Lok era il nuovo capo del consiglio e si ritirò a vita privata esattamente come aveva fatto Metz, che barricato nella sua villa in Germania si godeva la vecchiaia.
“Papà!” una voce scuote Dante dai suoi pensieri “Cosa fai ancora davanti allo specchio? Mamma dice che Mattew fa i capricci e che non vuole vestirsi! Ha bisogno di te!” è Zoe, la figlia di Dante, di quattordici anni, Mattew, invece, di anni ne ha solo quattro
“Adesso arrivo! Dì alla mamma di non preoccuparsi” fissa di nuovo la sua immagine nello specchio, non riconosceva più nulla del viso del ventisettenne in procinto di sposarsi con un figlio in arrivo, tutte le volte che ripensa a come sarebbe stata la sua vita un senso di nausea lo travolge e anche la nostalgia.
Scende le scale e fissa il piccolo Mattew fare i capricci “A me la maglietta blu non mi piace!”
“Si dice a me la maglietta blu non piace Matt!” lo corresse il padre entrato in soggiorno
“Grazie al cielo Dante! Ma dov’eri?” chiese Sara preoccupata
“Sono qui ora e sono pronto a vestire Matt!” disse Dante “Allora campione! Come mai il blu non ti piace? Secondo me ti sta benone!”
“Dici?” chiese il piccolo un po’ insicuro
“Sicurissimo! Vieni qui che te la infilo io!” disse Dante “E ora andiamo! Mentre voi sarete con Sophie io discuterò di affari con Lok!”
La famiglia uscì di casa e si avviò alla villa dei Casterwill dove viveva Lok con la sua famiglia, lungo la strada Dante tossiva ripetutamente, “Dante! Amore mio cos’hai?” chiese preoccupata Sara
“Solo un po’ di influenza! Domani andrò dal dottore!” arrivarono a destinazione e Dante si ritirò subito a parlare con Lok, lo sguardo del biondo era serio e preoccupato, ma Dante gli sorrise e gli ricordò che un bravo mentore non si abbatte mai difronte a nulla “Ti ricordi di come abbiamo combattuto l’Organizzazione e l Spirale?” 
“Certo Dante! Mi hai insegnato tante cose allora!” rispose Lok
“non ti dimenticare i miei insegnamenti e conta pure su di me! Non sarò attivo da quattordici anni ma sono ancora in forma! Sconfiggeremo anche la Confraternita Piramidale! Insieme!”
 
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Lok sorrise al vedere il volto di Dante sorridente e lo invitò a restare per pranzo e per tutto il pomeriggio.
La sera Dante decise di far ritorno a casa, lasciando Lok al suo dovere ovvero organizzare una missione alla quale avrebbe preso parte per la sua prima volta anche Zoe, che non stava nella pelle.
“Allora a presto Lok!” disse Dante
“A presto amico mio!” disse il biondo con un sorriso che mise in risalto la barba che si era fatto crescere in quegli anni per poi tornare serio mentre guardava la famiglia Vale allontanarsi.
 
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A casa Dante mise a letto i figli e poi stanco si mise a sedere sulla sua poltrona “Forse sarebbe stato meglio se tu oggi fossi rimasto a casa!” disse Sara in tono serio
“Sto bene! Non preoccuparti!” disse con un sorriso tenue Dante, mascherando abilmente il dolore al petto che non lo aveva abbandonato per tutto il pomeriggio.
Appena Sara si voltò per andare nella camera dei bambini per controllare che dormissero Dante chiuse gli occhi per non riaprirli mai più.
Sara era con i figli e l’intera famiglia Lambert sulla tomba di Dante pochi giorni dopo quando si sentì toccare una spalla “Mi dispiace non essere riuscito a venire prima! Sono vecchio e stanco!” il vecchio dalla barba e capelli bianchi venne subito riconosciuto da tutti “Metz! È bello vederti anche se in circostanze non piacevoli!”
“Come è successo?” chiese timidamente
“Un infarto, praticamente ha sofferto per poco!” disse Sara
“Papà ci vede?” chiese Mattew a Zoe
“Io credo di sì!” rispose quella
“Bambini! Vostro padre vi vedrà sempre perché lui ora è nel vento e vi seguirà sempre con il suo sguardo!” disse Metz e lasciò la famiglia del morto e i Lambert per tornare alla villa “Addio Dante, figlio mio, avrei voluto tanto dirti la verità ma il tempo non me lo ha concesso!”
 




   
 
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