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Autore: youweremysummerlove    22/05/2012    2 recensioni
"Tu saresti in grado di sopportare la distanza? saresti forte abbastanza per aspettarmi?"
Questa One-Shot non e' stata inventata al momento. E' un sogno che ho fatto stanotte e, aggiungendo qualche frase, l'ho trasformato in una storia. Si, la mia mente e' abbastanza contorta. Enjoy :) xxx
Ho messo rating Giallo perche' ho scritto qualche parolaccia, non pesante, ma ci sono alcune ragazze che potrebbero trovarla offensiva.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stesso party, stesso cibo, stesse bevande, stesso via vai di persone.
Solo perche' il mio amico, migliore amico o non so come cavolo chiamarlo, quasi mi imploro' ad andare a quel party, altrimenti sarei rimasta a casa.
Stessa solita routine. Ragazzi che gia' ubriachi marci alle 10 dormono sul giardino di una casa a me sconosciuta.
Il mio amico o migliore amico, chiamatelo come volete, ha amici abbastanza ricchi (beh, anche lui lo e' ) ed e' invitato a feste che lui definisce "da sballo" mentre per me sono un tale mortorio che preferirei stare a casa a leggere che ballare con quella musica che quasi ti fa scoppiare i timpani.
Ma una cosa positiva e' che non sono sola. Che oltre ad avere lui, il ragazzo piu' dolce e gentile del mondo, ho anche una comitiva di amici che non sostituirei mai.
Io non ho un fidanzato, lui e' semplicemente un'amico che ormai io vedo piu' di un'amico.
Ci conosciamo da due anni, non da molto, e siamo sempre rimasti amici. Non siamo mai andati oltre e forse uno dei motivi per cui lui non si e' mai fatto avanti e' perche' mi vede come la sua sorellina piccola da proteggere. Infatti, lui in un certo senso, e' come il fratellone che tutte le ragazze vogliono. Non troppo possessivo, sempre pronto con un sorriso e una carezza e un abbraccio che ti fa scordare del perche' piangi o sei arrabbiata.
Lui e' tutto cio' che una ragazza puo' desiderare e io, come sempre, ho rovinato tutto.
Lui non lo sa, lui non sa che da qualche mese a questa parte, sono perdutamente innamorata di lui.
Non lo sa che io muoio dalla volta di baciare quelle labbra cosi' perfette. Accarezzare quei piccoli brufoletti che gli coprono il viso. Perdermi in quelle braccia cosi' grandi e intrecciare la sua mano grande con la mia piccola e gracile.
Il perche' mi sono innamorata di lui non credo sia necessario saperlo. Il perche' invece io non posso dichiararmi e' non perche' lui e' un mio amico, ma perche' lui e' famoso. Si', lui e' Harry Styles, cantante della band One Direction.
Quando torna a casa per una breve vacanza, oltre ad incontrare e restare un po' con la sua famiglia, trova del tempo da dedicare ai suoi vecchi amici d'infanzia e me.
Mi porta fuori a prendere un cappuccino o una cioccolata e parliamo, parliamo fino a quando siamo costretti a spostarci in posti un po' isolati a causa dei paparazzi che continuano a riempirlo di foto.
Proprio l'altro giorno gli domandai come si sentisse ad essere circondato sempre e constantemente dai paparazzi.
Lui mi rispose che questo fa parte del suo lavoro, che in fondo ama i paparazzi e ogni tanto uno di loro chiede pure un autografo.
Lui ama il suo lavoro e lo capisco da come ne parla e da come gli brillano gli occhi.
Lui ama cio' che fa ed e' fiero di condividere questa passione con altri 4 ragazzi. 
Il problema e' che lui adesso e' un vip, conosciuto ancora solo in Inghilterra, ma diventera' grande e famoso in tutto il mondo in futuro, e quindi lui puo' stare con tutte le ragazze che vuole.
"Usciresti mai con una tua fan?" gli domandai un giorno.
"Perche' no. Loro sono alla fine ragazze normali. Ma non so quanto possa durare questa relazione. Non fraintendere le mie parole. Io uscire con una mia, anzi, una nostra fan. Ma non so quanto questa possa reggere la situazione. Il continuo spostamento, i continui viaggi, i continui "arrivederci". Sai, non e' facile per un personaggio famoso, costretto a viaggiare, avere una relazione stabile. Ecco perche' preferisco stare con ragazze che vedo una volta in tutta la mia vita. Perche' non ci sono sentimenti, solo sesso."
Proprio quello che fece quella sera, quella sera in cui avrei dovuto stare a casa e leggere un noioso libro. 
Con il mio solito drink in mano, mi guardo attorno per cercare Harry, ma lui come per magia non c'e'. 
"Scusate ragazzi, vado un attimo a cercare Harry.." dissi ai miei amici.
"Sei sicura?" mi domando' Liam.
"Si perche'? devo solo chiedergli se puo' darmi le chiavi della sua macchina. Voglio andare a casa, non mi sento tanto bene."
I ragazzi, Niall, Louis, Liam, Zayn e altre due ragazze, nonche' le mie migliori amiche, annuirono. Cosi' posai il drink sul tavolo e mi misi alla ricerca di quella testa riccia che quasi sicuramente si stava divertendo con qualche troietta dai capelli biondi e le tette finte.
Rabbrividii al solo pensiero di vederlo a letto con qualcun'altra, cosi' cominciai a camminare a passo svelto per prendere quelle maledetti chiavi e andarmene da quella casa che gia' non riuscivo piu' a reggere.
Cercai in quasi tutte le stanze del secondo piano. Ma niente, nessuna traccia di lui. Cosi' mi avviai al terzo piano, quello meno frequentato, e cominciai a sentiri dei gridolini di una ragazza e un continuo "shhhh shhhh, ci sentiranno" di un ragazzo, il quale la voce mi era familiare.
Apri' la prima stanza ma niente. Apri' la seconda, stessa cosa. E cosi' apri' anche la terza stanza dove mi trovai cio' che stavo pensando pochi secondi prima di aprire quella dannata porta di quella maledetta stanza.
"Julie, che ci fai qui?" domando' il riccio quasi mezzo nudo che fece cadere la ragazzetta bionda, per avviarsi alla porta con aria sconvolta.
Ma prima che lui pote' raggiungermi, chiusi la porta e cominciai a percorrere quel corridoio che sembrava infinito. Non volevo parlare con lui, non avevo nulla da dirgli. Forse sarebbe stato meglio che io e lui non ci fossimo mai conosciuti. 
"Julie! Julie!"
Harry continuava a correre per cercare di raggiungermi, ma presa dalla furia, entrai nel bagno e chiusi la porta alle mie spalle. 
"Julie! Julie! sai che non mi piacciono le sceneggiate da pazzo scatenato che cerca di buttare la porta giu'. Ma ti prego, apri questa porta e fammi entrare."
Le lacrime cominciavano a scendere lungo le mie guancie e non riuscivo a fermarle. Perche' lo sai, quando sei innamorata, perdi non solo il controllo del tuo corpo, ma anche dei tuoi sentimenti, di te stessa. Fai cose che un attimo prima non ti saresti mai immaginata di fare.  Ami alla follia in silenzio, cosa che non faresti mai in un tuo sogno. Sei diversa, cambi. Sei felice, il mondo ti sembra migliore anche se invece e' una merda totale. Stai bene con te stessa, perche' la persona che ami, anche se lei non lo sai, ti fa stare bene anche con un sorriso. 
Io non mi sono innamorata solo di Harry Styles il cantante. Ma di quel ragazzo ricciolo col sorriso meraviglio. E' lui il ragazzo che mi fa battere il cuore a tre mila quando mostra le sue fossette terribilmente dolci. 
E visto che l'amore non controlla il tuo corpo, decisi di aprire la porta per fare meno film possibili e lasciarlo entrare.
Lui era gia' composto, con la camicia azzurra messa dentro quei pantaloni che gli arrivavano quasi alle ginocchia. I soliti capelli ricci erano perfetti e quegli occhi verdi stavano fissando solo me. L'unica ragazza che aveva davanti e che forse non si aspettava di fare soffire. 
"Perche' mi stavi cercando?" mi domando' lui con espressione seria. Forse la prima che vedevo.
"Volevo le chiavi della tua macchina perche' volevo andare a casa. Ma ora chiedo a Liam o Niall o non so, a chi ha la macchina. Tu puoi continuare con la tua amica e scusa se ti ho disturbato. Non dovresti essere neanche qui."
"Fanculo quella troietta da quattro soldi. E' di te che mi importa."
"Ma io sto bene."
"Non se sbatti la porta in faccia al tuo migliore amico."
"Harry, non voglio piu' essere amica tua."
Ecco...l'avevo detto.
"Che diavolo stai dicendo?" domando' lui con espressione incazzata e non piu' seria.
"Te l'ho detto. Ora lasciami andare, ti prego."
Mi diressi verso la porta, ma lui mi blocco' mettendomi con le spalle al muro.
"Che altro vuoi? fammi andare a casa Harry."
"Io voglio sapere che ti succede e dimmi un'altra bugia e ti giuro che ti uccido!"
"Sai che non dovresti minacciare una ragazza, vero?"
"Con te do uno strappo alla regola. Ora dimmi che cavolo ti sta succedendo. E non dirmi che stai bene perche' so che non e' vero. Dimmi la verita'."
Lo guardai negli occhi e quasi mi persi in quella bellezza. 
"Sono innamorata di te Harry."
Il suo sguardo si abbasso'. Si mise la mano in tasca e comincio a torturarsi i suoi riccioli. L'unico suono che usci' dalla sua bocca fu un semplice "ah."
Cosi', viste le circostanze, mi avvicinai a lui.
"E' okay Harry, hai capito? Va tutto bene. Ora vado a casa, continua a goderti la festa riccioli d'oro."
Il suo sguardo si poso' sul mio e il suo volto fu illuminato da un piccolo sorriso.
"Non credo sia il luogo e il momento esatto per parlarne. Vieni, ti accompagno a casa."
Mi trascino' per le scale tendedomi per mano. Infilai il mio cappotto e seguita da lui sali' in macchina.
Il tragitto non era per niente breve e nei primi cinque minuti nessuno dei due parlo'. 
"Harry, perche' stiamo andando a casa tua?" domandai con aria allarmata visto che la macchina stava andando nella direzione opposta.
"Devo parlarti e con i tuoi in casa non penso che possiamo farlo a casa tua. Quindi, ti porto nella casa dei ragazzi, visto che loro sono ancora alla festa."
Annui' senza dire nulla e tornai a fissare il mio adorato amico chiamato "finestrino dell'auto".
Fissai il mio volto riflesso e poi vidi lui, che concentrato fissava la strada davanti a se. 
Finalmente arrivammo a casa sua, o almeno, nel suo castello. Scesi dalla macchina e aspettai che lui andasse avanti per aprire il portone.
"Vuoi qualcosa?" mi chiese con aria gentile.
"No, grazie..." risposi.
"Levati la giacca, accendo i riscaldamenti."
Posai la giacca sul divano e fissai il mobiletto davanti a me con tante cose sopra, non tutte di Harry ovviamente.
Una mano grande e calda accarezzo' la mia schiena. 
I brividi che avevo in quel momento, credo che non potevano neanche essere contati. 
"Ti devo parlare" mi disse con quella sua voce calda e profonda. 
Mi voltai verso lui, lui mi sorrise e mi porto' in camera sua.
Nessuno dei due parlo', aspettavo che lui dicesse qualcosa.
"Anche io sono innamorato di te." disse tutto ad un tratto. Quella frase continuava a rimbombare nella mia mente e in quella stanza silenziosa. 
"Hai presente quando ti dissi che sarei uscito con una fan? lo stesso discorso vale anche per un'amica o almeno per la mia migliore amica. Tu saresti in grado di sopportare la distanza? saresti forte abbastanza per aspettarmi?"
"Io ti aspetterei all'infinito."
Mi alzai e corsi verso di lui. Con le lacrime agli occhi lo abbracciai, con tutta la forza che avevo nelle braccia. I miei singhiozzi non smettevano di fermarsi. La sua calda mano continuava ad accarezzare i miei capelli. In quella notte, in quella casa, in quella stanza, c'eravamo solo io e lui. L'amore non solo ti fa perdere il controllo, ma ti da anche la forza di fare le cose che una persona innamorata fa. 
Avrei aspettato anche 50 anni per riaverlo tra le mie braccia e sentirlo solo mio. Avrei continuato ad amarlo fin quando il mio cuore avrebbe cessato di battere. 
Era mio, dopo tutto quel tempo, finalmente lui era mio. E niente e nessuno avrebbe mai allontanato il motivo per cui valeva la pena di vivere da me. 
  
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