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Autore: Lelle_    22/05/2012    1 recensioni
Si tratta di un argomento che mi sta fin troppo a cuore. Dovremmo tutti stare bene con noi stessi, ma mai nessuno lo è veramente. Ci si sente sempre soli, senza nessuno disposto ad amarci per quello che siamo. C'è sempre qualcuno.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marta.

You are beautiful, no matter what they say,
words can bring you down [...]

E' sempre difficile conoscere nuova gente, soprattutto quando è il primo impatto quello che conta.
<< Ciao, sono Marta >> Sorridi, rende tutto più facile.
E poi l'altra persona ti guarda, sorride a sua volta, ma schifata, e a quel punto capisci. Capisci di non essere adatta a fare amicizia. Magari gli dici quelle tre semplici parole scritte qui sopra, ma loro sentono quello che vogliono.
<< Ciao, sono Marta e sono grassa >>.
Tu lo sai che è questo quello che gli vibra per la testa, ma non perché hai la "coda di paglia", ma solamente perché hai imparato a conviverci. Non occorre che parlino ad alta voce per sapere quello che pensano.
Ma tu lo sai di essere sovrappeso, cioè credi di esserlo. Non ti sei mai pesata, vero? Cos'è, hai paura? Lo so che hai paura. E' normale se non si sta bene con se stessi. Magari si risolverà da solo, pensi, magari morirai prima di renderti conto che una quarantasei ti sta piccola. Ma non sai neppure che taglia porti. Indossi gli stessi pantaloni da secoli  perché non vuoi affrontare la realtà.  
E poi ci sono quelli che ti prendono in giro. E tu ridi con loro. Come fai a ridere se dentro muori? Me lo devi insegnare.
Com'è quella storia? I grassi sono più felici? Ovviamente. Ah, e se sei grassa vuol dire che mangi tanto, che ingurgiti ogni cosa, che sei una specie di Pacman vivente. Ma tu lo sai che non è vero, ma stai comunque zitta quando senti quelle battutine sarcastiche che ti rifilano ogni volta. Se solo sapessero quello che stai vivendo...
Non sai più che sapore abbia la cioccolata, non sai se la pasta ti piace ancora, della carne non ricordi più l'odore. Hai dimenticato perfino il rumore della forchetta che sbatte nel piatto.
La tua dispensa? Vuota. Il frigo? Hai un frigo? La cucina sta lì per bellezza, giusto per avere qualcosa da sporcare nel caso venga qualcuno ad ora di pranzo.
Però sei grassa lo stesso. Anzi, ancora meglio, sei grassa ma pallida, con occhiaie nere e braccia deboli.
Il dottore ti ha diagnosticato una malattia, c'entra col metabolismo, gli ormoni e qualcos'altro che non ricordi. Non hai mai capito di che si trattasse, ma sai che è quello che ti rende una disadattata.
Si, Marta, sei una disadattata.
Sai una cosa? Non capisci nulla. Guardati bene, sei bella. Sei bella con la ciccia che traballa, sei bella con il tuo sguardo dolce, sei bella con il tuo sorriso che anche se finto si vede che vuoi sorridere e ti aggrappi ogni singolo appiglio per farlo.
E aggrappatici anche adesso, davanti a questo specchio.
Prima di perdere di nuovo i sensi, prima di farti portare in ospedale, prima di far preoccupare i tuoi amici, sorridi un'ultima volta, potrebbe essere l'ultima.
  
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