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Autore: Hitagi_Crab    22/05/2012    0 recensioni
Camminando in avanti non riesco a vedere nulla, se non una piccola lice in lontananza; proverò ad andarci incontro...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' notte fonda fuori, ma tu ancora pensi, il tuo cervello ancora non si è fermato... ma perchè mi hai pensato in una parte così buia del tuo corpo... non riesco a vedermi gli arti: chi sono? Dove sono? Perchè mi hai pensato?

Camminando in avanti non riesco a vedere nulla, se non una piccola lice in lontananza; proverò ad andarci incontro...

Avvicinandomi ad essa mi sembra di riconoscermi, mi sembra di viverti; sento il tuo corpo che si muove nel sonno, sento il tuo respiro; mi spieghi perchè io non riesco a respirare?

Incamminandomi verso la luce cado, tu sussulti nel sonno e ti giri mugugnando: ne ho la certezza siamo collegati, e mi stai pensando... la cosa mi fa sorridere: in un modo o nell'altro io esisto e ti sono vicino. Non vedo il mio sorriso, ma percepisco lo spostamento della mia presunta bocca.

Più mi avvicino alla luce più strane creature mi passano di fianco... batuffoli volanti, cose effimere, strani mostri che mi fanno rabbrividire; in quel momento sento che rabbrividisci anche tu, sento percorrere sulla tua schiena la mia sensazione di paura... è una sensazione meravigliosa! Mi fa sentire vivo, mi ricorda che io esisto.

Allungo una mano, ormai sono vicino alla luce, e riesco a vedere le mie mani, sono simili alle tue sai? devo somigliarti molto...

Cosa accade? Perchè tutti fuggono dalla luce? Io voglio avvicinarmi ad essa; perchè mi sto dissolvendo? che ore sono? e' presto per te, ma tardi per me... Ormai mi sto dissolvendo... devo tornare nell'ombra, nell'oscurità se non voglio svanire del tutto...

Devo rientrare nelle tenebre anche se non voglio... Mentre mi accorgo che la luce si fa sempre più intensa sento in lontananza un rumore, una specie di trillo metallico; spaventato dalla luce e aggrappandomi al desiderio di sopravvivere torno nelle tenebre; mentre tu spegni la sveglia e ti alzi dal letto.

Sono di nuovo nell'ombra, non so di chi, non so di cosa, non so più la mia forma, ho dimenticato cos'ero, non ho memoria, non so nemmeno se sono mai esistito... Vivo nel buio più totale e non conosco le mie sembianze, non riesco nemmeno a vedermi gli arti...

Eppure non ho commesso crimini, non ho peccato in nulla, perchè sono costretto qui, quali catene mi legano a questo posto? io non voglio dimenticarmi il mio aspetto ogni sera, io viglio ricordarmi chi sono, non voglio essere così labile, io voglio essere reale, voglio una forma, voglio qualcuno che parli di me...

E' di nuovo notte, io mi alzo dal mio giaciglio d'ombra e ti vedo, addormentata tra i tuoi lunghi capelli biondi scompigliati, improvvisamente muovendomi sento la tua chioma fluttuare sulle mie spalle...

Altro sogno, altro aspetto, altra identità; ed anche questa al risveglio sarà cancellata. Con questa certezza, ma la speranza di cambiare le cose io, un piccolo sogno senza meta, vagavo nel buio, sentendo la tranquillità attraversarti il corpo ed arrivare ad i miei passi felpati, quasi felini.

Riappare la luce in lontananza, raiappaiono i mostri, orribili, spaventosi mostri cominciano ad inseguirmi mentre tu ti agiti nel sonno scalciando via le coperte; devo fuggire o sarò preso, non vedo dove corro, non vedo nemmeno i miei inseguitori in verità, ma scappo. Ad un certo punto in lontananza vedo una luce, ed il mio cuore si riempie di speranza. Corro verso essa allungando le mani come per carpirla, ma noto che più mi avvicino al lontano bagliore più mi dissolvo, sto sparendo di nuovo, è di nuovo tardi per me.

Così, mentre tu socchiudi gli occhi alla luce mattutina e ti abbandoni in uno sbadliglio profondo stendendo le tue braccia affusolate sulla testa, io fuggo di nuovo nell'oscurità, perdendo nuovamente la mia forma.

Chi sono? cosa sono in realtà? Chi è stato il primo a pensarmi? Non ne ho memoria, non so fin quando vivrò e nemmeno quanti mi penseranno dimenticandomi.

Io non voglio essere dimenticato, voglio salire su...

Istintivamente alzo lo sguardo verso l'alto, sopra la mia testa, ma Non vedo nulla a parte le tenebre, non vedo nulla a parte quello che riescono ad immaginare le persone che mi pensano...

Così, come un oggeto di scambio io vivo le vostre notti, sperando che prima o poi qualcuno si ricordi di me, mi dia una forma, un nome, e racconti almeno una delle mie tante avventure, ma saranno davvero cisì tante? Forse realmente non ne ho vissuta nessuna, non riesco a ricordarlo, in verità...
   
 
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