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Autore: Ipsilon    22/05/2012    1 recensioni
"Quando ti senti solo soltanto perché sei da solo puoi pur sempre covare una speranza, ma quando sei solo e già insieme a qualcuno?". Questa storia,più che fanfiction l'ho cominciata a scrivere in un periodo della mia vita che ricordo ancora,che ha lasciato dei graffi sul mio cuore. Indelebile. Selina è una ragazza sola,senza emozioni,che non ha voglia di vivere. Stanca. Solo grazie all'aiuto di una ragazza malata di leucemia con cui fa amicizia riesce a capire il vero valore della vita.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quando si chiudono gli occhi si ha paura.. si ha paura di risvegliarsi alla mattina, di ricominciare un'altra giornata e sopravvivere. È un po' come il dolore, si ha paura di soffrire ma alla fine si cresce. Quella giornata stancante, che ci nasconde brutti scherzi, fa crescere quelle persone che hanno paura di viverla. Hanno paura di vivere la vita.. di affrontarla. Selina è una di quelle persone. Selina è quella ragazza che viene sempre giudicata male.. solo perché ascolta del Rock al posto di Rap o altri generi musicali. Lei è diversa dalle altre, ha paura di affrontare il dolore, e per vivere la sua vita tranquillamente senza problemi che la facciano soffrire legge aforismi scritti da persone che hanno a parer suo vissuto bene a 360 gradi la loro vita, sia gioie che dolori, sia bene che male, sia con amici sia senza amici, sia con la musica che senza. "Quando ti senti solo soltanto perché sei da solo puoi pur sempre covare una speranza, ma quando sei solo e già insieme a qualcuno?" La notte nasconde segreti che nessuno saprà mai. Selina era sdraiata per terra. Le parole 'Cammino questa vuota strada,nel viale dei sogni infranti. Dove la città dorme e sono il solo e cammino da solo' riecheggiavano nelle sue orecchie. Era la sua canzone preferita del suo gruppo preferito. Selina ascoltava Rock; solo quello. Sdraiata,guardava le stelle e cercava di scoprire i segreti che nascondeva quella notte la notte stessa. Per lei era importante scoprire cose che nessuno sapeva. Selina guardava le stelle con passione.. pensando al giorno successivo; come l'avrebbe vissuto? Sarebbe stato un bel giorno o avrebbe avuto problemi nel fare amicizia come sempre? Perché tutti a Selina sembravano strani..falsi? Sembravano avere due facce! Ma la gente ha due facce. Lei non si fidava di nessuno e si chiedeva sempre perché la gente chiamasse migliori amici quelli che dovevano essere chiamati amici e perché chiamassero amici coloro che dovrebbero essere chiamati conoscenti. Selina non aveva amici e tanto meno 'migliori' amici.. era lei che rifiutava l'entrata di una nuova persona nel suo cuore. Non voleva far amicizia o restava delusa,sempre. Tutti deludono. Aprì gli occhi e si ritrovò per l'ennesima volta sdraiata sul pavimento con una cuffia all'orecchio e l'altra no; era già mattina. Erano le 5 di mattina. Non avrebbe mai immaginato di potersi svegliare così presto.. restò per un attimo sdraiata a terra e subito dopo si alzò. Aprì l'armadio e prese una felpa nera,dove davanti c'erano i suoi amati Green Day, mentre dietro,la figura di una mano che teneva in pugno un cuore.. bomba. Selina, pensava che i Green Day,avessero capito tutto della vita; lei non credeva nell'amore, l'amore è una bomba davvero, fa male sul serio. Mise la felpa e un jeans nero e subito dopo un bracciale borchiato. Era pronta ad affrontare una nuova giornata... era pronta ad affrontare professori, compagni, gente che giudicava. Stava per uscire dalla sua camera,quando si ricordò d'aver dimenticato le cuffie; le prese e si diresse verso la porta d'ingresso della casa. Avvisò i suoi e cominciò a camminare verso la scuola. Mise le cuffie alle orecchie "Ecco di nuovo la pioggia che cade dalle stelle immerso di nuovo nel mio dolore diventando chi siamo" ed ecco i Green Day che azzeccano di nuovo il suo umore e i suoi pensieri. Si ritrovò a scuola dopo un paio di minuti, arrivò giusto in tempo per sentir suonare la campanella che indicava l'inizio dell'Inferno dantesco. Entrò a passo lento e arrivata in classe si sedette nell'ultimo banco vicino la finestra. Le piaceva sentire i raggi del sole attraversarle la pelle, e pensava che chiunque si mettesse vicino alla finestra era solo perché voleva che qualcuno gli illuminasse il cuore, magari qualche ragazzo che prima che tutti gli altri uscissero dalla scuola, guardasse la ragazza amata, le accennasse un sorriso e poi magari andar via o magari solo per guardare il cielo azzurro di quel giorno e sognare al posto di seguire la lezione. Selina restò in silenzio fin quando una nuova professoressa entrò in classe. Non l'aveva mai vista prima di quel momento. Tutti si alzarono,la professoressa fece un cenno con la mano e li fece sedere, subito dopo cominciò a parlare di quello che avrebbero fatto durante quell'anno. Selina frequentava solo la seconda media ma era molto più matura dei semplici dodicenni. Suonò la campanella, di già!? Era già passata un'ora, non sembrava vero. Adesso doveva solo affrontare due ore di matematica, un'ora di inglese e una di storia. Passarono velocemente le due ore di aritmetica, così suonò la campanella questa volta quella che indicava l'inizio delle pene che si subiscono nel purgatorio. Uscì indaffarata dalla classe e subito dopo si recò in cortile, dove si sedette in un muretto poco prima del cancello della scuola, cominciò a guardare i ragazzi che passavano di lì, guardava il loro sguardo.. il loro volto e cercava di capire se fossero diversi o no. Avvistò una ragazza da lontano...era seduta sul muretto opposto di quello in cui era seduta lei.
  
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