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Autore: Papillon_    22/05/2012    10 recensioni
Mary, una ragazza semplice, determinata e bellissima arriva alla Cross Accademy. E qui conosce Zero, il ragazzo misterioso, quello da cui tutti stanno alla larga. Quello di cui tutti hanno paura.
Tranne lei.
I due sembrano destinati ad avvicinarsi sempre di più; uniti per cercare l'unica verità che Mary sta cercando.
Ma che ne sarà di Yuuki?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Amethist

di ZeR0_NeL_cUoRe
 

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Prologo

 

C'è chi si tiene tutto dentro,
non vuole essere un peso per nessuno.
Sono quest'ultimi a soffrire,
lo vedi da quel sorriso falso che nasconde
ciò che li uccide.
[Huga Flame, Spicchi di Luna]

 

 

Mary

 

Percorsi il lungo corridoio che avevo davanti, ignara di ciò che mi stava aspettando.
Viaggiavo nel buio lasciandomi guidare dall'istinto. Non sapevo dove sarei finita, né lo volevo sapere, ma continuavo a camminare, certa che, sì, quella era la cosa giusta.
Finalmente, dopo molto tempo, trovai una porta. Automaticamente, portai la mano alla maniglia, scoprendola insanguinata.
Vedere il sangue non mi spaventava più. Nella mia vita avevo visto di peggio, molto peggio, e sinceramente, non avevo tempo di fermarmi e pensare di chi fosse quel sangue.
Continuai a ripetermi che quello era un sogno, e che non dovevo aver paura. Non potevo farmi del male, né farne a nessuno.
Sei innocente.
Aprii la porta cercando di fare meno rumore possibile. Mi ritrovai in una stanza dove regnava il silenzio e l'inquietudine. Mi sentivo quasi schiacciata da qualcosa di più grande di me, che era oscuro e molto, molto potente.
-C'è nessuno? - chiesi, senza ricevere risposta.
Poi, all'improvviso ci fu un rapido movimento. Non capii cosa fosse, né che cosa volesse. Ebbi solo molta paura, e incertezza di riuscire ad arrivare fino alla fine. Sì, di affrontare tutto quello.
Poi lo vidi. Vidi solo i suoi occhi, color dell'ametista, specchiarsi nei miei, e mi sentii piccola piccola. La figura mi avvolse in un abbraccio sensuale ed io rimasi, ferma e rapita, a fissarlo. Non percepii tutti i suoi lineamenti ma seppi già, in cuor mio, che me lo sarei dimenticato e avrei sofferto, anche, per questo.
Eravamo vicinissimi.
I suoi occhi non volevano staccarsi dai miei, così, per ripicca, io li chiusi. Poi, impercettibilmente, sentii qualcosa sfiorarmi la tempia, e qualcuno caricò una pistola.
Sei colpevole.
Riaprii gli occhi e mi ritrovai a fissare due iridi rosse come il sangue.

 

Zero

 

Avevo riflettuto parecchio sul significato della parola vita, ma mai ero riuscito a venire a capo di quel complicato dilemma, che per ora, almeno per me, rimaneva un mistero.
Se sono riuscito a sopravvivere fino a questo punto è grazie a te, Yuuki.
Pensavo che qualsiasi essere umano dotato di normale intelligenza, e, magari, coraggio, spinto alle condizioni in cui a volte mi ero trovato io, si sarebbe detto: “facciamola finita”.
Io l'ho pensato almeno mille volte da quattro anni a questa parte.
Non potevo e, veramente, non volevo ricordarle tutte.
Qualsiasi persona al posto mio ci avrebbe messo poco ad alzare una pistola, collocarla sulla tempia, e dire: “Addio, cazzo di mondo crudele. Mi fai schifo”.
Ero uno stramaledetto vampiro. Dio, da quattro anni ero diventato la cosa che odiavo di più al mondo. Sarebbe stato meraviglioso dire: “Dai, non pensarci; doma la sete e il mostro che albergano dentro di te”. Peccato che fosse impossibile, davvero peccato.
-Sarò sempre la tua alleata, Zero.
Stai zitta.
-Io darò il mio sangue solo a te, Zero.
Zitta!
Ero un poco di buono che andava in giro con la pistola e la puntava verso qualcosa a caso, ma che si sentiva importante nel farlo. Eppure, quando lo facevo per proteggerla mi sentivo uomo.
E non mi era mai capitato, prima.
L'incidente più grande della mia vita mi aveva reso una persona cattiva. Mi rendevo conto infatti, che sorridevo molto poco. Anzi, non lo facevo mai.
-Zero... io sorrido perché spero di veder sorridere te, un giorno.
Quattro anni fa era tutto diverso. Avevo una casa, un fratello generoso, una famiglia. Era tutto perfetto, davvero.
Il mio mondo, poi, era improvvisamente crollato e si era fatto cenere, che qualcuno si era portato gelosamente via.
E fa male, fa male, cazzo.
-Posso toccarti?
Eppure, ero sopravvissuto.
Ero un uomo che non credeva quasi in nulla. Nel fato? No. Nel destino e palle varie? Assolutamente no. Eppure, avevo sempre pensato che, se quella notte ero sopravvissuto, un motivo c'era.
E quel motivo è dolce e candido come la neve. E' fragile e forte, timoroso e passionale, sfuggente e vivido.
Quel motivo si chiama Yuuki Cross, ha quindici anni, era un'umana, un tempo, ma poi un certo Kuran Kaname l'ha resa una vampira – purosangue, per di più.
...Quando si assiste alla morte dei propri genitori e al tradimento del proprio gemello, credetemi, si desidera morire.
E io ero morto.
Lei mi ha salvato. Lo ha fatto guardandomi negli occhi, quella stessa notte di quattro anni fa, dicendomi: “Io rimarrò per sempre con te”.
Ma le promesse sono difficili da mantenere.
Io e la Principessa, questo, lo sappiamo molto bene.
 
-E' questo quello che siamo sempre stati, vero? Zero. - mi sussurrò Yuuki.
Sentii i suoi canini lacerarmi la carne, le mie gambe cedettero, e il mio cuore insieme a loro.
   
 
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