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Autore: Salsero    11/12/2006    6 recensioni
Ecco un pezzetto tratto da HP 5 con una parte ideata da me, cioè l'ultimo pezzetto. Commentate XD
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco la mia versione dei fatti riguardo ad una parte di Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Fatemi sapere com’è XD quindi lasciate qualche commentino, please ^_________________^

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DA MADAMA PUDDIFOOT

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“Cosa posso portarvi miei cari?” chiese Madama Puddifoot, una donna molto robusta che si sistemò tra la loro tavola e quella di Roger Davies con grande difficoltà.

“Due caffé, per favore” rispose Cho .

Nel tempo che i loro caffé ci misero per arrivare, Roger Davies e la sua ragazza avevano cominciato a baciarsi da sopra la loro ciotola di zucchero. Harry desiderò che loro non lo avessero fatto; sentì che Davies stava diventando un modello col quale Cho lo avrebbe presto fatto misurare.

Lui sentì la sua faccia diventare calda mentre fingeva di guardare dalla finestra, che però era così piena di vapore che lui non riusciva a vedere fuori la strada. Per posticipare il momento in cui avrebbe dovuto guardare Cho, lui fissò il soffitto come se stesse esaminando le decorazioni e ricevette una manciata di confetti sulla faccia da un cherubino che era lì sospeso.

Dopo alcuni minuti ancora più dolorosi, Cho aveva menzionato la Umbridge. Harry afferrò il discorso con sollievo e passarono alcuni momenti felici, ma il discorso era già stato sviscerato così completamente durante le riunioni di DA che non durò molto a lungo. Cadde di nuovo il silenzio. Harry era molto consapevole dei rumori provenienti dal tavolo vicino alla porta e cercava disperatamente qualche altra cosa da dire.

“Emh… ascolta, vuoi venire con me ai Tre Manici di scopa all' ora di pranzo? Devo vedere Hermione Granger là.”

Cho aggrottò le sopracciglia.

“Devi incontrare Hermione Granger? Oggi?”

“Sì. Lei me lo ha chiesto, così ho pensato che potevo. Vuoi venire con me? Lei ha detto che non c'erano problemi se venivi.”

Ma a Cho l'idea non piacque affatto. Al contrario, il suo tono era diventato freddo all'improvviso mentre lo guardava piuttosto male. Passarono alcuni minuti in silenzio totale, Harry bevve il suo caffé così velocemente che subito dopo ebbe bisogno di una tazza di acqua fresca. Accanto a loro,

Roger Davies e la sua ragazza sembravano avere le labbra incollate.

La mano di Cho era sulla tavola accanto al suo caffé e Harry stava sentendo la pressione salirgli. Devi solo farlo, si disse, mentre una fonte di panico mescolato ad eccitazione si agitava nel suo torace, devi solo sporgerti ed afferrarla. Era stupefacente, quanto fosse difficile stendere il braccio dodici centimetri e toccare la sua mano.........

Ma nel momento in cui lui mosse la mano per farlo, Cho si alzò dalla tavola. Lei ora stava guardando Roger Davies che baciava la sua ragazza con un'espressione abbastanza interessata.

“Lui mi aveva chiesto di uscire, sai,” disse con una voce quieta. “Un paio di settimane fa. Io ho rifiutato, comunque.”

Harry aveva afferrato la ciotola di zucchero che stava per cadere a causa di un suo movimento brusco mentre si alzava dalla tavola e non capiva perché lei gli stesse dicendo questo. Se lei desiderava essere seduta alla tavola accanto e baciata di cuore da Roger Davies, perché aveva voluto uscire con lui?

Lui non disse niente. Il loro cherubino gettò un'altra manciata di confetti su di loro; alcuni piombarono nel caffé ormai freddo che Harry non aveva finito di bere.

“Io venni qui con Cedric l'anno scorso” disse Cho.

Nel secondo in cui lui comprese quello che lei aveva detto, le viscere di Harry erano divenute di ghiaccio. Non poteva credere che lei volesse parlare di Cedric, mentre erano circondati da coppie che si baciavano e un cherubino stava sospeso sulle loro teste.

La voce di Cho era più alta quando parlò di nuovo.

“Volevo chiederti questo da secoli… Cedric ha…ha…ha chiesto di me prima di morire?”

Questo era l'ultimo argomento sulla terra che Harry avesse voluto discutere, soprattutto con Cho.

“No - non lo so” disse lui piano, “non ho avuto molto tempo di parlare con lui. Ehm… così… hai seguito molto il Quiddich durante le vacanze? Tifi per i Tornado, giusto?”

La sua voce suonava falsamente brillante ed allegra. Lui vide con orrore, che gli occhi di lei stavano lacrimando di nuovo come ferite aperte, come era successo dopo l'ultima riunione di DA prima di Natale.

“Su” lui disse disperatamente, chinandosi così che nessuno altro avrebbe potuto udirli per caso, “non parliamo adesso di Cedric… parliamo di qualche altra cosa.”

Ma questa, apparentemente, era proprio la cosa più sbagliata da dire.

“Io ci penso” disse lei, triste “io penso a lui - capisci! Io ho bisogno di parlare di lui! Certamente tu non hai bisogno di parlare di lui! Tu sei il solo che sa bene quello che è successo!”

Tutti stavano guardandoli; L'amica di Roger Davies si era staccata da lui e stava guardando Cho che piangeva “Bene - io ho parlato di lui” disse in un bisbiglio Harry, “a Ron e Hermione, ma”

“Oh, tu ne hai parlato con Hermione Granger!” disse lei con cattiveria, con la faccia che ora brillava di lacrime. Molte coppie che si stavano baciando si divisero per fissarli. “Ma non vuoi parlarne con me! F - forse sarebbe meglio se noi - p - pagassimo- e tu te ne vada ad incontrare Hermione G - Granger, come evidentemente, vuoi!” Harry la fissò, improvvisamente sconcertato, quando lei afferrò un tovagliolo e vi nascose dentro la faccia “Cho?” disse debolmente, mentre si augurava che Roger afferrasse la sua ragazza ed iniziasse a baciarla di nuovo evitando di guardare lui e Cho.

“Vai via!” disse lei, piangendo nel tovagliolo. “Perché mi hai chiesto di uscire per poi incontrare subito dopo altre ragazze? Io… quante altre ne incontrerai dopo Hermione?”

“Non è così!” disse Harry, e lui fu così sollevato dallo scoprire che era questo il motivo per cui Cho era arrabbiata che rise ma anche questo si rivelò presto un errore. Cho saltò in piedi. L’ intera sala da tè era silenziosa ed ognuno ora li stava guardando.

“Ci vediamo in giro, Harry” disse lei drammaticamente e, singhiozzando leggermente, corse verso la porta uscendo nella pioggia torrenziale. “Cho!” chiamò Harry ma la porta stava già chiudendosi dietro di lei con un tintinnio armonioso.

QUI ENTRA IN BALLO LA MIA VERSIONE PER IL RESTO!!

Harry non esitò un attimo. Corse subito dietro Cho e, appena fu fuori, una cascata d’acqua gli cadde sulla testa. “Cho. Hei CHO!” La vide allontanarsi. Le corse indietro continuando a chiamarla.

Lei si fermò e si voltò verso di lui con le lacrime agli occhi. “Ma cosa vuoi da me?” urlò.

Harry l’afferrò per le spalle. “Io l’ho visto con i miei occhi.” Senza volerlo, era scoppiato anche lui in lacrime. “L’ho visto, ti rendi conto?” Vedeva i suoi rispecchiati in quelli della ragazza. “Ho visto il suo sguardo, i suoi occhi, prima che il suo corpo cadesse a terra e le sue pupille si spegnessero. Io l’ho visto morire, sotto la maledizione Avada Kedavra. Sai cosa vuol dire per me?” La voce singhiozzante, le lacrime colanti dagli occhi.

Lei lo guardò per qualche istante, poi si precipitò sulle sue labbra in men che non si dica. Era la seconda volta che si baciavano, ed era la seconda volta che il bacio era… bagnato. Sotto quella pioggia, il bacio durò tantissimo tempo. Ad Harry sembrò infinito.

Cho si staccò da lui e sussurrò al suo orecchio: “TI AMO”

Harry deglutì, senza sapere come rispondere. In meno di un secondo si fece tantissime domande; Fra noi due può funzionare? Dice la verità? Io la amo?

“A – anch’io” rispose.

  
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