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Autore: AliF    22/05/2012    2 recensioni
Siete stati voi, con la vostra debole mente e la vostra poca voglia di studiare a ridurci in questo stato. A ridurre in questo stato la Lingua Italiana, figlia del Latino, schiacciata dall'Ignoranza che, ormai, ci governa.
[Comico] [Favola]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Requiem della Lingua Italiana [c'è sempre speranza]





C’era una volta, nel paese della Lingua Italiana, un prode e valoroso guerriero chiamato Congiuntivo. Il suo passaggio era annunciato spesso dai sui fedeli servi “Che” e “Se” e, talvolta, lo accompagnava nei suoi viaggi la bella e dolce Condizionale, sua promessa sposa. Questi erano membri, insieme al potente Indicativo e al forte Imperativo, dei Modi Finiti, una congrega famosa che, con l’aiuto dei Modi Indefiniti, insegnava alle persone a coniugare i verbi in modo corretto, seguendo il sacro codice della Grammatica Italiana.
Grazie a loro e alle altre congreghe di Regole, la Lingua Italiana risplendeva su tutte e veniva utilizzata per comporre splendide opere di letteratura, tanto belle da venire lette, studiate e amate dall’intera umanità.

Ma, ahimè, alla fine si sa, ogni momento idilliaco finisce. Il ricordo di quell’epoca d’oro rimane solo stampato su carta e nella memoria di chi ha saputo emozionarsi sui libri. Un terribile male contagiò la debole popolazione del regno. Questa era la terribile, disgustosa e spaventosa Ignoranza, che dichiarò guerra alla Lingua Italiana.
Le forti e coraggiose Regole si schierarono contro di lei nella Grande Guerra, ma molte vennero sconfitte e caddero sul campo di battaglia. Gli Accenti e la Punteggiatura riposano adesso sulla collina, le Preposizioni vengono malamente scambiate tra di loro, il verbo Avere piange disperato la perdita delle sue “H”, “Ma” e “Però” litigano in continuazione perché troppo vicine, la povera “N” non riesce a reggere il peso delle “B” e delle “P”, che rimpiangono la forza della “M”, le Parole vengono orribilmente mutilate e private di lettere, perché la gente ha troppa fretta e pochissimo tempo per scrivere, il pronome “Gli” è confuso sul suo sesso, le doppie sono sdoppiate e la “C” viene sostituita da ragazzi privi di cultura con la straniera “K”.
Anche i nostri valorosi Modi Verbali parteciparono a questa terribile battaglia, bombardando l’Ignoranza con i libri di Grammatica e con i Grandi Classici. Giorno e notte, notte e giorno continuarono a difendere la Lingua Italiana, finché, stanco e stremato, dimenticato dagli uomini che lo sostituiscono con l’Indicativo, anche il Congiuntivo cadde tra le braccia della sua bella Condizionale.

L’Ignoranza vinse. Diede fuoco ai libri di Grammatica e alle Grandi opere, mentre gli uomini, finalmente liberi dallo studio, ballavano attorno al falò. Seduto sul trono, il male schiacciò la Lingua Italiana, che, con voce flebile, chiede ancora aiuto.

Lontano da tutto e tutti, Condizionale piangeva disperata la grave perdita del suo amato e, tra le lacrime che le offuscavano la vista, non si accorse della figura che si avvicinava lenta a lei. Era una donna bellissima, con il volto e il corpo coperti da profondi tagli e il vestito ridotto a brandelli. Le esili braccia stringevano, come fa una mamma con il suo neonato, gli ultimi volumi delle opere che avevano fatto grande la Lingua Italiana.
Si chiamava Cultura.
S’inginocchiò al fianco di Condizionale e iniziò a piangere, sfogliando e bagnando le pagine de “La Divina Commedia”, de “Il Canzoniere”, del “Decameron”, de “I Promessi Sposi”, de “I Malavoglia”, de “I Sepolcri” e di molte grandi opere ancora.
Alcuni uomini, commossi e colpiti da tanto dolore, si avvicinarono, cercando un modo di consolare le due donne. Ma prima che qualcuno potesse anche solo aprire bocca, Cultura iniziò a parlare, con voce forte e severa.
-Siete stati voi, con la vostra debole mente e la vostra poca voglia di studiare a ridurci in questo stato. A ridurre in questo stato la Lingua Italiana, figlia del Latino, schiacciata dall’Ignoranza che, ormai, ci governa. Avete storpiato, mutilato e ucciso le Regole, le avete dimenticate e ignorate quando v’imploravano di ricordarle. Adesso molte di loro giacciono a terra senza vita- per un attimo i suoi occhi si posarono sul corpo di Congiuntivo, prima di chiudersi. Sospirò e qualcuno giurò di aver visto l’ombra di un fugace sorriso sul bel volto –Eppure, anche se le nubi sono spesse e oscure, dietro splende sempre il Sole. Anche se l’Ignoranza è così forte e potente, c’è sempre speranza. Per me, per noi, per voi. Per tutti-
Posò i libri a terra, consegnandoli agli uomini vicino a lei. Questi iniziarono a sfogliarli, chi Dante, chi Boccaccio o Petrarca, chi Verga o Manzoni, chi Foscolo o Leopardi, con delicatezza, facendo scorrere la mano sulla carta sottile.
-Umani- Cultura parlò ancora, alzandosi in piedi –Scrittori e lettori, ignoranti e letterati, giovani e vecchi, uomini e donne. Se amate davvero la tanto bella quanto difficile, non lo nego, Lingua Italiana, se ne andate fieri, studiatela. Studiatela tanto e incessantemente. Abbiate umiltà e voglia di imparare, di migliorare ancora. Aprite i libri, leggete, amate e godetevi ogni singola parola. Prendete penne e fogli, scrivete, parlate rispettando le Regole, passo dopo passo, lentamente. E forse, con impegno e costanza, gli Accenti saranno riesumati, il pronome “Gli” smetterà di essere un travestito, la “C” e la “M” torneranno ai propri posti e il cuore del povero Congiuntivo tornerà a battere.
-Fate vostra la Cultura e sconfiggete l’Ignoranza. E forse, chissà, il Sole tornerà a splendere-














Note dell'autrice

Ho voluto dedicare questa storia alla Lingua Italiana, a me molto cara e da me tanto amata.
L'idea è partita tutta da un gioco, o una sfida a dir si voglia.
"Scrivete una storia con i personaggi più strani che vi vengono in mente"
E da sfida, o gioco a dir si voglia, è diventata questa cosa, nata dalla mia mente malata e le proteste della cara vecchia prof del biennio contro le morti delle Regole.
All'inizio doveva essere una storia d'amore tra Congiuntivo e Condizionale, poi un Requiem vero e proprio, poi è diventato entrambe le cose e nessuna delle due. Ma il titolo non l'ho cambiato, non ne avevo voglia.
Magari il Requiem lo scriverò davvero un giorno o l'altro .-.
Poi boh, il resto lo lascio a voi che leggete .-. Sperando di non aver commesso errori, altrimenti sai che figura xD

Ciao-ciao Alice.
   
 
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