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Autore: HonoSamurai    23/05/2012    1 recensioni
Vecchi compagni di squadra, Chris si ritrova ancora una volta a dover affrontare il suo peggior nemico..
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Chris Redfield, Claire Redfield, Jill Valentine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shadow of the Past


Personaggi: Jill, Clare,Wesker e Chris
Ambientazione: Residenti Evil 5

La prima cosa che vide Chris quando si svegliò era un soffitto grigio con uno stato di usura piuttosto alto,alcune catene pendevano da dei ganci..
Appena la vista si schiarì fece per alzarsi, ma quando tentò di alzare le braccia o muovere le gambe, scoprì di essere legato: abbassò lo sguardo e si accorse degli anelli di metallo che lo obbligavano a restare nella posizione in cui era stato messo:
-Spero che l'accoglienza sia stata piacevole..-
Una voce arrivò alle orecchie del castano, una voce ironica e bassa che conosceva fin troppo bene: Wesker.
Quando comprese il pericolo in cui si trovava e che i passi che udiva erano quelli del suo acerrimo nemico che si avvicinava, si agitò tentando di liberarsi degli anelli che lo costringevano su quel tavolo operatorio..o qualsiasi cosa fosse.
La risata irritante del biondo gli giunse fin troppo chiara e, quando alzò lo sguardo, si ritrovò a fissarne gli occhiali da sole dietro ai quali sapeva esserci due occhi rossi dipinti di divertimento per quella situazione:
- Non puoi liberarti, Chris, Exella ti ha iniettato un veleno che dimezza la tua forza..anche se fossero di canapa, non riusciresti a rompere quegli anelli..-
La mano destra di Wesker si posò sul mento del soldato alzandoglielo, si abbassò quindi per sussurrargli a poca distanza dal viso:
-..non puoi fuggire da me..-
Chirs strinse i pugni guardando freddamente il biondo, non lo fece quasi terminare di parlare e gli sputò in viso.
Irato, Wesker, gli sferrò uno schiaffo violento sulla guancia sinistra assottigliando gli occhi dietro al paio di occhiali neri:
-..non permetterti di fare una cosa simile a ME!-
Sibilò con un tono composto malgrado si potesse intravvedere perfettamente in quegli occhi rossi che scintillavano dietro agli occhiali da sole:
-..naturalmente questa insubordinazione verrà punita..-
La mano che aveva tirato lo schiaffo sul viso di Chris si spostò su un ripiano accanto al tavolo operatorio chiudendosi su quello che in apparenza sembrava essere una semplice barra di metallo dal diametro di circa quattro, cinque centimetri..
Wesker, sorrise, un sorriso che fece gelare il poverso soldato della S.T.AR.S che per l'ennesima volta tentò di liberarsi da quella prigionia, 
quella barra di metallo sottile venne posata sul collo del soldato e,
un istante dopo, una forte scossa gli percosse il corpo portandolo a stringere i denti fino a quasi romperli, l'elettricità che gli attraverso il corpo in quei pochi istanti lo portò a contrarre i muscoli ripetutamente,
scosso da convulsioni involotanrie mentre combatteva contro l'impulso di urlare.
Non doveva farlo o sarebbe stata una soddisfazione troppo grande per Wesker che premeva quella barra contro il suo corpo, sapeva bene che il suo aguzzino non aspettava altro che sentirne il dolore.
Quando la barra di metallo venne spostata dal suo collo, Chris, sentì chiaramente bruciare quel punto:
-Molto bene, Chris, vedo con piacere che vuoi resistere...-
Wesker avvicinò la mano libera al collo del soldato, il dito indice della mano iniziò a disegnare il contorno della bruciatura fresca:
-..e sarà per me un immenso piacere..piegarti..-
 Il dito premette maggiormente nel punto più scuro della ferita, Chris si tese..il corpo nuovamente in preda a scosse di dolore, ma nuovamente riuscì a trattenere ogni singolo gemito di dolore dentro di sé, 
mai e poi mai avrebbe ceduto alle angherie del suo ex-compagno di squadra.
Wesker abbandonò la barra di metallo sul piatto metallico su cui si trovavano numerosi strumenti chirurgici, prese quindi un piccolo bisturi rigirandolo nella mano:
-..sai, voglio proprio vedere cosa farai quando ti avrò iniettato il Virus, uno..molto nuovo, una mia creazione per la precisione..-
L'affilata lama chirurgica venne posata sul petto del soldato coperto ancora dalla maglia, lentamente iniziò a scorrere verso il basso lacerando con facilità quel sottile tessuro:
-..sai, l'ho creato apposta per te..credo che ti piacerà, andrete molto..d'accordo..-
Chris strinse gli occhi, quando quella lama iniziò a scorrere su di lui si ritrovò a tentare di arretrare istintivamente, ma non poteva andare da nessuna parte..era trattenuto da corde fin troppo robuste, anche per lui:
-..apprezzo molto i tuoi sforzi, vani, di trovare la libertà..ma non riuscirai a uscire da questa situazione, Chris, questa volta non c'è nessuna sorellina pronta a sacrificarsi..o persone che verranno in tuo soccorso, sei solo..soldato, solo..con me..-
Il bisturi in pochi minuti lacerò completamente la maglia, lasciando il petto di Chris nudo, soddisfatto della sua opera, Wesker, posò il bisturi prendendone un altro leggermente più piccolo e dalla lama lievemente ricurva, 
lo posò a livello del cuore del castano ed iniziò a lacerarne la carne:
-Non credo che tu necessiti di anestesia, in fondo se resisti a qualche scossa..non avrai problemi a resistere ad un'operazione..a cuore aperto-
Nel dire quelle ultime tre parole un ghigno deformò le labbra del biondo, un sorriso molto pericoloso che tuttavia Chris non vide, non appena la lama affondò nella carne, penetrandola di diversi centimetri, 
iniziando ad aprire una ferita lunga diversi centimetri, iniziò a tremare ed a stringere i denti per tentare in ogni modo di trattenere il dolore, non aveva mai provato così tanto male, prima di quel momento.
Wesker non lacerò la pelle velocemente, no, si concesse il piacere di ogni singolo centimetro di dolore che, attraverso quell'operazione, regalò alla sua preda:
-Vedo che avevo ragione, sei davvero un bravo soldatino..Chris-
Osservò soddisfatto il biondo posando il bisturi insanguinato insieme agli altri puliti, Chris si contorse e apri le labbra, stava per uscirgli un gemito, ma nuovamente strinse con violenza i denti, 
riuscendo a non esternare quel dolore lacerante che lo stava facendo quasi impazzire.
-Sai..non vorrei mai che con questi tuoi continui tentativi di non urlare, ti spaccassi i denti..o, per sbaglio, ti mordessi la lingua...-
Wesker si allontanò dal tavolo operatorio, dopo qualche istante torno con quella che, a prima vista, sembrava una pallina nera di plastica..
una di quelle che si usavano come anti-stress, era piuttosto grande, ma di sicuro impossibile da inghiottire:
-..molto bene..-
Obbligò Chris,  con la mano libera, a tenere la bocca aperta e gliela infilò dentro occupandola totalmente, in modo tale che stringesse i denti su quella nel caso provasse..eccessivo dolore, era crudele, questo si, ma non voleva di sicuro che una sua cavia si rovinasse..
se non era lui a farlo, naturalmente.
-..adesso..possiamo procedere..-
 Osservò il biondo girandosi nuovamente verso il tavolino su cui si trovavano tutti gli strumenti che doveva usare, prese quindi una piccola scatoletta e dall'interno estrasse un ragno metallico grande come una mela con il corpo nero, 
se lo rigirò nella mano accennando un sorriso:
-..ho impiegato davvero diverso tempo a perfezionare la formula, ma adesso..eccoci qua, questo è lo..strumento perfetto per te, ti piacerà, ne sono certo..sarà un rapporto davvero..intenso..ti farà..battere il cuore..di sicuro..-
La voce del biondo era tinta di ironia, posò il ragno sul petto di Chris che si agitò nel tentativo di far cadere quella cosa..da sé, 
inutile dire che la prima capacità dei ragni era proprio quella di rimanere saldamente attacati ai posti dove venivano posati o si posavano, il ragno iniziò a camminare lungo il petto dell'uomo seguendo la scia di sangue che usciva dalla profonda ferita a livello del cuore, 
non impiegò che pochi istanti a raggiungere la sua mèta, le zampe fredde si posarono sui lembi di pelle lacerati dal bisturi iniziando a spostarli freneticamente nel tentativo di scavare oltre al muscolo..
oltre quella pelle non ancora aperta per suo passaggio.
Chris sentì il dolore divenire quasi insopportabile, 
spalancò gli occhi e la pallina di gomma nella sua bocca soffocò le sue grida, Wesker notò però questo spiacevole particolare e prontamente tolse il tampone che impediva al soldato di..lasciarsi andare:
-No..no..voglio sentirti urlare, Chris, in fondo era ciò che aspettavo..-
Il castano avvertì soltanto le parole del nemico, non potè fare altro che urlare con tutta la forza che aveva in corpo, quando la sua bocca venne liberata da quell'impedimento, 
il biondo strinse una mano tra i suoi capelli e lo obbligò a rivolgere gli occhi sul ragno che scavava nel suo petto:
-..guarda come scava, è davvero ligio..non credi? Sembra proprio che sia interessato al tuo cuore..-
Esclamò Wesker, continuando a tenere per fermo il capo del soldato per obbligarlo a guardare ciò che la creatura metallica stava facendo.
Chris ne sentiva le zampette accuminate lacerare il muscolo..
ogni ostacolo che c'era fra il ragno ed il cuore venne eliminato senza grazia, con una frenesia bestiale tipica dei predatori che correvano..per arrivare all'ambita preda.
Quando il ragno si fermò, Chris sapeva che era perchè aveva raggiunto la meta, sentì quelle zampette scivolare sul suo organo..
Il dolore era minore, ma nella sua mente persisteva, Wesker gli lasciò il capo:
-..hai visto? È arrivato...-
Chris sollevò, anche se di poco, le braccia..tentò di tirare le corde ancora un volta, poi una nuova fitta violentissima di dolore lo pietrificò facendolo urlare con forza, 
sentì i dentini e le zampe di quel ragno penetrare nel suo cuore e fondersi con esso.
Sarebbe dovuto morire per una cosa simile, 
ma non stava morendo.
Era come se quella cosa si stesse fondendo al suo organo vitale, 
il biondo ritornò in posizione eretta per prendere dal ripiano alle sue spalle una siringa, la riempì con un liquido rosso scuro per metà:
-..penso che ti piacerà..la tua nuova..vita Chris..-
L'ultima cosa che Chris vide fu il ghignò sul volto del suo acerrimo nemico, quando la siriga penetrò nel suo collo, perse i sensi.


**********************************************************

- Chris!Chris!-
Una voce..una voce femminile che conosceva bene, quando aprì gli occhi Chris si ritrovò a specchiarli in quelli familiari di Clare Redfield, sua sorella, sentiva il corpo completamente a pezzi, subito si guardò intorno alla ricerca di Wesker..ma non lo trovò:
-Dov'è...-
La ragazza accennò un sorriso posando una mano sulla spalla nuda del fratello:
-Non preoccuparti, sei salvo...io e Jill l'abbiamo messo in fuga, non devi preoccuparti..-
La donna sembrava molto soddisfatta del suo operato, era felice di essere riuscita a salvare il fratello dalle grinfie di quello che un tempo chiamavano “compagno”.
Sulla porta della stanza comparve anche la figura di Jill, Chris accennò un sorriso nel vedere la sua compagna..
Lentamente si alzò dal tavolo su cui era stato segregato durante le torture di Wesker, non ricordava bene cosa era successo..ma se avevano messo in fuga Wesker, probabilmente non era riuscito a completare ciò che voleva fargli..era stato fortunato.
- Su, Chris, vestiti al posto di dare spettacolo..-
Esclamò Clare, sorridendo e lanciandogli una maglia.
Il castano annuì, prese al volo la maglia che gli porgeva la sorella e la indossò velocemente:
-Andiamo via, non voglio stare un minuto di più in questo posto!-
Esclamò riprendendo anche le sue armi che giacevano abbandonate in un angolo della sala, la pistola ritornò sul fianco destro come il machete sulla schiena:
- Certo, fuori ci aspetta un elicottero..gentilmente offerto da questa base-
Scherzò Clare avviandosi verso la porta, Jill si girò a sua volta e cominciarono a guardare che il corridoio fosse sgombro da eventuali infetti.
Chris stringe la pistola che stava sistemando nella fondina al fianco sinistro, la alzò e sparò.
Due colpi letali e precisi che colpirono la sorella e la patner alla testa, caddero a terra morte senza riuscire nemmeno a comprendere chi le avesse colpite.
Un cellulare iniziò a squillare, lontano..
Chris superò i corpi della due donne senza degnarli di uno sguardo e, a passi lunghi, seguì la scia di quel cellulare che squillava, raggiunse un piccolo sgabuzzino, distante pochi metri dalla sala in cui si trovava poco prima, lo prese e rispose:
-Missione compiuta-
Una pausa di silenzio in cui si ritrovò ad ascoltare ciò che diceva la persona che teneva l'altro cellulare in mano:
-Arrivo-
Chiuse la chiamata lasciando cadere il telefonino a terra, il passo iniziò ad accellerare e, dopo numerosi corridoio, raggiunse l'hangar dove si trovava un elicottero con il marchio dell'Umbrella Corporation, vi salì e subito il mezzo si alzò in volo, 
non appena fu a diverse decine di metri di distanza dalla base, ormai vuota, l'edificio esplose:
- Molto bene, Chris, ottimo lavoro-
Disse Wesker accennando un sorriso, mentre conduceva l'elicottero lontano da quelle regioni dell'Africa.

   
 
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