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Autore: desi_martucci    23/05/2012    2 recensioni
Ciao gente, questa storia è una piccola Destiel, anche se non andrò nei dettagli, perchè non è concentrata solo sul Destiel, ma anche su Wonderland. xD è una roba strana ... Buona lettura ;-)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Stavo dormendo pacificamente nella mia malconcia brandina, accanto a mio fratello Sam. Sognare è sempre stata la mia cosa preferita, perché lo potevo fare ogni volta che volevo senza che nessuno mi desse dello sfigato o del perdente, tanto nessuno sapeva che lo facevo. In quel momento stavo sognando un giardino magnifico, con due enormi palme ai lati di metri e metri di fiori di campo profumati e coloratissimi. È quello che ho sempre desiderato entrare in un posto del genere, ma la cosa strana è che non sembrava un sogno, perché i miei cinque sensi funzionavano, mentre nei sogni normali non funzionano. Mi inginocchiai per terra e vidi un verme strisciare sotto di me, un verme con i capelli lunghi, mi ricordava Sam. Un attimo, ma quello era Sam! Mi stava salendo su un braccio, quindi lo buttai giù violentemente, schifato. Nei miei sogni ho sempre immaginato Sam come un verme o un bruco, una cosa semplice da schiacciare e da uccidere, perché per me lui era una spina nel fianco. Notai che in mezzo al campo di fiori c’era una figura piuttosto minuta, con un fiore in mano, che annusava. Lo guardai meglio, era sulla trentina, aveva i capelli castani tirati dietro ai capelli.
“Gabb?” Chiesi, stupito. In teoria era morto.
“Ciao, Dean. Benvenuto a Wonderland.” Mi accolse, lanciandomi il fiore. Lo presi al volo e lo annusai, odorava un buonissimo odore, ma mi punsi con una spina: era una rosa.
“Ma tu sei morto.” Ero sospettoso.
“Certo, ma qui siamo a Wonderland, il paese delle meraviglie, qui ci sarà tutto quello che hai sempre desiderato, e a quanto pare sono una di quelle cose. Sono davvero lusingato. Però troverai anche un sacco di sorprese, qui.”
“Quindi sei solo frutto della mia fantasia.” Osservai.
“Si. Vienimi dietro.” Si incamminò verso un tunnel. Lo seguii attentamente, non riuscivo a fidarmi di quei fiori, quel posto mi inquietava, mi sembrava strano. Arrivammo davanti ad un bivio, davanti a due porte chiuse.
“Quale scegli? Ah già, dovrai fare un mucchio di scelte per uscire da qui …” Mi disse, beffardamente. Improvvisamente la sua faccia si trasformò in quella di Lucifero: lo sapevo, non c’era mai da fidarsi dei miei sogni. Scelsi la seconda porta, quella più piccola e stretta. All’interno di trovava un grande letto matrimoniale posizionato su un palcoscenico, a quello spettacolo non c’era pubblico. Lucifero scomparve e tornò la faccia di Gabb, che non mi seguì all’interno della stanza.
“Hai fatto la tua prima scelta. In questa stanza troverai qualcuno disposto ad aiutarti per uscire da qui, nell’altra stanza trovavi un’altra persona sempre qui per aiutarti. Ma tu hai scelto questa stanza. Io ti lascio, non voglio rovinare certi momenti.” Se ne andò. Mi sedetti sul letto, in attesa di quella persona disposta ad aiutarmi, che sembrava non esistere, a quanto pare. Mi spazientii e bestemmiai, come ogni volta che perdevo la pazienza.
“Calmati, Dean. Anche io non so dove sono e perché sono qui, ma di certo non bestemmio.” La voce di Cass mi fece sobbalzare. È vero, Wonderland esaudiva i miei desideri, infatti Cass mi piaceva. Immaginai che probabilmente nell’altra porta mi aspettava il verme Sam, la seconda persona più importante per me.
“Tanto non sei reale.” Dissi, arrossendo, quindi mi guardai bene dal guardarlo in faccia mentre parlavo.
“Ti assicuro che sono realissimo.”
“Ma non puoi essere reale, questo è il mio Wonderland, che esaudisce i miei desideri … Aspetta un attimo … Quindi tu desideri stare con me? In un letto matrimoniale? A Wonderland?” Il mio tono di voce si fa sempre più alto, finisco per urlare dall’emozione e della felicità.
“Beh … Si …” Abbassò gli occhi. Mi girai verso di lui, notai che era vicinissimo a me e la voglia di baciarlo saliva ogni secondo che passava. Mi limitai a dargli un amorevole pacca sulla spalla.
“Anche tu mi piaci.” Gli confessai, infine. Con mia sorpresa mi fece sdraiare sul letto e si appoggiò lentamente sopra di me, e mi baciò. Ricambiai il bacio, in modo passionale. Si sdraiò vicino a me.
“Beh, forse dovremmo trovare il modo di uscire di qui. All’inizio Wonderland può sembrare bello, ma in realtà è un vero incubo.” Mi disse, prendendomi una mano.
“Immagino. Insomma, povero il mio verme Sam.” Esclamai, ridacchiando.
“Dai, Dean.” Mi richiamò.
“Per una volta puoi smetterla di fare la brava persona? Rilassati un attimo, Cass.” Gli risposi.
“Io sono rilassato.”
“Come un sacco di patate.” Finii la frase e mi avvicinai a lui, sempre di più. Gli tolsi il trench, gli slegai la cravatta per poi passare a sfilargli il giubbotto e la camicia.
“No, dai.” Si lamentò, ma non lo ascoltai neanche un secondo.
“Dormi, non ti faccio un cazzo.” Gli risposi, per tranquillizzarlo. Infatti non avevo nessuna intenzione di fargli qualcosa, infatti mi limitai ad appoggiare la mia testa sul suo petto, ascoltando il suo battito cardiaco.
“Il tuo cuore va a mille.” Gli annunciai, maliziosamente.
“Parla per te.” Rispose, arrossendo leggermente. Qualcosa di viscido che si stava arrampicando sul mio braccio mi fece cambiare posizione, per vedere che diavolo stava interrompendo quella scena.
“Dean, Dean, ma è così che mi immagini? Come un verme? Ma io cerco di fare qualunque cosa per te, ti voglio bene, la famiglia è tutto, l’hai sempre detto. Mi hai deluso e …” Blablabla, non lo ascoltavo più. Presi un libro che era appoggiato in fondo al letto e schiacciai il verme Sam, sapendo che non era reale.
“Che hai fatto!” Mi urlò Cass nell’orecchio.
“Ho ucciso un verme.” Gli risposi, pacificamente.
“Le persone che uccidi qui moriranno anche nella realtà!”
“Cosa?? E che accidenti aspettavi per dirmelo?” Controllai la salute del verme e notai che era ancora vivo, probabilmente però era in coma.
“Non mi piace per nulla questo posto.” Conclusi, tornando serio.
“Te l’ho detto e questo è solo l’inizio. Man mano che continua il gioco diventa sempre più pericoloso.”
“Allora usciamo da qui!”
“Per uscire da qui bisogna uccidere il creatore di Wonderland.”
“Cioè?” Chiesi. Avevo creduto che Wonderland l’avessi inventato tutto io.
“Tu hai inventato il paesaggio, ma l’universo di Wonderland, l’ha fatto un altro.” Mi spiegò, leggendomi nella mente.
“Chi?”
“Non lo so.”
“Fantastico.” Guardai l’unica porta della stanza e vidi che era chiusa a chiave.
“Tanto qua non si fa niente, non possiamo uscire. Possiamo concentrarci su altro.” Proposi, sorridendo. Castiel mi guardò, poi sorrise a sua volta.  

**ANGOLO AUTRICE:**
Ciao a tutti, vi ringrazio di aver letto il primo capitolo di questa mia nuova fan fiction, spero vi piaccia ... Riusciranno i nostri eroi a uscire da Wonderland? xD E riuscirà il verme Sam a non morire? Scopritelo con noi, nel prossimo capitolo! Ok, sono pazza ...
Ciao!!

  
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