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Autore: For One Chance    23/05/2012    3 recensioni
Benedetta, questo è il mio nome.
Le persone migliori del mondo se ne sono andate. Eccomi qua, sola come un cane.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore del microonde invadeva la cucina, mentre riscaldava la tazza piena d'acqua.
Benedetta aprì il piccolo forno poco prima che suonasse e tirò fuori la tazza, per poi immergerci la bustina di tè al limone. Fissò il colore trasparente dell'acqua mischiarsi con l'ocra del limone.
Le mancavano terribilmente i suoi genitori, che ormai erano morti da esattamente tre mesi, due settimane e quattro giorni. Il tempo non passava mai. Dopo il lutto andò ad abitare dallo zio paul, che come lei stava soffrendo la morte del fratello e della cognata.
Ogni tanto andavano al cimitero di Wolverhampton a trovarli, e mentre fissavano le loro lapidi, una di fianco all'altra, parlavano, raccontavano l'andamente della loro vita.
La ragazza bevve il suo tè avvolta in una coperta verde, mentre si dirigeva verso la porta.
Finì in fretta la bevanda, si tolse la coperta, prese la giacca mentre si metteva le Vans rosse e circa quindici sterline, che si mise in tasca.
Si chiuse la porta alle spalle e uscì dal vialetto, prese la bici e cominciò a pedalare verso la periferia del paese. Si fermò davanti a un fioraio e comprò due rose. Gli porse le quindici sterline, prese il resto e uscì dal negozio.
Risalì sulla bicicletta aumentando la velocità, mentre la bici si inclinava a destra e a sinistra a ogni pedalata. Mise le due rose sotto il cappotto, in modo che il vento non rovinasse i petali dei due fiori rossi.
Quando scese dalla bici la legò a un palo lì vicino ed entrò nel vecchio cimitero.
I suoi genitori erano alla quarta fila, decima e undicesima lapide da sinistra. Ci arrivò in un paio di minuti, mentre la ghiaia sotto i suoi piedi riempiva il silenzio inquietante di quel luogo sacro.
Ed eccole lì, le foto dei suoi genitori scattate circa un anno prima della loro morte: lui, capelli castani e occhi color cioccolato, sorrideva leggermente mostrando un angolo dei suoi denti perfetti.
Lei, capelli ricci e occhi come il marito, guardava verso il basso, sorridendo timidamente.
La mora ricordava il giorno esatto in cui avevano scattato quelle foto: era un sabato pomeriggio di una calda estate. Quella giornata l'avevano passata interamente insieme, senza impegni o distrazioni, per festeggiare l'anniversario di matrimonio dei due. Era difficile trovare giorni in cui il padre era assalito dalle fan o la madre veniva fischiata dai ragazzi. Di fatto l'uomo era uno dei componenti degli One Direction, che entrarono in foga nel 2010, circa venticinque anni prima. La donna invece era una modella e ballerina, il suo corpo era perfetto, senza contare i lineamenti leggeri e delicati.
Si erano divertiti ad entrare in una di quelle cabine fotografiche e a fare facce buffe, finchè quelle due meravigliose persone non fecero due foto di cui Benedetta se ne innamorò immediatamente.
Era passato così tanto tempo, non poteva ancora rendersi conto del fatto che non vedrà più i suoi genitori; del resto, come poteva farlo? Aveva solo diciassette anni, a un sesto della sua vita, e l'idea di passare tutto quel tempo senza di loro la distruggeva dentro, un colpo dopo l'altro.
Tolse dai vasi alcuni fiori appassiti che avevano portato lì la settimana prima lei e Paul e ci mise le due rose, rosse come le labbra della madre.
"Mi mancate troppo" fu l'unica cosa che riuscì a dire prima di mettersi a piangere. Le lacrime scendevano lentamente, rigandole leggermente la guancia. La pelle si seccava ad ogni piccola goccia. Le lenti a contatto le davano fastidio, arrossandole ancora di più gli occhi.
-Morti il 25 Maggio 2037. Un incidente stradale tolse loro la vita.-
"Dovevo esserci io in quell'auto, non loro. Non si meritavano di morire, toccava a me". Questo pensiero le invase la mente, bloccandole improvvisamente le lacrime.
Si ritrovò, senza nemmeno accorgersene, il vaso di prima nella mano destra, alzata poco sopra di lei.
Con un colpo secco ruppe il vaso di ceramica sulla testa, facendo conficcarne un pezzo nel cranio. Cadde a terra senza vita, il sangue sgorgava dalla ferita come da un'arteria spezzata. I capelli si colorarono di rosso in pochi secondi, mentre anche i sassi sotto di lei assumevano quel colore.
La donna delle pulizie, sentendo il fracasso corse in direzione della ragazza, ormai sdraiata completamente a terra, per poi chiamare l'ambulanza.

Paul arrivò correndo al cimitero, mentre i barellieri chiudevano il sacco nero contenente il corpo inerme della ragazza. L'uomo si mise a piangere, comprendendo però l'atto della ragazza, pur sempre sbagliato e egoista.
Lo sguardo di Paul finì sulle foto dei due morti, dalle quali, proprio nella zona degli occhi, uscirono due piccole lacrime.
"Quindi adesso è con voi. Prendetevene cura, io ce la farò"



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Allora? Vi piace?? Già, è piuttosto drammatica, l'avevo scritta qualche tempo fa e me ne ero scordata, ma ora eccola qua!
Mi sono venute le lacrime mentre la riscrivevo, è triste, e al solo pensiero di poter perdere i miei genitori mi viene un tuffo al cuore.
Bè, ditemi che ne pensate!
Ho una pagina su facebook, questo è il link: http://www.facebook.com/#!/MiProvocateInfiniteScintilleNelCuore.
Questa sono io su twitter, se vi va seguitemi: https://twitter.com/#!/BennyNiall1D.


Peace,love&OneDirection.

 
  
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