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Autore: Alyce_Maya    23/05/2012    4 recensioni
< Facciamo qualcosa di diverso, ti va? >.
A Bella era scattato il cuore in gola. Forse ci siamo, aveva ingenuamente pensato. Magari ora Edward mi chiederà di fare l'amore con lui.
Trepidante d'attesa, aveva deglutito un paio di volte prima di annuire.
< Mettiamo da parte la musica classica... >
...e facciamo l'amore, ti prego, dì facciamo l'amore.
< E ascoltiamo cosa danno per radio >.
Le speranze della ragazza erano crollate come un castello di carte. Ma d'altronde, cosa ci si poteva aspettare da un vampiro di oltre cent'anni vergine?!
Genere: Comico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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PRENDI LA PECORA
 

 

Anche la pecora quand'era bambina
era una pecorina, era una pecorina.
E poi cresceva e diventava più bella
era una pecorella, era una pecorella.
 

 

Bella non riusciva a capire come fossero arrivati a quel punto. Insomma era partito tutto come al solito: casa Cullen libera, un invito (purtroppo) casto da parte di Edward a passare la serata con lui e una buonissima cena a base di pesce.
Poi, avevano cominciato a ballare.
Un ballo (putroppo) casto, con leggeri e casuali sfioramenti di tanto in tanto.
Musica classica, ovviamente.
Però poi, ad un certo punto, Edward se n'era uscito con un: < Facciamo qualcosa di diverso, ti va? >. Mentre lo diceva, aveva assunto uno sguardo strano a metà tra il malizioso ed il cospiratorio.
A Bella era scattato il cuore in gola. Forse ci siamo, aveva ingenuamente pensato. Magari ora Edward mi chiederà di fare l'amore con lui.
Trepidante d'attesa, aveva deglutito un paio di volte prima di annuire.
< Mettiamo da parte la musica classica... >.
...e facciamo l'amore, ti prego, dì facciamo l'amore.
< E ascoltiamo cosa danno per radio >.
Le speranze della ragazza erano crollate come un castello di carte. Ma d'altronde, cosa ci si poteva aspettare da un vampiro di oltre cent'anni vergine?!


 

E fu una sera che non ricorda come
conobbe un montone, conobbe un montone.
E cominciarono di colpo a ballare
e cominciarono di colpo a belare...

 

 

E, mentre la presunta pecora della canzone si divertiva a ballare, Bella era ancora avvolta nell'abbraccio (purtroppo) casto dell'amato che continuava, come niente fosse, a trascinarla in un ballo lento e struggente.
< Sentito? Anche la pecora balla come noi... >, sorrise ingenuamente Edward.
Le speranze dell'umana di concludere la serata in maniera proficua per i suoi ormoni, si affievolivano di minuto in minuto. Non riusciva a capacitarsi dell'idiozia del vampiro. Insomma, la stava sicuramente prendendo in giro, vero?!
< Mi piacerebbe ballare come sta facendo la pecora >, disse allora sperando di far scattare qualcosa nel ragazzo.
Lui la guardò confuso. < Ma amore, tu balli meglio di qualsiasi animale >, cercò di rassicurarla.
Bella alzò di scatto un sopracciglio: avrebbe per caso dovuto prendere quell'affermazione come un complimento?
Ritentò: < Però lei è in compagnia di un montone... >.
Forza Edward, ce la puoi fare.
Contro ogni aspettativa, il vampiro scoppiò a ridere. < Preferiresti ballare con un pecorone invece che con me? >.
Per poco l'umana non si schiaffò una mano sulla fronte. Reprimere l'impulso di fare del male fisico al suo compagno si stava rivelando estremamente difficile.
Bella cominciava a chiedersi se, durante la trasformazione, il veleno avesse bloccato qualcos'altro oltre al cuore, qualcosa ai piani bassi per esempio.


 

Prendi la pecora, beeh!
Prendi la pecora, beeh!
Prendi la pecora e balla con me!

 


 

La ragazza sorrise accattivante, sentendo il ritornello di quell'assurda canzoncina.
Pur non volendo, ormai Edward avrebbe dovuto capire dove andava a parare con quella strofa. E, in caso fosse stata particolarmente fortunata, la sua (purtroppo) casta serata si sarebbe trasformata in qualcosa di decisamente più divertente.
< Ti piacciono le pecore? >, chiese Bella al ragazzo.
Giuro che se mi dice che preferisce i montoni, lo lascio.
< Non saprei... Non le ho mai assaggiate, ma penso di si >, rispose lui alzando le spalle.
Un sospiro sconsolato uscì dalle labbra dell'umana. Proprio non ci arrivava.
Prese un respiro profondo per cercare di calmarsi.
Ultimo tentativo, si disse. O la va, o la spacca.
< E se prendessimo spunto da questo ritornello per la nostra prossima attività? >, domandò cercando di far assumere alla sua voce un tono sensuale e provocante.
Lui la fissò per qualche istante cercando di elaborare quello che aveva detto e, allo stesso tempo, cercando di cogliere le parole della canzone.
Poi sorrise. < Vuoi che ci mettiamo a belare? >.
Questa volta si schiaffò davvero una mano sulla fronte e, dopo aver preso le sue cose, uscì da casa Cullen.
Non c'è niente da fare, riflettè tristemente. Sono riuscita a trovarmi l'unico vampiro sulla faccia della terra che pensa a tutto tranne che al sesso.
E' proprio un caso senza speranza!

   
 
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