Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Ambrina777    24/05/2012    1 recensioni
“Sai cosa significa crescere come un cacciatore?.. non avere una vita stabile... una famiglia.. un luogo che puoi chiamare casa?... non ce l’ho con lui... dico solo che da quando ha bussato alla tua porta ha messo a rischio la tua vita e quella di tuo figlio... in questo lavoro non puoi permetterti di sbagliare di distrarti, le persone che puoi perdere...”
un ricordo offuscato mi tornò in mente ”... un cacciatore non smette mai di essere un cacciatore”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
- Questa storia fa parte della serie 'On American Roads'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Qualcuno bussò alla porta di casa, rimasi in disparte non amavo incontrare nuove persone, presentarmi, scambiare due parole, insomma odiavo i soliti convenevoli, specie in quel periodo.
Bobby andò ad aprire la porta.
“Dannazione”
Una voce fin troppo familiare gli rispose.
“Fa piacere anche a me vederti, Bobby.... ne è passato di tempo!”
“Se sei qui c’è qualcosa che non va”
“Bobby questi sono Lisa e Ben”
Poi un pacato ciao provenì da una donna.
Il mio incubo peggiore si stava avverando, o forse l’incubo peggiore di Dean.
Ricordo che Bobby li fece entrare pronunciando una di quelle sue solite frasi.
“E’ bello potervi finalmente conoscere..... Mi casa es su casa”
Quando entrarono mi guardai bene dal farmi vedere, Bobby sapeva che ero al piano di sotto così decise di mandarli al piano di sopra.
“Magari vi va di andare al piano di sopra... la tv è rotta ma ci sono un sacco di Reader’s Digest... non toccate l’arredamento però, ok? Costa un sacco di soldi”
La vidi di sfuggita salire le scale, poi vidi Dean, la seguiva con lo sguardo come per assicurarsi che stesse bene.
Fu la cosa peggiore, ma dovevo passarci sopra.
Quello che ne seguì fu solo un casino totale, perchè Sam si presentò alla porta con un
“ehi Bobby..”
e lui di rimando lo salutò con un semplice
“Sam..”
lo sguardo di Dean passò dallo sconcertato al furioso in un solo istante.

I tre spostarono la conversazione tra la sala e la cucina, dove probabilmente avrebbero esploso mesi e mesi di rancori.
La voce di Dean era diventata più roca, sintomo che era incazzato e deluso.
“Lo sapevi... Sapevi che Sam era vivo”
“Si”
“Da quanto?”
Bobby sentiva il dispiacere e il rimorso per tutta quella maledetta situazione e cercò di giustificarsi
“Senti...”
Ma Dean non ne voleva sapere e alzando la voce gli ripetè la domanda
“Da quanto?!”
“Da tutto l’anno”
Poi dopo un breve silenzio sentii di nuovo la voce di Dean.
“State scherzando..”
Poi il vecchio Bobby testardo più che mai volle intraprendere quella discussione.
“E lo farei di nuovo”
“Perchè?”
“Perchè ne sei uscito, Dean.. sei uscito da questa vita... e ne ero così... dannatamente grato che non ne hai idea!”
“Hai idea di cosa abbia significato uscirne per me?”
“Si! Una donna, un bambino e non venir sbudellato a trent’anni, ecco cos’ha significato!”
“Quella donna e quel bambino.... Ci sono andato perchè tu me l’hai chiesto!”
Incredibilmente Sam non rispose, non prese voce in capito in nessun modo in quella discussione, anche se quell’accusa era diretta verso di lui.
“Bene”
“Bene per chi? Sono arrivato alla loro porta quasi impazzito dal dolore, Dio solo sa perchè mi hanno fatto entrare, bevevo, avevo gli incubi...... ho cercato dappertutto ho raccolto centinaia di libri cercando un modo per farti uscire”
Poi per la prima volta Sam lo interruppe.
“Avevi promesso di lasciar perdere”
“Era ovvio che non l’avrei fatto, fammi causa!... un dannato anno?.. Non potevi porre fine al mio tormento?”
Bobby era dispiaciuto per quella situazione lo sentivo nella sua voce, ma era anche arrabbiato perchè finalmente Dean aveva avuto ciò che un cacciatore non può nemmeno sperare e non riusciva a capirlo.
“Ascolta, capisco che non sia stato facile, e la vita è così! Ed è la cosa più vicina alla felicità a cui un cacciatore si sia mai avvicinato... Non mi è certo piaciuto mentirti, figliolo, ma ne eri uscito, Dean”
“Ho l’aria di uno che ne è uscito?”
Poi Dean si voltò verso la mia direzione, di certo non mi aveva vista, ma aveva sentito la presenza di qualcun’altro.
Feci due passi e uscii allo scoperto.
Dean abbassò la testa sconsolato, io ero l’ultimo dei suoi problemi ma in quel momento passai subito in cima alla lista.
“Che diavolo ci fa lei qui!?”
Il suo tono era ancora più arrabbiato di prima, ma nessun ebbe il coraggio di rispondergli.
“Lo sapevi anche te, vero?.. lo hai sempre saputo! … mi hai mentito mi hai costretto a cacciare.. per cosa?!”
Il mio sguardo fuggì immediatamente dal suo per finire dritto in quello di Sam, che a sua volta mi guardò muovendo leggermente la testa di lato con occhi di ghiaccio.
Avevo inteso il messaggio, ma anche Dean aveva intravisto qualcosa, però una porta che si chiuse e dei passi sulle scale destarono la sua attenzione.
“Resta qui!”
Me lo ordinò come faceva un tempo, poi uscì dalla stanza socchiudendo le porte.

“Come sta?” gli sentii dire quando raggiunse sulle scale la sua donna.
“Sta bene... Tu come stai?”
“So che Bobby ha un caratteraccio ma è un grande... si prenderà cura di voi, io e Sam andremo via”
“Per quanto tempo?”
Più sentivo la sua voce e più cercavo di immaginarla, cioè l’avevo vista, più di una volta, la curiosità non era mai stata il mio punto forte però quelle volte che l’avevo spiata era sempre stata sola o con il figlio o con qualche amica, ma mai con Dean e così cercavo di immaginare come fossero insieme, quali fossero i loro discorsi, il tono con cui lui le si rivolgeva, come la guardava.

Bobby interruppe il mio origliamento, non che mi fossi veramente attaccata alla porta ad ascoltare, però avevo concentrato ogni senso su quelle voci.
“Che succede fra voi?!”
Io mi voltai verso di lui e cercai di sminuire come sempre quando discutevo con Dean.
“Niente... ce l’ha ancora con me per quella storia di anno scorso..”
“Non mi riferivo a te e a Dean, ma a voi due!”
Bobby  guardò con rimprovero prima Sam e poi me.
Sam sentitosi preso in causa mostrò un certo nervosismo inaspettato, ma non era nervosismo bensì stupore.
“Niente? Perchè?”
Sam non aveva mai saputo mentire e anche adesso che sembrava diverso non era molto credibile, comunque almeno non per Bobby o Dean.

Con un colpo di tosse cercai di riportare l’attenzione sul silenzio che si era formato nell’altra stanza.
Sam fu il primo a cogliere l’occasione per evadere da quel discorso e per partire.
Aprì piano le porte della sala, io seduta sul bracciolo di una poltrona riuscivo ad intravedere Dean e la donna seduti sugli scalini.
Avevo le braccia incrociate e la mia espressione doveva essere quella classica di quando sono imbronciata, perchè quando Dean si alzò e mi vide i suoi occhi dicevano “non fare la vittima, lo sapevi a cosa andavi in contro”
Odiavo quello sguardo, perchè era una specie di rimprovero silenzioso.
Sam gli si avviccinò e con voce bassa gli disse alcune cose di cui non fu molto felice.
“Andiamo... resterà anche Alex a proteggere Lisa e Ben..”
Nel mentre la donna che si era alzata mi aveva visto e mi guardò cercando di ricordarsi dove mi aveva già incontrato.
Non era scema perchè doveva aver capito, mesi fa l’avevo incontrata apposta per avere un primo approccio con lei, ma non disse niente a Dean si limitò a guardarmi incuriosita.
La faccia di Dean quando Sam gli disse quelle parole fu di puro sconforto sicuramente Dean voleva evitare che io rimanessi da sola con la sua donna, si era pentito di quello che era successo tra noi, pochi mesi prima.
Poi gli sentii dire delle parole che mi stupirono.
“Lei è Alex... resterà qui... per proteggervi!”
Quelle ultime parole erano per me non per lei, mi stava avvertendo, che se gli fosse successo qualcosa, nessun luogo sarebbe stato troppo lontano per lui e la morte probabilmente sarebbe stato solo un sollievo per me.

Lui la salutò baciandola sulla fronte e lei di rimando lo trattenne posandogli un dolce bacio sulle labbra.
Il rumore del mio caricatore interruppe l'intimo silenzio dei due amanti, costringendoli a voltarsi verso di me.
Lo sguardo che mi tirò in quel momento mi ripaghò di quelle ore che avrei dovuto passare con lei.
Quello sguardo diceva tutto, mi avvertiva di non fare cazzate ma al tempo stesso era preoccupato perché lasciava la sua donna da sola con me.
Ricordo che la prese in disparte e le disse alcune cose prima di andare
"Cerca di non parlare con lei... è una vera stronza quando ci si mette... però vi salverà la vita se necessario!"

I due fratelli se ne andarono via insieme, come un tempo, quando la porta si chiuse Lisa rimase lì in quella casa in balia del lupo cattivo, con me.
Bobby mi prese per un braccio, lui era uno dei pochi che poteva permettersi quel gest, forse l’unico ancora in vita.
“Spero qualsiasi cosa sia successa in passato o di recente con Dean … non mandi a puttane questa caccia, ma soprattutto quello che lui ha costruito con quella donna!”
La voce era bassa, ma il tono era decisamente risoluto, ricordo ancora i suoi occhi che mi fissavano cercando di farmi desistere da qualsiasi cosa volessi fare.
“Rilassati, Bobby... non ho intenzione di fare o dire niente, che possa rovinare... qualsiasi cosa...”

Non ricordo esattamente quanto c’ha messo per chiedermi qualcosa, però ricordo esattamente come andarono le cose.
Pulivo la mia pistola sul piccolo tavolo in cucina, quando lei si avvicinò, dapprima non le prestai molta attenzione.
“Così.. tu saresti Alex...”
Non distolsi nemmeno lo sguardo dall’arma, mi limitai ad un cenno della testa ed ad un piccolo grugnito.
Si sedette di fronte a me.
So cosa voleva, risposte, le risposte che Dean non le aveva mai dato.
“Qualche mese fa... hai cacciato con Dean?”
Quello che mi sorprese fu la franchezza della domanda.
Non mi aspettavo che fosse così diretta, l’apprezzavo per questo.
La guardai attentamente per capire se voleva sapere la verità o se voleva essere solo rassicurata.
“Si.. alcune ragazze sparite in città... qualcuno doveva continuare il lavoro di Dean..”
Forse ero stata troppo acida, ma era quello che pensavo, per lui era stato così semplice smettere, mentre per noi rimaneva sempre lo stesso schifo di vita.
Ripresi a guardare la mia fedele compagna.
“Ce l’hai con lui perchè ha lasciato questa vita?”
“Sai cosa significa crescere come un cacciatore?.. non avere una vita stabile... una famiglia.. un luogo che puoi chiamare casa?... non ce l’ho con lui... dico solo che da quando ha bussato alla tua porta ha messo a rischio la tua vita e quella di tuo figlio... in questo lavoro non puoi permetterti di sbagliare di distrarti, le persone che puoi perdere...”
un ricordo offuscato mi tornò in mente ”... un cacciatore non smette mai di essere un cacciatore”

Speravo di aver chiarito ogni suo dubbio o preoccupazione, ma quella donna era decisa a sapere cosa doveva aspettarsi dal suo futuro, credo fosse perchè una madre prima di tutto pensa ai suoi figli, al loro bene.
“Dean mi ha parlato di te”
Quella fu una delle poche cose che mi sorprese.
La guardai e in quel momento se mi fossi potuta vedere allo specchio avrei rivisto una delle tante espressioni di disapprovazione di Dean.
Ne fu la prova lo stupore che si aprì nei suoi occhi, pian piano capiva quanto fossimo stati legati.
“Mi ha detto.. che è tanti anni che cacciate insieme.. gli hai salvato la vita un sacco di volte...”
“I nostri padri cacciavano insieme.. di tanto in tanto... più che altro mia madre era molto legata a Jhon...”
“Capisco perchè Dean.. e Sam abbiamo fatto questa vita... senza la loro madre.. con solo il padre e la vendetta.... ma tu?... Tua madre era viva quando hai iniziato a cacciare...”
Posai l’arma sul tavolo e con un piccolo scatto mi alzai dirigendomi verso la finestra.
“Era l’unico modo che mia madre aveva per proteggermi... cacciare ed insegnarmi a cacciare..”
“Un cacciatore non smette mai di essere un cacciatore..”
“..neanche con un marito e dei figli... ma sono felice del mio passato ho dei bellissimi ricordi di lei, di mio padre..”
“Non capisco.. credevo che questa vita ti pesasse..”
“.. solo... da quando sono sola... è vero ho Bobby... Sam...”
Poi mi voltai a guardarla con una certa invidia
“...avevo Dean... però con il passare degli anni ti rendi conto che niente dura per sempre e anche questi legami prima o poi svaniranno..”
“Mi aveva detto che eri come una sorella per lui... ma non credevo che il vostro legame fosse così profondo... si.. insomma siete come degli spietati killer sempre in mezza alla gente, avete conoscenze ovunque, gente disposta a salvarvi sempre la vita... ma in realtà siete sempre soli e quando potete appoggiarvi gli uni sugli altri lo fate in un modo così profondo e totale che...... invidio il legame che hai con Dean...”
Quella frase mi sorprese e mi sconvolse molto, aveva capito più di quanto ogni altra persona avesse mai fatto.
“Non devi invidiarmi.. sei l’unica donna che lui abbia mai amato veramente, che abbia rispettato e di cui sia fiero”
Con quelle parole la lasciai lì sola in quella cucina in disordine.
Uscii non sopportavo più quei discorsi.

Sapevo che sarebbe potuto succedere ma non ci volevo credere, l’attuale donna dell’unico uomo che avessi mai amato, era una donna onesta, di valore, da rispettare, una donna che non sarei riuscita ad odiarla neanche volendo.
Tutto diventava sempre più difficile, perchè finito quel caso Dean probabilmente sarebbe tornato da lei e come avrei potuto odiarla, sapendo che lei gli aveva dato tutto quello che io non ero mai riuscita a dargli in tutti quegli anni?
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Ambrina777