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Autore: Renegade94    24/05/2012    0 recensioni
Mya, giornalista alle prime armi, ha l'occasione di passare dei mesi con i One Direction per pubblicare una relazione sul giornale per cui lavora. Ma non andrà tutto alla grande o forse si?? Scopritelo..
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi. Italia. Ore 2 del mattino. Mi trovo seduta davanti alla scrivania e osservo la pagina bianca da riempire per il giorno seguente. Ero frustrata, non sapevo cosa scrivere. La verità o dovevo lasciare che la ragione prendesse il sopravvento e evitare di rovinargli la carriera intera? Ma forse è meglio se parta dall’inizio! Io sono Mya ho 18 anni e sto studiando per diventare giornalista. La fotografia e la scrittura sono sempre state le mie passioni più grandi così decisi di combinarle ed ecco il lavoro perfetto per me. Circa tre mesi fa, il giornale locale con cui faccio la gavetta mi offrì un opportunità che non potevo perdere. Passare due mesi e mezzo insieme ai One Direction, conoscerli a fondo e alla fine pubblicare una recensione. Ovviamente accettai. Ma le cose non andarono del tutto rose e fiori o almeno con uno in particolare, Zayn.
 
*Flashback*
Arrivata a Londra presi un taxi, diretta verso la residenza scelta appositamente per quella occasione. Vivere 2 mesi e mezzo con 5 ragazzi sarebbe stato divertente ma non sapevo fino a che punto avrei potuto sopportarlo! Per fortuna avevo l’opportunità di recarmi in una sede succursale dello stesso giornale e continuare il mio lavoro. Giunta a destinazione scaricai le valigie e mi diressi verso l’entrata dell’enorme residenza. Tirai fuori dalla tasca le chiavi, ricevute precedentemente e aprii la porta. Cominciava il sogno, o l’incubo! Già sentivo urla e schiamazzi dai piani superiori, segno che i ragazzi già erano arrivati!
Io:“Heylaaa” urlai poggiando le valigie a terra e chiudendomi la porta alle spalle.  Si sentirono i ragazzi correre giù per le scale come forsennati.
Io: “Condivido la casa con dei cavalli o cosa?” Dissi ridendo appena li vidi ai piedi delle scale.
Louis: “Macciaaaoo giornalista carotosa” Mi si avvicinò in modo inquietante osservandomi dalla testa ai piedi.
Harry: “Lou che minchia fai? Puoi guardare solo me in quel modo!” Disse con fare offeso e incrociando le braccia.
Zayn: “Benvenuta tra noi.” Disse semplicemente ma con un sorriso stampato sulle labbra.
Niall  e Liam invece si avvicinarono e con fare amichevole il biondino disse: “Ti proteggeremo noi da questi cretini”. Risi.
Io: “ Grazie dell’accoglienza, ragazzi. Io comunque sono Mya. Ah Harry non ti preoccupare non sono qui per potartelo via” dissi indicando con un gesto Louis. Poi continuai: “Mi mostrate camera mia, dato che siete arrivati prima di me.. Almeno poso tutta sta roba!” Dissi indicando le due valigie enormi che ero stata capace di portarmi dietro.
I ragazzi furono tanto gentili da mostrarmi la casa e la camera dove sarei rimasta a dormire per il tempo che sarei rimasta lì con loro. Dopodiché cenammo e infine dopo aver passato la serata a chiacchierare mi chiusi in camera. Raccontai la giornata passata al mio “diario di bordo” e dopo una doccia mi infilai a letto. I giorni e le settimane a seguire le passai più o meno allo stesso modo. Ovviamente vivevo a pieno l’amicizia con i ragazzi e infatti instaurai un bel rapporto soprattutto con Niall, che diventò come un fratello per me. Le cose proseguivano bene, i ragazzi provavano e scrivevano canzoni, scherzavano tra loro e con me e facevamo tutto ciò che un gruppo di amici poteva fare insieme, semplicemente ci divertivamo. Fino ad arrivare al giorno in cui qualcosa in Zayn cambiò. Era diverso, ostile nei miei confronti, rispondeva male a qualsiasi frase gli dicessi o addirittura non rispondeva proprio. Anche gli altri notarono il cambiamento e cercarono di capirlo ma non ci fu verso. Zayn era diventato totalmente un altro nei miei confronti e la cosa mi feriva e non poco. Passarono altre settimane ormai il tempo stava per scadere. Era passato un mese e mezzo da quando ero arrivata lì e da Zayn non ricevevo altro che l’indifferenza più totale. Stufa della situazione decisi di affrontarlo. Era sera tardi e eravamo andati tutti a dormire ma io ancora ero sveglia. Sentii la porta della camera di Zayn aprirsi. Di conseguenza mi affacciai alla porta  e lo vidi uscire. Scese le scale. Dai rumori che sentivo dal piano di sotto intuii che era semplicemente sceso a bere un po’ d’acqua. Quando sentii i suoi passi strascicati sulle scale, aprii completamente la porta e attirai la sua attenzione.
Io: “Zayn. Scusa, lo so che è tardi, ma avrei una cosa da dirti. Puoi venire un attimo?”. Lui annuì assonnato e attraversò il corridoio fino ad arrivare alla mia porta.
Io: “Vieni, entra.” Mi feci da parte e lascai che entrasse.
Cominciai a parlare a raffica, di come erano stati belli quei primi giorni e di come invece mi facevano star male gli ultimi. Gli dissi che non comprendevo il motivo della sua ostilità e che volevo rimediare ma che se lui non mi avesse spiegato cosa avevo fatto non avrei saputo come fare. Che mi mancavano i suoi sorrisi alle mie battute stupide e tante altre cose, lasciai semplicemente che il mio cuore facesse uscire tutto. Mentre parlavo, Zayn mi afferrò per i polsi e mi attirò a sé, osservandomi direttamente negli occhi con uno sguardo così frustrato che mi ci persi. Ma dopo un po’ cominciò a stringere la presa sui polsi.
Io: “Zayn, mi fai male!” Dissi liberandomi, ma non contento mi afferrò per le spalle e senza dire nulla e senza che io potessi fare altro, avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò con passione, ma non era d’amore, piuttosto era come se lui avesse ceduto a quel desiderio ma che in realtà gli recava solo dolore. Dopo il bacio si avvicinò frettolosamente alla porta, voleva sfuggire ancora. Da quando era in quella stanza con me non aveva detto una parola e io ora più che mai volevo sapere cosa stava succedendo. Lo bloccai per un braccio e richiusi la porta semi aperta.
Io: “ Che cosa vuol dire questo? Non  puoi fare sempre così. Prenditi le tue responsabilità una buona volta e spiegati! Parla. Sono stufa dei tuoi mezzi sguardi, delle mezze parole. Sii chiaro per una volta.”
Zayn: “Cosa c’è di meglio di un bacio per spiegare quello che provo da settimane? Non ci arrivi? Mi sto innamorando Mya e non voglio!” Rimasi scioccata da quelle parole, non tanto perché mia aveva detto che si stava innamorando di me ma era il “non voglio” che mi colpiva.
Io: “ P-Perché? Perché non vuoi?”  Rise sarcastico, come se fosse la cosa più ovvia del mondo ma io non riuscivo a capire, perché una persona che si innamora invece di desiderare l’amata, desidera di non averla mai conosciuta?
Zayn: “Semplice, tu tra un mese te ne andrai e di te cosa mi rimane solo un labile ricordo.”
Io: “Non è meglio un labile ma stupendo ricordo che un orribile rimpianto?”
Sorrise e mi carezzò il viso.
Zayn: “Forse, ma dovrò rischiare.” Mi sfiorò le labbra con le sue e se ne andò. Quel “dovrò rischiare” significava che non si era lasciato incantare dalle mie parole. Avrebbe continuato a fare di testa sua. Avrebbe continuato ad ignorarmi. Sospirai e mi sedetti sul bordo del letto. Poi spensi la luce e mi infilai sotto le coperte.  Ecco cosa era successo! Zayn nei giorni a seguire fece come se quella notte non fosse successo nulla. Anche se a volte sentivo il suo sguardo su di me. E per questo fui presa da una forte rabbia. Odiavo il suo comportamento. Odiavo il fatto che mi ignorasse. Odiavo il fatto che ignorasse quel bacio. E odiavo il fatto che mi stavo innamorando di lui. Decisi di fare piazza pulita, nella recensione avrei inserito tutto anche il suo comportamento ostile, omettendone i motivi. Ma l’avrei fatto. Avrei mostrato al mondo intero chi fosse il vero Zayn ai miei occhi, un vigliacco e un bambino, incapace di prendersi le sue responsabilità. Di ciò ne parlai anche con Niall che ovviamente cercava di convincermi a non farlo, a non rovinargli la vita, ma io ormai ero decisa. Per me Zayn era solo quello e null’altro per cui avrei scritto quello che pensavo. Nessuno riuscì a farmi cambiare idea. Persino Zayn stesso non cercava più di fermarmi dal rovinargli la carriera. I miei pensieri rimasero tali fino alla mia partenza. I ragazzi mi accompagnarono all’aeroporto e una volta salutati mi diressi all’imbarco.
*Fine flashback*
 
Rieccomi col mio quesito. Cosa scrivo? Perché tutta questa esitazione fino a un momento fa ero decisa. Ora invece che vedevo il cursore della pagina lampeggiare mi è venuto il panico. Ok, ho deciso. Comincio a scrivere di getto e senza nemmeno rileggerlo, lo invio per e-mail alla redazione del giornale. L’articolo è scritto e domani sarà pubblicato.
 
 
*Pov Zayn*
Il giorno seguente mi aspettavo di trovare in prima pagina del giornale italiano un bel titolone dalla serie: “Zayn dei One Direction è un gran pezzo di merda”. E invece no! In prima pagina si parlava di tutto tranne che dei One Direction. Sfogliai il giornale e vidi la pagina dedicata a noi. Niente di compromettente. Ne rimasi stupito, Mya era così decisa a sputtanarmi che mi sarei aspettato fuori casa migliaia di persone con i forconi (?) e le fiaccole infuocate pronti ad ammazzarmi. Invece di me diceva semplicemente che ero un tipo chiuso e misterioso ma affidabile, un buon amico.

Io: “ Ma l’ha scritte Mya ste cose??” chiesi meravigliato agli altri.
Niall: “Eccerto, mica l’ho scritte io! .-.”  Disse girandosi verso di me che ero rimasto impalato davanti alla porta di casa ancora aperta.
Io: “ Spiritoso!” Gli feci la linguaccia. Continuavo a guardare la pagina meravigliato.
Liam: “Non ci arrivi eh?” Mi si avvicinò e mi diede una pacca sulla spalla, sorridendo.
Io: “A cosa?”
Harry sbuffò annoiato come se tutti lo sapessero e l’unico cretino a non sapere nulla era il sottoscritto.
Louis: “Amico, sveglia! Mya è innamorata di te!”
Niall: “Non si sarebbe mai permessa di rovinarti in quel modo. Era solo arrabbiata dal tuo stupido comportamento.” Mi rimproverò.
Mi grattai dietro la nuca e rivolsi di nuovo lo sguardo verso il giornale.
Io: “Dite sul serio?”
Louis: “ No, zayn. Ti stiamo prendendo per il culo.” Disse sarcastico.
Harry: “Si capisce da ogni singola parola scritta li sopra” disse indicando il giornale che tenevo ancora tra le mani.
Liam: “Ehy, Allora? Che aspetti? Va da lei no?

Lanciai il giornale per aria e mi diressi in camera mia mi vestii e infilai le prime cose che trovai in un borsone e uscii dalla porta di casa salutando gli altri. Presi il primo volo per l’Italia. Una volta lì. Presi un taxi e mi feci portare alla redazione del giornale e chiesi ad una segretaria di lasciarla uscire fuori. Appena la vidi uscire non le lasciai nemmeno il tempo di riconoscermi, la baciai.
Io: “Avevi ragione. Preferisco i ricordi ai rimpianti. Spero non sia troppo tardi per costruirli insieme.”
Mya: “Non è mai troppo tardi!”
 
THE END

  
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