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Autore: Yellowmode    13/12/2006    5 recensioni
La Guerra dei 100 mondi si è svolta più di 50 anni fa ma ha lasciato dei segni indelebili nel mondo di Reira. La ricerca di un amico la porterà ad un viaggio nel passato per impedire l'inizio della faida, ma un ragazzo con i capelli argento sembra voler mettere i bastoni fra le ruote ai nostri eroi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“C’è una strada che non si vede in questa città”
Sospirò l’uomo anziano accasciato più che seduto sulla vecchia sedia di legno pregiato proveniente dai 100 acri.
“Papà smettila con questa storia io ci vivo da quando sono nata in questo buco che chiami città e ti assicuro che non c’è un posto che non conosca” Esclamò sbuffando la biondina
“Eppure c’è, e chi la trova non può più tornare indietro..”
La ragazza lo guardò quasi con uno sguardo pietoso, e li posò una mano sulla spalla.
“Pa’ per favore, sono vecchie storie che a malapena spaventano i bambini, prendi il tuo te che ormai è tempo di coricarsi”
“Già..” Gli scese una lacrima dal viso.

“Reira! Muoviti sei in ritardo”
“Ho capito, ho capito adesso arrivo..” La ragazzina si era appena alzata, e come spesso sarà capitato anche a voi aveva davvero poca voglia di andare a scuola ma aveva già fatto troppo assenze, perciò si infilò nella doccia e sperando di svegliarsi accese l’acqua gelata.
Un asciugamano, gonna e maglietta qualsiasi, una passata di Phon, una giornata come tante altre, come poteva sapere che quel giorno sarebbe stato l’inizio di tutto? Un ragazzino con i capelli mori e sparati in aria -chissà quanti chili di gel- la prese per il braccio, senza che Reira riuscisse a finire il suo pane e marmellata, rituale mattutino d’obbligo.
“Dai muoviti Reira!” Sbuffò il moretto
“Senti Neon.. dai sono stanca oggi non mi va di andare.”
“Cos’è per la decima volta vuoi bigiartela??”
La ragazza fece un sorriso furbetto e mise un braccio sulle spalle del suo unico amico, uno dei pochi ragazzi che non la prendeva in giro per via di suo padre. “Perché no? Dai andiamo a cercare la strada nascosta!”
“Credi alle scemenze che dice tuo padre?” Chiese sorpreso Neon, il padre di Reira era un po’ il pazzo del villaggio sopportato solo per pietà ormai.
“.. questo non avresti dovuto dirlo! Mio padre non dice scemenze è un eroe! Quando c’è stata la guerra dei 100 mondi lui c’era!” Reira era davvero infuriata. “E abbiamo perso..”
“Non oserai dire che è colpa di mio padre?” Era ancora più arrabbiata, come si permetteva di insultare il suo unico genitore?
“Senti scusami ho esagerato..” Dal viso sembrava davvero dispiaciuto, ma ormai era tropo tardi Reira se ne era già andata.

Erano passati tre giorni da quando aveva litigato con Neon e non si erano ancora sentiti, non poteva perdonarlo senza che lui le chiedesse scusa, aveva insultato suo padre! Era sul letto che guardava il telefono, perché ancora non chiamava? Stava incominciando a preoccuparsi non era venuto a scuola gli ultimi giorni.
Improvvisamente il telefono squillò e la ragazza rispose in un lampo.
“Pronto Neon?? Dove diavolo sei è da tre giorni che non ci sentiamo! Finalmente ti è venuta voglia di scusarti?” A rispondere non fu la voce allegra dell’amico, ma una piangente di donna.
“Tu.. sei folle come tuo padre.. il mio ragazzo.. il mio bambino.. dove l’hai fatto andare..? Riportamelo indietro!”
“Ma cosa è successo?” Chiese Reira che non riuscì a trattenere le lacrime dall'agitazione. “Parlava di un posto.. la strada nascosta.. dove l’hai fatto andare..? strega!” La donna riattaccò il telefono e lasciò Reira fra i singhiozzi.
Era andato a cercare veramente la strada nascosta? Cosa aveva detto suo padre? Che chi la trovava non tornava più indietro?
Usci nella notte gelata e corse a casa di Neon, bussò alla porta più volte prima che le aprissero.
"Che cosa vuoi?"
Disse in tono gelido la donna che era appena apparsa all'uscio della casa.
“Veramente.. io non lo so. Sono venuta per..” Per cosa era venuta?
“Tu gli hai parlato di posti strani luoghi magici e malefici, e vieni da me a piangere? Dov'è??”Urlò la madre in lacrime
“Non lo so..”
Disse Reira soffocando i singhiozzi. “Te e tuo padre siete una maledizione per il villaggio, voi e la vostra stregoneria, io non volevo che fossi amica di mio figlio! Strega!” La donna afferrò con foga le esili braccia della biondina.
“Signora la prego mi lasci! Le giuro che non so dove sia, ma lo cercherò e lo riporterò a casa, lo prometto!” Disse tentando di liberrasi ma senza troppi risultati.
“Lo sperò bene, lo spero bene” Disse quasi supplicando la madre. Dopo pochi secondi mollò la prese e Reira cadde a terra sotto shock.
Dov’era Neon? Era davvero colpa sua? Era andato a cercare la strada nascosta per farsi perdonare? Ma quindi esisteva veramente? Non aveva più tempo per pensare, corse a casa e preparò poche cose, non sapeva neanche quanto sarebbe durato il viaggio e se sarebbe effettivamente tornata. Ma sentiva dentro di se che doveva partire. Era tutto pronto, mancava solo una cosa; doeva salutare suo padre, che come sempre era seduto apatico danti alla finestra che dava sul porticato. Era da tempo che non blaterava più di storie fantastiche, o che non insultata i passanti ma in verità non era perchè stava recuperando il senno ma solo perchè ormai la malattia presa durante la guerra lo stava consumando. L'avrebbe più rivisto?
Scese al piano di sotto, ed ecco lì come previsto, accasciato sulla sua sedia che fissava il vuoto.
"Pa'.." Fu la soperas a impedire a Reira di terminare la frase, infatti il padre al suono della sua voce si era girato sorridendo. Che fosse un attimo di lucidità? Ormai non capitava da anni. "So cosa vuoi dirmi, devi partire, ma prima di farlo prendi questa, è un ricordo di tua madre" Disse con voce roca alla figlia porgendoli un piccolo ciondolo a forma di chiave. "Ma che cos'è? perchè non me l'hai dato prima? Era della mamma?" disse prendendo l'oggetto e osservandolo con stupore, un oggetto appartenuto a sua madre?. "Presto capirai il senso delle mie parole, e ora va" "Ma pa'.. tu saprai cavertela?" Chiese preoccupata Reira. "Come sempre.." Sfoggiò un altro sorriso. "Grazie.." La biondina abbracciò a lungo il padre e per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva protetta e amata nelle braccia di qualcuno, era una sensazione piacevole, ma doveva andare.
Corse fuori verso il cartellone con la pianta della cittadina e guardò le strade, possibile che ce ne fosse una nascosta? Provò a contarle… La 5° strada, la 6° strada, la 7°, l’8° e la .. 10°? Possibile? Dovera la nona? Come aveva fatto a non accorgersene? Mancava la 9 strada.. forse era solo un errore di stampa ma valeva la pena controllare. Non ci mise molto a raggiungere le due strade e come se le ricordava non c’era niente di strano.. Si fermò ad osservare il monumento sul vecchio Re che impugnava la sua magica arma, il re pacifico che c’era prima della Guerra dei 100 mondi, si sedette a terra stanca per la lunga serata e preoccupata per l’amico. Cosa gli sarà successo? Ora dove poteva controllare? I suoi occhi si posarono di un’incisione alla base della statua:
“La chiave del cuore è l’unica che può aprire i mondi e riportare la pace dopo la grande disputa..” La seconda parte era cancellata o rovinata, insomma illeggibile.. Voleva forse dire qualcosa? Cos’era la chiave del cuore?
Si accucciò a terra per leggere meglio la scritta e la illuminò con la piccola torcia che si era portata da casa, rimase e bocca aperta. La “O” di cuore era la fessura per una chiave! Non poteva essere vero, ma valeva pena provarci. Prese la chiave che aveva al collo, la infilò nella fessura e girò. Incredibilmente la statua si mosse, e il re o almeno quella che era la statua del re gli porte la sua magica arma, il Keyblade. Reira non poteva credere ai suoi occhi, venne investita da un calore e una luce immensa e impugno l’arma che al suo tocco tornò come nuova, sembrava brillare di luce propria. Ma non fu la sola cosa straordinaria che accadde quella sera, infatti la base della statua si spostò e rivelò delle profonde e oscure scale, e un cartello con inciso “ La 9° strada Twilight Street”.
Cosa aveva iniziato?
  
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