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Autore: M4RT1    25/05/2012    5 recensioni
“La scena che chiunque avrebbe visto, entrando nel Dormitorio dei ragazzi del Sesto anno, lì alla torre dei Grifondoro, sarebbe stata questa: due ragazzi (un famoso giocatore di Quidditch dai capelli arruffati e una specie di quadrupede con un pigiama viola) si azzuffavano su di un letto, mentre un terzo, piccoletto e grassottello, si mangiava le unghiette in un angolo e un ultimo, ancora in divisa, sgattaiolava fuori.” Be, vediamo dove stava andando, no?
Storia nona al Contest "Drabble e Flash-fic" indetto da Five carrots ^^
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-La notte non porta affatto consiglio, non trovi?
-A me dà sempre qualche buona idea!
-Perché? Tu hai buone idee?
-Sta’ zitto, ebete!
-Abete? Allora tu sarai un pino!
-Spero tu stia scherzando, idiota!
La scena che chiunque avrebbe visto, entrando nel Dormitorio dei ragazzi del Sesto anno, lì alla torre dei Grifondoro, sarebbe stata questa: due ragazzi (un famoso giocatore di Quidditch dai capelli arruffati e una specie di quadrupede con un pigiama viola) si azzuffavano su di un letto, mentre un terzo, piccoletto e grassottello, si mangiava le unghiette in un angolo e un ultimo, ancora in divisa, sgattaiolava fuori.
La scena che vide, invece, Remus Lupin (il ragazzo che stava sgattaiolando fuori) era la seguente: James Potter e Sirius Black si stavano picchiando per una stupida discussione sulla notte, distruggendo il suo letto (i loro erano troppo importanti per essere disfatti); Peter dava loro corda e lui doveva uscire, con grande dolore per quelle povere lenzuola.
Ma doveva e voleva. Perché Maggie Smith, il Prefetto dei Corvonero, lo aspettava.
 
La notte non portava consiglio, almeno non a lui. La notte lo odiava. La notte portava con sé la Luna, e la Luna gli faceva del male.
E poi c’erano le stelle. Quelle lucine ancora più lontane, ancora più inutili. C’era qualcuno che le trovava romantiche. Remus non capiva perché: erano solo dei puntolini bianchi o gialli, puntolini inutili. Non illuminavano, non indicavano niente. Servivano solo per dare nomi stupidi alla gente o per studiare Divinazione. E lo guardavano impotenti, strafottenti, mentre la Luna lo costringeva ad essere un mostro.
-Ehi, Remus!
-Oh, ciao, Meggy!
La ragazza lo guardava, indecisa sul da farsi. Era anche lei in divisa, i lunghi capelli biondi raccolti in una treccia. Stringeva un grosso libro tra le mani.
-Hai portato un libro… bello!- balbettò Remus.
-Oh, questo? E’ un libro Babbano, lo stavo leggendo prima che cominciasse la scuola.
-Potremmo… che so, leggerlo insieme?
-Va bene!
Si accovacciarono per terra, sulle fredde mattonelle di marmo della Torre di Astronomia.
-Si chiama “Quattro amiche e un paio di jeans”.
-Jeans?
-Sono dei pantaloni…
-Oh, certo!
L’aria era immobile, silenziosa, un po’ pesante. Opprimeva e schiacciava le orecchie. Ogni volta che uno dei due apriva bocca, il silenzio era rotto da qualcosa di simile a un proiettile.
Ma si stava bene.
-Cosa sono queste… fruste?
-Si usano per fare i dolci, Remus.
Continuarono la lettura, in silenzio.
Era bello stare lì, l’atmosfera era notevole. E non si vedevano le stelle, a meno di non affacciarsi al parapetto. Ma questo non sarebbe mai successo.
Tendendo bene le orecchie, si potevano sentire alcune parole della lite che ancora infuriava al Dormitorio.
-Sai, Meg?
-Cosa?
-Quando ho detto a James che stasera sarei stato con te… ha subito pensato male, perché… ma ovviamente tu non ci fare caso, cioè, se domani facesse battutine, o cose del genere…
La ragazza lo guardo, un’espressione indecifrabile sul volto.
-Tu non vuoi che James abbia ragione?
-Su cosa?
E lo baciò. E si baciarono.

N.d.A.: ecco i giudizi!

Grammatica e Ortografia: 14.7/15
Stile e Lessico: 14.8/15
Originalità: 14/15
Caratterizzazione: 15/15
Gradimento personale: 5/5
Totale:63.50/65

 


 

 

Grammatica e Ortografia: 14.7/15 (-0.10 per dà senza accento, -0.10 per un avverbio dimenticato, -0.05 per apostrofo al posto dell’accento, -0.05 per preposizione errata)
La storia presenta diversi errori grammaticali. Quelli che ho notato sono i seguenti.

 

• A me da sempre qualche buona idea! La terza persona al presente del verbo “dare” va scritta con l’accento, per distinguerla dalla preposizione. (-0.10)

 

• La notte non portava consiglio, almeno a lui. In questa frase andrebbe inserito un avverbio di negazione (non) tra “almeno” e “a”. (-0.10)

 

• E’ un libro Babbano […] Sono puntigliosa, lo so, ma la parola E’ non esiste. Sulla mappa caratteri trovi invece È, la forma corretta. (-0.05)

 

• Si accovacciarono per terra […] In questa frase sarebbe preferibile usare la preposizione “a” al posto del “per”. (-0.05)

 

Stile e Lessico: 14.8/15 (-0.20 per ripetizione) 
Ho notato una piccola ripetizione nella frase:

 

• […] Erano solo dei puntolini bianchi o gialli, puntolini inutili. So che probabilmente hai inserito due volte la parolapuntolini volontariamente, soltanto che ne potevi fare a meno, dato che risulta piuttosto spiacevole da leggere. (-0.20)

 

Oltre a questa piccola ripetizione, non noto nulla di sbagliato nel tuo stile/lessico, nulla che possa intralciare in qualche modo l’andare della storia. Il tuo lessico è semplice in alcuni punti, come nel pezzo iniziale, e più poetico in altri, come per esempio nel pezzo in cui Remus pensa alla sua condanna (quella dell’essere un lupo mannaro). 
Lo stile è scorrevole e piacevole, nel senso che la storia “prende” in qualche modo e ti fa stare lì, insieme ai personaggi.

 

Originalità: 14/15 (-1 per pensieri usati) 
Senza dubbio la storia è molto originale, originalissima, però (c’è un però!) ci sono i pensieri di Remus che sono piuttosto usati: parlo dell’angoscia pressante dell’essere un lupo mannaro, dell’odio verso la notte e verso l’inevitabile baratro in cui lo trascina la Luna. Capisco che era, in un certo senso, essenziale per la storia ma, oggettivamente, è un fatto piuttosto usato nelle fanfiction, quasi per riempirle.

 

Caratterizzazione: 15/15
Penso che la caratterizzazione sia la cosa migliore de “Il primo bacio di Remus Lupin”. Ho amato il carattere infantile in certi tratti di Sirius e James, l’incertezza di Peter e la personalità timida, ma anche pronta a prendere l’iniziativa di Remus.
Un personaggio che mi ha colpito è Maggie Smith, il prefetto dei Corvonero. Ragazza semplice, un po’ acqua e sapone, da quel che ho potuto constatare nella Flash!fic. Perfetta caratterizzazione, complimenti!

 

Gradimento personale: 5/5
“Il primo bacio di Remus Lupin” è una storia semplice, ma allo stesso tempo complessa. Vediamo un bacio un po’ inaspettato, come d’altronde la tematica. Mi è piaciuta molto la frase finale “E lo baciò. E si baciarono”. Davvero bella storia, complimenti!

  
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