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Autore: LunaGorgosprizza    26/05/2012    1 recensioni
Michael/Luna :3
Luna Lovegood stava salendo velocemente le scale, sperando di riuscire a fare un salto nella foresta prima del coprifuoco. Saliva così velocemente che non si accorse che davanti a lei si trovava qualcuno, contro cui andò a sbattere. I libri che teneva in mano caddero in terra e lei si affrettò ad abbassarsi per raccoglierli. Il ragazzo si chinò, aiutandola a raccogliere i libri.
Era Michael Corner, Corvonero che aveva sempre trovato affascinante, in qualche modo.
«Oh, scusami Luna! Tutto bene?»
Prendendo l'ultimo libro si alzò, e solo dopo si rese conto di chi si trattasse. Le sue guance diventarono all'improvviso più rosse.
«Michael? Oh, non preocccuparti, e stata colpa mia! Scusami, davvero»
Era imbarazzatissima. Era una delle poche volte che riusciva a parlarci, ma avrebbe preferito non farlo dopo essergli piombata addosso.
«Visto che sei qua, posso.. Chiederti una cosa? A dir la verità speravo di incontrarti» disse Michael con un sorrisetto sulle labbra. Infatti, era da un po' che Michael aveva cominciato a trovare interessante quella strana ragazza che la maggior parte delle persone derideva.
«Me? E per cosa?»
Era decisamente sorpresa. Com'è che Michael Corner stava cercando proprio lei?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lavanda Brown, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Erano appena finite le lezioni e tutti gli studenti stavano rientrando nei loro dormitori.
Luna Lovegood stava salendo velocemente le scale, sperando di riuscire a fare un salto nella foresta prima del coprifuoco. Saliva così velocemente che non si accorse che davanti a lei si trovava qualcuno, contro cui andò a sbattere. I libri che teneva in mano caddero in terra e lei si affrettò ad abbassarsi per raccoglierli. Il ragazzo si chinò, aiutandola a raccogliere i libri. 
Era Michael Corner, Corvonero che aveva sempre trovato affascinante, in qualche modo.
«Oh, scusami Luna! Tutto bene?»
Prendendo l'ultimo libro si alzò, e solo dopo si rese conto di chi si trattasse. Le sue guance diventarono all'improvviso più rosse.
«Michael? Oh, non preocccuparti, e stata colpa mia! Scusami, davvero»
Era imbarazzatissima. Era una delle poche volte che riusciva a parlarci, ma avrebbe preferito non farlo dopo essergli piombata addosso.
«Visto che sei qua, posso.. Chiederti una cosa? A dir la verità speravo di incontrarti» disse Michael con un sorrisetto sulle labbra. Infatti, era da un po' che Michael aveva cominciato a trovare interessante quella strana ragazza che la maggior parte delle persone derideva.
«Me? E per cosa?»
Era decisamente sorpresa. Com'è che Michael Corner stava cercando proprio lei?
«Certamente! Oh, sì, dimmi pure!» Si affrettò a rispondere, assumendo la sua solita aria sognante.
«Puoi.. Parlarmi dei Nargilli?»
«Nargili? Certo! Sono degli esserini davvero dispettosi. Si divertono a nascondere le cose e si trovano soprattutto nel vischio» fece una piccola pausa per indicarsi le scarpe «Queste sono le uniche che mi sono rimaste: tutte le altre sono sparite.. Credo che i Nargilli ne siano responsabili»
Michael la ascoltò molto attentamente, parola per parola.
«Il fatto è che non riesco più a trovare la mia bacchetta e non posso andare a lezione senza. E dato che manca poco alle vacanze di Natale, preferirei non prendermi un castigo.» Disse un po' preoccupato.
«Oh, beh.. Vediamo... Tu dove non andresti mai a cercare qualcosa che hai perso?»
«Cosa?» Era un po' confuso, non capiva cosa c'entrasse.
«Tu dillo e basta»
«Al.. Platano Picchiatore?»
«Perfetto!»
Non aspettò una risposta da Michael, ma lo afferrò per un braccio e, dopo aver lasciato i suoi libri su un tavolo, si precipitò verso l'uscita del castello, dirigendosi fino al Platano Picchiatore.
«Che ci facciamo qua?« disse Michael cercando di riprendere fiato.
Luna puntò il dito verso le radici del Platano.
«Cerchiamo la tua bacchetta, ovviamente!»
Michael non sembrava molto convinto. Il Platano lo aveva sempre inquietato e si era sempre tenuto a debita distanza.
«Lì? Tra le radici del Platano?»
«Certo, perché no?»
«Oh, e va bene» non aspettò un attimo e subito si tuffò tra le sue radici. Sfortunatamente, non aveva considerato che i rami del Platano si muovevano e, prima di riuscire a toccare una radice, fu scaraventato all'indietro da un ramo, prendendolo in pieno viso.
«MICHAEL!» Gridò Luna, che si affrettò a puntare la bacchetta verso il Platano e gridare «Immobilus!».
L'albero si bloccò immediatamente e Luna corse da Michael, per accertarsi che non si fosse fatto niente di grave.
«Michael, stai bene?» Disse preoccupatissima.
Michael sbattè gli occhi, un po' confuso a causa del colpo e si guardò intorno. Vide un'ombra, poi mise a fuoco il volto di Luna: le sua labbra si incurvarono in un sorriso. 
«Tranquilla, sto benissimo»
Luna tirò un sospiro di sollievo e gli tese una mano per aiutarlo ad alzarsi.
«Allora possiamo cominciare a cercare» e si fiondò tra le radici del Platano, cominciando a cercare.
Poi Michael la seguì. Continnuò a controllare.
«Trovata! Ah, no.. E' solo un rametto» Sbuffò lasciando cadere il rametto di nuovo nel buco. «Tu hai trovato qualcosa?»
«No, non ancora» Rispose Luna.
«Spero davvero di Ritrovarla, o dovrò tornare da Olivander»
Ad un tratto Luna puntò il dito verso qualcosa. 
«Michael, vieni qua!»
Michael si avvicino a lei e osservò attentamente il punto indicato.
«Ma.. Quella è la mia bacchetta!» Non perse tempo e si infilò tra le radici per riprenderla.
Una volta presa si voltò verso Luna e senza darle il tempo di dire niente la abbracciò.
«Grazie mille, Luna!»
«Oh, ma ti pare? E'.. stato un piacere« Rispose Luna, che era arrossita di colpo. «Adesso posso chiederti io una cosa?»
Michael annuì.
«Dato che avevo in programma di andare nella foresta subito dopo le lezioni, ti andrebbe di accompagnarmi.. A vedere i Thestral?»
«Mi farebbe davvero piacere» Disse Michael sorridendo.
«Seguimi allora!» E detto questo prese la mano di Michael e si diresse verso la Foresta. Si inoltrò nella foresta seguendo un piccolo vialetto, fino a ritrovarsi in una radura. Si guardò intorno con un sorriso enorme stampato in viso. «Non sono bellissimi?»
Ma Michael, che continuava a guardarsi intorno, non riusciva a vedere nulla.
«Cosa è bellissimo?»
«Oh, giusto» disse luna dandosi un leggero schiaffo sulla fronte. «Non ci avevo pensato: i Thestral possono essere visti solo da chi ha visto la morte..»
«Parlami di loro..» Disse Michael, sorridendo, che voleva saperne di più. 
Ma Luna ebbe un'idea migliore: prendendo Michael per mano, lo avvicinò ad un Thestral, poggiando la sua mano sul suo muso, che Michael accarezzò subito. Dopo si guardò un po' intorno e, sportosi leggermente in avanti le diede un bacio su una guancia.
«Oh.. Grazie..» Disse Luna ancora più rossa. «Beh, si è fatto tardi, credo sia meglio tornare al castello. Ti ricordi la strada o devo guidarti di nuovo io?»
«Beh, io la ricordo.. Ma non mi dispiacerebbe se mi guidassi tu» disse sorridendo.
La felicità che provava Luna in quel momento era enorme. Non l'avrebbe mai immaginato. 
Cercando d trattenere l'entusiasmo, ripercorse il vialetto, uscendo dalla foresta, per poi dirigersi nuovamente al castello. 
Una volta tornati in Sala Comune, Luna fece per tornare al suo dormitorio, ma Michael la fermò.
«Aspetta Luna..» Disse Michael, che cominciò a guardarsi intorno, un po' nervoso.
Luna lo guardò incuriosita. 
«C'è qualcosa che non va? Mi sembri un po' teso»
«Oh, no, niente.. Ma dovrei dirti una cosa.. Beh, in realtà è da un po' di tempo che speravo di dirtela..»
La ragazza sorrise timidamente. 
«Beh, dimmi allora..»
Michael prese un bel respiro, poi le posò le mani sulle spalle, si avvicinò lentamente a lei e la baciò.
Luna, colta di sorpresa, rispose al suo bacio, passandogli un braccio attorno al collo.
«Sai, speravo che lo dicessi» disse mentre un sorriso a trentadue denti compariva sulle sue labbra.
E detto questo riprese i suoi libri e se ne tornò al suo dormitorio, saltellando per la felicità.


 



 
  
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