-Esci con me-

Le sopracciglia del giovane moro dalla pelle diafana si aggrottarono lievemente.

-Ma noi usciamo insieme ogni giorno Ino-chan…- le fece notare.

Sai trovava difficoltà a integrarsi con i suoi compagni di team; non riusciva proprio ad abituarsi al loro stile di vita, la maggior parte delle volte non carpiva i loro doppi sensi, e anche Naruto, che non era certo famoso per avere una mente micidiale, spesso si ritrovava a prenderlo in giro per le sue stranezze.

Il capitano Yamato diceva che questo succedeva non perché non fosse in grado di provare emozioni, ma perché gli era sempre stato insegnato a non provarne; Sakura gli consigliava di vivere le situazioni di più e a leggere le istruzioni su come affrontarle di meno.

Meno teoria più pratica!

Gli sembrava quasi di sentirla, la sua compagna di squadra.

Ma, se c’era una persona che Sai non sarebbe mai riuscito a capire, quella era decisamente Ino Yamanaka; le possibili conclusioni per i suoi bizzarri comportamenti quotidiani erano due: o la sua biondissima amica provava un certo sadico gusto a farlo andare fuori di testa, sapendo che lui avrebbe pensato al suo comportamento per tutto il giorno, oppure la proprietaria del negozio di fiori aveva decisamente qualche rotella fuori posto.

Certo, in quel momento, con i capelli arruffati per la corsa, le guance arrossate, e un’espressione scocciata sul volto, doveva ammettere che in effetti era proprio carina; probabilmente ne sarebbe uscito davvero un bel ritratto se avesse avuto a portata di mano un pezzo di carta e una matita.

-No, idiota!- sbottò lei- Intendo uscire insieme seriamente!-

-…-

-Un appuntamento…-

-….-

-Solo io e te!-

Sai a quel punto sembrò avere un’illuminazione.

-Oh, se vuoi uscire da sola con me, va bene… anche se in realtà non capisco perchè non vuoi che gli altri ci seguano-

Ino alzò gli occhi al cielo.

-Diciamo che ho le mie ragioni- fece sbrigativa- Quindi accetti?-

-Certo. Perché dovrei dirti di no?-

Ino arrossì appena e si esibì in un debole sorriso. –Va bene. Vieni a prendermi a casa mia sabato alle 8. E sii puntuale, mi raccomando, non sopporto i ritardatari!-

Detto questo uscì.

Sai non ci aveva capito molto su tutto ciò che aveva detto Ino, ma di una cosa era certo: sabato sera non avrebbe fatto tardi per nulla al modo.  
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Ok, ho scritto questa cosa, esattamente cinque minuti fa in cinque minuti. Sinceramente è strano che io scriva qualcosa di fluffoso, ma sapete com'è no? Quandol'ispirazione arrivadevi sempre dargli un nome, una forma e un colore: e i miei nomi si chiamano Sai e Ino. Bene spero che piacerà almeno a un paio di persone <3

Baci
luna*