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Autore: __Sabotage    26/05/2012    2 recensioni
Quinn Fabray ha 24 anni, ha frequentato l'università di Yale a pieni voti ed ha intapreso il suo sogno di diventare scrittrice, che si è realizzato portandole grande fama e prestigio. Tutto sembra perfetto, è la celebrità del momento, tutti amano lei e il suo nuovo libro. Questo, però la porta ad allontanarsi dai veri affetti della sua vita per le luci della ribalta e a risentirne è il suo ragazzo storico Noah Puckerman.
Esausto dalle continue delusioni che la ragazza gli infligge ogni volta, decide di trasferirsi. Nuova città, nuova vità e niente più Quinn.
Ma lei non ce l'ha può fare senza di lui, e per questo gli scrive una lettera.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quinn Fabray ha 24 anni, ha frequentato l'università di Yale a pieni voti ed ha intapreso il suo sogno di diventare scrittrice, che si è realizzato portandole grande fama e prestigio. Tutto sembra perfetto, è la celebrità del momento, tutti amano lei e il suo nuovo libro. Questo, però la porta ad allontanarsi dai veri affetti della sua vita per le luci della ribalta e a risentirne è il suo ragazzo storico Noah Puckerman.
Esausto dalle continue delusioni che la ragazza gli infligge ogni volta, decide di trasferirsi. Nuova città, nuova vità e niente più Quinn.
Ma lei non ce l'ha può fare senza di lui, e per questo gli scrive una lettera.

Caro Puck,
Le lettere si iniziano così vero? E' buffo, sono una scrittrice ma non ho mai scritto una lettera. Davvero bizzarro il destino, mi ritrovo a doverti scrivere quando fino a poco tempo fa, bastava un sms e potevo averti vicino a me. E' colpa mia, lo so. Quante volte te l'ho detto, mi rendo conto che ora tu possa non crederci più.
«No, non lo sai. Altrimenti non getteresti al vento la nostra storia.»
Mi sembra di risentire la tua voce, vorrei tanto risentirla perchè era davvero quello che mi faceva andare avanti.
Ora ti immagino mentre aggrotti la fronte, non ci credi, lo capisco.
Eravamo degli adolescenti pieni di sogni e speranze, sai ripenso spesso a com'eravano al liceo. Incerti, impauriti, volevamo solo realizzare i nostri desideri.
Mi hai sempre sostenuta nei miei sogni, anche quando eri l'unico a credere in me, mentre io ti accusavo di non capire e ti ho respinto. Per loro, perchè capivano cosa comportava il successo e che la vita privata andava dopo il lavoro.
Io l'ho buttata al vento per loro e non ne valeva tanto la pena, sai e non aggrottare la fronte, è vero.
Ti volevo raccontare una cosa, oggi una coppia è venuta al mio meet&greet per avere il mio autografo. La ragazza aveva la divisa da cheerios del McKinley, mi si è fermato il cuore quando l'ho vista. Lei era come me ed era insieme al suo bellissimo ragazzo. Tranquillo, era per fare un esempio, non vado ad adescare adolescenti. Anche se probabilmente questa mia frase non ha suscitato in te gelosia, perchè dovrebbe? Non sono più tua, sono la Quinn dei media e dei fans.
Sai, ricordo ancora cosa mi hai detto quando la casa editrice ha accettato il mio romanzo.
«Sei sempre stata la mia stella, ora brillerai per altri miliardi di persone, ma questo non cambierà niente tra di noi, perchè sarò sempre con te.» Spero tu capisca la mia scrittura, anche se questa frase è sbavata. No, non è una lacrima. Sono sicura che risponderai a questa lettera solo per avere ragione e dirmi che lo è, invece.
Aspetta, hanno bussato alla porta. Che stupida, questo potevo anche evitarlo, non sto parlando al telefono. Comunque, aspetta non ho finito -

«Sono stato al tuo meet&greet oggi. A tutti i meet&greet a dire il vero...» Oh mio dio, sicuramente stavo sognando. Come poteva essere lui? Puck era di fronte a me, sulla mia porta. Mi strofinai gli occhi, no non stavo sognando.
«P-Puck, io..» Da quando avevo perso l'uso della parola? Stupida, stupida, stupida.
«So che sei sorpresa di vedermi, so che ti avevo detto che sarei uscito dalla tua vita, so che sto mettendo ancora una volta da parte il mio orgoglio ma non ce l'ho fatta. Non posso uscire dalla tua vita, perchè tu sei la mia vita. Ti ho vista oggi al meet&greet con quella coppia e la cheerleader del McKinley. Ho visto i tuoi occhi lucidi e malinconici, ho fatto pure la sciocchezza di fermarli e chieder loro se potevo leggere la dedica che avevi scritto. Non c'è sogno più grande che avere accanto una persona speciale. L'ho capito che ti sei pentita di essere cambiata, torna a casa con me.»

Era surreale, troppo fantastico per essere vero. Mi sbilanciai per abbracciarlo ma caddi dalla sedia. E tornai alla realtà, queste cose succedevano solo nei film.
Era solo un fottutissimo sogno, che stupida. Mi asciugai gli occhi per poter continuare nella scrittura della lettera ma notai che tutte le frasi erano sbavate, era inzuppata come una spugna.
Solo l'ultima frase era ancora visibile, avevo scritto di dover andare ad aprire la porta, quello non potevo averlo sognato.
Così mi trascinai scantamente all'uscio e uscii sul pianerottolo. Davanti a me c'era un pacco, intestato a mio nome.
Il nome del mittente: Noah Puckerman.


Angolo autrice: Ehilà! Allora, questo è quello che la mia mente bacata ha partorito xD Sono 642 parole, le ho contate (grazie conteggiatore parole di Word :D) perchè temevo fosse una flashfic ma ci va vicino xD Se qualcuno di voi ha letto altre mie creature (spirito materno ON) saprà che sono una grande shippatrice Quick e quindi dovevo scrivere un'altra OS su queste due meraviglie *-* Io non sopporto i finali tristi, infatti mi si stava spezzando il cuoricino a lasciare Quinn in lacrime e così ho dovuto darle un pò di speranza =D
Beh, direi che ho finito di cianciare senza motivo, spero vi piaccia :) Un bacio, __Sabotage.

   
 
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