Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Iris_R_Chaucer    27/05/2012    0 recensioni
5 Ragazzi...
2 Segreti...
1 Destino...
Erano prigionieri. Prigionieri nella loro stessa casa.
Ame, e Demyx erano legati, appoggiati schiena a schiena. Lui le stringeva le mani, il suo tocco caldo le ispirava fiducia... Forse sarebbero usciti vivi da quella situazione.
Riku non aveva ancora ripreso i sensi.
Xemnas continuava a guardare i loro sequestratori, sentiva la rabbia ribollire dentro di se. Ma la paura prevaleva, non era la paura di morire... no, era una paura diversa... temeva che le persone che amava potessero perdere la vita, non l’avrebbe sopportato non un ‘altra volta.
Incrociò lo sguardo di Yoru, era appoggiata al muro. Il viso coperto da un rivolo di sangue. Un sequestratore si avvicinò a lei.
– Visto, la scena non è molto diversa dall’ultima volta...Anche oggi qualcuno morirà a causa tua-
Le due menti Malate ritornano con una nuova fanfic, anche se sta volta(in alcuni momenti) si sono date al drammatico. Una storia ricca di Azione e Dramma, Problemi di Cuore ma inevitabilemente variopinta con lampi di follia e demenzialità...
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Demyx, Riku, Xemnas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Ok ragazzi, siete pronti?- disse la ragazza con i capelli viola rivolgendosi alle figure che le stavano alle spalle. Si girò per guardarli meglio ed assicurarsi che tutto fosse effettivamente a posto.

Xemnas teneva in mano il dolce che di li a poco sarebbe stato il centro dell’attenzione di tutti i presenti, mentre Yoru e Demyx si erano muniti entrambi di stelle filanti a scoppio.

La ragazza con un sorriso soddisfatto tornò a voltarsi verso la porta –Bene, andiamo!- .

Senza nemmeno preoccuparsi di bussare, spalancò l’uscio catapultandosi all’interno della stanza seguita dagli altri complici.

-BUON COMPLEANNO RIKU!- urlarono in coro prima di rendersi conto di quello che effettivamente stava succedendo loro davanti.

Riku e Sora mezzi nudi pomiciavano allegramente sdraiati sul letto dell’argenteo.

Il silenzio calò all’interno della stanza per secondi che parvero infiniti.

Un tonfo interruppe quell’imbarazzante momento. Gli occhi di tutti si spostarono sul maggiore degli Unmei che per lo shock subito nel vedere il suo fratellino intento a stimolare il membro del brunetto, era svenuto, finendo a terra con la faccia spiaccicata nella torta.

Solo in quel momento i due giovani arraffarono i vestiti e si coprirono alla ben e meglio.

-Ah.. Ehm... forse abbiamo sbagliato momento- disse Demyx portandosi una mano a grattarsi la nuca.

Ame cominciò a saltellare in un posto, felice del fatto che Riku avesse finalmente capito il suo orientamento sessuale.

-Va beh, continuate pure! Noi togliamo il disturbo! -Beccandosi qualche occhiataccia dal fratello minore, afferrò il piede di Xemnas ed iniziò a trascinarlo fuori dalla camera subito seguita da Demyx.

Yoru indietreggiò, ma prima di lasciare completamente soli i due ragazzi, alzò il pollice in segno di assenso pronunciando un “Nice” che sicuramente il cugino ed il suo neo ragazzo non si sarebbero dimenticati per parecchio tempo.

Il silenzio tornò sovrano della camera mentre i due giovani fissavano il pavimento imbarazzati.

-E-Ecco... Forse... forse dovresti andare a vedere come sta tuo fratello...- le parole uscirono dalla bocca di Sora in un sussurro. Riku non rispose ma si voltò verso l’altro prendendogli una mano –Mi dispiace per averti messo in questa situazione Sora...-

Il bruno scosse appena la testa in segno di diniego, sorridendo appena –Non è colpa tua. Tanto prima o poi avremmo dovuto dirglielo, no?-


Due settimane prima
Kingdom High School
1 B ore 9.40


La campanella del cambio dell’ora era suonata da poco e il prof. Auron entrò in classe interrompendo i preparativi per l’ora di ginnastica –Ragazzi oggi rimarrete in classe. Il preside, su consiglio di una persona esterna e molto fidata, ha deciso di farvi assistere ad una lezione di Ed. sessuale-.

Un mormorio si espanse nella classe. Molti ragazzi scoppiarono a ridere mentre le ragazze erano già pronte a spettegolare su quello che sarebbe successo.

-Oh, chissà cosa ci faranno fare!- squittì incuriosita Kairi, posando lo sguardo su Riku, suo compagno di banco. Riku non rispose, si limitò ad alzare le spalle e cercare con la coda dell’occhio il viso di Sora.

Quest’ultimo, seduto in fondo alla classe, rideva ad una battuta del gemello.

Da qualche giorno, l’albino, si era ormai reso conto che provava una particolare attrazione verso il castano... un’attrazione più profonda della semplice amicizia, ma in cuor suo sapeva quanto questo fosse terribilmente sbagliato dato che la persona su cui si trovava a fantasticare spesso era un ragazzo.

Auron richiamò l’attenzione ed il silenzio. Due donne entrarono nell’aula. Una, bassa con lunghi capelli rossi e vestita a mo di barbona, stava contando una mazzetta di soldi che finì poi per scomparire nel reggiseno, mentre l’altra, più alta solamente per via di quelle zeppe che portava ai piedi, con i capelli viola che a Riku ricordarono terribilmente quelli della sorella, giocherellava con due catene che le penzolavano dalla gonna nera completamente ricoperta di teschi.

Subito dei bisbigli si espansero, probabilmente dovuti dallo strano abbigliamento delle due.

-Bene ragazzi! Voi tutti conoscerete la psicologa della scuola Nicole River-

La donna più bassa, e all’apparenza più normale, interruppe l’insegnante incenerendolo con uno sguardo a dir poco demoniaco –Nick, non Nicole. Grazie. Comunque ragazzi, oggi ho voluto invitare anche un’esperta del settore- Indicò la ragazza completamente vestita di nero e pizzi che le stava accanto –Lei è Sara Irving, dottoressa consulente sessuologa, venuta apposta per noi da Oxford, la cui presenza è richiesta in tutto il Mondo, conosciuta per i suoi libri sulla sessuologia adolescenziale, con cui è molto difficile avere un appuntamento. Perciò, ragazzi, sentiamoci onorati della sua presenza!- Un applauso partì proprio dalla donna che stava parlando e si espanse per tutta la classe.

Nick si voltò poi verso la dottoressa stringendole la mano – È un vero piacere poterla finalmente incontrare. Sono una sua grandissima ammiratrice e per me è un onore immenso essere qui oggi in sua presenza!-

Auron fissò quella scenetta incredulo, e decise di intervenire -Ma che dici che siete compagne di classe fin dalle elementari!-

E un’altra occhiataccia, questa volta proveniente da entrambe le donne lo incenerirono nuovamente –Shhh! Non mi rovinare il momento figo!-

La lezione filò liscia per i primi dieci minuti dove Nick illustrò alla classe, con disegnini parecchio espliciti, come doveva avvenire la preparazione all’atto sessuale.

La situazione però degenerò nello stesso momento in cui a prendere la parola fu la dottoressa Irving.

-Bene ragazzi, adesso, per il prossimo passo ci serviranno due volontari- Detto questo prese il registro fra le mani e lo osservò accuratamente.

–Mhhh.. Bene, vediamo... Unmei Riku e... Kakegami Sora!-

Il cuore di Riku perse un battito nel sentire il suo cognome pronunciato insieme a quello di Sora. Il ragazzo si alzò in piedi voltandosi, vedendo così Sora fare lo stesso, quando Kairi intervenne –Scusi dottoressa, ma sono due maschi non sarebbe meglio se... – le parole le morirono in gola quando il cancellino le volò dritto sulla faccia.

Tutta la classe si voltò istantaneamente verso la psicologa della scuola che, come se niente fosse successo, si mise a guardare fuori dalla finestra fischiettando. Sara richiamò l’attenzione dei ragazzi con un piccolo colpo di tosse –Allora... Unmei Riku, Kakegami Sora, vi dispiacerebbe raggiungermi qui?- il sorriso che la donna assunse non prometteva assolutamente niente di buono, e Riku non potè fare a meno di pensare che quella situazione sarebbe sicuramente finita nel peggiore dei modi.

I due ragazzi si avvicinarono alla cattedra scambiandosi uno sguardo d’intesa prima di prestare nuovamente attenzione alla donna in nero.

Sara fece qualche passo indietro uscendo dall’aula, facendo segno alle due povere cavie di seguirla. I due si scambiarono un altro sguardo, prima di seguire con passo incerto la donna.

Nick, nel frattempo, si piazzò davanti a tutta classe con un cestino in mano, ed iniziò ad elargire preservativi agli studenti lanciandoli come se fossero coriandoli a Carnevale.

Auron scuotè la testa rassegnato prima di intervenire e fermare la donna che si stava dando alla pazza gioia.

Riku guardò Sora che gli camminava accanto mantenendo una certa distanza, il suo viso era leggermente arrossato e le labbra erano strette tra i denti. Nel corridoio gli unici suoni che si sentivano erano il rumore dei loro passi e il battito del suo cuore che andava a mille. Quella situazione era assurda, come quasi tutte le situazioni in cui era capitato da quando era arrivato a Seattle. Ogni volta che era coinvolta la famiglia Arashi la cosa degenerava. Il tonfo che emettevano le zeppe della dottoressa Irving cessò. La donna aprì la porta di una stanza che si rivelò essere il ripostiglio delle scope.

-Hem.... Ma cosa ?- azzardò Riku non capendo cosa stesse succedendo.

-Dai, non mi sembra così difficile da capire. Voi due ora vi infilate qui dentro !- Ammiccò felicemente la dottoressa.

I ragazzi si guardarono sconcertati ma prima che Sara potesse rispondere Nick arrivò a tutta velocità con un sacchetto i mano. Riku pregò qualunque dio conoscesse che non fossero quei preservativi che stava distribuendo alla classe. Per sua fortuna non lo erano. La donna tirò fuori dalla busta un involucro argenteo che avevo tutto l’aspetto di una caramella e dopo averlo scartato la infilò in bocca a Sora senza nemmeno chiedergli il permesso. Quest’ultimo strabuzzò gli occhi.

-Ora tira fuori la lingua e fai ahhhh- disse Sara prendendolo per le guance.

Il ragazzo obbedì temendo per la sua sicurezza.

La lingua di Sora si presentava di un colore molto strano che dava sul nero. Riku guardò spaventato le due donne che ridacchiavano in modo malvagio.

-E adesso- sentenziò Nick spingendo Sora dentro lo sgabuzzino –Avete 20 minuti e quando uscirete anche la sua lingua dovrà essere nera !- ammiccò indicando l’albino.

Anche Riku fu spinto dentro e prima che i due ragazzi potessero fare qualcosa la porta fu chiusa da fuori.

- E ora che si fa ?!?- domandò Riku spiaccicato contro una parete.

Il ripostiglio non era particolarmente grosso e per di più era pieno di scatoloni ingombranti e perciò lo spazio per muoversi era ben poco. Sora intento ad osservare una mattonella del pavimento non rispose ma mugugnò.

-Ehm, credo che se non faremo niente non ci saranno conseguenze perciò è meglio aspettare che ci facciano uscire...- Riku sussurrò imbarazzato come non lo era mai stato.

-Non ci dovete nemmeno provare perché, uno non vi facciamo uscire di li finché non avete fatto, e due nel caso che la situazione dovesse perdurare per più di 3 giorni vi faremmo uscire ma sareste subito mandati in un collegio femminile in Nebraska e vi assicuro che la cosa è poco divertente.- La voce di Nick arrivò dalla grata che si trovava nella porta. Da li un occhio di Sara li scrutava attentamente.

-Eh il Nebraska... Vecchi tempi andati...- canzonò la dottoressa allontanandosi dalla porta. Le due donne saltellarono via a braccetto cantando la sigla de “La signora in giallo.”

-Ok questo è troppo!- esclamò l’albino prendendo la maniglia e cercando di aprire la porta.

-Dai Sora aiutami !- il ragazzo si girò verso il moro che però aveva il volto abbassato e la frangia a coprirgli gli occhi.

-Sora ?- Riku fece un passo in avanti poggiandogli una mano sulla spalla.

A quel contatto il più basso alzò la testa di scatto e spinse l’albino contro la porta.

In un battito di ciglia le labbra di Sora andarono a posarsi su quelle di Riku, il quale spalancò gli occhi per la sorpresa.

L’albino poté chiaramente sentire il corpo del moro stringersi contro il suo petto in attesa di una qualsiasi reazione senza però interrompere quel semplice e dolce contatto delle loro bocche.

Sentì il cuore battere all’impazzata mentre le braccia che quasi si mossero da sole andarono a stringere l’esile figura che gli stava di fronte.

Sora fremette non appena avvertì una consistenza umida contornargli le labbra, le gote assunsero le tonalità del fuoco mentre acconsentiva a rendere più intimo quel contatto.

La lingua di Riku si insinuò lasciva all’interno di quella cavità calda catturando la gemella in una sensuale danza. E il resto è storia.

Dopo 4 ore finalmente Nick e Sara tornarono e aprirono la porta. I due ragazzi erano seduti a terra senza guardarsi. Appena videro le donne scattarono in piedi.

-Perché ci avete messo tanto ? Dovevano essere solo 20 minuti – Urlò Riku arrossendo.

Le psicologhe si guardarono complici fissando poi i pantaloni del ragazzo che le aveva appena aggredite. Una piccola macchietta bianca, quasi invisibile a occhio umano risaltava sulla stoffa scura della divisa.

- A me sembra che abbiate trovato il modo di passare il tempo- disse Nick sorseggiando un caffè che teneva in mano.

-E cos’è li ?- urlò Sara indicando un punto infondo al corridoio. Tutti si girarono verso il punto ignoto e la dottoressa ne approfittò per compiere l’azione subdola che aveva in mente. Con anni di esperienza alle spalle fu per lei un gioco da ragazzi slacciare i pantaloni di Sora e tiraglieli giù fino alle ginocchia usando solo tre dita.

Sul candido intimo bianco, che di certo Yoru non avrebbe approvato, una macchia scura del colore della magiche caramelle di Nick spiccava.

-Un ottimo modo a quanto pare.- Sogghignò Sara. Sora fece un salto all’indietro riallacciandosi le braghe.

-Se volete potete tornare a casa, tanto le lezioni sono finite per oggi ! – Sorrise gentilmente Nick –Così potete continuare da dove avete interrotto-

Riku, stringendo la mano del bruno, corse via senza nemmeno girarsi.

-E anche oggi abbiamo fatto una buona azione cara la mia assistente- Ridacchiò sotto i baffi Sara. –Direi che è il caso di..-

-Si hai ragione Sara, credo proprio che dovremmo andare a prenderci un frozen yoghurt- Le due donne si allontanarono nel verso opposto ai due ragazzi. Quel giorno nacque una nuova storia. La loro storia.


Present day


-Forse è il caso che vada a casa- Sora finalmente si decise a parlare alzandosi dal letto e rivestendosi velocemente. Riku lo imitò, soffermandosi poi sulla porta della stanza ad aspettarlo –Ti accompagno a casa-.

Il castano gli sorrise di risposta.

Scesero al piano di sotto evitando il corpo di Xemnas abbandonato sulle scale ancora sporco di torta e giunsero in salotto dove una moltitudine di voci femminili parlottavano tra di loro.

Non appena varcarono la soglia della stanza si fermarono a fissare a bocca aperta le due ragazze sedute sul divano accanto ad Ame e Yoru.

-Ma... Ma voi...- cercò di parlare Riku.

-Eh si! Le ho pagate un puttanaio per convincerle a fare quella scenetta nella vostra classe!- Articolò Yoru alzandosi in piedi –Loro sono due mie ex compagne di classe del Liceo. Nick e Sara!- Fece la donna indicando la psicologa e la dottoressa che li avevano costretti a rimanere rinchiusi per 4 ore filate nello sgabuzzino della scuola.

-Ma.. che significa tutto questo?-Domandò confuso il cugino della sorella Arashi.

Questa volta a prendere la parola fu Ame –Beh, sapete com’è , voi non vi decidevate a mettervi insieme quindi abbiamo dovuto prendere provvedimenti- un sorso di caffè e poi un enorme sorriso –Abbiamo fatto bene no? E poi sono due persone davvero simpatiche!-

Le due donne si alzarono dal divano avvicinandosi ai due ragazzini che indietreggiarono di un passo, per precauzione. Le due sorrisero e afferrarono le mani di entrambi –Senza rancore, mh?- Fece la più bassa che sembrava sempre e comunque una barbona.

-E poi adesso siete una così bella coppietta! Se avete bisogno di qualsiasi cosa sappiate che abitiamo qui all’angolo!- fece l’altra.

Sora inclinò il capo di lato mentre un interrogativo gli correva nella mente – Ma tu non venivi da Oxford?- Sara e Nick scoppiarono a ridere, rispondendo poi in coro –Ma che Oxford!- continuò poi la diretta interessata da sola –Sono una consulente di coppie omosessuali! La migliore nel mio campo! E diciamo che arrotondo facendo da assistente alla psicologa scolastica!- e con queste parole indicò la ragazza al suo fianco sorridendo divertita. Riku infastidito da quella situazione prese per mano il proprio ragazzo e lo trascinò fuori di casa, salutando velocemente.

-Oh, ma che carini!- sbottarono insieme Ame e Sara. -Andranno a finire ciò che hanno cominciato- sentenziò Yoru, versandosi altro caffè nella tazza.


10 minuti dopo


Il trillo del campanello invase la stanza. Ame fece cenno alla padrona di casa di non disturbarsi e si diresse verso l’uscio, aprendolo.

Un grosso sorriso si dipinse sulle sue labbra quando riconobbe i ragazzi che le stavano davanti.

Cloud, Sephiroth, Zexion e Rikku la guardarono qualche secondo prima che quest’ultima prendesse la parola –Ma allora vivi veramente qui!-

La ragazza fece per rispondere ma qualcun altro lo fece al posto suo –Certo! Io ve l’avevo detto!-

Alle sue spalle era apparso Demyx che con il suo solito fare allegro fece entrate tutti in casa.

I ragazzi passarono per il soggiorno dove le tre “Demoni”stavano complottando qualcosa,e quando li notarono, Nick si alzò gridando e correndo incontro Cloud subito seguita da Sara.

-Hai bisogno caro? Sei venuto per la terapia? Sara, prendi gli attrezzi!- Nei loro occhi brillava una strana luce per niente rassicurante.

La più alta tirò fuori da sotto la gonna un pendolino, una bambolina voodoo e uno strano aggeggio non identificato –Quale usiamo oggi?- domandò.

Cloud decisamente imbarazzato per via delle occhiate confuse lanciategli da tutti i presenti, tentò invano di spiegare alle due che era li solamente per una visita al suo amico –Veramente io...-

-Dai, oggi andiamo sul pesante!-

-Sei sicura che vuoi farlo? L’ultima volta non è finita molto bene- Lo sguardo di Sara si posò sulla bionda seduta alle sue spalle.

-Oh, è stato solo un piccolo errore...Sono cose che succedono-

-Io non lo chiamerei proprio errore del mestiere. Lo sai che adesso ogni volta che sente quella parola impazzisce- Nessuno capiva di cosa diamine stessero parlando quelle due, ma a giudicare dagli sguardi doveva sicuramente avere a che fare con Yoru.

-Scusate.. Potreste spiegare anche a noi?- Domandò Ame incuriosita.

La psicologa indugiò qualche secondo prima di parlare –Dovete sapere che non siamo sempre state così brave. Ci fu un tempo, molto lontano dove io e Sara eravamo due principianti del mestiere e beh, Yoru decise di farci da cavia...-

-Diciamo che qualcosa andò storto ed ogni volta che Yoru sente la parola “broccolo”, impazzisce...- Continuò l’altra. -Impazzisce?- Chiese Rikku. Dem non sembrava essere molto interessato al discorso, probabilmente stava solo cercando di evitarlo.

-Praticamente succede questo.- Nick fece cenno a Sara e dopo un grande e profondo respiro gridarono all’unisono –BROCCOLO!-

Tutti i presenti si voltarono verso la bionda che in un secondo si bloccò a mezz’aria con la tazza piena tra le mani.

I ragazzi rimasero a fissare la donna che con modi fin troppo fini posò la tazzina sul tavolo, si alzò aggiustandosi i vestiti e con espressione da “maestrina” scattò al piano di sopra lasciando tutti basiti.

Ame si voltò verso le sue esperte del settore cercando una spiegazione mentre negli occhi di Demyx si poteva chiaramente leggere una nota di puro terrore.

Dal piano superiore provenivano strani rumori.

-Ma cosa ?- Domandò perplessa la ragazza che poco prima era in cerca di spiegazione. Le due donne le fecero segno di fare silenzio mentre il rumore di passi si faceva sempre più vicino.

Lentamente si voltarono verso le scale e un’espressione di puro stupore si creò sul viso di tutti i giovani tranne che su quello di Dem, il quale cercava una possibile via di fuga.

Yoru, con indosso un taier nero e i capelli raccolti in un chignon, scendeva le scale aggiustandosi gli occhiali sul naso. In pochi secondi giunse nel salotto posizionandosi letteralmente davanti a tutti quegli sguardi increduli.

-Yoru ?- la chiamò Ame avvicinandosi di qualche passo. La bionda alzò una mano per fermarla.

-Signorina Arashi per te. E non ti avvicinare troppo che rischi attaccarmi i tuoi germi adolescenziali-

La voce della donna aveva assunto una nota isterica degna di una zitella in menopausa. La diciassettenne si voltò verso Nick e Sara, che diamine era successo alla sua amica ?

-Ecco, quando Yoru sente la parola “broccolo” diventa così, una maniaca dell’ordine e della perfezione- affermò Nick indicando il soggetto della frase.

-Signorina la prego di rivolgersi a me in modo più formale grazie. Fratello mi domando, come mai i tuoi capelli hanno assunto la forma di uno spazzolone ?-

Yoru si lisciò la giacca.

-Ma non ti preoccupare ora te li aggiusto io-

Demyx con il terrore negli occhi e le mani nei capelli si buttò a pesce dietro al divano cercando di fuggire alla follia della sorella.

Il ragazzo afferrava ogni cosa gli capitasse tra le mani e la scagliava contro la bionda.

Gli altri ragazzi guardavano la scena domandandosi se intervenire in soccorso all’amico. Infine Ame dopo aver valutato attentamente la situazione si guardò intorno e batté le mani.

-E va beh ! Allora, chi vuole del caffè ?-

Rikku allegra saltellò sul posto offrendosi di aiutare l’amica a preparare le tazze. Nel frattempo Demyx e Yoru continuavano la loro lotta devastando il salotto.

Il ragazzo come sua arma finale prese per la coda il gatto che per caso gli stava passando vicino e lo lanciò alla sorella che con una mossa alla Matrix lo schivò buttandosi dietro alle scale.

Proprio in quel momento l’appena rinvenuto Xemnas che stava cercando di raggiungere il salotto, passò nella traiettoria del lancio e si ritrovò la povera bestiola bianca in faccia, che traumatizzata cominciò a graffiarlo.

Nel vedere l’uomo in difficoltà la bionda rispuntò dal suo nascondiglio e prontamente tirò via il gatto dal viso del malcapitato.

-Si sente bene caro ?- domandò Yoru con voce seria, aggiustandosi il muccio.

-No che non sto bene ! Non solo ho visto mio fratello avvinghiato a un altro ragazzo ma mi è stato anche lanciato un gatto in faccia !- Xemnas si sedette sulle scale con uno sguardo macabro rivolto a Yoru.

-È da quando sono arrivato qua che continuano a succedere cose strane ! Prima hai rapito mia sorella per portarla in un luogo infernale, poi come se non bastasse hai incoraggiato mio fratello a una relazione omosessuale per non parlare del fatto che continui a molestarmi sessualmente !-

Yoru stupita strabuzzò gli occhi facendo qualche passo indietro.

-I-io molestie sessuali ? Che cosa vergognosa !- la ragazza era visibilmente arrossita e guardava il pavimento.

-Lei è un maniaco ! Come può dire queste parole in presenza di una signora ? Io sono pura come il giorno in cui sono stata messa al mondo !-

L’uomo albino la guardò con un espressione tra lo stupito e lo schifato, non capiva come mai parlasse in un modo così strano, ma di certo le cose che diceva erano ancora più strane.

-Pura !?! M-ma se ogni mercoledì te la fai con un tipo diverso, e poi sei anche una pedofila visto che te la fai con gli amici di tuo fratello !-

L’intera compagnia che dal salotto ascoltava la conversazione tra i due si girò verso Cloud che sembrava volesse sprofondare nel divano.

-Ma cosa dice! A me non verrebbe mai in mente di portare un caro ed innocente ragazzo biondo, mentre sono mezza nuda ed ubriaca, in una sala piena di persone, per infilargli il mio apparato muscolare della lingua dentro la sua bocca piena di microbi adolescenzali!-

Xemnas la guardò con faccia incredula, non capendo se la donna lo stesse prendendo in giro o se fosse davvero seria. A quel punto Sara decise di intervenire –Ora c’è sola una cosa che possiamo fare, e cioè stimolare Yoru a commettere un’azione che per lei sarebbe normale amministrazione-

-Cos’è che dovremmo fare?- Domandò Rikku scambiandosi uno sguardo d’intesa con l’amica che le stava accanto. -Semplicemente, dobbiamo farle molestare qualcuno!- intervenne Nick.

Tutti i presenti si voltarono verso Xemans che capì al volo quello che tutti volevano da lui –Assolutamente no!- disse, prima di fuggire dalla stanza per mettersi in salvo.

A questo punto i volti si girarono nuovamente verso un ragazzo che fino a quel momento era stato in disparte a sorseggiare il suo caffè.

Sephiroth alzò lo sguardo, sentendosi tirato in ballo -... Che c’è?-

Il sorriso nacque sul viso delle due donne che gli fecero all’unisono segno di alzarsi. –Caro, togliti la maglietta!- L’albino spalancò gli occhi, rifiutandosi categoricamente di fare una cosa del genere, ma grazie al grande potere persuasivo di Nick e Sara, e di qualche minaccia verso sua madre, acconsentì a quello strano piano.

Lentamente si alzò in piedi, togliendosi la maglietta ed avvicinandosi a Yoru.

La donna posò lo sguardo sul petto nudo del ragazzo, fissandolo per qualche istante prima che un sorriso chiaramente maniaco si dipinse sulle sue labbra –Oh... Mio!- Con uno scatto felino, la bionda balzò in avanti finendo proprio addosso al povero ragazzo che invano aveva tentato di fuggire all’ultimo secondo.


20 MINUTI DOPO


Tutti i liceali erano seduti nella stanza di Demyx che si era completamente ripreso dalla “lite” avuta poco prima con la sorella, a differenza di Sephiroth che ancora non era ancora riuscito a superare il trauma di quel quasi-stupro che aveva subito.

Rikku, che era seduta per terra accanto a Zexion, stese la gamba sotto il letto di Dem, e si scontrò con una scatola. Curiosa di scoprire chissà quale segreto dell’amico, la tirò fuori rivelando a tutti i presenti un gioco terribile e al contempo meraviglioso.

Il Twister!

-OOOOHHH- urlò allegramente la bionda. – Non vedo questo gioco dai pigiama party a casa di Yuna quando avevamo dieci anni !-

Tutti senza proferire parola la guardarono sperando che i ricordi nostalgici di Rikku non gli portassero a un forzato avvinghiamento. Sfortuna per loro anche Ame si fece coinvolgere dall’idea e i ragazzi trascinati dall’allegria delle due adolescenti non poterono far altro che acconsentire.

Xemnas ripulitosi i capelli dagli ultimi residui di torta si guardò allo specchio. Delle spesse occhiaie segnavano i suoi occhi. Da quando era arrivato a Seattle non aveva avuto mai un momento di tregua. Se non era Yoru a combinare qualche guaio ci pensavano i suoi fratelli. Si rendeva conto che erano degli adolescenti in cerca della loro identità ma a volte era davvero difficile convivere con le loro scelte. Lui avrebbe solo voluto proteggerli dal resto del mondo. Proprio come aveva promesso a sua madre prima che morisse.

Degli strani suoni lo distrassero. Uscì dal bagno e si avvicinò alla stanza dalla quale provenivano. Provò ad aprire la porta ma era chiusa a chiave. Dei passi provenienti da dentro si fecero più intensi, un suono metallico e la porta si aprì. Yoru con i capelli scombinati lo guardò con un ombra di follia negli occhi.

-Ti serve qualcosa caro ?- ridacchiò isterica.

Xemnas guardò alle sue spalle e notò una nube di fumo diffondersi nella stanza.

-Hai dato fuoco a qualcosa ?- Xemnas preoccupato provò a spingere la porta ma Yoru se la chiuse alle spalle uscendo dalla stanza.

-No ... Va tutto bene.. anzi è perfetto... Hai voglia di pizza ?- Disse la bionda sgranando gli occhi.

-V-veramente no...- mormorò l’albino impaurito dal comportamento, ancora più stano del solito, della coinquilina.

-Perfetto allora vado a prenderla la pizza per tutti !!!- Ridacchiò lei saltellando per il corridoio e scendendo le scale.

Xemnas rimase un po’ sconcertato dal suo strano comportamento ma decise di ignoralo. Piuttosto doveva affrontare un argomento importante con Riku e aveva bisogno del sostegno di Ame. Entrò nella sua stanza ma della ragazza non vi era traccia. Allora si avvicinò alla stanza di Demyx dalla quale provenivano delle voci adolescenziali. Si accostò alla porta e aspettò ascoltando le voci provenienti dall’interno.

-Cosa fai ?-

Il cuore dell’uomo sobbalzo quando la voce di Sara lo sorprese alle spalle.

-Niente di speciale stavo solo cercando mia sorella.- mugugnò. Guardò la donna e si rese conto che quella era la prima volta che la vedeva.

Dallo sguardo interrogativo dell’albino la psicologa capì che si stava interrogando sulla sua identità.

-Ah, io sono Sara... Consulente psicologa di coppie omosessuali, lavoro alla Kingdom High school come assistente psicologa di Nick.- Spiegò la donna sorridendo e giocherellando con una catena della sua gonna come faceva sempre.

Lo sguardo di Xemnas si incupì ancora di più. Perché quella donna era in casa loro ?

-Ecco io e Nick siamo ex compagne di classe di Yoru siamo venute a fare una visitina, e poi ci sono tanti adolescenti in piena pubertà in questa casa che potremmo fare uno o due consulti sui loro problemi sessuali !- Sara unì le mani e rivolse lo sguardo al cielo con una faccia trasognata.

- La cosa esclude ovviamente mia sorella Ame... Lei non fa questo tipo di cose, chiaro ?!? – Xemnas incrociò le braccia sul petto guardando di sottecchi la psicologa.

Essendo che il destino si era divertito a stravolgere la vita di Xemnas fino a quel momento, ritornò a farlo per un ennesima volta. La voce di Ame proveniente da dietro la porta chiusa raggiunse i due che discutevano nel corridoio.

-Ma no Dem ! Non fare così ! Sposta il piede di lato e la mano mettila qui, ecco vicino al mio fianco !-

Gli occhi di Xemnas si spalancarono a dismisura mentre sul viso di Sara comparve un sorriso maligno.

-Dicevi scusa ?-

L’albino senza pensarci due volte spalancò la porta di scattò saltando all’interno della stanza pronto ad agguantare Demyx e nell’eventuale caso stessa solo sfiorando la sua amata sorella, gettarlo giù dalla finestra.

Si stupì ovviamente nel vedere i ragazzi della Kingdom High impegnati in una partita a squadre di twister.

Ame scorgendo il fratello gli sorrise da dietro una gamba di Zexion .

-Uh fratellone vuoi unirti a noi ?-

-N-no.. grazie...- Xemnas cercò di calmarsi. –Ma preferirei che faceste qualcosa di più costruttivo.-

-Ecco io sono d’accordo !- Esclamò Rikku da un angolo.

-Lo dici solo perché sei stata eliminata subito- Precisò Cloud con la sua solita voce calma.

-Eh va bè.. Non sarò portata per il twister ma a monopoli non mi batte nessuno ! Dem dove lo tieni ?- Rikku da prima imbronciata riprese la sua solita personalità allegra.

-Dovrebbe stare nell’armadio in cima... è una vita che non lo uso- precisò Dem raccattando il twister e infilandolo nell’apposita scatola.

Xemnas rimase a guardare Ame che rideva a una battuta di Dem. Era circondata da maschi. Un tipo albino e ambiguo, un biondino con la faccia da angelo, uno che era sicuramente un emo e il fratello della pazza. Non poteva permettere che la sua sorellina rimesse ancora solo con quei loschi individui.

-Oh e questo cos’è ?- esclamò Rikku tirando fuori dall’armadio una piccola scatola nera. Era un videocassetta.

-C’è scritto: Documentario su foche aborigene e proprietà naturali dello scottex... Ma ha senso questo titolo ?- continuò la ragazza bionda rigirando la cassetta tra le mani. Tutti i presenti la guardavano chiedendosi che documentario potesse parlare di foche e scottex.

-Non ci credo !- Esclamò Demyx saltando in piedi e prendendo la cassetta di mano alla compagna.

- è una vita che la cercavo !!- Sorrise il ragazzo tra se e se guardando l’aggeggio come se fosse il Santo Graal.

-Non sapevo ti interessassero i documentari sulle foche...- disse con voce pacata Sephiroth seduto sul letto.

-E sullo scottex..- Puntualizzò Cloud.

-No questo... Questo non è un documentario... è il video super segreto del matrimonio di Yoru e Saix ! Lei pensava di aver distrutto tutte le copie ma io ero riuscito ad impossessarmi di questa !! L’avevo tenuta nascosta in caso avessi avuto bisogno di ricattare Yoru!- Il ragazzo solitamente dolce sembrava indemoniato alla vista della cassetta.

-Oddio oddio oddio... ! Io la devo vedere ! Quella scena è stata la più bella che io abbia mai visto nella mia vitaaaaaa !- Squittì Sara sgraffignando la cassetta e correndo al piano inferiore dove il videoregistratore l’attendeva. I ragazzi rimasti nella stanza si guardarono l’un l’altro senza muovere un muscolo e poi all’improvviso tutti si alzarono e corsero dietro alla psicologa. Persino Xemnas era attratto dall’idea di vedere quel video. Appena arrivati in salotto si sparpagliarono sui divani e sulle poltrone aspettando che Sara accendesse il video. Nick uscì dalla cucina con un enorme vassoio di popcorn sotto braccio.

–Che succede ? State per guardare un porno ? Cos’è quest’atmosfera eccitata ?- Domandò infilandosi una manciata di popcorn in bocca.

-No meglio ! è il video del matrimonio di Yoru !- Sara saltellò sul posto allontanandosi poi dal televisore e schiacciando il tasto play sul telecomando. Il silenzio riempì la stanza. Le intermittenze video apparvero sullo schermo e in seguito apparve la facciata di una chiesa e una folla di gente che vi stava davanti.

-Demyx !- La voce di un uomo urlava il nome del minore degli Arashi. Un zoom riprese Demyx ben vestito più giovane di qualche anno con i capelli sciolti e non conciati a mo di spazzolone che si avvicinava a due uomini uno biondo l’altro con i rasta. Il biondo era vestito in modo indefinibile, ma di certo bizzarro. Appena il ragazzo li raggiunse, il biondo, non altri che Vexen Arashi, cominciò a lamentarsi della folla, del sole, dell’eccessivo caldo e di quanto tempo ci mettessero gli sposi a prepararsi.

L’uomo con i rasta, e cioè Xaldin Arashi, fece un gesto al cameraman che si avvicinò.

-Direi che potremmo fare un bel video sui novelli sposi che si preparano al matrimonio !- Ridacchiò con voce roca.

Il video si interruppe un secondo e ricominciò con l’inquadratura di una porta, davanti alla quale era appoggiato Demyx con gli occhi rivolti verso il cielo.

-Dai Yoru stai calma ! Va tutto bene... Ma esci di li prima che faccia notte !- mugugnò il ragazzo sperando di convincere al sorella ad uscire.

-NON CI PENSO NEANCHE ! C’È TROPPA GENTE ! ORA ME NE TORNO A CASA... ! OGGI NON È PROPRIO GIORNATA !- La voce di Yoru si espanse nell’aria come un urlo molto acuto.

-Yoru ti ricordi cosa ci siamo promessi ? Perciò ora non fare la codarda !- La voce di Demyx non sembrava molto convincente, anzi sembrava non avesse la minima voglia di essere li.

Yoru non rispose e dopo qualche secondo il suono della serratura che si apriva fece spostare il ragazzo. La bionda uscì dalla stanza a lenti passi. I cappelli acconciati in morbidi boccoli le contornavano il viso spaventato. Indossava un accappatoio violetto ed era a piedi nudi.

-E va bene.. Non fare il maestro di vita con me.- gli mugugnò con espressione seccata prima di rivolgere lo sguardo verso la videocamera.

-E tu spegni quel dannato affare !- Yoru si avventò sul cameraman e la scena si interruppe nuovamente.

La scena riprese. Nell’inquadratura vi era un altare in stile gotico e due uomini, uno in smoking e l’altro, anziano con una cappa bianca. L’uomo in smoking non era altri che Saix con le braccia conserte che si alzava e riabbassava sulla punta dei piedi chiaramente nervoso, l’altro era il parroco che continuava a guardarsi l’orologio.

-Senta mi dispiace ma io alle 4 e mezza devo celebrare un funerale e se la sua fidanzata non è qui entro le quattro direi che dovremo rimandare !- Disse l’anziano al quasi sposo.

-Sono sicuro che sta per arrivare – disse Saix senza distogliere lo sguardo dal pavimento, quasi ci trovasse un qualche tipo di conforto.

-Si sono sicuro che arriverà a breve -intervenne Demyx spuntando da dietro all’uomo.

Il cameraman si girò sul posto riprendendo l’intera sala. In prima fila sulla destra era seduto Vexen assieme ad una donna bionda con un’espressione maligna e un neonato in braccio, e un uomo dai capelli rosa con lo sguardo trasognato. Accanto a loro sedevano Sora e Roxas ancora bambini.

D’improvviso la marcia nuziale iniziò. Tutti si girarono verso l’entrata della chiesa compreso il cameraman. Due donne, non altri che Nick e Sara indossanti il medesimo vestito entrarono a passo svelto. Dietro di loro un uomo alto e robusto e una donna molto bassa avvolta in un velo bianco procedevano lentamente nella navata.

Il cameraman cambiò inquadratura riprendendo il viso dello sposo che aveva un sorriso di sollievo sulle labbra. E di nuovo la sposa. Ora che era più vicina si poteva notare che il suo sguardo era fisso sui suoi piedi e non sullo sposo.

Un corpetto lungo e sinuoso era adattato alla sua figura della sposa e dai fianchi partivano diversi veli che andavano a posarsi sul marmo del pavimento e a ondeggiare soavemente dietro alla figura della ragazza.

Le due damigelle si andarono a mettere ai loro posti di fronte allo sposo sugli scalini inferiori mentre Yoru accompagnata da Xaldin salì in cima alle scale che portavano all’altare e venne ceduta dal padre a Saix con il solito discorso da matrimonio, di prendersi cura della figlia. Lo sposo sorrise alla ragazza che da sotto il velo lo guardava con gli occhi spalancati.

Xaldin prese posto vicino a Vexen e la cerimonia iniziò.

-Fratelli e sorelle siamo qui riuniti oggi per celebrare l’unione fra Saix Neko e Yozora Ann Arashi ..- cominciò il prete. Le mani della ragazza avvolte da guanti di pizzo erano strette tra quelle di Saix che le stava di fronte. Dietro di lui Demyx con le fedi posate sul cuscinetto adempiva al suo lavoro di testimone sorridendo allegramente alla sorella. La cosa negativa era che sembrava molto più raggiante della sposa stessa che invece manteneva la stessa faccia terrorizzata di quando era arrivata.

-Vuoi tu Saix Neko prendere come tua legittima sposa la qui presente Yozora Ann Arashi per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-

-Si lo voglio- Rispose lui sicuro di se infilando l’anello all’anulare di Yoru.

-Vuoi tu Yozora Ann Arashi prendere come tuo legittimo sposo Saix Neko per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-

Silenzio tombale. L’espressione gioiosa di Saix e Demyx si dissolse per trasformarsi in insicurezza.

-Yoru ?- mormorò Saix squotendole le mani. Nessuna risposta.

-Signorina Arashi ?- Intervenne il parroco. Sotto il velo si vedevano le labbra di Yoru muoversi come se cercasse di dire qualcosa.

-I-io- finalmente la bionda diede voce ai suoi fremiti. -E-ecco... i-i-io.. i-il gas..-

-Il gas ?- domandarono in coro Saix il parroco e Demyx. -H-ho lasciato i-il gas... il g-gas spento con D-demyx dentro al f-frigo...- Mormorò Yoru spalancando ancora di più gli occhi.

-Cosa ?!?- Sibilò il prete.

-Yoru ma che dici ?- Saix la guardò preoccupato.

-Devo andare- la sua voce uscì in un sussurro, ritrasse velocemente le mani afferrò il vestito con una mano alzandolo e si girò verso gli scalini agguantando il fratello con la mano libera e tirandolo verso di se. Un mormorio si diffuse nella chiesa i parenti e gli amici si alzavano in piedi e si guardavano l’un l’altro. Yoru in preda a un attacco di follia con il vestito arrotolato in mano correva per la navata della chiesa trascinandosi dietro il fratello. Questo la tirò di scatto e mentre la donna si stava girando verso di lui colpì un candelabro che cadde addosso a un addobbo floreale che in un secondo prese fuoco insieme all’orlo del vestito della sposa. Tutti cominciarono a urlare e correre mentre il cameraman nonostante tutto continuava a riprendere la scena. Lo sguardo terrorizzato di Demyx si posò sul vestito in fiamme. Nel frattempo Saix stava cercando di farsi spazio tra la folla per raggiungere la sua sposa in fuga.

Yoru per niente scoraggiata dall’accaduto acciuffò il vestito vicino alle cuciture e lo strappò lanciandolo lontano da se rimanendo solo col corpetto, il velo e le calze.

-YORU ! MA CHE FAI!?!- Urlò Dem ma la sorella senza ascoltarlo riprese a correre trascinandolo.

Il cameraman gli seguì a ruota. Fuori dalla chiesa il sole splendeva creando un’atmosfera decisamente allegra e per niente adatta alla situazione. I due fratelli Arashi stavano correndo giù per la scalinata che precedeva la chiesa.

-YORU FERMATI !- Un Saix disperato le correva dietro, troppo lontano per raggiungerla.

La sposa si piazzò in mezzo alla strada davanti a un motociclista che passava di li per caso, tirando fuori una pistola da dentro il corpetto. L’uomo si fermò prima di investirla.

-Scendi ! Questo veicolo è requisito dalla polizia !-Disse Yoru con una nota di follia negli occhi puntando la pistola in faccia all’uomo.

Il motociclista senza protestare si allontanò dalla moto mentre la bionda ci saliva, obbligando il fratello a sedersi dietro, e partiva a tutto gas.

Saix raggiunto il marciapiede si fermò guardando la sagoma della sua quasi moglie che spariva dietro la curva della strada.

-L’avevo detto io eh... Questa cosa non poteva finire bene- La voce distinguibile di Vexen venne interrotta dalla porta della casa che sbatteva.

Tutti tornarono con i piedi per terra nel salotto della casa Arashi-Unmei. La voce di Yoru del presente li raggiunse dalla cucina.

-Ho comprato dodici pizze ! Era indecisa con cosa prenderle.-

Demyx afferrò il telecomando cercando di spegnere il video che però parti in rewind. Tutti scattarono in piedi, quando sentirono Yoru entrare nella stanza, cercando di coprire sia il televisore che Demyx alle prese con il telecomando. Impresa alquanto difficile visto che il televisore misurava 60 pollici.

La bionda si fermò di scatto guardandogli uno ad uno.

-Che succede ? Avete delle facce stranissime-

Una risata isterica generale scoppiò nel salotto. Tutti pregavano che il biondo riuscisse a far scomparire la cassetta in tempo. Ma la fortuna non era dalla loro. Demyx troppo nervoso per ragionare lucidamente cominciò a schiacciare tasti a caso sul telecomando e la voce di Yoru si espanse dietro alle schiene di tutti i presenti.

-E-ecco... i-i-io.. i-il gas..-

La Yoru del presente sgranò gli occhi in modo simile a come gli aveva durante la cerimonia e si lanciò sul videoregistratore.

Tutti si spostarono dalla sua strada avendo paura di morire di una morte prematura.

La bionda con innaturale calma fece uscire la cassetta dal registratore e con le sue solite scarpe tutte tacco e zeppa cominciò a saltarci sopra come una pazza. Il rumore della porta che si chiudeva distrasse tutti che sperarono fosse venuto qualcuno a salvarli. Invece era soltanto Riku tornato dalla sua “passeggiata” con Sora.

Il ragazzo guardò la scenetta sconvolto. Una massa di gente circondava Yoru che come una pazza saltava sopra una video cassetta.

-Ma vi siete fatti di Hashish ?- Domandò il giovane albino.

La bionda smise di saltellare sulla ormai frantumata scatola nera.

-Dai non è stato così male il tuo matrimonio Yoru !- intervenne Xemnas che sembrava essere sull’orlo delle lacrime. La donna lo guardò da sottecchi diventando però leggermente rossa. Avrebbe voluto trovarsi in un qualunque altro luogo della terra.

-Se mai dovessi scoprire qualche tuo segreto imbarazzante, ti renderei la vita un inferno !- Gli ringhiò la bionda che sembrava emanare un onda nera intorno a se.

-Sfortunatamente per te non n-..- ma Xemnas non riuscì a terminare la frase perché venne interrotto dal campanello della porta.

-Vado io..- sibilò Yoru girandosi sui tacchi.

-Ti accompagno ! E così porto anche questi in cucina- esclamò Ame prendendo il vassoio con le tazze residue dalla sosta cafè di Nick e Sara. Con un grande sforzo stava cercando di rompere quell’atmosfera inopportuna che si era creata.

Yoru raggiunse per prima la porta, aprendola.

Davanti a lei un ragazzo dell’età di Xemnas la guardava sorridendo. Avevi i capelli neri tirati indietro con un ciuffo ribelle sugli occhi, e sulla guancia sinistra una cicatrice a forma di x allungata.

-Signorina si sente bene ? è tutta rossa in viso !- Esclamò il ragazzo guardandola dai 30 centimetri di altezza che li separavano.

Yoru già in modalità combattimento prese male quell’affermazione e acchiappò come suo consueto l’ospite per il colletto.

-CERCHI ROGNE ? PERCHÉ SE LE CERCHI, LE HAI TROVATE ! ORA TI CI GUARDO IO CON QUELL’ARIA DI SUPERIORITÀ !- gli urlò Yoru in faccia. Il ragazzo che chiaramente non era in cerca di rogne si era preoccupato solo per gentilezza e ora si ritrovava in balia di una bestia feroce.

- Cos'è questo bordel....- le parole morirono in bocca a Xemnas che era appena giunto con Demyx e Riku per vedere cosa cavolo stava succedendo.

-TUUUUUUUUUUU ?!?!?!?!?!?!?- Xemnas si avvicinò al moro. Yoru lo fissò -Conosci questo tipo con la puzza sotto al naso ???- -Oh Xem... Allora non ho sbagliato casa....- I due uomini si guardarono.

Demyx prese la sorella liberando il poverino dalla sua stretta.

- Cosa ci fai qui??-

Xemnas era diventato serissimo.

- Dem lasciami subito, devo ammazzare questo coso qui!!!-

-Yoru calmati per la miseria !!!-

Il ragazzo stava tenendo la bionda per la vita, che per la diversità di altezza non toccava per terra, e allora cominciò a scalciare cercando di liberarsi.

Xemnas riprese a parlare -Non dovresti essere qui, vattene!-

-Craaaash!!!-

Tutti si girarono, Yoru si calmò rimanendo però ancora sospesa, tra le braccia del fratello.

-Z-zack!!!!-

Le lacrime cominciarono a cadere copiose dagli occhi viola di Ame.

- Ciao Ame- Il moro sorrise dolcemente.

-Z-zack!!!-

La ragazza gli si buttò addosso stringendolo forte a se. -Pensavo di non rivederti più, mi sei mancato tanto-

Il ragazzo moro alzò la giovane abbracciandola calorosamente.

Quella magica atmosfera fu interrotta da un forte rumore. Tutti guardarono Demyx, che aveva lasciato cadere la povera sorella, la quale era seduta sul pavimento e guardava ancora i due che si erano staccati rimanendo però mano nella mano.

-Cos’è un altro tuo ex ?- Ringhiò Demyx squadrando il nuovo arrivato.

Ame si voltò verso Zack con faccia stupita.

-Non il mio, il suo... !- Sorrise allegramente indicando il fratello maggiore, Xemnas.

-Sfortunatamente per me non hai segreti imbarazzanti eh Xemmy ? –

La voce proveniva da circa 1 metro di altezza dal pavimento.

Yoru era seduta ai piedi del fratello che sembrava pietrificato, il suo sguardo passava da Xemas al ragazzo al quale era abbracciata Ame.





Fine sesto capitolo

By Hikari and Cisqua

E dopo quasi tre anni che siamo sparite eccoci di ritorno con un nuovo esilarante capitolo !

Per via della denuncia per mancanza di comparizioni di Riku e Sora, siamo state sbattute brutalmente nelle segrete del castello dell’oblio per la bellezza di tre anni che abbiamo passato a giocare a morra cinese. Perciò in questo capitolo come avete ben notato li abbiamo messo come protagonisti. Autori di EFP assicuratevi di fare felici i vostri personaggi perché la vita da galeotti non è per niente divertente.

Speriamo che nonostante tutto questo tempo ci sia ancora qualcuno disposto a leggere le follie che avvengono nella casa Arashi-Unmei !

Piccole anticipazioni sul prossimo capitolo: allora..

C: Vi consiglio di rivolgervi a una specialista se non siete ancora pronti psicologicamente, però meglio non a Nick o Sara che non si sa come siano diventate psicologhe. Quello che accadrà nel prossimo capitolo sarà talmente sconvolgente che n-

H:Ok Cis-chan... Lo sappiamo che ti fai prendere la mano quando cominci con i tuoi monologhi, come ieri che sei riuscita a parlare per venti minuti ininterrotti di viaggi temporali sotto lo sguardo sconvolto degli amici della nostra adorata compagna di classe. E poi credo che esserci auto-inserite nella storia come due psicologhe pazze non faccia bene alla nostra immagine...

C: Ma figurati ! è comunque un futuro più roseo di quello che ci si prospetta ! E tanto a titolo informativo io sarei Nick nonché l’ideatrice di Yoru e Hikari sarebbe Sara nonché creatrice di Ame. Si, oltre aver inserito due oc abbiamo anche sconvolto in maniera radicale la personalità della maggior parte dei personaggi, ma cerchiamo sempre di attenerci ai realtà...

H: l’hai detto .. cerchiamo... ma confidiamo comunque nel buon cuore dei nostri lettori di scrivere qualche commento positivo sulle pazze storie della grande famiglia Arashi-Unmei !

C: Credo che ci siamo perse nel discorso ! Dovevamo introdurre il nuovo capitolo !

H:Hai ragione ! Perciò .. Nel prossimo capitolo appariranno una moltitudine di personaggi nuovi nonché altri componenti delle famiglie, tra cui i nonni Winnie e Widelmina Pooh (detta nonna Pimpi)della famiglia Arashi e i nonni Malefica e Phil Unmei.

C: Oltre a questo sarà spiegata la storia tra Zack e Xem.. eh un passato molto yaoioso... muahahah..

*sbeng*

H: stavamo dicendo... ah si il capitolo conterrà inoltre altri momenti essenziali delle vite dei nostri cari protagonisti come il trauma che subiranno nel vedere.. *spoiler mostruoso* e perciò munitevi di santa pazienza.

C: E non mancherà qualche momento serio in cui verrà a galla la verità sul passato tormentato degli Arashi e degli Unmei legati dal sottile filo del destino.

H e C: Kore wa unmei da... e noi ci rivediamo con il nuovo capitolo :

Quando il gatto (non bianco) non c'è i topi ballano... e non solo...

( speriamo di metterci meno di 3 anni a scriverlo.. hehe ... ^^)

Godetevi il continuo di Nor !
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Iris_R_Chaucer