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Autore: TeddySoyaMonkey    27/05/2012    3 recensioni
-TRATTO DA UNA STORIA TRISTEMENTE VERA-
Junko non è stata vittima di una guerra, di una persecuzione, di una strage.
Non è stata solo un numero su qualche registro di vittime.
Lei è stata un caso isolato, un caso in cui i suoi aguzzini l'hanno guardata negli occhi, hanno letto il terrore cieco nel suo sguardo, hanno sentito le urla, si sono bagnati le mani col suo sangue.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Junko.

 

Sono prettamente convinta che il mondo non faccia schifo.

Mi sembra stupido puntare il dito contro l'intero pianeta, quando su di esso vi sono anche cose buone.

Il fatto che queste "cose buone" siano un decimo di quelle cattive è un'altra storia.

 

Non sono qui per parlare dei soliti argomenti, di bambini soldato, di emancipazione, di razzismo. Per quanto tutte queste cose siano orribili oggi voglio semplicemente urlare un nome: Junko.

Questo nome racchiude in sè una storia, e come tutta le storie ha un esordio.

Junko era una ragazza. Non ci importa di che paese, città, nazione o continente. Era una ragazza di sedici anni. Aveva dietro di sè un passato, davanti a un futuro e viveva il presente.

La sua via è stata stroncata, mutilata, sgraziata.

Come? Ve lo dirò, e non nascondo che censurerò molto.

Lo farò perchè la mostruosità di quello che le è stato inferto non è pari a niente. Lo farò perchè quelle azioni così mostruose che non esistono parole per descriverle.

Junko non è stata vittima di una guerra, di una persecuzione, di una strage.

Non è stata solo un numero su qualche registro di vittime.

Lei è stata un caso isolato, un caso in cui i suoi aguzzini l'hanno guardata negli occhi, hanno letto il terrore cieco nel suo sguardo, hanno sentito le urla, si sono bagnati le mani col suo sangue.

Non si sono fermati.

L'hanno portata a morire.

Junko è stata rapita.

È stata stupprata. Non una volta, non da una persona sola.

È stata picchiata. Non una volta, non da una persona sola.

È stata torturata. Non una volta, non da una persona sola.

Per più di venti giorni consecutivi. Infine è morta, per le lesioni e lo shock.

Quando la madre ha scoperto cos'era successo a sua figlia è diventata pazza.

Questo è quello che mi sento di raccontare dell'accaduto, ma non è finita. Ci sono ancora delle cose che dovete sapere.

Dovete sapere di quei mostri che l'hanno portata alla morte:

avevano tutti sedici e diciotto anni, quelli che hanno organizzato il rapimento, che l'hanno tenuta segregata, erano i suoi compagni di scuola.

Erano più di cento i DNA trovati sulla sua pelle.

Erano tutti padroni di sè.

Ma la cosa più orribile è che SONO TUTTI LIBERI.

 

Sono prettamente convinta che il mondo non faccia schifo.

Mi sembra stupido puntare il dito contro l'intero pianeta, quando su di esso vi sono anche cose buone.

Il fatto che queste "cose buone" siano un decimo di quelle cattive è un'altra storia.

 

 

Sappiate quello che è successo a Junko. Parlatene.

Non permettete che accada di nuovo, trovate il modo per non farlo accadere.

 

Questo è il mio tributo per lei. 

  
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