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Autore: ineedyourvoice    27/05/2012    10 recensioni
Non potevo crederci, no no, scossi la testa mordendomi le labbra a sangue. Molto probabilmente mi stava prendendo in giro come al suo solito, non poteva essere vero.
« Zayn, dimmi che scherzi.» mormorai specchiandomi nei suoi occhi ambrati di cui mi ero innamorata perdutamente.
Zayn scosse leggermente la testa mentre rosicchiava le labbra con i denti bianchi.
«Non avrebbe senso scherzare su una cosa del genere.» dichiarò piano.
« È un incubo, una presa per il culo. Non può essere vero.» mugugnai raggomitolandomi su un angolo del divano posando lo sguardo sulla moquette rossa scura.
So, che recensire può essere una rottura di scatole ma fatemi sapere cosa ne pensate di questa storia, se è una stronzata oppure vi è piaciuta.
Aspetto una vostra recensione.
Giulia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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BUONA LETTURA.






                                                 


 

Non potevo crederci, no no, scossi la testa mordendomi le labbra a sangue. Molto probabilmente mi stava prendendo in giro come al suo solito, non poteva essere vero.

« Zayn, dimmi che scherzi.» mormorai specchiandomi nei suoi occhi ambrati di cui mi ero innamorata perdutamente.

Zayn scosse leggermente la testa mentre rosicchiava le labbra con i denti bianchi.

«Non avrebbe senso scherzare su una cosa del genere.» dichiarò piano.

Piegai la testa di lato, chiusi gli occhi e assaporai quel momento sperando con tutto il cuore che era un incubo e che mi sarei svegliata tra le braccia di Zayn nudi dopo aver fatto l'amore.

« È un incubo, una presa per il culo. Non può essere vero.» mugugnai raggomitolandomi su un angolo del divano posando lo sguardo sulla moquette rossa scura.

Zayn si avvicinò a me.

« Sean, amore.» sussurrò accucciandosi vicino a me, « Guardami.» disse a un millimetro dal mio volto. Non lo ascoltai. Non volevo che notasse che avevo cominciato a piangere, « Ti prego, guardami.» mi supplicò.

Sollevai il volto, specchiandomi nei suoi occhi, « Zayn, ti prego non andare.» mormorai, « Perché devi andare in guerra? Perché devi lasciarmi per andare a morire?» domandai con gli occhi pieni di lacrime.

Mi baciò le labbra, « Tornerò, giuro, tornerò da te.» mormorò.

 

 

Tirai su con il naso, asciugandomi le lacrime con l'interno del polso, « Zayn non partire.» dichiarai in aeroporto mentre guardavo Zayn pronto ad andarsene lontano da me.

Niall mi afferrò la mano cercando di placare il dolore che in quel momento sentivo. Era come una voragine nel petto. Sentivo un nodo in gola. Zayn fece per fare un passo in avanti ma lo bloccai con una mano.

« Dammi un secondo.» mugugnai scossa dai singhiozzi.

Lui abbassò lo sguardo fissandosi le scarpe di tela, « Sean, ti prego non fare così.» bisbigliò, « Se continuo a vederti così giù sarà sempre più difficile andare via.» spiegò.

Lo guardai piegando la testa di lato, « Non riesco a lasciarti andare. Non riesco neanche a pensare come farò a vivere senza di te. Morirò.» piagnucolai intrufolandomi tra le sue braccia.

Mi strinse forte mentre sentì la voce metallica che chiamava il volo di Zayn.

« Io non morirò, farò di tutto per restare vivo, tu aspettami perché tornerò. Questa è una certezza.» dichiarò baciandomi le labbra, gli passai le mani tra i capelli spettinandolo.

« Pensami. E torna al più presto. Chiamami spesso.» mormorai tra le lacrime.

Salutò tutti i ragazzi per poi schioccare un bacetto veloce a stampo per poi andarsene. Osservai la sua figura camminare verso l'imbarco e mi accasciai a terra.

« Non ce la farò. Vivere senza di lui è impossibile.»


 


 

Strinsi forte il cellulare che tenevo tra la mano destra come se volessi romperlo. Mi sentivo morire, il mio cuore perse un battito, sentì il fiato mancarmi in gola e gli occhi pizzicarmi. Chiusi gli occhi stancamente sentendo che le lacrime cominciavano a scendere lente sulle mie guance arrossate dalla rabbia che provavo dentro di me.

Erano mesi che Zayn se ne era andato a combattere una guerra che non era sua, ogni volta che mi chiamava ero felice, certo, perché era la prova che era vivo ma allo stesso tempo venivo colta da un attacco di malinconia.

« Sean.» mormorò piano Zayn dall'altra parte del telefono.  

Sentì la schiena riempirsi di brividi. Non capivo, com’era possibile che Zayn riuscisse a provocare mille brividi solamente sentendo la sua voce a distanza di chilometri e chilometri, sei una stupida ragazzina innamorata, pensai mordendomi le labbra quasi a sangue.

Rimasi in silenzio, sentivo il respiro accelerato di Zayn.

« Parlami, ti prego.» bisbigliò. Scossi la testa anche se non poteva vedermi. Non sarei riuscita a parlare con lui senza scoppiare a piangere come una bambina piccola a cui hanno rubato il giocatolo nuovo, « Ti supplico, non riesco a sopportare  anche il tuo silenzio oltre alla tua assenza, non ci riseco. È davvero troppo. Ho bisogno di sentire la tua voce.» spiegò con la voce bassa.

Un singhiozzo rumoroso uscì dalle mie labbra, « Io ho bisogno di te e tu sei distante chilometri e chilometri! Spiegami perché dovrei parlarti se quando io ho bisogno di te tu non ci sei?» borbottai arrabbiata stringendo incontrollatamente il cellulare tra le mani.

« Sean, vorrei essere lì, ti giuro. Vorrei baciarti e stringerti tra le braccia, ti giuro che vorrei essere là da te. » dichiarò.

« E invece non ci sei, cazzo! Sei lontanissimo! Non so quando tornerai, non so se tornerai! Potresti morire ogni secondo! Potrei non vederti mai più.» urlai tremando prima di mettere fine alla conversazione.

 

 

Scacciai un urlo aprendo di scatto gli occhi trovando però solo buio circondarmi. Come una stupida cercai il corpo caldo di Zayn dalla parte destra del mio letto incontrando solo le lenzuola fredde.

Accesi la luce, osservai la camera sedendo un vuoto nel cuore. Per terra non c'erano i pantaloni tolti di fretta da un  Zayn che voleva venire a letto e neanche gli occhiali di riposo sul suo comodino. L'unica cosa che era rimasta di lui era una fotografia dove sorrideva con i suoi quattro amici tutti matti.

Sorrisi malinconica , afferrando il mio cellulare da sopra il comodino, digitai velocemente il numero prima di posare l'aggeggio vicino al mio orecchio.

« Pronto?»

Sospirai di sollievo sentendo la voce assonata di Liam rispondere alla mia chiamata, « Liam, ho bisogno di te, vieni qui. Ti prego.» lo pregai cercando di trattenere le lacrime che volevano scendere, « Mi serve un amico e tu sei l'unico che mi può consolare in questo momento.» borbottai con la voce inclinata.

« Aspettami sveglia, sono da te fra cinque minuti.» dichiarò mettendo giù, ringraziai il cielo per avere un amico come lui al mio fianco in questi momenti.

Posai la testa sul cuscino afferrando quello di Zayn e stringendolo tra le mie braccia. Aspirai quello che era rimasto del suo profumo prima di scoppiare in un pianto isterico, « Cazzo, Zayn, mi manchi davvero tanto.» mormorai tra i singhiozzi.

 


 

Intravidi la figura di Liam posato sullo stipite della porta, notai che indossava i pantaloni a scacchi rossi, blu e bianchi del pigiama, il giubbotto e le Converse bianchi. Lo abbracciai cominciando a piangere sulla sua spalla mentre mi avvolgeva i fianchi con le sue braccia, mormorando “shh, calmati” al mio orecchio cercando di tranquillizzarmi senza successo.

« Andiamo in camera, così mi racconti cosa è successo.» dichiarò prendendomi per mano e dirigendosi verso la camera da lette che un tempo condividevo con Zayn, « Distenditi nel lato sinistro.» mormorai indicando il lato che di solito utilizzavo per dormire, Liam annui con la testa infilandosi sotto le coperte.

Mi abbracciò, « Ho fatto un incubo.» mormorai schiacciando il mio viso contro il suo petto, « Era morto, non c'era più. Cenere a cenere.» borbottai con il fiato corto, « Camminava dandomi le spalle, io lo chiamavo, pregavo che si girasse e che tornasse da me quando sentì uno sparo,  lui si accasciò a terra urlando dal dolore. Subito gli sono corsa in contro piangendo e urlando il suo nome, una pallottola lo aveva colpito all'altezza del cuore e c'era sangue ovunque.» raccordai tra i singhiozzi, « “ Baciami” era l'unica cosa che aveva detto prima di morire. Lo avevo baciato sentendo le sue labbra fredde contro le mie.»

Liam mi cullò tra le sue braccia, « Era solo un incubo. Lui tornerà da te. Vivrete felici. È forte, è uno dei più bravi, non si farà ammazzare. E poi ha un motivo per tornare qua. Ha te, quindi non avere paura.» cercò di tranquillizzarmi.

Sospirai, « Spero che tu abbia ragione, Liam. Non vivrei senza di lui.» dichiarai prima di addormentai.

 

 

Segnai con il pennarello un’altra x sul calendario appeso in soggiorno, un’altra x che si andava ad aggiungere ad altre crocette nere, le contai, ottantasei, ottantasette e ottantotto, finì di contare con gli occhi pieni di lacrime, erano ottantasette giorni che Zayn era lontano da me e quindici che non mi chiamava.

Ogni volta che mi squillava il cellulare tremavo e speravo di sentire la sua voce dall’altra parte del cellulare.

Camminai aventi e indietro per il mio soggiorno sotto gli sguardi quasi scocciati di Liam, Niall, Louis e Harry, c’erano tutti mancava solo lui.

« Smettila di camminare per la stanza! Finirai di consumare il pavimento e poi ci fai venire mal di testa!» mormorò Niall postandosi le mani vicino alla fronte, massaggiandosi con le dita le tempie come se avesse veramente mal di testa.

Sbuffai, spedendomi in mezzo a Liam e Harry, posai la testa sulla spalla del riccio socchiudendo gli occhi stancamente, « Sono quindici giorni che non mi chiama, ho paura che gli sia successo qualcosa.» mormorai tremando dalla paura.

Sentì le braccia di Harry stringermi forte, « Non pensare al peggio, lo sai che è difficile chiamare dove si trova.» cercò di consolarmi, Niall annui con la testa, « Dai, sta bene, lui è forte.» dichiarò sorridendo.

« L’ultima volta che abbiamo parlato era quindici giorni fa. Aveva detto che aveva bisogno di sentire la mia voce e io gli avevo urlato che lui era lontano anche se io avevo bisogno di lui per poi chiudergli il telefono in faccia.» mormorai cercando di essere forte e di non piangere.

« Sean, non avere paura, Zayn è davvero un ragazzo speciale, mantiene le promesse quindi non stare in pensiero, lui tornerà da te.» dichiarò Louis schioccando un bacio sulla mia fronte come se fossi la sua piccola sorella.

Sorrisi mordendomi le labbra, « Grazie ragazzi, davvero, non so cosa avrei fatto senza di voi. Sarei impazzita.» mormorai prima di abbracciare ognuno dei ragazzi, compreso Liam che se era stato in silenzio tutto il tempo, « Vi voglio bene, siete i migliori.» mormorai piano.

Fregai il telecomando che si trovava sopra la gamba di Liam che continuava ad essere silenzioso. Schiacciai il tasto rosso accendendo la televisione, sperando di trovare qualche programma interessante e non le solite stronzate che trasmettevano ogni domenica pomeriggio. « Lascia qua.» mormorò serio Liam.

Puntai lo sguardo sullo schermo della televisione, concentrandomi sulle immagini che trasmettevano.

« La base militare inglese che era stata costruita poco più il là della linea di Gaza è stata soggetta di un bombardamento. Molti soldati inglesi mandati per affiancare i pachistani sono morti in questo sgradevole attentato. Le ricerche dicono che quasi la metà è morta e gli altri soldati sono usciti gravemente feriti solamente poche persone sono usciti dall’attentato vive. Passo la linea al Dylan che si trova lì in quel momento. Dylan a te la linea.» dichiarò la telecronista bionda con dei fogli bianchi in mano.

Le immagini alla TV apparvero sfuocate per qualche secondo.

Un uomo stempiato con in mano un microfono, « Grazie Allison. Qui la situazione è davvero tragica, sono morti davvero tanti ragazzi per lo più molto giovani, tutti tra i diciotto e vontotto anni. Ci saranno molte famiglie pronte a piangere per i cari persi in guerra.>» Il telecronista si spostò e indicò con il suo dito tozzo un edificio a terra, non c'era più niente, tutto era raso al suolo, « Qui tutto è così, le caserme dei soldati, la mensa, i bagni, le case dei generali. Le uniche persone che si sono salvate erano i soldati che lavoravano nei sotterranei.» dichiarò mentre percorreva dei vicoli stretti e bui, « Molti soldati morti non sono stati identificati e all'appello mancano dieci uomini. Non si sa nulla, possono essere stati catturati o uccisi. I nomi dei morti verranno comunicati quando si sapranno tutti i soldati uccisi. Questo è tutto a te la linea Allison.» mormorò prima che la sua figura scomparisse.

La donna bionda riprese a parlare stingendo tra le mani dei fogli, « Questa è veramente una catastrofe, ci saranno molti persone che soffriranno per la scomparsa di questi uomini molto giovani. Vogliamo ricordare che l'Inghilterra pensa a loro. Un'altra catastrofe simile è accaduto all'inizio di questa guerra senza fine. Pochi anni fa gli inglesi avevano mandato i loro rinforzi per cercare di far finire la guerra, dopo che mesi e mesi i soldati combattevano c'è stato un attentato con a seguito quasi duecento uomini morti.» spiegò sistemando i fogli che teneva tra le mani, « Per questa edizione speciale di questo telegiornale è tutto.»

Portai le mani davanti al volto. Non poteva essere.

« Zayn era lì.» mugugnai sentendo la gola secca, « Era in missione lì già da un mese. » aggiunsi piano, « Aveva detto che era un posto affidabile, che lì sarebbe stato al sicuro, che non gli sarebbe successo niente. E invece.» continuai tra i singhiozzi « Se è morto mi uccido anche io, non vivrei senza di lui.» aggiunsi piano prima di essere abbracciata da cinque ragazzi diversi.

 

 

Mi sciacquai il volto con l’acqua gelata.

 Osservai il mio volto riflesso sullo specchio, mi sembrava di essere invecchiata davvero tanto nell'ultima settimana, gli occhi una volta azzurri erano grigi e spenti con due grandi occhiaie viola sotto di essi, avevo le labbra screpolate pieni di tagli e i capelli una volta mossi che sembravano delle palle di fieno color del rame.

Passai le mani tra i capelli alias palla di fieno e sbuffai. Tornai in camera trascinando i pieni, indossai in fretta un paio di pantaloni di una tuta vecchia che usava Zayn e una maglietta bianca aderente.

Volevo morire.

Mi buttai sul divano, guardando il lampadario che assomigliava ad un ragno pieno di cristalli di terza mano attaccato al soffitto, sorrisi ricordando Zayn che si era messo a ridere come uno scemo appena l'ha visto per poi puntate l'indice contro di esso “ Sembra un ragno spelacchiato! I ragni sono più belli.” aveva esclamato tra le risate.

Sospirai cacciando via i ricordi, ogni angolo di quella casa mi ricordava Zayn e ogni volta finivo per scoppiare a piangere.

Mi mancava tremendamente, era orribile non averlo accanto, non potergli sussurrare quello che provavo per lui. Morivo ogni volta che non lo trovavo dall'altra parte del letto, una piccola parte del mio cuore si frantumava ogni mattina vedendo la parte sinistra del letto vuota. Lo amavo e non averlo a fianco era come ricevere una pugnalata alle spalle.

Sentì le lacrime scendere lungo le mie guance. Erano giorni interi che piangevo, ormai piangevo giorno e notte, avrei finito le lacrime se continuavo in quel modo.

Afferrai l'iPod posandolo sul mio grembo e lasciai che partisse le canzoni in: riproduzione casuale. In quei giorni l'ultima cosa che facevo era piangere e ascoltare musica cercando di distrarmi dal chiodo fisso che avevo in testa: Zayn.

Sentì With Me dei Sum 41 diffondersi per la stanza.

I don't want this moment
To ever end
Where every thing's nothing, without you
I wait here forever just to,
To see you smile
Cause it's true
I am nothing without you

« Cazzo.»

Amavo quella casone, ma in quel momento la odiavo con tutto il cuore.

Era la canzone che mi aveva dedicato Zayn dopo aver detto che mi amava. La sera me la canticchiava all'orecchio fino a farmi addormentare tra le sue forti braccia. Con quella canzone aveva promesso che sarebbe stato al mio fianco ma non era vero, se ne era andato via, lontano per combattere la guerra che non gli apparteneva, una guerra che lo avrebbe portato alla morta.

Chiusi gli occhi sentendo le parole del ritornello liberarsi per la stanza.

I want you to know
With everything, I won't let this go
These words are my heart and soul
And I'll hold on to this moment you know
As I bleed my heart out to show
And I won't let go

Zayn se ne era andato, mandando tutte le promesse che mi aveva fatto a puttane. Aveva fatto finire tutti i progetti che avevamo in serbo per il futuro giù per il tubo del water come un pesce rosso vinto ad una stupida fiera e morto dalla fame.

Sentì un rumore, come qualcosa d'acciaio cadere al suolo ma non aprì gli occhi, rimasi con gli occhi chiusi, assaporando le parole che più di una volta mi aveva dedicato Zayn. Sentì dei passi avvicinarsi al soggiorno, forse era Liam, forse Niall, poteva essere anche un ladro o un rapitore, ma continuai a tenere gli occhi chiusi.

Una voce soave si aggiunse alle parole della canzone lasciandomi senza fiato.

« Through it all
I've made my mistakes
I'll stumble and fall
But I mean these words .»

Spalancai gli occhi, trovandomi davanti il ragazzo più bello del mondo intero, gli occhi ambrati mi scrutarono intensamente sorridendo poco poco.

« È un sogno, tutto questo è frutto della mia immaginazione. Tu non sei qua, tu non sei vero. Magari mi sono addormentata e ora di sto sognando come ogni notte.» mormorai strofinandomi gli occhi con le mani per poi chiuderli e riaprirli di scatto. La figura dei Zayn era ancora lì, in piedi poggiato sullo stipite della porta bello come il sole, « Dimmi che sei vero, ti prego.» mormorai tra le lacrime.

Lui annui con la testa, « In carne ed ossa.» mugugno piano, mi buttai tra le sue braccia lasciando cadere l’aggeggio che avevo appoggiato sul grembo a terra, « Mi sei mancato, davvero tanto.» bisbigliai allacciando le braccia attorno al suo collo stringendomi al suo corpo caldo.

Avvolse le braccia attorno ai miei fianchi, posai la testa sul suo petto, piangendo, piangendo di felicità. Inspirai il suo profumo, mi era mancato, tutto di lui mi era mancato terribilmente, non esistevo senza di lui, non potevo vivere senza di lui, tutta la mia vita era concertata sul suo amore. Lo strinsi forte. Continuavo ad avere paura che fosse un sogno, un fottuto sogno e che lui sarebbe sparito nel nulla spezzandomi il cuore ancora una volta.

«Stingimi.»

Mi strinse maggiormente i fianchi si inchinò fino a baciarmi la fronte, « Dimmi che sei tornato per restare, dimmi che non te ne andrai un'altra volta.» sussurrai contro la sua pelle olivastra.

Scosse la testa, « Non me ne andrò più. Resterò con te perché senza di te non sono niente, ho bisogni di averti affianco per vivere!» dichiarò, posando le sue labbra sulle mie.

Era un bacio casto per niente passionale, ma sicuramente era il bacio più bello di tutta la mia storia con lui, « Mi sei mancata.» mormorò a un centimetro dal mio volto.

Lo fissai, indossava un paio di pantaloni militari e una maglietta a maniche corte bianca semplice, notai delle cicatrici sulle sue braccia e sul suo volto, i capelli erano più corti di quando lo avevo lasciato e pure il volte sembrava diverso, quasi più maturo. Era come avere davanti un altra persona.

« Perché?» domandai senza fiato, « Perché sei tornato senza dirmi niente? Perché non mi hai più chiamato? Non sai quanto in pena ero in questi ultimi giorni.» bisbigliai arrabbiata, ero stata male per lui, temevo per quello che poteva essergli accaduto, « Ho pensato il peggio. Mi era passata la fame, non riuscivo a non fare niente a parte piangere giorno e notte.» dichiarai mentre tiravo deboli pugni contro il suo petto piangendo.

Mi strinse con più forza bloccandomi le braccia sul suo petto, « Mi dispiace. Non volevo farti soffrire. Non volevo farti rimanere in pena. Davvero. La mia missione era finita qualche giorno prima della catastrofe e per tornare a casa ci sono stati controlli extra per sicurezza. Volevo farti una sorpresa.» mi spiegò parlando piano smettendo di abbracciarmi per qualche secondo fissandomi, « Non ti ricordavo così bella.» mormorò sorridendo.

Sentì lo sguardo di Zayn soffermandosi su ogni parte del corpo.

Incarnai un sopracciglio, « Con una maglia vecchia e un paio di pantaloni tuoi, struccata e con i capelli che sembrano palle di fieno? Mi stai prendendo per il culo?» domandai divertita.

Lui scosse la testa, « Sei bellissima e  sei la mia vita, non ne frega niente di come sei vestita, se sei truccata o se i tuoi capelli non sono mossi o lisci ma sembrano delle palle di fieno. Ti amo. Ti trovo bellissima sempre! E mi sei davvero mancata in questo periodo. Era difficile dormire la notte ti pensavo sempre, volevo essere qui con te, baciarti, amarti e non lasciarti più andare .»

Sembrava che asse gli occhi gli fossero diventati lucidi, era un tipo riservato, Zayn teneva tutto dentro e a volte era difficile capire cosa gli passasse per la mente di quel ragazzo, poteva sembrare felice e dentro ci moriva, poteva sembrare depresso e invece voleva fare i salti mortali dalla felicità.

« Ehi, stai piangendo?» gli domandai sorridendo.

Mi baciò con furia, con passione come se fosse l'ultima volta, « Piango perché finalmente sono a casa, perché finalmente posso stare con te senza problemi. Ti amo.» mormorò.

 

 

« Guarda, guarda non perdete tempo, eh? Volete recuperare tutto il tempo perso?» domandò divertito Louis mentre mi baciavo sul divano con Zayn.

Afferrai il cuscino rosso del divano lanciandolo addosso alla faccia di Louis, provocando le risate del resto del gruppo, « Non parlare. Stai zitto! Sono mesi che non lo vedo, mesi che non lo bacio e...»

Il riccio mi bloccò continuando al posto mio « E mesi che non ci scopa.» esclamò tra le risate, afferrai il libro di Liam che fino a poco prima stava leggendo, « Guarda che te lo lancio! Il coraggio non mi manca!» lo minacciai senza voce, « Volevo dire che erano mesi non lo abbraccio e che mi è mancato davvero molto!» mormorai sorridendo prima di fare la linguaccia ai ragazzi e tornare a baciare Zayn.

Sentì il mio ragazzo sorrise sulle mie labbra, « Amico, tu sei in astinenza più di me. Quindi taci!» mormorò scatenando ancora più risate ttra i ragazzi.

Notai Harry che arrossiva. Colpito e affondato caro mio. Rissi forte tra le braccia di Zayn, non ero mai stata meglio. Non potevo voler niente di più dalla vita! No, no.

« Perché sorridi come una scema?» domandò Naill sgranocchiando un pacchetto di patatine.

« Perché la mia vita ora è perfetta! E non potrei desiderare niente di meglio! » mormorai.  

 

« Ora fuori!» annunciai spingendo le mani sulla schiena di Liam, « Vi voglio un mondo di bene ma ora fuori di qui, ci vediamo domani, dopodomani, dopodomani ancora. Ma ora via!» mi aiutò Zayn spingendo Harry fuori dalla porta.

« Che amici ingrati.» dichiarò Louis uscendo da solo dalla porta senza che nessuno lo trainava, «  Ma vi capisco ragazzi, volete recuperare il tempo perso, e avete ragione. Avere da parlare e noi tutti i capiamo! » lo guardai strabuzzando gli occhi, Louis posò lo sguardo su Zayn, « Amico, sei fortunato ad avere una ragazza come Sean, lei è davvero speciale, tientela stretta.» aggiunse sorridendo.

Zayn sorrise, « Lo so amico, lo so. È davvero speciale e non la lascerò scappare.»

Mi sentì arrossire fino alle punte dei capelli, « La smettete di parlare di me come se non ci fossi anche se non qui?» domandai ironica cercando di ritornare al mio colorito principale.

« Bene.» parlò Niall attirando la attenzione su di lui, « Noi andiamo, vi lasciamo soli, divertitivi anche per queste quattro anime sole.» dichiarò indicando Liam, Louis, Harry e infine lui, « Allora ciao!» esclamò sventolando la mano.

Sorrisi e li salutai scioccando un bacio sulla guancia di ognuno.

Appena chiusi la porta le braccia calde di Zayn mi avvolsero i fianchi baciandomi il collo dolcemente, sentivo il cuore esplodermi nel petto. Le sue labbra lambivano ogni pezzo di pelle scoperto dalla maglia bianca, « Finalmente soli!» mormorò tra in bacio e l'altro.

Mi girai baciando le sue labbra, mi prese in braccio e io allacciai le gambe attorno ai suoi fianchi. La sua presa era ferrea, se stringeva poco di più mi avrebbe lasciato i lividi  ma non dissi niente, mi era mancato davvero tanto e non mi sarebbe fregato molto.

Gli morsicai il lobo dell’orecchio appena sopra al buco dell’orecchino. Lo sentì gemere debolmente e sorrisi vittoriosa.

Mi portò in camera da letto in braccio mentre io lo riempivo di baci, chiuse la porta dietro di se con un calcio dietro di se. Mi posò in mezzo al letto matrimoniale, mettendosi a cavalcioni sopra me.

Sentivo la passione scorrere nella mie vene, passione che non riuscivo più a contenere.

« Ti amo.» mormorò mentre mi toglieva la maglietta bianca lasciando svelato il mio reggiseno di pizzo bianco e blu. Scese a baciarmi la pancia piatta mentre con le mani viaggiava sotto i pantaloni grigi di una sua vecchia tuta per poi togliermeli e lanciarli in un angolo, « Sei bellissima, senza te non vivrei.» mormorò piano.

« Tu sei perfetto.» mormorai prima di spogliarlo.

Che le danze abbiano inizio.

 

 

Mi svegliai e puntai lo sguardo fuori dalla finestra, osservai le stelle nel cielo scuro, doveva essere notte fonda.

 « Ti sei svegliata?>» sentì mormorare ad un centimetro del mio orecchio provocando brividi lungo le mie schiena, mi girai e incontrai i suoi occhi ambrati.

Sorrisi e gli schioccai un bacio a fior di labbra, « Si.» mormorai piano lasciandomi circondare il corpo nudo dalle sue braccia muscolose, « Avevo il bisogno di sentire la tua voce.» aggiunsi posando la testa sul suo petto.

Mi accarezzò il profilo del mio fianco. Sentì i brividi riempirmi il corpo. Ogni volta che mi toccava, che mi baciava o che solamente mi sfiorava era così. Ogni volta sentivo brividi dappertutto.

«Sai, quando non ero in mezzo il campo di battaglia stavo male. Mentre lottavo la vita sul campo avevo qualcosa per sfogarmi, qualcosa per continuare a vivere: tornare da te. Quando ero in caserma a girarmi i pollici nel cercare di riposarmi per poi ripartire per una missione ti pensavo. Pensavo a quanto vorrei essere stato vicino a te. » sussurrò lievemente, « Ogni giorno era sempre più difficile, ogni giorno capivo che senza di te non avrei vissuto. Tu sei la mia vita, tu sei il meglio che mi sia capitato in tutta la mia vita. So che per te è stato difficile e che hai sofferto. Ma ti prego perdonami, perdonami perché solo andando in guerra ho capito che senza di te sarei perso, che senza di te non potrei vivere.» dichiarò schioccando un bacio sulle mie labbra, « Ogni volta che un soldato moriva, avevo paura di poter fare la stessa fine e che non avrei più potuto vedere il tuo dolce volto. Quando è successo la catastrofe del bombardamento ho ringraziato il cielo di aver abbandonato tutto ed essermene andato via da quel posto infernale. Mentre tornavo a casa temevo che tu ti eri dimenticata di me, avevo paura che avevi smesso di amarmi.»

Scossi la testa stringendolo al mio corpo nudo, « Non avrei mai potuto smettere di amarti. Ti ricordo che sei la mia vita!» gli ricordai piegando la bocca in qualcosa che doveva assomigliare ad un sorriso.

Mi baciò la fronte, scendendo fino al naso per arrivare alle labbra.

« Lo so. Ma avevo tutte le ragioni per pensarlo. Ti avevo lascito per andare a morire!Non ti ho chiamato per settimane, ti ho fatto stare in pensiero e...» lo bloccai mettendogli l’indici sulle sue labbra perfette.

« Non me ne frega niente, perché io ti amo, e non potrei vivere senza di te, e questo dovresti saperlo!» gli spiegai cercando di sorridere.

Ricambiò un sorriso, « Lo so, lo so. E sono stato uno stupido a pensare quelle cretinate.» mormorò alzandosi dal letto.

Me lo mangiai con gli occhi, solo Dio sa quanto mi sia mancato la sua presenza in casa, solo Dio sa quanto mi era mancato lui.

« Dove vai?» gli domandai curiosa.

Scrollò le spalle continuando a camminare fino a raggiungere il suo borsone militare con cui era tornato a casa dalla sua missione suicida,  si piegò afferrando qualcosa da dentro una sua tasta, per poi ravvicinarsi di nuovo a me.

« Lo so che è una proposta strana fatta in questo modo: nudi dopo aver fatto l’amore ma non sarei riuscito a resistere fino a qualche altra occasione!» piegò corrugando la fronte, si inginocchiò ai piedi del letto, « Ti amo e voglio passare la mia vita con te, tu vuoi fare lo stesso con me?» mi domandò morsicandosi il labbro inferiore, « Sean vuoi sposarmi?» riformulò la domanda aprendo una scatoletta bianca di velluto mostrando un anello di fidanzamento.

Zayn. Sean. Matrimonio. Io. Lui. Per sempre.

Scacciai un urlò aggrappandomi al suo collo, « Si, si, si mille volte si!» urlai cominciando a pianger dalla felicità, premetti le mie labbra sopra le sue.

 

 

Forse era arrivato il mio momento di essere finalmente felice. Le mie avventure con Zayn non sarebbero sicuramente finite con il matrimonio, perché non era la fine di qualcosa ma l'inizio di un'altra avventura da superare assieme e solo quando sarò vecchia con i capelli bianchi e il volto pieno di rughe potrò dire di aver vissuto tutte le avventure con l'uomo perfetto.

Questa non è la fine ma semplicemente un nuovo inizio.

 

 

 

 

 

COSA TI COSTA LEGGERE?

Mentre guardavo Abito da Sposa Beverly Hills: Eileen/Arika del 22 su RealTime, mi è venuta ispirazione. Avrò visto quella puntata due o tre volte e ogni volta quella strana idea mi ronzava per la testa.

Mi sono innamorata di questo programma, ho visto talmente tante puntante e tanti vestiti, che voglio sposarmi solamente per andare a trovare l'abito da sposa.

Tornando alla storia, bho. Non so che dire oltre che ho preso ispirazione da Abiti da Sposa. É la prima FF che pubblico ma non che scrivo, anche se in teoria ho pubblicato altre storie che però ho cancellato perché c'erano troppe poche recensioni! Quindi COMMENTATE!!!!

Lo so che potrebbe essere una rottura di scatole e che a volte non c'è la voglia ma VI PREGO è importante una “scrittrice” esordiente sapere se la storia è piaciuta o no, se c'è qualcosa che non va, o robe del genere... Quindi COMMENTATE!

Ritornando alla storia, è la prima che scrivo su Zayn come nel protagonista, di solito scrivo su Harry, ma questa volta mi sembrava più adatto lui, ecco tutto.

Non sono esperta sulle guerre che ci sono incorso ora in giro per il mondo, quindi prendete la mia descrizione come buona.

Consiglio di ascoltare la canzone dei Sum 41 perché ne vale veramente la pena.

Detto ciò vi lascio.

COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE.... Se commentate arriveranno gli One Direction a casa vostra pronti per abbracciarvi (?) e potrete tenerlo uno a casa vostra (?)! Quindi COMMENTATE!

Bacioni

Giulia

   
 
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