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Autore: Rouge_san    27/05/2012    2 recensioni
E se tornassimo nel Mondo Emerso? Dopo la sconfitta di Aster torna un nuovo nemico...Nidhoggr! E questa volta non ci sarà Nihal a proteggere le otto terre ma bensì i nostri amati Draconiani.
Nuovi amici?
Vecchi nemici?
E tra Fabio e Sofia si vedrà il lieto fine? Può darsi.
Dal capitolo 1
"La caverna, il buio, l’oscurità totale e le forti urla di Karl, sempre più lontane. Era tutto quello che ricordavo"
Minori e Rouge
P.S: Noi autrici, siamo partite dal quarto libro della ragazza drago e noi povere ignoranti non abbiamo ancora letto le guerre...Chidiamo umilmente perdono! Comunque speriamo che la storia piaccia lo stesso! Bye, bye!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ai confini del mondo emerso
 
Capitolo1

 "Trippin out
Spinning around
I'm underground
I fell down
Yeah I fell down

I'm freaking out, where am I now?
Upside down and I can't stop it now
Can't stop me now, oh oh" - Alice Undeground Avril Lavigne  


  La caverna, il buio, l’oscurità totale e le forti urla di Karl, sempre più lontane. Era tutto quello che ricordavo.
 Quando avevo aperto gli occhi, non ero più nella caverna, che io e i miei amici avevamo trovato nel deserto australiano. Ero in una strana ed accogliente stanza, con una tappezzeria rossa ed un enorme specchio adornato da tanti fregi. - Dove sono? Questa non è non è la caverna dove sono caduta…-.
 Ad un certo punto, un grosso paio di occhi azzurri si posarono sopra di me.
  Vicino al letto c’ era un ragazzo, dai capelli rossi piuttosto lunghi e mossi. Indossava una strana tunica nera, con un inquietante occhio rosso ricamato al centro. Un ragazzo, con due occhi azzurri penetranti; sulla guancia sinistra riportava una brutta cicatrice, ma in mezzo alle ciglia aveva un neo verde;
  nello stesso identico punto dove lo avevo io. Era impossibile per me, solo io portavo dietro l’eredità di Thuban. Io sola, o forse no.
«Sei sveglia, pensavo non ti destassi più. Qual è il tuo nome?» la sua voce era quella di un ragazzino, ma dai toni sembrava molto più giudiziosa. « Sofia, mi chiamo Sofia.» ero ancora frastornata, e la testa mi girava come una trottola.
« Bene Sofia, io sono Sennar.» era stranamente calmo, non si faceva problemi ad accogliere una tizia che non aveva mai visto in vita sua. «scusa, Sennar, dove sono e da quanto sono qui?» Anche se, in quel momento la mia testa non connetteva, volevo sapere cosa  stava accadendo.
  « Sei nella terra del mare, a Phelta, nella casa di mia  madre, e sei qui da ben  tre giorni.» mi sentivo come se una roccia mi fosse caduta sulla nuca- Terra del mare? Phelta?... Oh cielo! Ma sto sognando? Certo che sto sognando! Questo tizio è il frutto dei miei sogni, solo io sono viva tra gli ereditari di Thuban…-  tuttavia, volevo accertarmi che fosse veramente un sogno, e gli domandai:
     «Aspetta, mi stai dicendo, che non sono in Australia?!» volevo a tutti i costi sentirmi dire “ Certo, Che sei in Australia! Stai solo sognando, Sofia”, no, la risposta mi era arrivata alle orecchie in modo diverso.
  «Australia? Che paese è?» era seriamente preoccupante, o quel tipo era pazzo, o mi stava prendendo in giro.
  « Sarai stanca, in fondo hai la febbre molto alta» illuminazione. « Ma certo! Ora capisco, ho la febbre ecco perché mi gira la testa e probabilmente sto sognando e questo mondo è tutto un sogno. Lidja e Karl mi staranno già curando. Ma che sciocca che sono!» ero certa di aver detto una cosa sensata,ma il responso era diverso: « Forse la febbre è salita, meglio controllare, tu nel contempo riposa.»  Sennar, stava per alzarsi dalla sedia vicino al letto,  ma  avevo afferrato la sua tunica, per fargli un’ ultima domanda, «Ma sei certo che non sia un sogno?»  lo avevo chiesto tutto in un soffio e dato che lo avevo detto alla velocità della luce pensavo non mi avesse compresa.
     « Ne sono, ASSOLUTAMENTE certo, ed ora riposa Sofia.»
 Sennar non ci aveva messo  molto, era tornato quasi subito; con una bella zuppa calda.
 –Dall’ odore e dall’ aspetto sembra buona-  avevo una fame terribile, non mi importava cosa ci avesse messo dentro.  In nemmeno dieci minuti l’avevo trangugiata, anche se stavo male.
«Vedo con piacere che hai gradito la mia zuppa.» disse Sennar abbozzando una risata.
 «Sì, mi è piaciuta molto. Grazie.» « Figurati è un dovere aiutare chi è in difficoltà» il suo sorriso aveva il potere di tranquillizzarmi, nonostante la situazione alquanto drammatica
  «Scusa Sennar, ma mi spieghi meglio che mondo è questo?»  
«Questo è il mondo emerso. Ė diviso in otto terre: la terra del sole, del mare, della notte, delle rocce, dei giorni,del vento, del fuoco e dell’acqua.»
   «E…io sono nella terra del mare, giusto?»
  «Esatto».
Era tutto?... No, la faccia di Sennar era come un libro aperto c’era dell’altro, ma io non ne ero a conoscenza.
 
 
Il volto del ragazzo si era fatto scuro. « Devi sapere, che alcune terre sono state conquistate da un essere malvagio, ma fortunatamente non sei in una di queste» si sforzava di sorridere, ma qualcosa lo preoccupava, e non riusciva a dirmelo.
   «Come si chiama questo essere?»  « Nidhoggr »
  «Questo…è impossibile». 
«Perché?»
«Nidhoggr è il mio nemico, colui che io, in quanto draconiana, devo uccidere»  « Credo di non aver capito, puoi farmi un breve riassunto?» Era lui ora quello preoccupato, ma per motivi diversi dai miei.
   « vediamo…»  avevo fatto un riassunto poco dettagliato, Sennar mi ascoltava assorto.
 Solo alla fine si era deciso a parlare, - Cosa penserà di me? Che sono pazza, che sto dando di matto?-
    «Capisco»
             -Come, capisco?
         « Sai, io ho sempre cercato di nasconderlo.» mi disse indicando il suo neo.
«Come?» mai avrei creduto che si potesse nascondere. «Con la magia»
   «Magia?» 
 «Sì magia, ma tu da quanto mi è parso di comprendere, vieni da un'altra dimensione»
-Assurdo! Non mi ha presa per pazza! Ora però, io mi sento in colpa per aver pensato che lui fosse un matto.-
«Come fai a esserne sicuro?» 
«Mio figlio…»
   « Tu hai un figlio?  Se hai appena qualche anno più di me!» 
          «No, no, io non ho la tua età, è solo un incantesimo a darmi questo aspetto. E comunque, sì ho un figlio.»
   « Come, tu non sei tu?» ero letteralmente confusa.
«No, questo ero io all’ età di diciassette anni. Tuttavia io non riesco più a riprendere il mio aspetto»
   «Wow. Però,tuo figlio che legami ha con la terra?»
 «Oh, lui era scappato sulla terra, un po’perché mi riteneva responsabile della morte di sua madre e poi perché… si era innamorato. Lui, a mia insaputa, di tanto in tanto scappava in quella dimensione, è così che l’ha conosciuta.»
  « Chi?»
« Una ragazza, una certa…Beatrice.»
 Le mie orecchie si erano rizzate, si erano fatte sveglie e attente.
          «Beatrice era mia madre. Mio padre invece non l’ho conosciuto, ma aveva l’eredità di Thuban.»
   « Anche mio figlio aveva questo maledetto neo… Ora che ci penso, quando ti ho vista per la prima volta, me lo ricordavi parecchio: stessi capelli ricci e crespi,lo stesso taglio degli occhi. Siete molto simili tranne per due cose, il colore degli occhi e le lentiggini»
  «Davvero?»
« Sì, i suoi occhi erano come quelli di sua madre, viola… ma tu? Tuo padre com’è?»
«Oh, è morto e io non l’ ho mai conosciuto. So che lui aveva i capelli come i miei e il mio stesso neo; forse anche gli occhi erano uguali» dopo quella descrizione un po’ tirata,forse nemmeno del tutto certa, Sennar concluse.
  «Posso scoprire chi era tuo padre, ti va?»
 « Come faresti scusa?»  «Ancora con la magia, una volta un mago aveva fatto su di me questo incantesimo, per vedere i miei ricordi più profondi» Lo aveva detto mentre frugava in uno scaffale pieno di libri, che io non avevo notato.
     Dopo qualche minuto, Sennar aveva in mano un grosso libro polveroso. Girava una pagina dopo l’altra a gran velocità, quando tutto ad un tratto si era fermato. Aveva cominciato a pronunciare una  formula in comprensibile,che mi aveva fatto cadere in una specie di trance. Ho rivisto tutti i miei ricordi, dai più recenti ai più profondi e intimi;
risentivo  le emozioni che avevo provato, i sogni, le risate e i momenti intimi con Fabio.
   In me si erano fatti strada  tre ricordi particolari : il primo bacio che Fabio mi aveva dato; quando io, Lidja  e Karl  siamo scappati da Castel Gandolfo, per andare nel deserto australiano alla  ricerca del frutto  di Thuban; infine un ricordo che mi sembrava di non aver mai vissuto, io, tra le braccia di un  uomo, molto simile a me. Mio padre. Lo vedevo in faccia finalmente, nei miei stessi ricordi, lui di fronte a me. Era felice mentre mi abbracciava, i suoi occhi erano diversi dai miei, erano viola. Il prof  aveva detto che erano come i miei, anche se non mi aveva ben specificato se il taglio o il colore.
 
Sennar era lì a osservare la scena, condivideva tutto quello che avevo visto,fatto o provato.
   Guardava tutto,con gli occhi sbarrati.
 Mentre lui  scrutava  i miei ultimi ricordi,io sentivo le forze abbandonarmi e in qualche secondo ero già nel sonno più profondo.

  
 

 

Fuori Scena

Sofia: «Ora mi spiegate come diavolo ho fatto a cadere in una caverna! E voi avete il coraggio di definirvi autrici? »
Rouge:«Si! E allora? Dov’è il problema?»
Sofia:«IL problema è che ho fatto la figura dell’idiota!!»
Lidja:«Come se non la facessi mai…»
Sofia:«Taci!!»
Lidja:«Guarda che anche a me toccherà la brutta figura che credi? Ste’ due sono mostri!!»
Minori:«Cacchio ci vedono veramente male»
Rouge:« E allora? Troppo scazzo per essere gentile…»
Soul:«Ehi il fatto che tu mi rubi la faccia è molto poco fico»
Minori:«Sparite tu e la tua faccia pidocchiosa!!»
Soul:«Pidocchiosa?»
Rouge:«si, lei non riesce a disegnarti»
Soul:«Ah, ecco perché c’è l’ha con me»
Sofia:«Qualcuno mi dice chi sieteee???»
Minori:«Non c’è l’ho con te ma con la tua faccia è diverso….io ti adoro»
Soul:«Lunatica»
Sofia:«Qualcuno mi considera??»
Rouge:«NO! Hai fatto arrabbiare le autrici, pagane il prezzo»
Maka:«Tranquilla te lo spiego io…»
Karl:«Tu sei Maka, la Scyter Meister di Soul Eater!!!»
Maka:«Esattamente e tu sei?»
Karl:«Un tuo fan!»
Fabio:«E’ una ragazza? Che ansia!»
Maka:«Maka-Chop! Come ti permetti?» *Occhi di fuoco*
Fabio:«Scusa dico quello che penso, ovvero che sei talmente piatta da sembrare un maschio»
Maka:«Makaaaa-Chop!»
Soul:«Io ti consiglio di smetterla anche se dopo un po’ ti ci abitui»
Sofia:«E voi servireste a…?»
Maka:«Semplice noi, personaggi di Soul Eater parteciperemo a rotazione a vostri talk show»
Sofia:«Wow-Che-Bello?»
Soul:«Concordi anche tu?»
Karl:«SIIIII è un sogno che si avvera»
Fabio:«Che ansia che mi metti»
Minori:«BASTA! Io me ne vado!!»
Rouge:«Pace e amore, il capitolo uno è concluso!!»
Minori e Sofia:«Finalmente!»
 

  
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