Per Gemma Stone andare alle
superiori e stare in una classe di soli ragazzi era diventata una cosa
difficile, molto difficile, soprattutto se non aveva stretto amicizia con
nessuna delle ventotto persone che si trovava vicino. Gemma Stone non era come
le altre ragazze: lei era sciatta, rozza, bruttina e con un fisico che nessuno
vorrebbe. L'unica cosa bella? La sua voce. Oh sí, quella era l'unica cosa che
amava di sé stessa, dopo i suoi capelli sempre liscissimi ovviamente.
A volte ella si chiedeva se
il destino non le avesse giocato un brutto scherzo, se Dio lassú si divertisse
a farle andare tutto male perché, tra le quaranta persone che si trovava nel
suo corso, l'unica con cui andava d'accordo la vedeva solo nei due intervalli,
perché egli era nell'altra classe per sua sfiga.
Un nome, mille
ringraziamenti da Gemma: Kevin Jonas. Il ricciolo più dolce che abbia
mai visto. Quello che durante le ore di disegno tecnico si infiltrava nella
classe di lei per starle vicino.
Se
la vostra prima domanda che vi sorge spontanea è "Stanno insieme?" vi dico già che la risposta è no. Si vogliono
solo bene, tutto qua, non sono nemmeno migliori amici.
-Buongiorno Gemma-
-Buongiorno-
-Vedo che sei assonnata-
-E quando non lo sono?-
La conversazione era la
solita: lui tutto pimpante, lei sempre assonnata, e un intervallo che li
aspettava. Ma, quel giorno, qualcosa sarebbe cambiato. Stavano scendendo le
scale, quando...
-Vieni con me- disse un ragazzo prendendo per il braccio Kevin facendolo risalire e
quindi trascinando anche Gemma che teneva la mano del suo amico.
Appena risalirono le scale
Kevin si mise accanto al ragazzo misterioso, e Gemma fece lo stesso a sua
volta, ma continuando a fissare il cellulare.
-Che succede adesso?-
-Si tratta di Nicholas, si sta rendendo ancora
ridicolo-
-Oh, ma che palle quel ragazzo, dovremmo farlo
imparare a filtrare, non possiamo salvarlo ogni volta-
-Si, stasera le sente su, tranquillo-
Gemma aveva ascoltato
attentamente la conversazione cercando di non farsi beccare guardando il
telefono. Quel Nicholas lo conosceva Gemma, ma di vista, se non sbagliava si
faceva chiamare Nick da tutti. Era un rapper, un rapper fallito visto che non
avrebbe mai avuto successo da quello che si diceva.
-Ah comunque Gemma ti presento Joe, Joe lei è Gemma-
Gemma si risveglió dai suoi
pensieri e alzò per la prima volta lo sguardo verso il ragazzo, rimanendo
incantata dalla sua bellezza.
-Piacere-
La sua voce era così
profonda, e Gemma.. Tremava. Tremava perché quello era il ragazzo di cui le sue
amiche del corso di lingue parlavano sempre. Joseph Jonas alias il ragazzo più figo
di tutto l'istituto era davanti a lei.
-Eccolo, è lí-
-Gemma aspettami qui, andiamo a salvare un amico-
E i due ragazzi lo
portarono via da quel gruppo di ragazze che ridevano continuamente di lui e dei
suoi rap.
Appena arrivarono vicino a
Gemma gli tirarono contemporaneamente uno schiaffo sulla testa, per il suo
comportamento.
-Quando la smetterai di fare il coglione e renderti
ridicolo davanti a tutti?-
-Quando mi troverò una ragazza grazie ai miei rap-
-Quindi mai?-
Nick si era offeso un po',
si vedeva, però si vedeva anche che era abituato a questo tipo di
"complimenti" , quindi passó oltre, andandosene in bagno accompagnato
da Joe, lasciando finalmente Kevin e Gemma al loro giro in cortile.
-Scusali, sono due coglioni-
-Tranquillo. Anzi no, PERCHE' NON MI HAI DETTO CHE
CONOSCI JOSEPH CIAOSONOUNFIGO JONAS?- sottolineò
il nome Gemma urlando.
-Allora.. Viene dal Texas, non è fidanzato e
l'ultima sua ragazza si chiamava Gemma anche lei ma si sono mollati un anno fa,
lo conosco perchè è mio fratello e sia..-
-Stop stop stop. Tuo fratello? Mi prendi per il
culo?-
-No, perché dovrei? Jonas-Jonas, Kevin Jonas, Joseph
Jonas, e addirittura Nicholas Jonas.. Non ti è venuto il dubbio?-
-No, nella mia classe ne ho due con lo stesso
cognome che non sono parenti, avevo pensato che fosse cosí, e basta-
-Ah okay.. Io vado in classe, tra un minuto suona la
campanella. Nella proissima ricreazione non ci saró, ho il test di elettronica
e preferisco ripassare. Ci vediamo domani va bene?- ed egli, dopo averle dato un bacio sulla guancia
entrò nella sua classe.
-Scusami, ti ho fatto cadere tutti i libri-
-Tranquill..-
Ma, quando Gemma alzó lo
sguardo i suoi occhi nocciola si scontrarono con gli occhi profondi di Joseph.
Egli la stava aiutando a raccogliere i suoi libri non accorgendosi che Gemma
era ancora incantata da chi aveva davanti. Quando entrambi si alzarono il
ragazzo le riconsegnò i libri, scrutandoli uno ad uno.
-Anche tu fai il corso informatico?-
-Sí, sono nell'altra classe-
-Bello.. Gemma giusto?-
-Sí Joseph-
-Chiamami pure Joe- ribatté subito lui mostrandogli un sorriso e
facendola arrossire.
-Joe, tesoro! Eccoti finalmente- dissero due sanguisughe che desideravano solo il suo
organo genitale maschile -per essere fini- e i suoi muscoli perfetti.
-Devo andare, le donne mi chiamano! Ci vediamo in
giro- e la lasció impalata in mezzo
al corridoio.
Ella continuó il suo
tragitto fino alla sua classe per lasciare giù i libri di fisica, e poi uscì da
essa per l'intervallo. Appena fuori notò appoggiato al muro
il riccio -non Kevin, Nick- con due cuffie professionali mentre si ascoltava
qualcosa che pareva Missy Elliot, la sua grande eroina. -Ciao!- gli disse Gemma tutta pimpante. Egli si tolse le cuffie e
la guardó male, ricambiando il saluto con un cenno della
testa. -Shake your pom pom non è una delle migliori, prova ad ascoltarti Get Ur Freak On, quella
merita-
Nick
rimase stupito. Aveva trovato una che amava le sue stesse canzoni.
-Da quando una
ragazza ama il rap?- -E da quando un ragazzo si ascolta Missy Elliot e non Lil
Jon, Drake o Timbaland?- il riccio sorrise sentendo le sue parole.
-Piacere, non ci
siamo presentati prima, sono Gemma- -Nicholas, ma chiamami Nick- e si strinsero la
mano, iniziando a parlare, parlare e parlare.
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-Nick! Come va col tuo nuovo rap?-
-Non male, ma non mi sembra corretto. Prova a
sentire tu-
E Gemma si mise le cuffie
del ragazzo.
"Are you the baby baby baby?
The honest truth, the real boy
The baby and the boy, the boy, the boy!
Then make me feel like a superstar"
-Mh, proviamo così- disse Gemma prendendogli il quaderno e cambiando le
parole. Nick stava a guardare la ragazza intenta nel lavoro, mentre cercava di
leggere quello che scriveva. A lavoro finito Gemma giró un po' il quaderno
verso l'amico e, intonando la canzone, cantó quello che aveva scritto.
"Are you the boy, the boy, the boy?
The honest truth, the real McCoy
If you're the boy, the boy, the boy
Then make me feel like a movie."
Gemma guardó Nick sperando
che approvi, ma lui sembrava più sbalordito che concorde col testo della
ragazza.
-Punto primo: tu hai una voce angelica. Punto
secondo: questa canzone la finisci tu, e la fai diventare un duetto. Punto terzo:
tu la canti con me, e non si discute-
La ragazza sorrideva, ed
era anche un po' rossa in faccia per colpa dei complimenti. Annuí, prendendo il
quaderno di Nick andando poi in classe, per seguire la lezione, o meglio,
controllare e finire il testo.
-Ciao Joe!-
-Ciao Gemma, cosa fai qui?-
-Ero da Nicholas, perché?-
-Niente.. E questo è il suo quaderno?-
Gemma annuí,
mostrandoglielo.
-Oddio, perché ce l'hai tu? E poi, che cos'è questa
schifezza?- disse leggendo il testo
scritto cinque minuti prima da lei.
-Grazie per aver detto che il mio testo fa schifo, è
cento volte meglio di quello di tuo fratello-
-Ah beh mi immagino allora- disse con una faccia di disgusto.
-Senti Joe- inizió Gemma -Sono stufa di
starti a sentire. Sai solo criticare, soprattutto i tuoi fratelli che sono le
persone migliori del mondo. Nicholas ama scrivere, perché non lo appoggi? Kevin
lo ha fatto, ed è riuscito a farlo anche ragionare. Cerca di abbassare le ali
per una volta nella tua vita- e giró i tacchi, lasciando Joe col suo solito
sorrisino beffardo. -Io ti piaccio vero?-
-Che?!- Gemma si giró di nuovo verso di lui sperando di aver capito male. -Andiamo piccola, ammettilo.- le disse
avvicinandosi e mettendole un braccio intorno alla spalla per la prima volta. -Ma mi spiace, io ho altri gusti- -Ma chi
ti credi di essere? Mister Universo? Andiamo, evapora all'istante- e Joe
fece come le aveva detto. Gemma era più che rossa, era bordeaux, perché sapeva
che stava mentendo. Joe non le piaceva, ella era innamorata di lui. Quegli
occhi la facevano brillare, la facevano perdere in un luogo non definito, la
facevano sentire bene, al sicuro, protetta. Oh sí, Joseph era un montato ma le
piaceva, anche se lei odiava i montati.
Era oramai passata un'ora
dall'intervallo, e Gemma aveva concluso il testo. Appena la prof se ne andò
Gemma scrisse un messaggio a Nick.
-Signor Nicholas, "This Boy, That Girl" è
pronta!-
-Ottimo, domani registriamo, ti va?-
-Perfetto! A che ora?-
-Alle 3 allo studio di registrazione. Un bacio-
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Era
il grande giorno, Gemma
era già arrivata allo studio ed era molto agitata, per due
motivi: il primo per la canzone ovviamente, il secondo perchè
aveva paura di vedere Joe e i suoi amici. Il giorno prima era stata
aggredita per modo di dire, perchè essi avevano fatto i bulletti
con lei, e lei non aveva retto. L'avevano insultata per il fisico, per
l'aspetto, per tutto. Le avevano anche dato delle spinte, delle pacche,
o anche dei piccoli calci, ma Joe se ne era stato lì a guardare,
senza aiutare la ragazza. Nick e Kevin non lo sapevano, e non lo
avrebbero mai saputo.
La canzone stava per
iniziare, tutto era pronto e la prova era stata fatta. Kevin che armeggiava con
l'impianto desiderava iniziare per sentirti all'altezza della situazione, per
sentirsi bravo e fiero di quello che stava facendo. Nick non era la prima volta
che registrava, peró si sentiva agitato, forse perché sapeva che la canzone era
buona, molto buona. La più agitata di tutti però era Gemma essendo la sua prima
volta, però sembrava carica, sembrava pronta, sembrava che volesse cantarla per
sempre. Il silenzio caló nello studio, e la base della canzone partí.
"Tonight, we're gonna get this!
Tonight, we're gonna get this!
Tonight, we're gonna get this!
We're gonna get this, we're gonna get this"
La voce di Gemma risuonava
in tutta la sala con la prime frase della canzone, subito seguita da Nicholas
che inizió con la prima strofa.
"Are you the boy, the boy, the boy?
The honest truth, the real McCoy
If you're the boy, the boy, the boy
Then make me feel like a movie."
La frase preferita di
Gemma, quello che aveva fatto partire il tutto. Nick la guardava sorridente
mentre lei si impegnava al massimo per cantare al meglio la canzone. Piú che
rap quello era pop, ma a Nick non dispiaceva affatto: non rappava nemmeno lui,
lui cantava divinamente, aveva una voce meravigliosa. Se avrebbe continuato a
lavorare con Gemma sicuramente avrebbe cambiato stile perché quello gli piaceva
molto, ma soprattutto le piaceva lavorare con lei. La canzone finí, e il
silenzio tornó nella sala. Appena Kevin spense il tutto i due ragazzi poterono
esultare, abbracciarsi e andare da Kevin, che fece partire la registrazione. A
Gemma brillavano gli occhi, era la prima volta che si sentiva bene.
-Ora tocca a te bellezza, ti voglio sentire da sola-
disse Nick alla ragazza, facendola
entrare in studio anche se lei non voleva. Kevin fece partire la sua canzone
preferita, Mean di Taylor Swift, ed
ella iniziò a cantare. Nel frattempo senza che lei se ne accorgesse era entrato
Joe che, curioso di vedere quello che lui chiamava schifezza, cercava di non
dare fastidio.
"Someday I'll be livin' in a big old city
and all you're ever gonna be is mean"
Tutti erano sbalorditi,
soprattutto l'ultimo arrivato che credeva di doversi coprire le orecchie dal
brutto suono che avrebbe sentito.
"You have knocked me off my feet again"
In quel momento Gemma si
accorse di Joe e, mentre lei cantava con tutta la forza possibile e
immaginabile piangeva, perché sapeva che lui la derideva. Senza accorgersene la
frase giusta era arrivata al momento giusto, come se il destino volesse farle
uno scherzo.
"Why you gotta be so mean? "
La canzone finì e, appena
tutto venne spento Gemma corse fuori, senza dare spiegazioni a nessuno. -Vado io, state tranquilli- disse Joe
correndo fuori seguendo la ragazza. Egli la trovó fuori intenta a cercarsi un
accendino per fumarsi una sigaretta. Da vero gentiluomo prese il suo dalla sua
tasca per poi lanciarglielo. -Tienilo,
ma ricordati che per la tua voce fa male fumare- le disse papà-Joe. Gemma
non diede segno di vita, stava cercando di rimanere calma il più possibile
continuando a tirare. -Senti ok mi
dispiace di averti deriso o di aver deriso mio fratello, davvero mi spiace. Vi
ho sentiti cantare e non mi sembrate davvero niente male. E pensare che l'ho
anche insultata quella canzone- -Hai insultato solo gli ultimi cinque versi- disse
interrompendolo Gemma, anche se continuava a fissare il marciapiede. -Non è vero che non mi
piaci ok? Mi metti sottopressione se mi guardi cosí però- continuò lei. Dalla bocca del ragazzo uscì un minuscolo
quasi invisibile "scusa" , ma che lei sentì lo stesso. -Ti devo confessare una cosa: quando mi hai
urlato contro mi hai fatto ragionare, e mi hai fatto capire che stavo
sbagliando. Ho mollato i miei amici, ho mollato tutte le ragazze che mi
ronzavano attorno, e sai perchè? Perchè vorrei uscire con te... Te, e i miei fratelli ovviamente- -Perchè non sono il tuo genere di ragazza, e non sei pronto per una
storia bla bla bla.. Risparmiati il resto che lo so- -No che non lo sai!- le urlò contro facendola
zittire. -Dicevo, vorrei uscire non con
te ora perchè voglio che il destino ci dia le occasioni. E, se non ce le darà, mi sveglierò fuori io... Va bene?-
Gemma sorrise. E si catapultò tra le braccia dell'amico. Sí, amico, ma la speranza è l'ultima a morire.
---------------------------Sì, la canzone è quella che pensate.
FINALMENTE QUALCOSA SUI JONAS ALMENO!
Spero che vi piaccia, davvero, fatemi sapere.
Un bacione a turuturututti :3
-G
Vi ricordo di passare nelle mie altre FanFiction/OS, per ora ne sto scrivendo una sui One Direction, "Do you really want to live forever?" :)