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Autore: jes4e    28/05/2012    2 recensioni
Una storia vera. La vita di un piccolo esserino che ha cambiato quella di una famiglia.
A presto Roger!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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R.

“Ricordatevi di dare da mangiare a Roger, l'ho lasciato là!” urlò la ragazza in tenuta da mare, pronta a stare fuori per mezza giornata. Era un po' in pensiero all'idea di lasciare il suo coniglietto da solo per tutto quel tempo. Si rincuorò però, pensando che i suoi genitori l'avrebbero lasciato scorrazzare in giro per il cortiletto quel pomeriggio.
“Ciao amore, a dopo!” a dopo padroncina, io ti aspetto qui.

Verdura per pranzo. Davvero buona! Scorrazzo un po' per la spaziosa gabbia, così, per tenermi in forma. Fuori c'è un bel sole e vasti spazi ombrosi, la giornata ideale per correre un po' in libertà.
Eh sì, anche la madre della mia padroncina se n'è accorta. Mi tiene sotto il pancino, mi solleva e, aprendo la porta che porta a quel paradiso con una mano sola, mi lascia delicatamente per terra. Che bello ragazzi! Ci sono tanti gradini su cui fare su e giù, un po' di attrezzatura varia sotto la quale nascondersi e trovare nuovi sentieri interessanti.
Adoro stare a sperimentare tutto il piccolo giardino. Ci sono un sacco di novità ogni giorno!
Il grande problema però non tardò a presentarsi. Un gatto di un colore marrocino strano, mi fissa da sopra il muro. Io sto immobile, ho davvero tanta paura di questo grande animale a mio confronto.
Scende dal muretto e gira per il giardino. Non sembra stia fecendo troppo caso a me. Sento i muscoli tendersi e il respiro accelerare, ma sto fermo. D'altronde l'ho fregato altre volte, credendomi morto.
Sento la porta aprirsi. Che bello, la mia padroncina è tornata! Senza pensarci salto al gradino adiacente a quello in cui sto. È stato un attimo, il felino che mi morde sulla testa e i miei muscoli che si rilassano.
“Roger! Ho visto un gatto in giardino!” Grida la mia padroncina. Sì spaventalo, fallo scappare via! Ma anche lei sembra spaventata. Troppo spaventata. La voce della sorella risuona nelle mie orecchie. “Roger!” Un rumore fortissimo fa spaventare ulteriormente il gatto che si agita, straziato dalle urla.
La mia padroncina sale le scale per arrivare da me.
“Roger è morto! È morto! Bastardo!” un urlo straziante risuona per tutto il giardino.
Ma perchè urla così? Io sono qui, davanti a lei! Mi volto e trovo il mio corpo senza vita, steso su un gradino.
Ancora urla. Padroncina ti prego non piangere! Io sono sempre qua con te, sarò sempre con te! Un paio di braccia forti mi portano d'urgenza dal veterinario là vicino, dopo aver mandato via il gatto spaventandolo con un bastone.
Non urlare mia padroncina, io sono qui con te!
“é morto” ancora urla. Mia padroncina, io sono qua con te!
Non posso dimenticare quando mi prendevi dalla gabbietta per portarmi in giro per la casa, quando mi facevi i grattini per farmi rilassare davanti alla tv, quanto mi baciavi la testolina e mi dicevi di volermi bene! Quanto te ne voglio anche io! Ti leccavo sempre per dimostrartelo e tu non perdevi mai occasione per ricambiare.
Mi hai sempre difeso quando combinavo pasticci. Facevo la pipì sul divano, e la cacca in giro per tutta la casa. Tu raccoglievi tutto senza lamentarti, mi difendevi davanti ai tuoi genitori, perché io sono piccolo, perché io non l'ho fatto apposta.
Che bello nascondersi dietro i mobili per farmi acchiappare da te! Alla fine vincevi sempre tu, ma io ti davo del filo da torcere.

Sai, il destino ha voluto che ci separassimo, ma io in realtà non smetterò mai di stare con te.
Portami nel tuo cuore per sempre, perché tu non potresti mai uscire dal mio.
Ora sono qua che vedo mentre mi seppelliscono, e mentre la terra cade sopra il mio corpo senza vita io penso a te.
Addio mia padroncina. Non dimenticarmi mai.


Roger aveva solo quattro mesi quando è morto, ieri pomeriggio.
È stata una brutta perdita per tutta la mia famiglia. Questo testo l'ho scritto di getto per esorcizzare e far terminare questa giornata in modo sereno, con parole di conforto; ma soprattutto per dare conforto alla mia sorellina che oggi sta attraversando un giorno molto triste.
Questo è quello che Roger vorrebbe dirti. Questo è quello che Roger secondo me ti ha detto in quel momento, senza che tu te ne accorgessi. Le tue urla erano troppo forti perchè tu potessi sentirlo. Così ho deciso di farti sapere ciò che ho sentito ;)
Adorava la sua padroncina, e di certo è morto sereno. Più dispiaciuto per come stai tu ora, piuttosto che per la sua fine. Ora sicuramente ti sta dicendo di non dimenticarlo, ma di andare a avanti nel migliore dei modi, per lui.


Addio Roger! Ci mancherai tanto.

  
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