“Ricordatevi di dare da mangiare a
Roger, l'ho lasciato là!” urlò la ragazza in tenuta da mare,
pronta a stare fuori per mezza giornata. Era un po' in pensiero
all'idea di lasciare il suo coniglietto da solo per tutto quel tempo.
Si rincuorò però, pensando che i suoi genitori l'avrebbero lasciato
scorrazzare in giro per il cortiletto quel pomeriggio.
“Ciao
amore, a dopo!” a dopo padroncina, io ti aspetto qui.
Verdura per pranzo. Davvero buona!
Scorrazzo un po' per la spaziosa gabbia, così, per tenermi in forma.
Fuori c'è un bel sole e vasti spazi ombrosi, la giornata ideale per
correre un po' in libertà.
Eh sì, anche la madre della mia
padroncina se n'è accorta. Mi tiene sotto il pancino, mi solleva e,
aprendo la porta che porta a quel paradiso con una mano sola, mi
lascia delicatamente per terra. Che bello ragazzi! Ci sono tanti
gradini su cui fare su e giù, un po' di attrezzatura varia sotto la
quale nascondersi e trovare nuovi sentieri interessanti.
Adoro
stare a sperimentare tutto il piccolo giardino. Ci sono un sacco di
novità ogni giorno!
Il grande problema però non tardò a
presentarsi. Un gatto di un colore marrocino strano, mi fissa da
sopra il muro. Io sto immobile, ho davvero tanta paura di questo
grande animale a mio confronto.
Scende dal muretto e gira per il
giardino. Non sembra stia fecendo troppo caso a me. Sento i muscoli
tendersi e il respiro accelerare, ma sto fermo. D'altronde l'ho
fregato altre volte, credendomi morto.
Sento la porta aprirsi. Che
bello, la mia padroncina è tornata! Senza pensarci salto al gradino
adiacente a quello in cui sto. È stato un attimo, il felino che mi
morde sulla testa e i miei muscoli che si rilassano.
“Roger! Ho
visto un gatto in giardino!” Grida la mia padroncina. Sì
spaventalo, fallo scappare via! Ma anche lei sembra spaventata.
Troppo spaventata. La voce della sorella risuona nelle mie orecchie.
“Roger!” Un rumore fortissimo fa spaventare ulteriormente il
gatto che si agita, straziato dalle urla.
La mia padroncina sale
le scale per arrivare da me.
“Roger è morto! È morto!
Bastardo!” un urlo straziante risuona per tutto il giardino.
Ma
perchè urla così? Io sono qui, davanti a lei! Mi volto e trovo il
mio corpo senza vita, steso su un gradino.
Ancora urla.
Padroncina ti prego non piangere! Io sono sempre qua con te, sarò
sempre con te! Un paio di braccia forti mi portano d'urgenza dal
veterinario là vicino, dopo aver mandato via il gatto spaventandolo
con un bastone.
Non urlare mia padroncina, io sono qui con te!
“é
morto” ancora urla. Mia padroncina, io sono qua con te!
Non
posso dimenticare quando mi prendevi dalla gabbietta per portarmi in
giro per la casa, quando mi facevi i grattini per farmi rilassare
davanti alla tv, quanto mi baciavi la testolina e mi dicevi di
volermi bene! Quanto te ne voglio anche io! Ti leccavo sempre per
dimostrartelo e tu non perdevi mai occasione per ricambiare.
Mi
hai sempre difeso quando combinavo pasticci. Facevo la pipì sul
divano, e la cacca in giro per tutta la casa. Tu raccoglievi tutto
senza lamentarti, mi difendevi davanti ai tuoi genitori, perché io
sono piccolo, perché io non l'ho fatto apposta.
Che bello
nascondersi dietro i mobili per farmi acchiappare da te! Alla fine
vincevi sempre tu, ma io ti davo del filo da torcere.
Sai, il destino ha voluto che ci
separassimo, ma io in realtà non smetterò mai di stare con
te.
Portami nel tuo cuore per sempre, perché tu non potresti mai
uscire dal mio.
Ora sono qua che vedo mentre mi seppelliscono, e mentre la
terra cade sopra il mio corpo senza vita io penso a te.
Addio mia
padroncina. Non dimenticarmi mai.
Roger aveva solo
quattro mesi quando è morto, ieri pomeriggio.
È stata una
brutta perdita per tutta la mia famiglia. Questo testo l'ho scritto
di getto per esorcizzare e far terminare questa giornata in modo
sereno, con parole di conforto; ma soprattutto per dare conforto alla
mia sorellina che oggi sta attraversando un giorno molto triste.
Questo è quello che Roger vorrebbe dirti. Questo è quello che
Roger secondo me ti ha detto in quel momento, senza che tu te ne
accorgessi. Le tue urla erano troppo forti perchè tu potessi
sentirlo. Così ho deciso di farti sapere ciò che ho sentito
;)
Adorava la sua padroncina, e di certo è morto sereno. Più
dispiaciuto per come stai tu ora, piuttosto che per la sua fine. Ora
sicuramente ti sta dicendo di non dimenticarlo, ma di andare a avanti
nel migliore dei modi, per lui.
Addio Roger! Ci mancherai tanto.