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Autore: MaggieMary    28/05/2012    1 recensioni
Mi ero reso subito conto dell'affetto che provavo per lui.
Ero uno stupido, la quale felicità dipendeva da quel ragazzo.
Uno stupido. Uno stupido follemente innamorato di Kim Jonghyun.
[JongKey]
I giorni passavano e noi ci allontanavano sempre di più.
Mentre il filo rosso che univa le nostre vite, si stava lentamente spezzando.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*E io che pensavo fosse difficile scrivere una JongKey…-_-
Invece eccomi qua! Con la mia 3^ JongKey in meno di 3 giorni!
L’idea mi è venuta di colpo e non ho aspettato nemmeno un secondo prima di cominciare a scrivere questa fan fiction! ^O^
Questa volta quello rincoglionito dall’amore non è Jonghyun, ma la mia adorata DIVA!
Eh, già Kibum…ora tocca a te fare la figura del cretino innamorato! ._.
Forse non è il massimo dell’originalità, ma mi andava di scriverla!
Ve beh, commenti a parte, vi presento la mia nuova fan fiction scritta velocemente con la paura di un ennesima (rompiballe!) scossa di terremoto! LOL! xD
Spero che sia di vostro gradimento e che l’apprezziate al punto tale da recensirla o metterla nei preferiti! ^O^ (troppo fiduciosa, eh? +_+)
In realtà non mi andava di rileggerla…-_-…quindi c’è la probabilità (o meglio la certezza!) che ci siano errori grammaticali! Per questo mi scuso, e vi chiedo di sorvolare durante la lettura!
Bye
Maggie! ^3^




 

       Tu che hai preso il mio cuore, senza chiederne il permesso. 





 

[Key pov]
 
Era successo tanti anni fa, in una calda, caldissima, notte d’estate.
Avevamo da poco debuttato come SHINee ma la nostra amicizia era già diventata indissolubile.
Dalla prima volta che avevo visto i suoi occhi così scuri e profondi ,che ogni volta mi intrappolavano, quel suo fisico perfetto –seppur di bassa statura-, quella sua voce travolgente e quel suo sorriso carismatico e affascinante, non gli avevo più tolto gli occhi di dosso.
E lo stesso fece lui.
Così in poco tempo, eravamo diventati migliori amici senza quasi rendercene conto o commettere il minino sforzo.
La nostra amicizia era nata in modo naturale, come se eravamo sempre stati destinati a stare insieme, come se un sottile filo rosso univa le nostre vite.
Mi ero subito reso conto dell’affetto che provavo per lui.
Ero uno stupido, la quale felicità dipendeva da quel ragazzo.
Uno stupido. Uno stupido follemente innamorato di Kim Jonghyun.
 
In quella sera d’estate, quando nel cielo blu erano visibili più stelle del solito, avevo preso una dura decisione che mi aveva spinto a dichiararmi a Jonghyun.
Le parole mi erano quasi uscite in automatico, senza controllo.
Avevo persino pensato di non aver detto nulla.
Solo lo sguardo sconvolto del ragazzo mi aveva riportato alla realtà, rendendomi consapevole di quello che avevo appena fatto.
Avevo appena detto “Ti amo” a Jonghyun.
Ormai la voglia di confessargli il mio amore per lui era diventata troppo grande da sostenere, e avevo potuto fare solo questo.
Ma lo sguardo del ragazzo moro valeva più di mille parole, e mi aveva fatto pentire di tutto quello che avevo detto in quella calda notte d’estate.
Dopo quello, Jonghyun se ne era tornato nel dormitorio, senza dire una parola. Lasciandomi solo lì da solo. Sotto quel cielo stellato, a rimuginare su tutto.
Perché lo avevo fatto?
Perché non me ne ero stato semplicemente in silenzio?
Perché non ero rimasto nel mio letto dalle lenzuola pastello, trattenendo i miei sentimenti come avevo fatto fino al quel momento?
Perché mi ero innamorato proprio di Jonghyun?
 
--
-Bummie!! Guarda che se non ti svegli ora, non avrai il tempo di prepararti!
La voce di Jonghyun risuonava nelle stanza che condivideva col ragazzo biondo che, ancora steso sotto le coperte, non si ostinava proprio ad alzarsi.
-Poi non dire che è colpa mia se hai dovuto fare tutto di fretta!
Il giovane di bassa statura continuava a scattare da una parte all’altra della camera, continuando a vestirsi e urlare contro l’amico.
Di lì a poco avrebbero dovuto incontrare l’ennesimo gruppo di fan urlanti, giunte da tutta la Corea per l’uscita del loro nuovo album.
Key continuava a rimanere sdraiato nel suo letto, non riuscendo ad alzarsi.
Le forze lo avevano lasciato da quando, quella notte, aveva ripensato a quel fatidico giorno di tanti anni fa che aveva sconvolto entrambi.
Perché proprio ora doveva tornargli in mente?
Ormai erano passati 3 anni, era inutile rimuginarci.
Le loro vite erano tornate lentamente alla normalità, comportandosi come avevano sempre fatto, prima di quella calda notte d’estate sul balcone del loro dormitorio.
Il resto degli SHINee non si era accorto di nulla e loro non ne avevano fatto parola.
Ma Kibum non era ancora riuscito a scordare del tutto quella sera, e a volte gli tornavano in mente squarci di quel momento.
Ancora nel suo letto, coperto fino alla testa dalle leggere lenzuola rosa, si schiaffeggiò per smettere di pensarci, per poi accorgersi –solo ora- che Jonghyun aveva smesso di chiamarlo e nella stanza era calato il silenzio.
Stava per alzarsi per controllare cosa fosse successo, quando qualcuno gli saltò a dosso, schiacciandolo col suo peso.
Ancora prima che aprisse bocca, Key capì subito di chi si trattava.
-Bummie!!- gli urlò Jonghyun, continuando a stare sopra di lui- Ti vuoi alzare o cosa?!- aggiunse con tono divertito, abbassando appena le coperte in modo da incontrare gli occhi nocciola del giovane.
Il moro girò la testa di lato e un sorriso gli comparve sul bel volto – Cos’è quella faccia? Coraggio! Ci sono fan che aspettano!!
Jonghyun si alzò da lui, scompigliandoli i capelli biondi con le sue forti mani, per poi uscire dalla stanza.
Key ringraziò il cielo, felice che se ne fosse andato appena prima che le sue guance si colorassero di un rosso carico d’imbarazzo.
Come aveva fatto quel ragazzo ad accorgersi del cambio d’umore di Kibum, se quest’ultimo non aveva nemmeno parlato e aveva finto solo una faccia addormentata?
Come riusciva a leggere la sua anima?
Quel breve contatto di poco prima, aveva risvegliato nel giovane i sentimenti d’amore che ancora provava per il miglior amico e che ostinava a tenere segreti.
Velocemente uscì dal letto e corse a prepararsi.
 
--
“Ce l’hanno con me…! E’ assicurato!!” si lamentò mentalmente Kibum una volta che si fu seduto nel suo posto, affianco a Jonghyun, pronto a fare autografi.
Intorno a loro le fan agitavano, felici ed eccitate, cartelloni colorati, mentre strillavano senza sosta con le loro voci fin troppo acute.
Ma non era questo che disturbava il giovane dai capelli biondi, era cosa c’era scritto sopra quelli.
JongKey. JongKey. JongKey. JongKey. JongKey. JongKey.
Quei cartelloni erano tempestati da queste parole e Kibum non riusciva proprio più a sopportarlo.
Nonostante avesse cercato di dimenticare Jonghyun, le fan li avevano fatti diventare una coppia.
Il moro, seduto affianco a lui, cinse le spalle di Key con il suo braccio sinistro, e le ragazze che attendevano i loro autografi strillarono eccitate, scambiandosi occhiatine felici.
Kibum sbuffò, non potendo fare nient’altro. Di certo quel fan service non lo aiutava a reprimere i suoi sentimenti verso il ragazzo.
Si sforzò di sorridere e, dopo aver preso una boccata d’aria, baciò la guancia di Jonghyun, facendo così aumentare le urla eccitate che in quella stanza già abbondavano.
Era troppo, troppo per lui.
Non vedeva l’ora di tornare a casa e chiudersi nella sua camera, lontano da tutte quelle strilla e sorrisi felici.
 
--
Quella giornata era finalmente finita e Key non aveva aspettato nemmeno un secondo prima di rifugiarsi sotto le coperte del suo letto, fingendo un mal di pancia.
Il resto degli SHINee non aveva fiatato, credendo alla bugia del ragazzo biondo, e si erano tutti riuniti in cucina a chiacchierare e preparare la cena.
Kibum cercò di addormentarsi per fare un po’ di spazio nella sua mente innamorata della persona sbagliata. Ma appena chiuse gli occhi, gli comparvero le immagini di Jonghyun: i suoi sorrisi, le sue esibizioni, le sue battute, le sue risate, e la sua faccia sconvolta in quella notte stellata.
Key si alzò di scatto, mettendosi a sedere sul letto, asciugandosi col dorso della mano la fronte imperlata di sudore.
Perché continuava a tornargli in mente proprio quella sera?
Quando il suo cuore ricominciò a battere normalmente, si sdraiò nuovamente nel suo letto, ma non riuscì a riaddormentarsi. Infatti, appena ebbe abbassato le palpebre ancora leggermente truccate, la porta della stanza si aprì, provocando un leggero cigolio, e qualcuno si sedé sul bordo del letto.
Come qualche ora prima, Key capì subito di chi si trattava e aprì i suoi occhi nocciola per incontrare quelli più scuri di Jonghyun.
Il moro gli sorrise –Allora non stai dormendo…!
“Stupido! Come faccio a dormire se la tua immagine continua a inserirsi nei miei sogni?!” pensò Kibum, ma si limitò a sospirare.
Jonghyun si accigliò, preoccupato, per poi chiedere –Tutto a posto, Bummie?
Il biondo si morse il labbro inferiore e cominciò a guardare altrove.
Lo sguardo dolce e preoccupato di Jong era troppo da sopportare.
Ci fu un attimo di silenzio, poi il moro avvicinò le sue labbra alla fronte di Kibum.
Il ragazzo, ancora steso nel suo letto, sgranò gli occhi e non poté far altro, troppo sconvolto per quel contatto inaspettato.
Quando Jonghyun si staccò, Key sospirò nuovamente.
-Uhm, non sei caldo…- disse, continuando a trafiggere il ragazzo con i suoi occhi dolci – Però hai le guance rosse…sicuro di non avere la febbre?- gli chiese, accarezzando il suo viso imbarazzato.
Nonostante il buio della stanza, dove l’unica luce era quella delle luna, il rossore delle sue guance non era certo passato inosservato a Jonghyun.
Kibum non sapeva cosa fare.
Se il ragazzo avrebbe continuato a trattarlo così dolcemente, dandogli ancora queste continue attenzioni, il biondo sarebbe come minimo esploso per l’emozione.
Come se non bastasse, Jonghyun avvicinò il suo viso a quello dell’amico.
-Ehi, Bummie?- gli soffiò in faccia con un sussurrò che riuscì a sentire a malapena Key- Che cos’hai?
Il biondo non rispose, troppo impegnato a osservare lo sguardo del ragazzo che distava solo pochi centimetri da lui e i suoi occhi scuri che lo fissavano con una dolce insistenza.
Kibum deglutì e non riuscì più a trattenersi.
Avvicinò il suo viso a quello di Jonghyun, fino a quando nemmeno l’aria riusciva più a passare tra di loro e unì le loro labbra in un dolce bacio.
Portò una mano al viso del ragazzo, continuando a tenere le sue labbra premute su quelle di Jonghyun, che non riusciva a sottrarsi da quel contatto.
Quando Key si staccò, fu solo per riprendere aria. Infatti subito dopo si avvicinò nuovamente al ragazzo in un ennesimo bacio.
Questa volta Jonghyun però si alzò di scatto dal letto, dov’era rimasto seduto fino a quel momento, passando poi un dito sulle labbra che sapevano ancora di Kibum.
Guardò l’amico, ancora steso sotto le coperte rosa pastello, con occhi furiosi per poi uscire dalla stanza sbattendo violentemente la porta.
Tutta la felicità che aveva provato poco prima, quando le sue labbra avevano incontrato quelle del ragazzo di cui da anni era innamorato, svanì improvvisamente.
Sapeva quale sarebbero state le conseguenze di quel suo gesto, ma non era riuscito a trattenersi, ed ora si vedevano i risultati.
Sicuramente Jonghyun non gli avrebbe più rivolto parola.
 

 

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  *Beh,...come potete capire, non è finita! Infatti tra poco pubblicherò anche la seconda parte!
Grazie per aver letto questa mia nuova JongKey! ^O^
Spero continuerete a seguirmi!
Bye
Maggie! ^3^



 

       

   
 
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