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Autore: hiccup    28/05/2012    1 recensioni
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Perché temiamo così tanto la diversità?
Chi siamo noi per dire chi deve o non deve amare una persona?
Ognuno può scegliere, non credete? L’amore è ciò che conta.
E questo Amber e Molly lo sanno bene; si amano molto ma conoscono anche la cattiveria delle persone che le circondano.
Poveri ignoranti sciocchi.
[...]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo della storia: Perché lo chiamate peccato?
Nickname sul forum: mizucup
Nickname scelto per il banner: hiccup
Girone numero: Semifinale
Prompt: Femslash! (avvertimento)
Rating: Verde
Genere: Triste.
Avvertimenti: Drabble
Introduzione:
Perché temiamo così tanto la diversità?
Chi siamo noi per dire chi deve o non deve amare una persona?
Ognuno può scegliere, non credete? L’amore è ciò che conta.
E questo Amber e Molly lo sanno bene; si amano molto ma conoscono anche la cattiveria delle persone che le circondano.
Poveri ignoranti sciocchi.
Eventuali note dell'autore: Okay, questa è la prima volta che scrivo una femslash e devo dire che non mi aspettavo nemmeno di riuscirci ^^’’ Però sono contenta di come è uscita. Spero piaccia anche a chi legge :3
Credo di aver detto tutto perciò...
Buona lettura!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un grazie immenso a Viola :'3

 

 

Perché lo chiamate peccato?

  

Scappa lungo la strada, Amber.

Fugge con il volto rigato di lacrime salate e le mani sugli orecchi.

Ma sente comunque quelle parole; le perforano i timpani.

 

Abominio.

Mostro.

Vergogna.

 

La cattiveria – l’ignoranza - delle persone la ferisce.

Sta sanguinando dentro, all’altezza del petto, e fa male.

 

Chiude la porta in fretta con un nodo in gola.

Poi la vede.

Ha i capelli scuri e setosi, le gote arrossate, gli occhi cerulei e il sorriso grande.

E’ bellissima.

 

“ Cosa succede, Ambe- “

 

Non le permette nemmeno di finire perché le corre incontro stringendosi al suo corpo profumato.

Odora di miele, pensa prima di baciarle le labbra rosee.

La bacia singhiozzando.

 

“ Ti amo, Molly“

 

 ***

 

 

 

  
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