Pairing: Jared/Jensen
Words: 357
Disclaimer: Jensen
e Jared non mi appartengono e ovviamente questa storia non vuole
riportare i gusti
sessuali degli attori. E’ solo un’opera di
fantasia.
Il
trillo insistente del cellulare risuonò con impertinenza per
la stanza. La luce
del tramonto penetrava debolmente fra le persiane socchiuse, disegnando
arancionati
arabeschi sulle lenzuola bianche del letto. Il dolce viso sorridente di
Danneel
si illuminava ad intermittenza sul piccolo schermo
dell’apparecchio,
accompagnato da un richiamo insistente e fastidioso alle orecchie dei
due
uomini.
Jensen
puntò svogliatamente una mano sul petto di Jared, separando
i loro visi. Ansimò
prepotentemente, incassando il ringhio di disapprovazione del suo
amante, mordendosi
il labbro inferiore. «Devo rispondere.»
Ansimò seduto sulle gambe dell’altro.
Jared ancora dentro di lui, avvinghiato al suo corpo.
«No,
non devi.» Ribatté il più giovane con
un tono stranito, impregnato di gelosia.
Jensen gli lanciò uno sguardo incerto, liberandosi dalla sua
presa e scivolando
via da lui con un gemito. Sentendosi improvvisamente vuoto, freddo.
Si
stese sul materasso, allungandosi e tendendo un braccio verso il
comodino alla ricerca
del cellulare quando avvertì le braccia di Jared cinturargli
la vita,
attirandolo nuovamente a se e allontanandolo dal suo obiettivo.
«Ma che
diavolo-?» Iniziò il biondo con la voce arrochita
e l’espressione confusa.
«No.»
Rispose semplicemente Jared, affondando il volto contro il suo ventre
muscoloso, facendolo rabbrividire pesantemente. Jensen
lanciò uno sguardo al
cellulare che sembrava chiamarlo con maggiore impazienza e poi
accarezzò con lo
sguardo il profilo del suo gigante.
La gelosia infantile del castano ammorbidì la sua
espressione e con un mezzo
sorriso immerse una mano tra i suoi capelli lunghi.
«Prendimi
Jay, voglio sentirmi tuo.» Gli soffiò con la voce
calda, intima nell’orecchio avvertendo
poi immediatamente le labbra bollenti di Jay posare un bacio umido
contro la
sua pelle del ventre. «Tu sei
mio,
Jen.» Sussurrò lui con un sorriso improvvisamente
luminoso e radioso, come solo
Jared poteva fare, afferrandolo per una gamba e trascinandolo ancora
più
vicino.
Nell’attimo
in cui il cellulare smise di suonare Jensen aveva già
circondato il collo del’altro,
attirandolo a se e immergendo le sue labbra carnose contro quelle
altrettanto
morbide dell’amante. Le mani grandi e esperte di Jay erano
arpionate ai suoi
fianchi e lo avevano trascinato nuovamente seduto sul bacino del
più giovane, strappandogli
un profondo gemito.
Maledettamente
suo.