"E poi moriamo"disse la donna alla bambina.
"Apriamo gli occhi, ci svegliamo, respiriamo,a lungo...e poi moriamo."
La piccola spalancò gli occhi, sorpresa.Poi andò alla finestra, l'aprì sul mondo.
Vide sogni come nuvole e incubi come macigni.
Vide persone volare tra le nuvole, contente,immerse in strani coriandoli verdi.
Vide persone a testa china, curve, portare in grembo fardelli insanguinati. Lacrime nere sgorgavano dai loro occhi...
Poi un barlume luminoso la colse. Allora notò una bolla di sapone passarle davanti seguita da un'altra e da un'altra ancora. C'erano molte bolle disapone che le giravano intorno alla testa.
"Ambizioni- disse la donna - sta attenta".
Le guardò: erano belle, bellissime. Raccontavano storie: in una c'era una donna bellissima dai lunghi capelli che dipingeva; in un'altra la stessa donna con grandi occhi nocciola cantava e si sentiva felice; in una terza ancora lei parlava tutte le lingue del mondo.
La piccola infine si perse in una quarta bolla:la donna teneva le mani di un uomo con gli occhi verdi, i capelli neri e i mignoli delle mani leggermente storti. Poi l'uomo l'abbracciava e lei brillava di una luce calda e profonda...un gradino sopra la felicità.
La piccola decise:quella sarebbe stata lei, così anche lei avrebbe brillato di luce profonda.
D'un tratto il vento soffiò, la bolla svanì.
'E poi moriamo' le sussurrò all'orecchio.
"Che senso ha?"chiese alla donna.
"CHE SENSO HA?"richiese con più forza.
Nessuna risposta.
"Oh, ma non piangere, piccola mia, non piangere.Su, chiudi gli occhi, lascia che il buio ti ingoi.Sarà pericoloso, lo so, perderai i sensi. la ragione.Ma domani sarà tutto finito."
"E allora sarò felice?"
"Sì, mia cara...almeno per un pò".