Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Northern Lights    29/05/2012    0 recensioni
"Mi chiedo frequentemente quale sia il senso della vita. Quando si è giovani la si da quasi per scontato, poiché si pensa che si vivrà per sempre. Qualcuno invece non riesce a goderne a fondo perché non ha a disposizione i mezzi, oppure non glielo permette il contesto nel quale si svolgono le vicende che lo vedono protagonista. Conoscevo una persona che apparteneva alla seconda categoria." Questa è la prima storia che pubblico, è molto triste, ma spero che vi piaccia lo stesso. Grazie a coloro che leggeranno e/o commenteranno.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il mattino successivo il mio cellullare squillò di buon'ora. Ancora insonnolita, scostai le coperte per liberare il braccio ed afferrai l'apparecchio elettronico posto sul
comodino accanto al letto. Mi sorpresi un bel po' quando lessi il nome sul display. Era Marcella.

Nonostante a volte comunicassimo attraverso Internet e ci raccontassimo aneddoti delle nostre vite, non eravamo più unite come un tempo. Ognuna se n'era andata
per la propria strada, ci eravamo scisse come la Chiesa cristiana. È difficile descrivere ciò che provai quando ci abbandonammo a vicenda, in fondo non sono mai stata
una tipa affettuosa. Forse era quest'incapacità di esprimere i miei sentimenti che m'induceva a perdere le persone a cui volevo bene, ma l'incredibile è che le ferite
del mio cuore guarivano così velocemente che a stento mi accorgevo di averle. Da quando ero amica di Sam cercavo di comportarmi diversamente perché sapevo che non
avrei sopportato la sua perdita. Le ero troppo affezionata.

Pigiai il tasto verde della tastiera ed avvicinai il telefono all'orecchio destro.
<< Hey! >>, esordii.
<< Ciao! Come stai? Sono secoli che non ci sentiamo, temevo fossi morta! >>, ci fu una lunga ed imbarazzante pausa, << Ma se devo essere sincera, neanch'io ti ho
cercata ossessivamente... Quella morta sembravo io... Ahah, non ti sbarazzerai così facilmente di me! >>
"Evviva!", pensai. Ovviamente ero sarcastica.
<< Perché sei così silenziosa? Stavi dormendo? >>, chiese.
"No, stavo partecipando alla Maratona... Ma certo che dormivo! Che razza di domanda è mai questa?"
<< Non preoccuparti, stavo per svegliarmi >>, risposi infine.
<< Senti, ti ho chiamata per una ragione precisa... Un pensiero mi tortura, non riesco a dormire... Devo saperlo... >>
<< Cosa? >>
<< Ecco, mi sei sembrata triste al termine dell'interrogazione di Spagnolo ieri, e ho notato che eri arrabbiata dopo l'esposizione del tuo progetto di Storia.
Pensavo fosse a causa mia, mi lanciavi certe occhiatacce. Cos'ho fatto di male? Spiegami >>
<< Ah, ci sei arrivata! Certo che te lo spiego! Te lo spiego subito! Lo sai che ero in difficoltà perché non avevo imparato i nomi dei capoluoghi spagnoli in ordine
alfabetico. A volte mi sembra proprio di avere un'insegna sulla fronte: INTERROGATEMI, c'è scritto. Non è stato rispettoso da parte tua ridere di me e dei miei errori,
sei stata maleducata e mi hai offesa. E potevi evitare anche quei tuoi commenti aspri sull'immagine dello Stregatto che ha occupato lo schermo quando la prof. ha
cliccato sull'icona della mia pen-drive per accedere al file del mio progetto di Storia, mi serviva per il BG di un'amica su Twitter >>
Lo dissi tutto d'un fiato. Ero infuriata.
<< Okay, cerca di calmarti. Lo so, sono stata una stronza, ma l'ho fatto solo perché volevo l'ammirazione delle Cool Girls >>
<< Cosa? Mi prendi per il culo? Ritieni importante la considerazione di quelle troie? Non è da te >>
Il mio tono era severo e deluso. Mi rendevo conto di essere stata poco gentile, ma il fatto che ammattesse così facilmente di stimare delle ragazze come quelle mi
faceva salire i nervi alle stelle.

Cool Girls era il nome di un gruppo composto da cinque ochette che potevano permettersi vestiti firmati e trucchi costosi. Possedere tanto denaro le faceva sentire
importanti, speciali. Erano convinte di poter conquistare qualunque ragazzo volessero. Persino il mio.

<< Sai qual è il mio problema? Mi sento sola da quando la mia migliore amica mi ha scaricata per una sfigata >>
<< Prego? >>
<< Hai sentito benissimo. Quella Samantha... è così strana, tetra. Prima sembrava uno zombie, ma da quando vi frequentate è cambiata... Ora lo zombie sono io >>
<< Non esisto solo io, ci sono anche le altre: Conny, Tonia, Patrizia, Cinzia... >>
<< Le adoro, ma con loro non è lo stesso. Perché siamo così distanti? >>
<< Perché? Be', perché la nostra grande amicizia è sempre stata un'illusione. Il mio carattere e il tuo sono completamente differenti. Quando siamo insieme i nostri
difetti si amplificano. Con Sam invece sto bene >>, la mia voce tremava.
<< Ma io ti sono sempre stata vicina! Conosco i tuoi segreti e li ho mantenuti! >>
Piangeva.
<< No, ti sbagli! Io non ti ho mai confidato niente, sei stata tu a rubare il mio diario e a leggerlo! Ho dovuto implorarti perché tu non aprissi bocca con il resto della
comitiva! >>
Cominciò a piangere più forte.
<< Marcella, te ne sarei grata se continuassi ad impicciarti negli affari tuoi >>
<< Eh, no! Non posso più garantirti che terrò per me i tuoi preziosi segreti... >>, mi mise in guardia.
<< Ma... Marcella! >>
<< Niente ma! Preparati ad un'umiliazione talmente cocente che dovrai cambiare identità e trasferirti in un altro continente! >>
Scoppiai in una fragorosa risata << Non prendermi in giro, non ne saresti capace! >>
<< Potrei sorprenderti, ma per il momento è tutto. Addio >>, mi salutò.
Non riuscivo a crederci. Davvero dovevo aspettarmi il peggio? Infine ricambiai il saluto: << Sì, addio >>

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Northern Lights