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Autore: carlikiller    29/05/2012    4 recensioni
Cosa succederebbe se Kurt si ubriacasse e rimorchiasse uno in un bar? Cosa accadrebbe se quel "uno" si rivelasse essere Rachel?
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri | Coppie: Kurt/Rachel
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I honestly love you

Che giorno è? Che ore sono? Dove mi trovo?

Il sole mi colpisce il viso, almeno ora so che è mattina, e anche molto inoltrata. Si ma di quale giorno continuo a non saperlo … Mi sono svegliato da qualche minuto ma un forte mal di testa, venuto per chissà quale motivo, mi fa desistere dall’aprire gli occhi. Mi accorgo di avere qualcuno accovacciato fra le braccia che ancora dorme, è più basso di me, sarà sicuramente Blaine, il mio ragazzo, apro gli occhi per guardarlo dormire. Ma qualcosa non va … Non è Blaine … La pelle è del colore  giusto ma i capelli sono troppo lunghi …

- Cazzo -

Quel qualcuno che dorme fra le mie braccia si muove. Ora ricordo. Erano un paio di giorni che io e Blaine litigavamo in continuazione così io, la sera prima, stanco, depresso e sconvolto ero uscito a bere qualcosa allo Scandals. Risultato mi ero ubriacato, avevo rimorchiato uno e avevamo fatto sesso

- Cazzo -

- Kurt da quando parli così? -

- Rachel! - Cosa ci fa la mia migliore amica nuda fra le mie braccia? - Che ci fai tu qui? -

- Non te lo ricordi? -

- Io ricordo di aver rimorchiato un certo Erik al bar -

- Ah … Ehm … Sì … Ecco … Visto come stanno le cose fra te e Blaine quando mi hai detto che andavi allo Scandals ti ho seguito. Non volevo che, ridotto com’eri, facessi sciocchezze. Mi sono vestita da ragazzo per non farmi riconoscere, se non ce n’era bisogno non volevo sapessi che dubitavo di te. Arrivata ti ho visto che eri solo e mi sono avvicinata per dirti che c’ero anch’io ma mi hai perso per un uomo. Eri diverso dal Kurt degli ultimi giorni, eri sereno e tranquillo. A me piaceva vederti così. Flirtavi allegramente senza cercare nulla, in realtà volevi solo divertirti in compagnia. Avevi bisogno di non pensare e ci stavi riuscendo perfettamente, così quando mi hai chiesto il nome ho mentito -

- E hai continuato la farsa dicendo di chiamarti Erik. È normale che ci fosse subito feeling tra di noi, siamo migliori amici. Se non fossi stato già piuttosto brillo mi sarei accorto che l’alchimia che stava nascendo fra noi era troppo forte per due che si erano appena conosciuti! -

- Ora però abbiamo un grande problema -

- Io ne vedo tre! -

- Beh oltre spiegare l’accaduto a Finn. Quali problemi possono esserci? -

- Primo Blaine, è ancora il mio ragazzo per quanto io lo voglia strozzare, e poi … beh … -

- Cosa? Kurt parla! -

- Non sono più così convinto della mia sessualità, infondo abbiamo fatto sesso -

- Eravamo ubriachi -

La guardo scettico, e se non fosse solo quello, lì non si trattava solo di un bacio com’era successo con Blaine l’anno prima

- Ok! Facciamo la contro-prova! -

Rachel mi bacia e io la trascino a sedere a cavalcioni sul mio grembo. Ci baciamo per un bel po’ poi lei lentamente si stacca

- Allora? -

Sto per rispondere quando la porta si apre di colpo

- Kurt perché hai urlato? … Rachel perché sei nuda e seduta su mio fratello gay? -

- FINN?! - urliamo in coro.

Rachel se ne va, portandoselo via per spiegargli l’accaduto, andandosene però senza sapere la mia risposta alla sua domanda. Mi massaggio il pene gonfio e duro pensando a lei, non l’ho mai fatto nemmeno pensando al mio ragazzo, e in poco tempo le immagini di stanotte mi travolgono. Che faccio? Penso e ripenso, una volta raggiunto l’orgasmo lei esce per un attimo dai miei pensieri così mi accorgo che ora la priorità è parlare con Blaine, ma prima doccia!

Beh, almeno so di non essere cambiato così tanto, continua a farmi schifo essere sporco e sudato. Potrò forse non essere così gay ma da qui a essere come Puck ce ne vuole! Dopo essermi lavato e asciugato, mi rivesto mi dedico alle mie cure per la pelle e poi scendo in cucina sperando che non ci sia nessuno e chiamo Blaine

- Baby, come stai? -

- Vedo che sei di buon umore! Bene, io no! -

- Che è successo stavolta?-

- Ci vediamo fra mezz’ora al Lima Bean, devo mangiare e parlarti -

- Non preoccuparti risolverò tutto! Io … -

Riattacco senza ascoltare i suoi deliri di onnipotenza, qualunque cosa debba dirmi può farlo dopo. Mi preparo in fretta, lascio un biglietto a Finn, che se è incazzato come penso lo strapperà invece di leggerlo, dicendogli dove vado ed esco.

Non vedevo l’ora di uscire di casa per non essere ammazzato da Finn o per non sentire urlare Rachel e soprattutto voglio incontrare Blaine il prima possibile per risolvere la situazione. Appena arrivo al Lima Bean ordino cupcakes, biscotti e caffè per entrambi poi mi siedo ad un tavolo ed aspetto. Lui arriva quasi subito e si siede di fronte a me, gli passo il caffè e mentre lui ne prende un sorso io comincio a parlare

- Blaine ho un paio di cose da dirti, tu fai silenzio fino in fondo. Anche perché questa conversazione non finirà come ti aspetti -

- Vuoi lasciarmi? -

- Sì -

- Mi hai tradito? -

- Sì -

- Con Chandler? -

- No -

- Con chi? -

-  … -

- Kurt hai confessato tutto perché questo no -

- … Rachel -

- Cosa centra lei? -

- È la risposta che volevi. Ora devo andare. Blaine mi dispiace ma spero che tu possa capire la confusione che ho in testa in questo momento. Non ti lascio solo perché non so più cosa provo per te, ma anche perché non so più cosa provo in generale, vorrei farti soffrire il meno possibile. Scusami ancora -

Mi alzo ed esco senza ascoltare le sue preghiere di fermarmi e tornare a sedere. Mi ero preparato quel discorso sotto la doccia per non impappinarmi o piangere sui i miei problemi, non voglio riversarglieli addosso. Infondo ciò che gli ho detto è la pura verità, lo sto lasciando per non farlo soffrire. Io non so cosa farò della mia vita da ora in poi, una delle mie più grandi certezze è crollata e io non so come reagire. Ho paura di affondare e non voglio portarlo a fondo con me.

Ritorno a casa che ormai è pomeriggio, sono rintronato e distrutto. Ho guidato senza metà per Lima per calmarmi e stare fuori di casa il più possibile. Ogni cinque minuti controllo il cellulare, Rachel non si è ancora fatta sentire. E se non volesse più avere a che fare con me?

Apro la porta e Finn si alza dal divano

- Non avresti dovuto bere così tanto! -

- Giorno Finn -

- Non ti faccio una colpa del resto, anche perché non ne hai! Ma non avresti dovuto bere così tanto … -

- Lo so … avevo bisogno di dimenticare -

Finn mi stringe forte contro di se, se avessi saputo che avrebbe reagito così non avrei cercato di evitarlo fino ad ora

- Ti prego, non farlo più! Se hai bisogno io ci sono sempre, ma non affogare i tuoi problemi nell’alcool. Non serve, invece di aiutarti a risolverli ne crea dei nuovi! -

- Io il mio problema l’ho risolto, ora ne ho degli altri ma quello principale è risolto -

- Tu e Blaine vi siete chiariti -

- Sì … ci siamo lasciati … -

- Cosa!? -

- È giusto così! … Vado a preparare la cena, Carole non c’è! -

 

 

 

Il giorno dopo è lunedì e io appena sveglio mi preparo di corsa per andare a scuola. È dalla cena di ieri che io e Finn non parliamo, non che lui mi eviti, sono io a farlo! Mi sento in colpa per quello che sta passando non so ciò che è successo ieri dopo che Rachel si è allontanata con lui ma credo nulla di buono. Mentre prendo dall’armadietto i libri per la prima lezione di oggi vedo Finn e Rachel attraversare il corridoio insieme, mano nella mano. Ok, forse le cose non sono andate poi così male ieri per loro!

Quella vista mi fa soffrire terribilmente e credo mi si legga in faccia visto che Blaine mi sta guardando come se fossi un cucciolo smarrito. Fingo di stare bene e di andare in classe ma all’ultimo momento devio e mi rifugio nell’aula del glee. Qui trovo Puck seduto che sonnecchia, quando invece dovrebbe essere a lezione

- Puck dovresti andare in classe. Al massimo dormi lì! -

- Anche tu -

- Questa è la mia prima assenza quest’anno. E tu a quante sei arrivato? -

- Quasi 100 -

- Vedi dovresti essere in classe e non qui … a sonnecchiare -

- Kurt stai cercando di rimanere solo -

- Sì, è una brutta giornata e voglio restare solo -

- Uno, sono solo le otto cosa potrà essere mai successo, due, parla Puck ascolta e consiglia -

- Ok, in fondo aprirmi con te e non può farmi male! Conciamo da ieri mattina … Quando mi sono svegliato … No, ok, cominciamo da prima. Negli ultimi giorni io e Blaine abbiamo litigato spesso e io ne uscivo sempre più giù di morale. Così, sabato, dopo l’ennesima discussione ho deciso di andare a fare un giro da solo allo Scandals, un gay bar, per rilassarmi e bere. Senza volere mi sono ubriacato, e domenica mattina c’era un ragazzo nudo nel mio letto. Ieri ho lasciato Blaine ne perché credo di essermi innamorato di questo ragazzo e credevo che lui avrebbe fatto lo stesso, oppure diciamo che lo speravo. E invece oggi l’ho visto per mano al suo ragazzo. Non so come dirgli ciò che provo. Che faccio? -

- Io quando voglio che una ragazza sappia ciò che provo glielo canto. Hai una voce fantastica dovresti fargliela sentire, vedrai che non potrà dirti di no! -

- Sai Puck, forse ho fatto bene a parlare con te mi hai dato un’idea geniale. Ho già in mente la canzone perfetta! -

 

 

 

- Kurt mi ha chiesto di esibirsi per noi. Sentiamo cosa ha preparato -

- Ho scelto questa canzone per esprimere al meglio i miei sentimenti verso una persona che è qui presente. Sperando che lei capisca cosa le voglio dire perché non sarei in grado di esprimermi a parole -

Comincio a cantare I honestly love you di Olivia Newton John, l'ho scelta perché spero che Rachel capisca che è questo ciò che provo per lei. La guardo dritto negli occhi per tutta la durata dell'esibizione. Quando finisco di cantare tutti mi applaudono, sono piuttosto emozionato non vedo l'ora di sentire la sua risposta.

- Sei stato grande. Vedi Blaine è questo ciò che lui prova per te direi che lo puoi perdonare -

Io corro fuori dalla aula del coro, in lontananza sento il mio ex darle della stupida poi sento dei passi veloci dietro di me, qualcuno mi ha seguito fuori dall'aula. Sarà Puck venuto a consolarmi perché ha capito o piuttosto è Finn che ha capito e vuole uccidermi? Mi nascondo in teatro dove tanto non c'è mai nessuno e sento qualcuno sedersi accanto a me

- Era a lei a cui volevi aprire il tuo cuore -

- Puck … Sì è lei -

- Allora una canzone non basta, sai è un po' ottusa -

- Finn … -

- Ho riconosciuto la canzone! La ami davvero? -

- Molto … Non so come sia possibile -

- Si dice che esista la ragazza eccezione, l'unica di cui un ragazzo gay possa davvero innamorarsi -

- Blaine … -

- Devi essere più esplicito con lei, di certo non se lo aspettava -

- Noi ti possiamo aiutare -

- Siete i migliori amici che io potessi desiderare! -

Puck e Finn, che si erano seduti accanto a me, mi aiutano ad alzarmi mentre Blaine mi passa un fazzoletto per asciugarmi le lacrime sgorgate chissà quando e insieme attraversiamo i corridoi. Rachel è appoggiata al mio armadietto

- Quinn mi ha fatto riflettere. Quella canzone sembrava dedicata più a me che a Blaine. Dimmi che si sbaglia -

Io non ho la forza di risponderle così lo fa Finn per me

- Purtroppo no Rachel, Kurt ti ama -

- Finn … -

Rachel guarda prima me e poi Finn e poi di nuovo me e lui per molto tempo poi mi prende il viso e mi bacia. Presto il bacio sfocia la passione e noi ci ritroviamo avvinghiati come polipi a mangiarci la faccia a vicenda con Finn e Blaine che ci guardano a bocca aperta e Puck che ride a crepapelle

- Questo è uno spettacolo che non mi sarei mai aspettato di vedere -

- Ve lo porto via - dice Quinn passando, prendendolo e portandolo via

- Grazie Quinn -

- Kurt - Rachel è senza fiato e io pure - Anch'io ti amo! Non te l'ho mai confessato perche credevo fossi gay-

- Lo è, tu sei un eccezione -

- Finn … - dicemmo all'unisono

- Non preoccupatevi per me e Blaine, staremo bene -

- E noi che facciamo -

- Shopping! Ho il diritto come fidanzato e il dovere come gay di aggiornare il tuo guardaroba -

Dopo scuola io e Rachel andiamo a fare shopping. Nulla sembra cambiato rispetto a prima, tranne che camminiamo mano nella mano, un po’ poco visto qual è l’entità del vero cambiamento. Mentre penso se non ho sbagliato tutto negli ultimi due giorni faccio la cernita di tutti i vestiti che mi piacciono e che secondo me le potrebbero stare bene e glieli porgo perché li possa provare. Mentre lei è nel camerino che si cambia io mi siedo.

La guardo sfilare con ogni completo che le ho scelto, glieli abbino nel modo giusto, le scelgo gli accessori e a volte le sistemo l’abito per farle vedere come andrebbe indossato. Quando, dopo un po’, esce con un abito magnifico, ha un ampia scollatura che attira lo sguardo sul seno piccolo e sodo, è un tubo rigido perciò le scende sui fianchi mostrando quanto è magra, non è troppo lungo, termina poco prima del ginocchio mettendole in risalto le gambe lunghe e dritte, ed è piuttosto chiaro, facendo così risaltare il suo colorito oliva

- Come sto? -

Ora so che ho fatto la scelta giusta. Ora so che tutto è cambiato. Ora so che è lei che voglio accanto per il resto della mia vita. Mi alzo in piedi

- Se rientri nel camerino te lo dico -

La seguo dentro e mi siedo sul panchetto per la borsa, la prendo a sedere sulle mie gambe, le sposto i capelli dietro l’orecchio e le sussurro

- Sei splendida -

Lei si gira e ci baciamo

Ci baciamo come se non fossimo in un camerino

Ci baciamo come se non ci fosse un domani

Ci baciamo

Ci baciamo come se non fossimo noi Kurt e Rachel, un gay e la sua ex-cognata

   
 
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