Serie TV > Gossip Girl
Segui la storia  |      
Autore: papergirl    30/05/2012    3 recensioni
Dal 2 capitolo:
"Serena notò quell’improvviso movimento soltanto quando le fu a pochi centimetri e non trovò le forze per rifiutare quel bacio.
Un bacio terribilmente dolce, carico di tormento e gioia, paure e ferite.
Un bacio capace di sopprimere quella distanza che da tempo li aveva tormentati.
Le guance temperate di Dan, asciugarono quelle ancora inumidite di Serena e quando lui aprì gli occhi per allontanarsi, lei pensò che forse sarebbe davvero stata capace di perdonarlo."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dan Humphrey, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Dan Humphrey/Serena Van Der Woodsen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

COMING HOME

Image and video hosting by TinyPic


La maggioranza delle volte quando ci si rende conto di aver sbagliato, ormai è troppo tardi, troppo tardi per rimediare a quel danno e anche lui, Dan Humphrey, dovette far i conti con questa amara verità.
Dan aveva provato a chiamarla più volte quella mattina, senza mai ricevere alcuna risposta.
Aveva sbagliato tutto, di nuovo, con lei.
Quella stessa mattinata era stato troppo preso a colpevolizzarsi per non essere stato realista a sufficienza, era così furioso con Blair e con se stesso che non poteva far altro che scagliare la sua ira ingiustamente su di lei.
Serena Van Der Woodsen.
Serena che durante quell’anno gli aveva provato più volte il suo amore, chiedendogli soltanto di essere amata, senza mai pretenderlo, mentre lui non aveva fatto altro che evitarla.
Dan si mandò al diavolo, come aveva potuto lasciarsi scappare Serena?
La sua ragazza dei sogni, dai boccoli biondi e dal sorriso infantile.
“Non so più chi sei tu” le mormorò quella notte, lasciandola sola, dopo averla baciata e aver fatto l’amore con lei.
Dan si rese conto soltanto in quel momento che in realtà non era lei quella che non riconosceva più, bensì se stesso.
“Ehi” lo salutò Rufus, entrando nel loft e interrompendo i suoi pensieri.
“Papà...per caso hai visto Serena?”
“No, non dopo quello che è successo con Lily, perché?” gli rispose suo padre con un velo di malinconia.
“Perché ho ricevuto un messaggio da Gossip Girl e dice che è stata lei a ricattare Serena, costringendola ad allontanarmi da Blair in cambio dell’interruzione della pubblicazione del diario di Blair” gli spiegò Dan, sentendosi ancora più colpevole a dirlo ad alta voce.
“e io l’ho trattata in maniera orribile, papà” ammise, sperando in una qualche punizione paterna o divina.
“Serena ti vuole molto bene, figliolo, te ne ha sempre voluto…ti sei mai chiesto se per te vale lo stesso? Insomma quando avevi sedici anni non facevi altro che parlare di lei!”
Rufus gli rivolse un sorriso, al quale lui rispose, ricordandosi i suoi lunghi monologhi sulla bellezza di Serena ai quali Jenny si rinchiudeva in camera sua, stremata della sua infinita ammirazione per quella ragazza.
“Si, ma sono successe così tante cose e lei mi ha ferito più volte”
“Ed per questo che scappi da lei?”
Poteva essere. Dan constatò che fu soltanto dopo l’arrivo di Ben e l’ennesima indecisione di Serena che si affezionò a Blair, che iniziò a vedere quest’ultima sotto un’altra luce.
Se non fosse arrivato Ben? Lui e Serena sarebbero tornati insieme?
Se si fosse legato a Blair, soltanto per avere un po’ di compagnia?
E se lei avesse fatto lo stesso con lui?
Se si fossero avvicinati con il solo intento di allontanarsi da chi realmente volevano vicini?
Aveva amato realmente Blair?
“Devo trovarla papà” aggiunse infine, convinto che una volta trovata Serena, avrebbe risposto a tutte quelle sue domande.
“Avvista al Grand Central, Serena Van Der Woodsen con tanto di valigie a seguito.
Vista l’ultima volta, siamo convinti che non tornerà di certo domani.
xoxo. Gossi Girl.”
Dan rilesse il messaggio più volte, incapace di crederci. Serena stava lasciando di nuovo la città e forse a causa sua. Non poteva permetterlo.
“Devo scappare” disse, rivolgendosi a Rufus, prima di uscire di corsa dal loft.

****

Dan arrivò a Grand Central e si diede dello stupido per aver pensato di trovare Serena.
Era impossibile.
La stazione sembrava più affollata del solito e lui non conosceva neanche la destinazione del treno e tantomeno l’orario.
Provò a chiedere a qualcuno fra la gente se avesse visto una ragazza alta e bionda, ma nessuno pareva averla notata.
Impossibile, si disse fra sé, rimembrando il suo arrivo a New York, cinque anni prima, dopo le vacanze passate da sua madre.
Lui notò Serena subito, non appena varcò l’entrata di Grand Central.
Dan decise allora di recarsi vicino ai binari dei treni, sperando di imbattersi in lei.
Più volte inseguì sconosciute, scambiandole per lei, arrivando perfino ad essere preso a borsate da una ragazza poco cordiale.
“Dan, che stai facendo?” domandò una voce da dietro, mentre lui si stava massaggiando il capo per la botta.
“Serena” mormorò, non appena la vide dinnanzi a sé.
“Che ci fai qui?” gli chiese con risentimento.
“Ti stavo cercando” confessò Dan.
“Non capisco, sei stato chiaro sul fatto che non vuoi più vedermi”
“Ho sbagliato. Non partire” la pregò.
“Non ho alcun motivo per restare, Dan”ribatté lei, stanca di essere incolpata, esausta di non essere amata.
“E invece si. Ho bisogno di te, Serena”
Dan la guardò e comprese quanto lui ci avesse perso quell’anno, quanti errori avesse commesso, a partire dal non aver corrisposto il suo amore.
L’amava ancora, l’aveva sempre amata.
Il convincersi del contrario l’aveva portato soltanto a mentire a se stesso, a perdersi.
“Perché mi dici questo ora? Perché sei qui?” gli chiese lei con voce roca.
“Perché ho bisogno di te per ritrovare me stesso, Serena. Ho bisogno di te, di noi” le disse, cercando di convincerla.
“E dove diavolo eri quando ero io ad avere bisogno di te, Dan?!” esclamò Serena, trattenendo le lacrime.
“Dov’eri quando ho perso il lavoro? Dov’eri quando mio padre mi ha mentito di nuovo? Dov’eri quando Cece è morta? Dov’eri quando mi hai baciata? Dov’eri quando ti ho detto che ti amavo? E dove diavolo eri quando abbiamo fatto l’amore, Dan?!”
Serena scoppiò a piangere, troppo a lungo aveva conservato quelle lacrime, quei sentimenti.
Dan rimase zitto, immobile, divorato dal senso di colpa.
Tuttavia vedere le lacrime di Serena scivolarle così prepotentemente sul viso, era ancora più insopportabile per lui.
Le si avvicinò lentamente, impaurito di essere scacciato da lei e dal suo orgoglio, ma Serena non si mosse e lui riuscì così ad abbracciarla, a stringerla a sé e si ritrovò finalmente a casa.
Entrambi erano a casa
.
“Dan, onestamente perché dovrei restare?” gli domandò Serena d’un tratto, allontanandosi da lui.
Il volto ancora irrigato dal pianto.
“Perché ovunque tu vada, io verrò con te”
“Non voglio essere la tua seconda scelta, Dan”ammise lei, tornando a pensare alla sua migliore amica.
“Non c’è mai stata alcuna scelta, soltanto tu” provò lui, convinto dei suoi sentimenti.
“Non lo so, Dan. Non ho neanche più un posto dove dormire”
“Sai che non è così”controbatté lui, rivolgendole un sorriso sincero.
“Mi perdonerai?” le chiese poi.
“Ho bisogno di tempo per rifletterci” gli rispose Serena, afferrando la propria valigia.
“Io non ho alcuna fretta”
Dan le prese il bagaglio dalle mani e lei si soffermò ad osservalo.
“Che poi non dicano che la galanteria è morta” aggiunse lui.
Serena sorrise e Dan fece altrettanto.
Stavano tornando finalmente a casa e questa volta non se ne sarebbero andati facilmente.



_____________

Ok, non è un granché. Me ne son resa conto.
L'ho scritta e pubblicata nel giro di un'ora quindi perdonatemi, davvero.
Ringrazio comunque chi l'ha letta dedicandoci il proprio tempo.
Chissà se la continuerò XD

  
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Gossip Girl / Vai alla pagina dell'autore: papergirl