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Autore: Cocol_Sasso_97    30/05/2012    6 recensioni
(Scusate il titolo orrendo ^^" Non me la cavo in ste cose >.>)
Elizabeta sbuffò guardando l’albino che dormiva al suo fianco, più precisamente accovacciato sul suo seno. Non poteva crederci! Stavano per fare sesso dopo settimane, se non mesi di astinenza forzata e quell’idiota si addormentava dopo averle appena slacciato due bottoni della camicetta! Trovava impossibile addormentarsi a quel modo, ma sicuramente era meglio così che durante l’atto.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una settimana d'inferno


Elizabeta sbuffò guardando l’albino che dormiva al suo fianco, più precisamente accovacciato sul suo seno. Non poteva crederci! Stavano per fare sesso dopo settimane, se non mesi di astinenza forzata e quell’idiota si addormentava dopo averle appena slacciato due bottoni della camicetta! Trovava impossibile addormentarsi a quel modo, ma sicuramente era meglio così che durante l’atto.
Nonostante fosse delusa non poco dal comportamento di Gilbert, osservandolo non poté fare a meno di sorride. Con la punta dell’indice delineò i contorni delle labbra, morbide, calde e arrossate, merito dei baci famelici che si erano scambiati prima del crollo. Al contatto con la punta del suo dito, Gilbert si leccò inconsciamente le labbra, cosa che fece sorridere nuovamente Elizabeta. Le dita della ragazza sfiorarono il naso di lui, che lo arricciò mugolando infastidito facendo ridacchiare divertita la ragazza, la quale continuò, tentate dal continuare fino a svegliarlo. Gilbert scosse la testa come quando si vuole scacciare una mosca fastidiosa che ti ronza intorno e  Ungheria decise di lasciarlo in pace. Gli carezzò con movimenti leggeri i capelli chiari, giocando con alcune ciocche di capelli, divertendosi a tirarle piano.
Prussia, strinse la presa sui suoi fianchi, affondando il viso nel suo seno, mugugnando qualche parola sconnessa nel sonno. Ungheria scrollò la testa divertita.
“Anche nel sonno sei un maniaco?” sussurrò carezzandogli i segni violacei che aveva sotto gli occhi.
* * *
“Elizabeta hai delle borse sotto gli occhi da far paura… Sei più spaventosa del solito!” esclamò Prussia, il tatto che solo il Magnifico possedeva.
“Gentile più del solito…” sbuffò lei buttandosi sul letto “Non puoi capire quanto sia dura tenerlo d’occhio! È la tua fotocopia per mia sfortuna…”
“Come per sfortuna?” sghignazzò Gil sedendosi al suo fianco e carezzandole i fianchi. Si chinò su di lei, scostandole i capelli dal viso e sussurrandole sulle labbra “Non pensi piuttosto che sia una bella fortuna?” fece suadente, cercando di far scivolare una mano tra le gambe della castana.
L’ungherese mugolo contraria, stringendo le gambe “Scusa ma non ne ho la forza idiota… Sono troppo stanca…”
“…Mi stai dicendo che non riesci a tener testa ad un poppante?” fece ridendo.
Elizabeta scattò seduta, offesa, e lo guardò negli occhi accesi con aria di sfida “Non resisteresti una settimana tu…” disse sprezzante.
“Tu dici?” sorrise lui “Allora facciamo così… Una settimana. Ci bado io. Tu ti occupi solo di allattamenti vari. E se resisto tra una settimana potrò scoparti” sentenziò tendendole la mano “Ci stai?”
Ungheria osservò la mano alcuni secondo per poi stringerla immediatamente “Ci sto. Per una settimana ti occuperai di tuo figlio!”
* * *
La settimana era trascorsa e, anche se le bruciava aver perso la scommessa, Ungheria aveva dovuto ammettere che Gilbert aveva vinto. Era riuscito a badare a quel Magnifico in miniatura per un’intera settimana. Anche se, l’aveva dovuta pagare. Per sette notti di seguito dovette alzarsi più e più volte per andare dal figlio che piangeva. Freddo, fame, pannolini da cambiare… Gilbert non avrebbe dimenticato facilmente quella settimana d’inferno! E, nonostante avesse vinto, non aveva avuto il tempo d ritirare il premio, troppo stanco anche per sfilare solo una camicetta.
Il pianto di loro figlio distrasse l’ungherese dai suoi pensieri. Allontanò Prussia dal suo seno, coprendolo poi con una coperta. Gli baciò la fronte e sorrise.
“Tranquillo, la settimana è finita, vado io… Riposati Magnifico...”  esclamò sparendo nella stanza accanto da cui proveniva il pianto.

Spazio Autore

Jashin che emozione *w* La mia prima ff in questo fandom!! ^^
Speriamo che non sia l'ultima xD E spero anche che la ff vi sia piaciuta :3
Non sono molto esperta di Hetalia percio non sono sicura di aver reso bene i caratteri dei due personaggi...
Spero che l'OOC non sia troppo.... ^^"
Baci
Cocol_Sasso_97
   
 
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