Fumetti/Cartoni europei > I Puffi
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Autore: Nientenomistupidi_    30/05/2012    2 recensioni
Questa storia è il risultato dell'unione delle menti geniali mie e di una mia amica, unite a un'abbondante dose di noia durante le lezioni e una grande quantità di genio incompreso (chiamato anche pazzia). Leggerete le avventure di una Puffa rosa, Maggie, da sempre discriminata!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta, nel paese dei Puffi, una graziosa Puffa rosa di nome Maggie. Maggie amava vivere nel bosco e stare a contatto con Madre Natura e Padre Tempo, però veniva sempre discriminata dagli altri Puffi per il suo colore: infatti la pelle di tutti gli altri Puffi era blu e lei non riusciva a capire come poteva essere nata rosa se entrambi i suoi genitori erano blu.
Così, quando compì diciotto anni, decise di farsi un enorme tatuaggio blu per coprire il suo vero colorito, ma putroppo si accorse di non avere abbastanza denaro. Allora, dispiaciuta e arrabbiata per le continue prese in giro a cui era sottoposta, iniziò a tramare contro gli altri Puffi notte dopo notte, elaborando un piano tanto geniale quanto malvagio: avrebbe fatto cadere dall'alto su tutti i Puffi un enorme secchio di vernice rosa, per renderli tutti uguali a lei. Però, mentre trasportava la vernice verso il deltaplano che aveva costruito, si rovesciò di sopra il contenitore, diventando di un accesissimo colore fucsia e facendo raddoppiare le prese in giro. Così, stanca di essere discriminata, decise di rubare i soldi per il tatuaggio. Tutti sapevano che l'interno della casa di Grande Puffo era interamente rivestito d'oro, così lei vi si introdusse di notte, scrostando con un coltello l'oro dalle pareti. Proprio in quel momento, Grande Puffo uscì dalla sua solita doccia notturna di cui nessuno sapeva niente e la vide, così lei scappò velocissima insieme al suo bottino e seminò il povero (povero si fa per dire) Grande Puffo, giungendo finalmente dal tatuatore (Golosone, dopo che la sua impresa di dolciumi fallì perchè li mangiava tutti lui, non aveva trovato altro impiego) e chiedendo un bel tatuaggio blu. Una volta che Golosone ebbe terminato, scoprì di essere diventata tutta viola perchè, come tutti sanno, ROSA+BLU=VIOLA, ma Maggie non si diede per vinto e pensò di farsi fare un altro tatuaggio blu, perchè ovviamente VIOLA+BLU=BLU, ma Gargamella la vide e la rapì, pensando che un Puffo viola sarebbe stato più saporito, e la mise in una pentola con acqua bollente, carote, patate, zucchine e un pizzico di sale. Maggie non se ne accorse neanche poichè il tatuaggio le aveva indurito la pelle rendendola insensibile al dolore. Infatti iniziò a gonfiarsi sempre di più (Gargamella pensava che fosse tutta ciccia) a causa dell'irritazione che il tatuaggio le stava provocando: così Maggie, gonfia come un palloncino, iniziò a fluttuare nell'aria e, quando un soffio di vento proveniente dalla finestra la spinse verso l'alto, sfondò il tetto della casa di Gargamella e volò su nel cielo (un po' come zia Marge in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban). Gargamella, che aveva davvero molta fame, cercò di farla cadere colpendola con una fionda, ma le pietre rimbalzavano indietro colpendo lui e solamente una si incastrò nell'ombelico della povera Puffa fluttuante. Questa pietra aprì un buco nella pelle di Maggie che così ricadde giù dopo avere fluttuato per un bel po', ritornando alle sue normali dimensioni e piombando proprio su un campo di mirtilli che, miracolosamente (e gratuitamente) la resero BLU! Allora lei, contenta, entrò trionfante nel villaggio, ma nessuno la riconobbe. Salutò qualcuno ma nessuno ricambiò, allora capì di essere rimasta davvero sola.

La morale è: accettati così come sei e non rimarrai solo come 
Maggie
   
 
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