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Autore: Looking at the Rainbow    30/05/2012    1 recensioni
Uno sfogo senza senso che vi affido, fatene ciò che volete.
Dal testo: "Non è il principe azzurro, è un ragazzo come tanti, normale, che magari sa sorprenderti riaccompagnandoti a casa quando sei in estremo ritardo. "
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Abbiam sogni però troppo grandi e belli sai



L’hai visto, l’hai riconosciuto da lontano mentre arrivava a scuola, con la tuta blu e lo zaino sulle spalle.

Non l’hai raggiunto, perché avevi paura che ti leggesse negli occhi il sogno che ti tormenta da due giorni e i troppi pensieri concentrati su di lui.
Non ti comporti come avresti fatto fino a due giorni fa, ne sei consapevole, ma non puoi farci nulla perché non sai cosa ti sta succedendo.
È sempre lui, il solito Fabrizio, quello con un sorriso sulle labbra, che fino a ieri hai visto come un compagno di scuola, tutt’al più un amico con cui trascorrere un pomeriggio, in compagnia di tante altre persone.
Quello che ti provoca ogni volta che parlate, per una partita a tennis in sospeso nella quale ha promesso di stracciarti.
Quello che, lo sai, non è oggettivamente così bello, però sa come colpire.
Quello che non ha esitato ad invitare te e le tue amiche al suo diciottesimo compleanno.
Quello che, per gioco, ha voluto ballare con te e che tu non riesci a levarti dalla testa da quella sera.
Quello che vedi nel corridoio tra un’ora e l’altra.
Quello che parla con una sincerità disarmante e che non ha avuto decine di ragazze come i suoi amici e quello a cui, per questo, viene detto spesso di aprire gli occhi.
È lui e basta, non serve altro.
Non è il principe azzurro, è un ragazzo come tanti, normale, che magari sa sorprenderti riaccompagnandoti a casa quando sei in estremo ritardo.
Oggi, alla fine, hai scelto di ignorarlo tutte le volte che l’hai visto, per paura di mostrare qualcosa che non riesci a capire neppure tu.
Probabilmente sei stata strana, se n’è accorta anche la tua migliore amica che fortunatamente non ha indagato troppo.
Non sapresti come spiegarle che all’improvviso o, per dirlo banalmente, come un fulmine a ciel sereno, ti sei resa conto di provare qualcosa per Fabrizio.
Non sapresti come dirle che in un sogno di sei fermata a due centimetri dalle sua labbra e che ora vorresti provare di nuovo quella pace provate tra le sue braccia per riprenderti quello che ti è stato negato.
Non sapresti come dirle che ballare con lui ti ha destabilizzata, che vorresti vederlo dolce come non è mai, dietro a quella maschera di simpatia.
Non sapresti come dirle che quando chiudi gli occhi c’è lui ad aspettarti e che lo vorresti soltanto accanto, per trovare una serenità che questo periodo non vuole proprio concederti.
Non sapresti come dirle che quando oggi vi ha fermate all’uscita, per parlare di quella famosa partita di tennis, hai sentito il cuore in gola e forse sei arrossita come una scema.
Non sapresti come dire tante cose, e allora semplicemente taci e speri.
Taci e speri.

Note: E boh! Non ha senso, lo so che non ha senso. Ne ha talmente poco che nel mio pc era sotto il nome di "Sfogo", poi la frase di Liga mi è sembrata più adatta come titolo.  Fa schifo, ed è autobiografica da far schifo, spero che questo giustifichi la sua inutilità. Besos <3
  
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