Continuo a girare intorno al tavolo della cucina con addosso ancora il grembiule ormai sporco di cioccolato, penso e ripenso a un modo del tutto naturale per darglielo, ma quale fra quelli scartati dovrei scegliere?

" S-senti.... tieni!! E' tuo... Ahhhh no!!! Neanche così va bene!!! Sembra che non mi interessi!!!"

Metto le mani fra i capelli e comincio ad arrufarli in cerca di una soluzione migliore

" Anche se non ti piace il cioccolato... mangialo lo stesso!! No.... se lo dico come un comando quello è capace di uccidermi!!"

Ormai tutte le scatole di cioccolatini per San Valentino le ho già consegnate a tutti: a mia madre, a Sasazuka, a Ishigaki, ad Aya, a Higuchi, a Godai, a tutti i poliziotti e persino al mio strano fan... Praticamente a tutte le persone che conosco e che mi stanno a cuore. Manca solo quella dannata scatola rossa sul tavolo, ma il problema è: come darlo ad un essere come Neuro?

Con gli esseri umani è molto semplice, basta un allegro Buon San Valentino!  ed è fatta, forse anche con un demone funziona, giusto? No, umani e demoni.... Sono razze troppo diverse.

Mi distendo sul tavolo appena pulito e guardo la scatola davanti a me

" Perchè è così difficile? Tanto o la brucerà o la butterà sicuramente... Eppure"

All'inizio non credevo di dover fare dei cioccolatini anche per lui, dopotutto è un essere che non è in grado di sentire nessun tipo di sapore di questo mondo, ma poi ho pensato che poteva essere un modo per ringraziarlo.

Già, se Neuro non fosse entrato nella mia vita, a quest'ora non sarei mai riuscita a superare il lutto di mio padre, non avrei mai avuto la forza di mangiare, di uscire di casa, di vivere. Sono quella di sempre grazie a lui. Decisa mi alzo.

" Basta... ora vado a darglielo"

Tolgo velocemente il grembiule, prendo la scatola ed esco a suon di tacchi dalla casa

" Entro. Li metto la scatola sul tavolo. E esco"

Mentre cammino mi ripeto per strada, come un disco rotto, questi tre passaggi, sarò coincisa, diretta e senza  aver alcuna paura.

" E' solo un gesto formale. Solo formale"

 

 

Prima di entrare nell'ufficio mi ripeto per l'ultima volta cosa devo fare, sono ancora davanti all'uscio della porta. Come sospettavo, ho paura che non lo accetti...

" Ma cosa vado a pensare!!! Lui per me non è niente!!!"

Abbasso vigorosamente la maniglia della porta ed entro

" Ciao... Neuro"

" Oh, Yako"

Deglutisco un paio di volte prima di tirare fuori dalla borsa la scatola, vedo il demone chinare la testa curioso di vedere cos'era, mi schiarisco la voce e sospiro.

" Senti, Neuro... Anche se so che non mangi il cibo umano, accettalo come un gesto formale. Dopotutto per noi oggi è San Valentino e visto che ho regalato del cioccolato a tutti non mi sembrava giusto non darlo anche a te"

Rimango con le braccia tese davanti a Neuro, che intanto è seduto sulla sua solita poltrona e senza che me ne accorgo arrossisco

" Si può sapere cosa ti prende? Sei diventata improvvisamente rossa"

" N-non... Non è niente!! Su, prendi la scatola!" 

Con un sopracciglio inarcato in segno di perplessità, lui tende il braccio per prendere la scatola: come un bambino la scuote per sentire cosa c'è dentro. Ad un tratto sorride.

" Sciocca umana, questo mi si scioglie in bocca senza lasciare nessun sapore"

La scatola, ancora tra le mani del demone, prende fuoco sotto ai miei occhi e brucia con una fiamma verde, fino a ridursi in cenere, poi si gira con la poltrona dandomi le spalle.

" Su, ora va' a casa. Ti aspetta un'altra giornata dura domani"

Senza rispondere mi dirigo verso l'uscita e chiusa la porta sospiro

" Lo sapevo... era stata una perdita di tempo..."

Rimango appoggiata all'uscio  un po' amareggiata, in un certo senso speravo che almeno lo assaggiasse, ma non mi arrendo. Frugo nella borsa e dopo averlo trovato lo appoggio vicino alla porta: d'impulso sorrido.

" Chissà... magari la seconda volta andrà meglio"

Lascio quel cuore marrone vicino la porta e senza farmi sentire vado a casa

" Buon San Valentino, padrone"

 

 

" Tsk,prevedibile"

Quasi con aria scocciata, il demone scruta il dolce marrone, trovato vicino alla porta, che aveva appoggiato sulla scrivania davanti a lui: un bel cuore di cioccolata di media grandezza, dentro un sacchettino di plastica chiuso con un fiocco verde.

" Nel linguaggio degli esseri umani... il cuore è un simbolo d'affetto"

Tenta di fermare la voglia di distruggerlo e lo osserva più attentamente prendendolo in mano in cerca di una risposta. Avendo letto un centinaio di libri sull'argomento, Neuro sapeva che San Valentino era una festa mondiale in cui gli innamorati si scambiano dei cioccolatini in segno d'amore, eterno amore se preparato in casa e a ben vedere quel cuore che aveva in mano si vedeva che era stato fatto con le mani di Yako.

" Quella stupida.. no si aspetterà che io la ricambi... ma cosa?"

Il demone gira il cuore e nota una scritta con del cioccolato bianco:  Buon San Valentino al mio caro e fesso padrone <3

Neuro fa un sorriso leggero e scuote la testa ridendo. Non avrebbe mai immaginato che la sua umile schiave facesse una cosa del genere a lui.

" Quella passerà dei guai domani... Può starne certa"

Delicatamente scioglie il fiocco e tira fuori dal sacchettino il cuore, lo spezza in due e prima di mangiarlo lo porta vicino al naso per inspirarne il profumo: l'odore di Yako riempie le narici del demone. Si, era proprio il profumo della sua Yako.

" Com'è... dolce"

________________________________________________________________

 

E' giusto una piccola fan fiction, non di certo l'ultima!! oltre alla serie Demon's Blood farò anche delle one-shot ( Se me ne verranno in mente :) )

 

Glenda Sin Wrasprigrel